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Autore: Heven Elphas    19/03/2008    4 recensioni
-Frank... Se non accettano quello che sono, quello che siamo noi... Non c'è posto in questo lurido inferno... Non per me e te.- __One-shot in prima persona, Frank parla di Gerard... Sì, è una sorta di Frerard!__
Genere: Triste, Malinconico, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non mi sembra vero, sai Gee... Io e te insieme in questo posto tetro. Avevi detto che avresti smesso con la tua fissa per le cose macabre, invece rieccoci nella solita situazione che tanto odio. Mi dici che andrà tutto bene, me lo hai detto tante altre volte. Ma quelle altre volte non stringevi nelle tue mani una stupida pistola... E nemmeno piangevi così disperatamente. Sì, eri triste, mi abbracciavi... Ma finiva tutto con un bacio e si ritornava a Newark con il sorriso sulle labbra. E come quelle volte ti dico che ce la possiamo fare insieme. Ci rialzeremo da terra e correremo a testa alta... Non farti male, amore... Non farti male...Ma non mi ascolti, questa notte. E la pistola la stai stritolando con le mani, cercando di reprimere quel dolore che ti sta distruggendo e corrodendo come cianuro che ti fluisce nelle vene. Non mi guardi nemmeno, attirato come sei dal cimitero davanti a noi e dal grilletto che vorresti tanto premere... Non ti farai salvare questa volta, vero Gee? Non mi ascolterai... Non accetterai compromessi. Perchè le tue lacrime cadono come cherosene che fa incenerire le mie ultime speranze. E le tue labbra sfiorano le mie... Ma le parole che dici scivolano su di esse come un dolce veleno che pian piano farà morire anche me. -Frank... Se non accettano quello che sono, quello che siamo noi... Non c'è posto in questo lurido inferno... Non per me e te.- Mi fissi con tanta intensità da strapparmi fuori l'anima, come posso chiederti di andare avanti? La colpa di questa stupida situazione è mia.. Sono io che ti ho chiesto di metterti con me. Sono io che ti ho chiesto di rivelare al mondo intero della nostra relazione... E tu mi hai sorriso e davanti a tutti hai urlato il tuo amore per me. Ma ora, Gee... Ora mi stai dicendo che questo peso è troppo grande da portare. E tu sei troppo debole per sopportare quegli sguardi intolleranti che ti si posano addosso mentre cammini per strada. Rigiri nelle mani l'arma, te l'ho visto fare talmente tante volte in queste tre settimane... Tutte le notti che ci siamo rifugiati qui. Ma ora sei convinto di utilizzarla sul serio. E io nemmeno posso fermarti... Se sei felice in quel modo, come posso impedirti di diventarlo per un mio capriccio? Rimango a guardare le croci che s'innalzano davanti a noi, mentre un botto esplode alla mia destra. Gocce calde mi bagnano la pelle e il tuo corpo si accascia sulle mie gambe. Accarezzo i tuoi capelli, chissà per quanto tempo... E ti ripeto che ora sì, andrà tutto bene dove ti trovi... E non dovrai abbracciarmi in pubblico per accontentarmi. Non dovrai scappare da tutte le persone che ti giudicano. Non sarai costretto ad ascoltare le mie stupide lamentele... Sarai solo e senza problemi, ora. Restiamo immobli per ore e vedo il sole sorgere davanti a noi... La tua pelle bianca riflette la sua luce e fa brillare le lacrime che le cadono sopra. Già, Gerard... Piango. Le prime persone cominciano ad entrare nel luogo sacro, ma non notano le due solitarie figure che giacciono sul tetto di una cappella. Fa freddo, amore. Nonostante i raggi del sole ci colpiscano e illuminino i nostri corpi. E ti direi che sono felice, sai... Ma ho la terribile paura di andarmene da qui e risvegliarmi nel mio letto da solo. Fa freddo, Gee... Il tuo corpo sta gelando, perfino il sangue si è raffreddato. E non posso andare a casa a riscaldarmi, perchè tu non sarai con me. Ma adesso sei con me, Gerard? Guardo i tuoi occhi verdi vuoti, ma aperti nell'espressione più serena che abbia mai visto sul tuo viso. Stare lontano da me ti farà bene, amore... Allora ti lascio, ora. Bacio le tue labbra coperte di sangue rappreso e m'incammino a casa... Domani mi sveglierò e tu starai sorridendo da qualche parte. Non ti vedrò più piangere afflitto quando mi guarderai negli occhi... Non ti vedrò più giocare con quella pistola... Non ti sentirò più gemere per la disperazione. Domani sarai felice, e lo sarai per sempre... Non mi sembra vero, sai Gee?
   
 
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