Problemi in arrivo...
I giorni
trascorrevano, ormai era passata una settimana dal loro arrivo nel
futuro.
Purtroppo per Trunks e Goten, il padre di Aya era in viaggio per lavoro
e non
sarebbe tornano prima di due settimane.
I due saiyan
chiesero
più di una volta se erano di disturbo ma Aya ribadiva ogni
qual volta che era
un piacere ospitare due stranieri così simpatici e che ormai
estranei non lo erano
più vista la grande amicizia che cominciava a nascere.
Quando Goten rincontrò Kasumi
chiarì l’episodio della
telefonata: lui disse semplicemente che ripensandoci non era carino
uscire da
solo con la ragazza del fratello di una cara amica come Aya. La ragazza
in
tutta risposta sorrise apertamente dicendogli che era un ragazzo davvero
carino
e con sani principi morali, neanche Natsu era mai stato così
carino con lei,
anche se era già un anno che si frequentavano.
-Oh, Gonshiro,
ti
avessi incontrato prima- disse ridacchiando.
E Goten si
maledisse
ancora una volta per aver lasciato andare una ragazza così
carina.
Goten
chiedeva spesso del fratello di Aya, ma
erano molto evasive, o meglio a loro non interessava un
granché di lotta, ma lui
era curioso di scoprire quant’era forte questo ragazzo che
tanto acclamavano e che
aveva addirittura
vinto dei campionati
regionali di arti marziali.
-E proprio ad
uno di
questi campionati che ho conosciuto Natsu- iniziò a
raccontare Kasumi -anche se
io e Aya ci conosciamo fin da piccole, non ho mai avuto
l’occasione di frequentarlo
realmente.-
-Già!
Il mio
fratellone ha fatto breccia nel cuore della mia migliore amica-
continuò
sognante Aya.
-Beh, non
è che Natsu
sia un romanticone, anzi!-
-Siamo proprio
diversi su questo, io adoro le romanticherie- continuò Aya
rivolta verso
Trunks.
-E’
scostante, un po’
scorbutico, ma è davvero molto forte. Questo mi ha
conquistata di lui. Mi da un
senso di sicurezza che nessun altro ragazzo mi ha mai saputo dare.-
-Oh Kasumi come
siamo
romantiche, anch’io ho tanto bisogno di affetto, sai Trunks?-
disse con una vocina
avvicinandosi a lui.
Il saiyan
capì al
volo e l’abbracciò in modo un po’
impacciato.
-Eh su! Datevi
un
bacino- disse scherzosamente Goten.
-Bacio! Bacio!-
incalzò Kasumi battendo le mani.
-Li
accontentiamo?-
bisbigliò Aya al suo orecchio.
-Eheh- Trunks
divenne
rosso come un peperone. Aya si avvicinò al suo viso e gli
scocchiò un sonoro
bacio sulle labbra.
-Sììì,
che
carini. Siete
davvero una bella coppia.-
-Hai sentito
Troru?
Kasumi dice che siamo una bella coppia. Io non le do torto.-
Trunks
avvampò. La
faccenda stava prendendo davvero una piega
inaspettata. Lui non voleva spezzare il cuore di quella ragazza, ma lui
non era
di quell’epoca, prima o poi la verità sarebbe
saltata fuori. Prima o dopo.
I giorni
passavano e
Aya e Trunks divennero inseparabili.
Quel
giorno erano accoccolati sul divano a
guardare un film quando la ragazza chiese al lilla qualcosa che lo
mandò in
panico.
-Sai Troru, di
me sai
quasi tutto, ma di te non mi hai raccontato nulla.-
-Aehhe…
tipo?- chiese
tremante.
-Che ne
so… avrai un
famiglia, un padre, una madre, studi?-
-Sì,
ho un padre, una
madre e studio… a scuola però, lì
da me
non tutti hanno programmi di video conferenza- mentì,
cercando di sembrare
sicuro di sé.
-Mhnhn
capisco… dimmi
un po’, i
tuoi di che si occupano?-
Trunks rimase un
attimo di sasso. Non poteva di certo dirle che sua madre era la
proprietaria
della Capsule Corp., il padre di Aya era un ingegnere aerospaziale di
certo
loro conoscevano l’azienda, che forse esisteva ancora. E suo padre Vegeta…
doveva assolutamente
inventarsi qualcosa.
-Mia madre si
occupa
di…- il suo sguardo cadde su una pianta -… fiori!-
-Fa la fioraia?-
Trunks
annuì
frettolosamente.
-E mio padre
è… un
contadino- Uff, pensò
dentro di sé
-come vedi siamo una famiglia semplice rispetto alla tua ed
è anche per questo
che ero un po’ insicuro sul nostro rapporto-
incalzò.
-Naaa,
sciocchezze, i
miei non fanno caso certe cose. E poi ti interessi di tecnologia, il
mio papà
un giorno potrebbe assumerti.-
Ecco
la cosa dava diventando realmente seria.
-Hanno un nome i
tuoi, no?-
-Certo! Vincent
e
Barbara. Ho anche una sorellina più piccola, ha cinque anni.-
“Ecco
questa me la
potevo risparmiare.”
-Uhh che dolce,
come
si chiama lei?-
-Daisy.-
Stava diventando
davvero bravo ad inventarsi nomi, chissà se sarebbe riuscito
a ricordarseli tutti.
Doveva dirlo anche a Goten.
-Mi ci sto
già
affezionando. Voglio conoscerla, ed anche i tuoi genitori. Un giorno
magari
verrò io da te, così ti sdebiterai- fece
l’occhiolino -ora vado a
preparare la cena- disse poi dandogli un
bacio sulla guancia.
Trunks
sospirò -sono
fritto.-
Si
alzò dal divano in
cerca di Goten, lo trovò sul retro della casa mentre si
stava allenando da
solo, sferrando calci e pugni.
-Goten che
diamine
stai facendo?-
-Mentre voi fate
gli
innamorati, io mi alleno- rispose senza fermarsi.
-E
perché mai?-
-Natsu.-
-Natsu?-
-Già
proprio lui- si
fermò.
- Ma tu non ami
combattere, all’improvviso…-
-E per Kasumi.-
-Ah, ora
capisco.
Centrano sempre le ragazze, tu non muovi un dito, se non che per una
ragazza-
si mise una mano sul capo.
-Voglio
dimostrarle
che esistono ragazzi più forti di quello sbruffone.-
-Ma se neanche
lo
conosci?-
-Ho deciso-
rispose
serio -tanto non potrà mai battermi, io sono un super
saiyan!- concluse con tono
vittorioso.
-Ma sei
impazzito??-
Trunks lo tirò per un braccio -non devi mostrarti in quel modo. Ti sei dimenticato il piano??
Dobbiamo aggiustare la
macchina del tempo e ripartire. NIENT’ALTRO!
Il
padre di Aya tornerà tra una settimana,
riesci a star buono per una settimana?- chiese ansioso, conoscendo il
suo amico
impulsivo.
-D’accordo.
Tanto non
incontrerò mai questo… Natsu!-
Quello che non sapevano invece era
che il fratello di
Aya stava tornando a casa, e non aveva buone notizie.
NDA:
Buuuuooonnggiooorrrnoooo!!!
Vi sono mancata? No, vero? XD Grazie a tutti coloro che seguono la mia
storia,
purtroppo causa lavoro non so se riuscirò a pubblicare ogni
settimana, ma vi
prometto che continuerò la storia e la porterò a
termine!
Vi saluto e … al
prossimo capitolo!
Ciaoo!!
Kjria