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Autore: _faith    15/09/2013    4 recensioni
15 settembre. Una data particolare per Hatake Kakashi.
Ma se il piccolo chuunin di Konoha si dimenticasse del giorno del suo compleanno?
«Buon compleanno, Kakashi.»
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kakashi Hatake
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Più contesti
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Arigatou.
Naruto © Masashi Kishimoto.


Hatake Kakashi, 9 anni, chuunin di Konoha.
Il piccolo ninja, figlio del temuto Zanna Bianca della Foglia, era ritorno da una giornata passata con i suoi compagni di team: quel giorno, stranamente, non avevano missioni. Come se non bastasse, Obito e Rin si erano comportati in maniera alquanto strana con lui quella mattina, come se gli stessero nascondendo qualcosa.. Aveva la sensazione che gli stesse sfuggendo un dettaglio fondamentale di quella giornata, ma non capiva che cosa fosse. Decise di ignorare quella scomoda sensazione. Nel frattempo era giunto davanti a casa sua, quella stessa casa in cui aveva vissuto con suo padre fino a quando lui… scosse la testa per rimuovere quei pensieri, ancora dolorosi per lui, dalla sua mente e si affrettò a raggiungere l’entrata. Dopo aver oltrepassato la porta d’ingresso si tolse i sandali da ninja, come suo solito, e si apprestò ad attraversare il lungo corridoio per raggiungere la sua camera. Si fermò d’improvviso quando scorse una luce accesa proveniente dalla cucina: nessuno era mai entrato in quella casa da quando suo padre era morto. Velocemente estrasse un kunai e lo portò davanti a sé, appoggiandosi al muro. Prese un respiro e lentamente, con fare esperto, avanzò fino alla stanza occupata dall’intruso.
«Hai cinque secondi esatti per uscire da questa casa!» esordì Kakashi facendo irruzione nella cucina, ma quello che si ritrovò davanti lo sorprese, e non poco. Il suddetto “intruso” aveva un po’ di panna montata sulla guancia, per la sorpresa si era lasciato cadere dalle mani ciò che stava utilizzando ed ora lo fissava, con i suoi occhi azzurro cielo, sgranati per lo stupore. «Kami-sama, Kakashi! Mi hai fatto prendere uno spavento!»
«Ma… Minato-sensei, cosa ci fa lei qui?» gli chiese Kakashi, abbassando il kunai.
Il jonin fece una risatina, recuperando uno strofinaccio lì vicino. «Beh, ecco vedi.. in realtà doveva essere una sorpresa. E dire che mi ero raccomandato così tanto con Obito e Rin perché ti tenessero occupato il più possibile..» disse con un’espressione dispiaciuta.
Kakashi era a dir poco confuso e fissava il suo maestro con aria interrogativa.
Nel biondino si fece strada un presentimento. «Kakashi… non dirmi che te ne sei dimenticato! Sai che giorno è oggi? Oggi è il 15 di settembre!» disse con ovvietà.
E al piccolo chunin fu improvvisamente tutto più chiaro: lo strano comportamento dei suoi compagni, la strana sensazione di quella mattina e ora la presenza di Minato in casa sua. Era il suo compleanno! Ma certo, come aveva potuto dimenticarsene?
Si sporse per guardare oltre le spalle del suo maestro e confermare i suoi dubbi su ciò che stava facendo prima che lo interrompesse: era proprio una torta quella che Minato stava preparando.
«Abbiamo pensato che ti avrebbe fatto piacere stare in compagnia almeno oggi e…»
«Sensei.» lo interruppe Kakashi. Sentiva dentro al petto uno strano calore e qualcosa che gli pizzicava gli occhi. Nessuno si preoccupava così per lui da tempo.
«Sì?»
«Grazie..» Minato non ebbe il tempo di replicare che avvertì le braccia del suo allievo circondargli la vita e la faccia affondare nel suo stomaco. Non era affatto un comportamento da Kakashi, ma era felice che si lasciasse andare almeno con lui; sapeva benissimo che per Kakashi era difficile dimostrare agli altri i suoi sentimenti. Dopo lo smarrimento iniziale il jonin ricambiò la stretta, portando le braccia a circondare il suo allievo.
«Buon compleanno, Kakashi.»

*

Hatake Kakashi, 26 anni, jonin di Konoha.
Il copia-ninja si trovava nel suo appartamento - aveva da tempo lasciato l’enorme residenza Hatake, in favore di qualcosa di più modesto - e tra le mani aveva alcune vecchie foto. Foto del suo vecchio team, che lo ritraevano insieme ai suoi compagni - Obito e Rin - ed insieme a colui che era stato non solo un maestro per lui, ma anche un amico, una persona su cui poter sempre contare... una figura paterna: Minato. Guardava quelle foto e non poteva fare a meno di vedere Naruto in quel sorriso e negli occhi azzurri del Yondaime Hokage. Le labbra, per una volta libere dalla maschera dietro le quali erano sempre nascoste, si curvarono in un sorriso amaro, carico di nostalgia.
Era di nuovo il 15 di settembre, ma stavolta non lo aveva dimenticato.
Il suono del campanello lo ridestò dai suoi pensieri, costringendolo ad alzarsi; risistemò la maschera lì dov’era sempre e si avviò verso la porta.
La aprì senza nemmeno controllare prima chi fosse, curioso di sapere chi fosse.
«Sorpresa! Buon compleanno, Kakashi-sensei!»
Rimase sorpreso nel trovarsi di fronte i suoi allievi: Naruto aveva un tale sorriso sul volto da rischiare una paralisi facciale, Sakura sorrideva in maniera più composta e reggeva tra le mani un’invitante torta di compleanno mentre Sasuke se ne stava in disparte, indifferente - o almeno questo era quello che voleva far credere - come sempre.
«Ragazzi, ma voi come facevate a saperlo?» Era un’impresa quasi impossibile riuscire a sorprendere Hatake Kakashi, ma a quanto pareva i suoi allievi ci erano appena riusciti.
«Beh, è stata Tsunade baa-chan a dircelo!» rispose semplicemente Naruto.
«E così abbiamo deciso di farle una sorpresa, vero Sas’ke-kun?» continuò Sakura.
Sasuke rispose con un ghigno. «L’idea è stata loro, io non c’entro niente. In ogni caso.. buon compleanno, Kakashi.»
«Io non so cosa dire ragazzi.. mi avete davvero sorpreso!» disse Kakashi, scompigliando i capelli di Naruto e Sasuke e lasciando una carezza sulla testa della piccola Sakura.
Li fece entrare in casa e mentre l’Uzumaki e l’Uchiha già cominciavano a litigare, quel calore nel petto che aveva provato pochissime altre volte nella sua vita, tornò a riscaldargli il cuore. Guardandoli non poté che sorridere, un sorriso ben diverso da quello che gli aveva curvato le labbra guardando quelle vecchie foto poco prima: un sorriso sincero, ma soprattutto felice che, anche se coperto da quella maschera, rivolgeva solo a chi gli stava davvero a cuore. Poi sussurrò qualcosa sottovoce, qualcosa che nessuno dei tre riuscì a sentire.
«Grazie.»

 

happy birthday 

 

Note autore:
Okay, forse non è la cosa migliore che io abbia mai scritto - infatti non mi convince molto -
ma ho voluto pubblicarla lo stesso! Insomma, mi piace troppo rivolgere un pensiero ai
miei personaggi preferiti nei giorni in cui compiono gli anni! c:
Spero apprezzerete comunque, anche se non è un granchè (?).
Cosa ne pensate dell'immagine a fine capitolo? Vi sembra appropriata? ^^
Bene, vi ringrazio infinitamente se siete arrivati fin qui così come ringrazio
chi lascerà il proprio parere con una recensione, ma anche chi legge e basta!
Jaa ne!
_faith. 

   
 
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