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Autore: telesette    12/09/2013    1 recensioni
Compagni di squadra, compagni di allenamenti, compagni nella vita... Neji e Tenten scoprono poco per volta che il loro legame va oltre la semplice amicizia...
Questa fic, è la seconda Neji/Ten che abbia scritto ( in ordine cronologico ) che, nel tempo, è cresciuta e si è arricchita di risvolti e intrecci sempre nuovi e particolari. Quando ho cominciato a scriverla, non avevo idea di cosa ne sarebbe venuto fuori ma, rileggendola oggi nell'insieme non posso fare a meno di sorridere e continuare a portarla avanti con lo stesso entusiasmo del primo capitolo - come dire: "le cose fatte col cuore non invecchiano mai"...
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Neji Hyuuga, Tenten | Coppie: Neji/TenTen
Note: OOC, Raccolta | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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- Questa storia fa parte della serie 'Neji X Tenten'
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Le rivelazioni di Ko erano tuttaltro che piacevoli.
La voce del cadetto era quasi tremante, nel mentre che rammentava gli eventi cui era stato testimone nella Sala del Trono, e tuttavia si sforzò di descrivere il massacro spaventoso delle guardie di palazzo. Neji e gli altri appresero così del modo orribile in cui il Byakugan Fantasma(*) avesse risucchiato via completamente il chakra di quelle donne-guerriero, trasformandole in mummie avvizzite, e fu così che il giovane Hyuga prese finalmente coscienza del "mostro" dentro di lui e di cosa questi era capace di fare.

- Non è possibile - fece Rock Lee, sbarrando gli occhi inorridito.
- E' una bugia - scattò dunque Rin.
- Purtroppo è la verità - sottolineò Ko, chinando il capo. - Pare che Neji abbia sviluppato inconsciamente questo potere latente degli Hyuga, quando era ancora bambino, e l'unico modo in cui può cercare di resistergli è quello di prenderne atto e accettarlo!
- Mi stai dicendo che quanto è successo nel palazzo è frutto del Byakugan Fantasma? - domandò Neji, pur conoscendo già la risposta.

Ko annuì.

- E' un potere terribile, per non dire un'arma a doppio taglio - spiegò ancora il cadetto. - Già altre volte, all'interno della nostra casata, il Byakugan Fantasma si è rivelato la variante mortale e terribile della nostra Abilità Innata: risucchiando tutto il chakra presente nelle vicinanze, sia dei nemici che degli amici, finanche ad uccidere il suo stesso possessore... e nessuno di coloro che hanno avuto la sfortuna di risvegliarlo è mai riuscito a sopravvivere al suo effetto micidiale!
- Ma è spaventoso - gemette Rock Lee incredulo. - E non esiste un modo per...
- Basta domande - lo interruppe Neji bruscamente. - Tu e Rin andate ad esplorare il palazzo, e accertatevi che non sia rimasto dentro nessuno!
- Ma...

L'espressione sul volto di Neji era di quelle che non ammettevano replica alcuna. Sia Rock Lee che la giovane kunoichi, seppure malvolentieri, si accinsero dunque ad eseguire l'ordine. Neji e Ko rimasero soli uno di fronte all'altro e, solo dopo lunghi attimi di silenzio, il giovane Hyuga chiese al cadetto ciò che preferiva non domandargli in presenza d'altri.

- Dimmi la verità - sussurrò. - Mio zio non ti ha chiesto "solo" di sorvegliarmi, ho ragione?

Ko non rispose ma il suo silenzio non lasciava dubbi.

- Certo, è chiaro - osservò Neji con una smorfia. - Avevo una vaga memoria di quanto già accaduto in passato: immagini e sensazioni, più che altro, ma non riuscivo a ricordare nulla di preciso... Mi stupisce solo di essere ancora vivo!
- Fu il Terzo Hokage ad intercedere per te - proseguì Ko. - Quando Hiashi Sama espresse la volontà di sopprimere il pericolo rappresentato dal Byakugan Fantasma, il Venerabile Hiruzen Sarutobi si oppose, adducendo che non eri più colpevole di quanto il giovane Uzumaki non fosse responsabile della Volpe racchiusa al suo interno!
- Tuttavia dubito che mio zio abbia accettato tranquillo la volontà dell'Hokage!
- Diciamo che ha accondisceso l'ordine di non nuocerti ma, quando il tuo autocontrollo è cominciato a venire meno, il dubbio ha ricominciato a farsi sentire!
- E così ti ha incaricato di tenermi d'occhio!
- Già!
- Non c'è che dire: non ho mai apprezzato il mio destino come "schiavo" della casata principale, ma neppure mi alletta di essere una specie di "macchina per uccidere"... Qual'è la tua opinione?
- Non lo so - ammise il cadetto. - Sia io che il nobile Hiashi abbiamo percepito l'ombra della morte, negli occhi del mostro che ti porti dentro; nel momento dell'attivazione, niente e nessuno può resistere al Byakugan Fantasma... ciononostante, per ben due volte, sei riuscito a impedire di essere posseduto completamente!
- E questo cosa vorrebbe dire?
- Hai una volontà molto forte, Neji - sottolineò Ko con sincera ammirazione. - Abbastanza da contrastare il tuo demone interiore, e questo è un fatto: nessuno Hyuga è mai riuscito a dominare il Byakugan Fantasma, nessuno... tranne te!

Neji tacque un momento.
La sua mente era affollata da un turbinìo di pensieri, la maggior parte dei quali rivolti allo scontro con il suo "io" interiore, ma non avrebbe saputo descriverli con esattezza. Dare una definizione specifica del Byakugan Fantasma non era certo semplice: certo non si trattava di un'emanazione di potere fuori controllo, come Hiashi aveva ipotizzato, bensì di qualcosa in possesso di una coscienza ed una volontà proprie.

- E' come avere a che fare con un altro me stesso - mormorò Neji. - Non so come spiegarlo ma, quando Baishun mi ha detto che Tenten era morta, mi sono sentito come svuotato; ero completamente vulnerabile e rassegnato, ed è stato allora che l'altro ha preso il sopravvento...

Ko avvertì ancora una volta lo stesso brivido gelido lungo la schiena, anche solo nel ricordare la sua breve esperienza con l'alter ego di Neji, tuttavia evitò di interrompere il ragazzo.

- Potevo vederlo, potevo sentire tutto ciò che stava... che "stavamo" facendo - sottolineò Neji, quasi vergognandosi di ammetterlo. - Ogni goccia di chakra risucchiata attraverso i miei occhi faceva crescere in me un irrefrenabile istinto omicida: provavo piacere nell'uccidere, indipendentemente dal numero, e quando tu hai cercato di fermarmi io e lui siamo entrati in conflitto!
- Dunque non ti possiede completamente?
- Non lo so - rispose Neji, traendo un profondo sospiro. - E' dentro di me, conosce ogni mia debolezza, non sono sicuro di poterlo fermare un'altra volta...

Entrambi rimasero in silenzio.
I timori di Hiashi, benché discutibili, non erano del tutto infondati. Neji era consapevole del pericolo che lui stesso rappresentava, per sé e per gli altri, e comprendeva fin troppo bene il potere distruttivo e terribile del Byakugtan Fantasma, capace di annientare tutto e tutti indistintamente... compreso lui.

- Forse mio zio aveva ragione - mormorò Neji, il capo chino e gli occhi incollati al terreno. - Lasciarmi in vita fino ad oggi potrebbe benissimo essere stato un errore, senza contare che degli innocenti potrebbero restarne coinvolti o peggio!
- E' vero, ma c'è anche un altro aspetto da considerare, Neji - ribatté dunque Ko. - Tra tutti gli Hyuga, sei ritenuto il "genio"; lo stesso Hiashi Sama ha riconosciuto le tue straordinarie potenzialità; potresti anche riuscire a dominare il tuo demone interiore, ora che ne hai piena coscienza!
- Hmh - fece Neji, con un'amara smorfia dipinta sul volto. - Certo che il destino sa essere veramente crudele, Ko: distinzioni di classe, leggi e regole ingiuste, tragedie che sfuggono al controllo e verità che preferiresti non conoscere... Non è proprio quel che si dice "le gioie della vita", sei d'accordo?

Silenzio.

- A pensarci bene, anch'io avevo una mia piccola grande gioia, una ragione per cui amare la vita nonostante tutto - proseguì Neji, lo sguardo fisso dinanzi a sé. - Ma ora lei non c'è più: è in un luogo dove io non posso raggiungerla, ed è un pensiero che mi fa stare male!
- Posso capirlo - ammise Ko semplicemente.
- Potrebbe sembrare una fuga, un modo per fuggire la realtà, me ne rendo conto... Ma se devo sigillare il "mostro" che è in me, a prezzo di una vita che non offre altro che dolore, non ho motivo di escludere la soluzione più semplice!

Proprio in quel momento, prima che Ko potesse dire di approvare o disapprovare le idee suicide del giovane, Rock Lee e Rin uscirono fuori dal palazzo per fare rapporto.

- Non c'è più nessuno, il castello è deserto - esclamò Rock Lee. - Baishun è fuggita, portandosi dietro le sue guerriere più fidate; possiamo inseguirla ma, prima di fare un piano, forse sarebbe meglio informare Lady Tsunade e attendere istruzioni...
- Non avete trovato niente, nemmeno un indizio?

Rock Lee esitò prima di rispondere ma, con gli occhi lucidi, mostrò a Neji i rotoli che lui e Rin avevano rinvenuto nel palazzo. Non appena Neji li vide, rammentando ancor più dolorosamente le parole di Baishun, il dolore e lo sconforto lasciarono il posto ad una fredda rabbia controllata.
Tenten era morta.
Quei rotoli erano tutto ciò che restava, dell'amica e compagna di mille battaglie, e il dolore di Neji era tale che il suo volto non riusciva nemmeno ad esprimerlo.
Piangere non sarebbe servito, e comunque le lacrime non riuscivano a scendere.
Neji non riusciva ad accettarlo.
Per un attimo aveva ceduto alla disperazione ma, pensando al modo ignobile in cui la sua compagna era stata uccisa, il desiderio di vendicarla era prima di tutto un dovere verso di lei e verso sé stesso.
Non poteva sigillare il suo demone interiore, sacrificando la sua vita e lasciando impunita la morte della sua compagna.
Non poteva morire, non ancora.
C'era una cosa che Neji doveva fare: trovare Baishun e ripagarla con la sua stessa moneta.

- Andiamo - esclamò lui ad un tratto, sollevando il capo deciso. - Non abbiamo più niente da fare qui, torniamo dall'Hokage a fare rapporto!
- Ma...
- Neji, noi...
- Lo so - tagliò corto il giovane Hyuga. - Quel che è successo non si può cambiare, per quanto male possa fare, ma la vita di un compagno ha un prezzo... E Baishun pagherà per ciò che ha fatto a Tenten, ve lo assicuro!

 

( continua )

 

(*) = Vedi Capitolo 67 - "Il Byakugan Fantasma" - e seguenti

   
 
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