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Autore: Lily BlackRose    12/09/2013    2 recensioni
La disperazione di una lite, la consolazione nella bottiglia, possono portare tony stark al punto di non ritorno?
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Pepper Potts, Steve Rogers/Captain America, Tony Stark/Iron Man
Note: OOC | Avvertimenti: Contenuti forti
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Salve a tutti,
questa è la prima fan che pubblico in questo fandom e spedo di esserne all'altezza, anche se non ne sono molto convinta...
comunque ho trovato questa immagine su internet e non ha fatto altro che restarmi in testa per giorno e così, ho ben pensanto di
scriverci una storia sopra.
http://fc02.deviantart.net/fs71/f/2012/157/8/2/stark___n_stripes____4_by_thestarkandstripes-d52jtk3.png
Spero che possa piacervi!

Lily 
Amore & Disperazione 
Lei era ferma lì, accanto alla porta, immobile a guardare la scena che le si presentava davanti agli occhi. La pistola ed il bicchiere di scotch in frantumi sul pavimento, con il liquido ambrato che raggiungeva appena i piedi nudi dei due uomini. Tony era lì, bloccato contro il muro dal corpo di Steve che gli teneva una mano alta sopra la testa, quasi sicuramente era quella che prima reggeva la pistola, mentre l’altra che dapprima lo aveva bloccato, l’aveva poi portata sopra la sua testa. Aveva quindi posato la fronte contro i capelli del moro, in quello che pareva un abbraccio consolatorio o che serviva per trasmettergli coraggio. Sentiva la voce di Steve, calda e rassicurante, sussurrare all'orecchio dell’altro, la sentiva come se quelle parole fossero state urlate in una valle che faceva eco:
“Tony…! Non importa quante volte te lo dirò… tu non sei solo” eppure, nonostante quelle parole il viso dell’uomo restava così triste, così sconsolato. Una lacrima scese lungo la gota della giovane che stava osservando quella scena, sapeva di essere stata lei la causa del tentato suicidio di Tony, lo sapeva molto bene, siccome la sera precedente avevano litigato pesantemente e lei se ne era andata sbattendo la porta. Non lo aveva voluto ascoltare, non gli aveva dato modo di spiegarsi, gli aveva solo detto cose orribili ed ora pensava solo a come avrebbe potuto rimediare, a quello che avrebbe potuto fare. Eppure non riusciva ancora a muoversi, restava ferma lì a guardare i loro visi vicini con gli occhi chiusi e sentiva il respiro pensante del moro. Ricacciando indietro le lacrime fece un passo avanti nella stanza, uscendo dall'ombra in cui era nascosta. Quella sera era tornata per un motivo, voleva fare pace con Tony ed anche perché una bruttissima sensazione l’aveva attanagliata tutto il giorno. Il fruscio del suo abito attirò l’attenzione di Steve che la guardò con severità, ma non commentò nulla, lasciando solo che lei si avvicinasse e prendesse il suo posto. Tony si lasciò andare quasi a peso morto contro il corpo esile di lei, praticamente semi incosciente. Il suo fiato puzzava pesantemente di alcool ed a giudicare dalle bottiglie disseminate per il soggiorno doveva averne bevuto parecchio. Facendosi aiutare dal Cap i due portarono il miliardario sul divano, dove lo stesero. Lei stava per allontanarsi per accompagnare Steve alla porta, ma la mano dell’uomo le afferrò il polso facendola volgere.
“Resta con me…” disse solo con voce impastata ed occhi appannati, mentre lei riusciva solo ad annuire in risposta e prendeva posta accanto a lui, salutando il soldato con la mano e dicendogli un muto ringraziamento, per poi girarsi e prendere ad accarezzare il viso di Tony, che ora aveva di nuovo le palpebre abbassate. Ora tutto era silenzio nell’appartamento. Tutto era tornato calmo e tranquillo, ma ancora vi erano tante cose dovevano essere chiarite e domande che avrebbero preteso delle risposte.
 
   
 
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