Mrs Hudson sorride nervosamente all'uomo che ha di fronte: un distinto signore sulla cinquantacinquina, grandi baffi ramati, occhi verdi e la fronte stempiata.
Indossa un completo marrone scuro, non proprio nuovo, segno che gli affari della sua piccola attività non stanno andando troppo bene.
Ed è proprio per questo che Mr Harrel si trova nella salottino della proprietaria del 221 di Baker Street: l'uomo ha bisogno di un appartamento in cui soggiornare per sei mesi.
- Non si preoccupi, non è nulla!-
Assicura la povera donna, sorridendo.
Dal piano superiore provengono strani rumori e gemiti strozzati da un buon quarto d'ora e spiegare cosa stia succedendo è indecoroso e scandaloso.
Ad attirare l'attenzione dell'anziana signora e dello scozzese è il portone che si apre.
- Mrs Hudson!-
Mary compare con un sorriso raggiante sul volto.
- Sono venuta a salutare John! Mi trovavo nei paraggi e così...-
- No! No, la prego, signorina Morstan! Non è proprio il momento!-
Sbotta bruscamente la donna, con le gote arrossate.
- Perchè?-
Aggrotta la fronte la bionda, ancora sorridente.
- Infatti, perchè? Si può sapere cosa sta succedendo in questa casa?-
Borbotta Harrel, accigliato.
Mrs Hudson alterna lo sguardo tra i due ospiti, con un'espressione smarrita e di puro terrore.
Gliel'avrebbe fatta pagare, ad Holmes...
- Mrs Hudson, si sente bene...?-
Si accerta Mary, prima di corrucciarsi al sentire un gemito.
- Ma cosa..? Proveniva dallo studio di John...?-
Chiede in un mormorio, timorosa di ottenere una risposta positiva.
- Oh Santi numi! Tiene un bordello in questa casa??-
Sbotta oltraggiato lo scozzese, diventando paonazzo al sentire un gemito più acuto.
- Io me ne vado! Preferisco morire di fame che abitare in un simile postaccio! Tenuto da una donna come lei, poi! Si vergogni!-
L'uomo recupera cappello e bastone e se ne va con la rapidità di un fulmine, malgrado il suo andamento zoppicante.
La proprietaria sembra quasi sollevata che il potenziale uomo a cui affittare una stanza se ne sia andato.
- Mrs Hudson, chi c'è con lui..?-
Chiede la bionda, in un soffio, facendosi forza e ricacciando le lacrime.
L'anziana la osserva, quasi implorandola di non salire, ma non serve a nulla.
In pochi istanti la promessa sposa di John è davanti alla porta dello studio e da lì, oltre ai gemiti, si possono sentire anche le voci.
Mary sbianca al sentire il suo dottore ridacchiare e ansimare, ricevendo in risposta un commento acido e un qualcosa simile al verso di un animale.
- John...?-
Chiama il fidanzato, con la mano tremante poggiata sulla maniglia della porta.
All'interno si sentono un brusco tonfo, seguito da un lamento, qualche imprecazione e parole confuse.
- Mary, aspetta! Non aprire quella porta!-
Sbotta John, dall'altra parte della porta.
La donna però è spinta dal desiderio di accertare i propri sospetti e, con il cuore in gola, apre la porta...