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Autore: callian_lightster    12/09/2013    2 recensioni
Saaaalve a tutti, tenevo a dire che questa é la mia prima ff su Lie To Me! Questo telefilm mi ha colpito molto, io lo trovo semplicemente bellissimo, ma nonostante ció io credo che non abbia avuto un giusto lieto fine, e voi? Questa storia parla ovviamente della vita quotidiana dei nostri protagonisti... Ma se qualcosa di scoinvolgente colpisse il Lightman Group? Cosa faranno? Che succederá fra i due capi? Ma soprattutto ci sará un lieto fine? Forse si o forse no. Chissá.
Se vi ho incuriositi, leggete mi raccomando!:)
Genere: Drammatico, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cal Lightman, Gillian Foster, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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THE END.

Lo scienziato tornó in ufficio piú nervoso che mai.. 
"Dottor Lightman.."
"Non ora Heidi" liquidó l'assistente per poi dirigersi a passo veloce nello studi di Foster.
"Cosa hai fatto Cal?" chiese preoccupata.
"Gli ho solo dato una lezioncina -disse bagnandosi le labbra- ma ora parliamo di te. Quando te l'ha fatto? Ieri? Si ieri. E perché non mi hai chiamato?" disse il tutto velocemente mettendosi entrambe le mani dietro la nuca.
"Cal io non spevo cosa fare, non potevo chiamarti"
"Dovevi chiamarmi, Gillian... Non starai piú con quell'uomo. Verrai da me o dove vuoi basta che ti allonani per un po'."  disse pandosi una mano sul viso.
"Cosa? Tu non decidi per me Cal" rispose infastidita Foster.
"Ti ha dato un pugno Foster" questa volta gridó. La dottoressa per tutta risposta scattó in avanti superandolo e andando via. Stava tornando a casa. Voleva prendere le sue cose pensando che Sebastian fosse a lavoro. Aprí la porta, salí di sopra prese un borsone, dove ci mise vestiti e altre cose indispensabili.

POV GILLIAN
Sarei andata via, non da cal, non da nessun altro. Sarei andata in un motel e basta.
"Gillian che stai facendo?" Mi girai di spalle e vidi Sebastian. Merda era ancora lí.
"Vado via per un po'." dissi cercando di sembrare tranquilla e concentrandomi sui vestiti.
"NO! TU NON VAI DA NESSUNA PARTE!" mi strattonó per un braccio.
"E lasciami!" mi liberai. Scese di sotto, pensai se ne stesse andando ma poi tornó con in mano una mazza da baseball.
"Che vuoi fare Sebastian?" chiesi tremando, in volto gli lessi una chiara espressione di rabbia. Era pronto a colpire cosí cercai di scappare.

POV CAL
Stava sucuramente tornando a casa, ma cos le salta in mente? Stavo andando il più veloce possibile per raggiungerla. Andiami catorcio muoviti! Se lui é li.. mio Dio! 
Accostai davanti casa di Foster e in fretta e furia mi precipitai a suonare. Una. Due. Tre volte. Niente. Nessuno apriva. Cosí con una spallata sfondai la porta.
"Gillian... Gillian..." gridai. Controllai la cucina, salone, stanza degli ospiti, ma niente. Salí di sopra.
"Gillian.." sussurrai. 
Aprí la porta del bagno... niente. 
Ultima stanza: camera da letto. Piano enatrai, nessuno, nessuno c'era nella camera. Vidi che era tutto in disordine e questo non era da Gillian. Andai dall'altra parte della stanza e lí dietro il letto la vidi... in un bagno di sangue. Mi catapultai vicino a lei, alzandole la testa.. era proprio lí che l'aveva colpita.
Merda.
Non aspettai un minuto in piú e chiamai un'ambulanza. 
"....Fate presto" 
Non potevo credere alla vista dei miei occhi, quando gli sentí il polso capí che respirava ancora, anche se affannosamente.
NINO. NINO. NINO. NINO.
L'ambulanza era arrivata. La stavano mettendo su una barella. Io li seguí.
"Io vengo con voi" dissi secco.
"Signore.."
"Vengo con voi" scandí bene le parole.
"Va bene. Parti!"
In pochi minuti arrivammo all'ospedale e la portarono in sala operatoria.
"Signore mi spiace ma non puó entrare" mi disse un'infermiera.
"Io devo stare con lei. Mi faccia entrare, la prego" cercai di spiegare, disperato.
"Mi dispiace" poi chiuse la porta.
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Lo scienziato rimase lí inerme, seduto su una sediolina attaccata al muro con i gomiti sulle ginocchia mentre si teneva la testa fra le mani aspettando notizie. Un'infermiera stava uscendo dalla stanza e lui la bloccó: "Per favore, mi dica come sta" disse con la voce che a mala pena usciva dalle corde vocali.
"L'operazione é stata difficile ma si sta stabilizando, quando il dottore uscirá le dirá se protrá vederla o no. Mi dispiace non posso dirle altro -sorrise compassionevole- ma vedrá che sua moglie si riprenderá!" sorrise nuovamente. Allo scienziato sembrava sincera. 'Mia moglie' si ritrovó a pensare.... Si tiró uno schiaffo. Era solo colpa sua. Avrebbe dovuto accompagnarla, avrebbe dovuto seguirla all'istante quando si avvió all'uscita, sarebbe solamente dovuto arrivare prima... 
"Dottore, dottore" gridó con quanto fiato aveva in gola. "Come sta? Posso vederla?" diceva tutto velocemente, era in ansia, si sentiva in colpa... si sentiva morire...
"Per adesso i valori sono normali... se vuole puó vederla" disse facendo un sorriso amaro e poggiandogli una mano sulla spalla. Lo ringrazió e poi si diresse velocemente nella stanza fermandosi sulla soglia. L'ammirava. Ammirava la donna che amava su un letto di ospedale ed era soltanto colpa sua. Lei era bella, era bella anche in quel momento, lí cosí senza forze, ma era bella. 

POV CAL
Ricordo quella volta quando Jenkins ha cercato di farla rapire dall'emulatore e io la portai all'ospedale e le dissi che le fasciature le donavano e lei mi sorrise. Il suo sorriso é la cosa piú bella del mondo, é la luce che illumina le tenebre, é una stella nella notte, é la strada giusta da imboccare... Quanto amo il suo sorriso.. quanto amo lei. Entrai e mi sedetti in una poltroncina accanto al letto e le presi la mano, come quando l'avevo salvata dalle grinfie di John e la sera avevo dormito da lei... E adesso sono qui accanto a lei e lo saró per sempre.
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"Gillian... mi senti? Beh sono io quello scontroso inglese molto attraente -sdrammatizzó accennando un sorriso- tesoro volevo solo dirti che adesso devi svegliarti, devi farlo per me, perché senza di te io non sono niente. Io ti devo la vita, perché senza te io non ne avrei una. Io ti amo Gillian e adesso mi pento di non avertelo detto prima.. Ma adesso svegliati... ti prego... fallo per me" una lacrima gli solcó il viso, lui, lo scienziato pazzo, il dottor Lightman stava piangendo. La guardó. Una lacrima di Cal bagnó la mano di Gillian... 
"T-ti amo anch'io Cal"
Tuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuuu.
"GILLIAN. GILLIAN GUARDAMI. GUARDAMI. INFERMIERA. INFERMIERA. NO NO NOOOOOOO."
L'infermiera era appena entrata nella stanza stavano facendo di tutto per rianimarla.
"Signore esca" 
Lightman ormai sentiva tutto distorto, tutte le voci erano lontane non capiva piú niente, anzi solo una cosa: 'Libera la stiamo perdendo'
Il dottore uscí.
"Mi dispiace"
Urla, lacrime, rumori esterni. Urla, lacrime, urla, lacrime e ancora urla. 
Era finita. 

CALLIAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAN:3

Ecco la fine... scusatemi! So che è un brutto colpo di scena ma la storia doveva andare così!:(
Tornerò al più presto con una One-Shot e una long fic:)
Grazie a tutti per avermi seguitooooooooooooo, bacioni<3
  
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