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Autore: julierebel17    15/09/2013    6 recensioni
"Non riesco a capire cosa diavolo mi prende, c'è che non ha senso ritrovarmi qui, dinanzi a te, con questa espressione da vittima incompresa del mondo. E' che quando si tratta di te, divento un'altra persona. Scusa"
"Sei solo una stupida". Resto sconvolta al sentir pronunciare tali parole.
"A-Andy io..." non riesco a terminare la frase che mi ritrovo stretta tra le sue braccia. Poggia il mento sulla mia testa. Posso ascoltare il suo cuore battere, direi che è senza dubbio la migliore ninnananna che potesse mai cullarmi in questo mare di emozioni.
Genere: Fluff, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Andy Biersack, Ashley Purdy, Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
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#Helen
E’ ora di pranzo ed ho notato che Andy è strano. Dopo quell’abbraccio è rimasto immerso nei suoi pensieri, che abbia detto qualcosa di sbagliato?
“Ehi? Cos’hai?” gli chiedo preoccupata.
“Mi…mi sembra proprio di aver dimenticato qualcosa di importante”. Continua a guardarsi intorno.
“CC!” urla facendomi cadere dal divano. Christian? Che c’entra?
“Eeeeh?” gli chiedo spiegazioni. “Scema! CC non sa del live! Ci siamo dimenticati di avvertirlo!”
E’ vero! Siamo una banda di idioti. Dovremmo farci una cura di fosforo. Eh già.
“Quindi?” chiedo in attesa di una soluzione. “Quindi ora gli telefono e lo avverto”.
“Se…ha…da fare con…Annabel?”. La faccia di Andy s’incupisce. “Ma che! Devo dirglielo!”
Telefona in preda all’ansia. Schiocca nervosamente le dita sul tavolo lasciandomi sulle spine.
“CC, ciao, scusa il disturbo, sono io, Andy. Eh si, tutto ok, te? Ah bene, comunque, tiro corto, ti ho telefonato per dirti che sabato suoniamo. Ash ed io ci siamo riappacificati ed abbiamo intenzione di festeggiare. Tu ci sei, no?”
Sento Christian gridare all’altro lato del cellulare, con tanto di sottofondo…la voce di Annabel che prova a placare la sua esaltazione.
Niente da fare, quel capoccione è troppo felice per mantenere un tono di voce normale.
“Ok, ok, allora ci vediamo domani a casa e parliamo”. Così Andy conclude la telefonata.
“Perfetto” mi dice sorridendo. Già, perfetto, tutto così meravigliosamente perfetto.
“Allora, pranziamo?”. Mi guarda sfiorandosi il ventre con la mano destra, uno strano rumore riempie la stanza, il suo stomaco.
“Dai, andiamo di là, idiota, che se non mangi ti lamenti” gli dico scherzosamente.
“Non è vero!” mi urla. “Vedi? Tu e un bambino che fa i capricci siete la stessa cosa” lo rimprovero.
“Uffaaaa” ribatte sbuffando.
Ahahah, quando fa così mi ricorda la prima volta che ci ho parlato, quando lo vidi con quel paio di boxer addosso, mentre fuori c’era un freddo tremendo.
Lo svitato di un metro e novanta che si divertiva a ridere delle mie ferite, lo stesso che ha impedito agli altri di crearmene delle nuove.
Ti amo, stupido.
“Cosa vuoi mangiare?” “Mmh, non lo so” mi risponde perplesso. “Deciditi che non posso perdere tempo!”
“Perché? Cos’hai da fare?” mi chiede indispettito.  “Signor Biersack, le ricordo che non sono andata a scuola, è mio dovere chiamare Lucy, chiederle i nuovi compiti per domani e mettermi a studiare!”
“Mamma che noia che sei! Volevo trascorrere una giornata con te, ma sei sempre così occupata! Fottitene di ‘sti libri, fatti una vita”.
Le sue parole riecheggiano per un attimo attraverso le meningi:”Fatti una vita”. Ha ragione, dovrei rilassarmi un po’.
“Ma si! Studio stasera, ok? Però, devi dirmi comunque cosa vuoi mangiare, spaghetti?”
“Quelli col ragù? Come li fanno in Italia?! Quelli-quelli buoni?!” mi urla mezzo sorridente con gli occhi vispi…quando gli dico che è un bambino si offende…
“Eh? Si. Quelli là, ti vanno?” “Li sai cucinare, oh mio Dio! Ti amo!” mi dice baciandomi frettolosamente preso dall’entusiasmo.
“Ahahah, sta zitto e va a sederti, comincio a preparare il sugo”
“Ok” si siede al tavolo, osservandomi. Mi mette ansia. “La smetti di fissarmi?!” gli dico acidamente.
“Perché? Ti vergogni?” un sorriso timido gli sfiora il viso. “Si! Va bene?!”. Si alza di scatto avvicinandosi a me, quasi mi scotto ai fornelli.
“S-siediti Andy!”. La differenza d’altezza è sua complice e…gli occhi…non sono da meno.
Poggia la sua fronte sulla mia.
“Non dovresti…sono il tuo ragazzo” mi dice baciandomi il collo. Arrossisco violentemente.
“Togliti che brucia tutto!” lo spingo via mentre ride di gusto.
Altri quarantacinque minuti trascorrono…mentre mi fissa e gli lancio occhiatacce.
“Tieni” gli porgo il piatto di spaghetti che divora letteralmente. Mangio con calma un po’ di pasta e lavo in fretta le stoviglie…
*A casa Biersack*
#Ashley
“Ragaaa! Ho preparato il pranzo!”. Mangiamo tutti insieme…Jake, Cassy, Jinxx che non stacca gli occhi dal telefono, io e la mia dolce metà, Lilith.
Dopo pranzo metto tutte i piatti e le posate nella lavastoviglie, beata tecnologia.
“Ora? Che si fa?” chiedo guardando gli altri che si stanno rilassando in soggiorno.
“Devo uscire con Lucy tra un’ora!” risponde Jinxx correndo in giro per la casa con tanto di piastra in tasca.
“Io  e Cassy pensavamo di andare a fare un giro, se volete unirvi” dice Jake rivolgendosi a me e Lilith. Non vogliamo rovinare loro l’uscita.
“Tranquilli, andate pure, anche noi abbiamo intenzione di uscire”. Ci sorridono quasi per ringraziarci di averli lasciati in intimità.
“Beh allora andiamo” dice Cassy tirando Jake per la manica del maglione.
Passa un’ora e Jinxx, puntuale come sempre, scappa via di casa. Lilith ed io siamo soli.
“Davvero vuoi uscire?” mi chiede incredula, ho capito che odia il freddo, ma ama le cose dolci.
“Si” dico determinato. “Dove andiamo?”, sorride. Quanto cazzo può essere stupendo quel sorriso? Quella dannata curva che mi fa sciogliere come un coglione?! Quanto?!
Nessuna donna mi ha mai fatto questo effetto, o almeno, nessuna tranne Clarisse ed Helen.
“Ti va la spiaggia?” “Certo”. Lasciamo l’appartamento spensierati, coperti dal calore dei nostri sentimenti, tanto quanto da quello dei cappotti.
*Casa di Annabel*
#CC
Adesso posso considerarmi l’uomo più felice della Terra. Sono seduto accanto a lei, la mia piccola Annabel, quanto ho atteso questo momento…
Vorrei non finisse mai.
“Sei felice?” le chiedo sorridendo, mai come prima d’ora, con un sorriso sincero, del tutto.
“Tanto”. “Cosa credi diranno i ragazzi quando lo sapranno?” affermo incuriosito. “Mmh, lo scopriremo sabato”.
Un bacio rubato alle mie labbra mi permette di chiudere gli occhi per un istante assaporando la perfezione della mia vita.
*A casa di Helen*
#Andy
Ho deciso! Sabato le dedicherò una canzone…ma si! Davanti a tutti, renderemo ufficiale il nostro fidanzamento.
“Hele?”, non dovrei farle domande del genere, ma preferisco avere qualche certezza in più.
“Dimmi tesoro” “Tu mi ami, vero?” “Che domanda stupida, certo che si”. Ci baciamo.
“Beh, allora ti lascio studiare, torno a casa, di sicuro i ragazzi avranno lasciato un disordine terribile, prima che si accumulino vestiti sporchi in cucina e piatti in camera da letto, vado a ripulire, ti chiamo stasera”. In realtà, ho in mente il testo di una nuova canzone e voglio provare a svilupparlo, con tanto di melodie.
“Vai così presto? Avevi detto che restavi fino a stasera”.
Non la guardo negli occhi per evitare che mi convinca a restare, sa ammaliarmi, quindi, meglio filare via prima che cambi idea.
“Dai, ci sentiamo stasera”. La bacio e scappo via.
#Helen
Chiudo la porta, Andy è appena andato via. E adesso? Che faccio? Che palle.
La vocina interiore mi tartassa:”Ora che il tuo coniglietto bianco non c’è, che ne dici di studiare signorina? Vuoi darti alla bella vita?”.
Infondo ha ragione.
Prendo i libri e faccio gli esercizi per domani, il pomeriggio vola.
Continuo a pensare ad Andy, giuro, un giorno mi farà impazzire quel ragazzo. Mi ha mollata così, in fretta a furia. Bah.
#Andy
Sono a casa e tutto è stranamente pulito. Il silenzio regna sovrano, ok, i ragazzi non ci sono.
Per forza. Proprio ora che mi servono.
Mmmh vediamo. Mi siedo al tavolo e comincio a scrivere, penso continuamente alla melodia, è una canzone molto rilassante, tranquilla, quasi culla i miei pensieri, credo le piacerà.
Vorrei chiamare gli altri per provarla, ma non credo sia il caso. Se sono usciti tutti vuol dire che sono con delle ragazze, soprattutto Ash. Ci metterei la mano sul fuoco.
Torneranno tardi, credo. Si sono fatte le nove e trenta, circa.
Quasi quasi preparo la cena.
Mangio una squallida frittata…ammetto di non saper cucinare come Helen (che cosa deprimente).
Improvvisamente sento la porta aprirsi…”Ash? Sei tu?” “Weeeeeiiiiii, Aaaaaaaandyyy!!! Fratello come stai?!”
Ashley che mi chiama “fratello”? Qualcosa non quadra. DECISAMENTE.
“Ash?”. Mi avvicino a lui e sento il suo alito puzzolente, whiskey, mai stato più sicuro.
“Andy!!! Ti voglio beeene!”. Madonna che idiota. Sempre a bere…non che io non lo faccia, ma…vabbè.
“Stanno salendo gli altri, non chiudere la portaaaa”. Ashley si scaraventa sul divano mentre sento gli altri salire.
“CC? Jake? Jinxx?” “Andy! Siamo tornati tutti alla stessa ora a quanto pare…abbiamo trovato Ash in pessime condizioni…giù…a terra” mi dice Jake.
“Entrate che fa freddo, meno male che lo avete trovato”.
I ragazzi hanno sorrisi radiosi, sembrano così felici.
“Porto un attimo Ash a letto” dico agli altri. “Ok”. Mi rispondono all’unisono.
Lascio il bassista sul letto della sua stanza mentre continua a ripetere:”Non puoi capire! La amo! E’ troppo bella! E’ stato il pomeriggio migliore della mia vita!”
Quella Lilith lo ha stregato.
Torno in soggiorno. “Beh, siete carichi per sabato? Ragà mancano due giorni, che ansia…ecco…mi dovete dare una mano!”
Tutti mi guardano straniti…sono pur sempre le dieci meno venti.
“Cosa? Cosa?” chiede ansioso CC.
“Dicci pure” afferma Jinxx tranquillo.
“E…ehm…vorrei…de...dedicare una canzone ad Helen per chiederle…ehm…di…insomma…ufficializzare il nostro fidanzamen…to…” dico imbarazzatissimo.
Un applauso con sottofondo di lamenti di Ashley riempie la stanza.
“Auguri!” mi urlano in coro.
“Allora? Che hai in mente? Melodia? Testo?” dice incuriosito Jake.
“Beh, si…ascoltate qua”. Canto un motivetto romantico e ne sono entusiasti. Credo che le piacerà.
#Helen
Uuuf. Sono quasi le dieci, domani è finalmente venerdì, ma che noia.
Vorrei telefonare ad Andy, ma…se…se lo disturbassi? Meglio di no. Vado a dormire.
*IL MATTINO SEGUENTE*
*A casa Biersack (?)*
#Andy
“Poooooorca puttana! Che cazzo ho fatto ieri?! Oh! Andy! Svegliati! Andy!”
Mi sveglio a causa di uno scossone misto a bestemmie e parolacce varie da parte di Ashley. Ecco perché non voglio che si ubriachi…dopo rompe le palle a me.
“Finalmente hai aperto quei dannati occhi!” mi urla. Se oggi ha intenzione di comportarsi così, meglio che fili via, altrimenti lo meno.
“Ash! Smettila di rompere! Ieri ti sei ubriacato come un coglione, quindi, tieniti i postumi da sbornia e lasciami in pace!”
“Tsk, gli amici”. Mi guarda con aria imbronciata mentre esco dalla stanza. Ormai sono sveglio, tanto vale alzarsi.
Che ore sono? Le undici, Hele sarà già a scuola.
Gli altri dormono ancora. Ho in mente la brillante di idea di preparare la colazione e dopo aver quasi incendiato la casa, riusciamo a mangiare un po’ di bacon bruciacchiato.
Sarà una giornata dura, che Ashley voglia o no, deve venire a provare la nuova canzone. Altrimenti la sorpresa per Hele mi salta.
#Helen
“Lu? Lucy?” “Hele, che c’è? Sto provando a capire qualcosa!” “Eh scusa, sono in pensiero”.
Sono preoccupata per il live. Non so come vestirmi, truccarmi o cose del genere.
“Per cosa?” mi chiede stranita. “Il concerto…io…non…cioè…i vestiti…il trucco…i capelli”
Lucy continua a fissarmi in modo strano. “Il concerto? Quale? Aaaaah me n’ero dimenticata! Jinxx me lo aveva anche detto…”
“Ti do una mano io comunque, don’t worry darlin’”. Giuro che la adoro.
La giornata vola e mi ritrovo a fine serata, sul letto, distrutta a causa di scuola e cose varie, senza aver sentito Andy.
Non mi telefona neanche. Certo che mi ama, eh!
Afflitta dai miei pensieri cado in un sonno profondo, senza neanche aver cenato. Domani…domani è il grande giorno.
#Andy
“Ragaaaa! Siete sicuri che vada bene?” “Si. Andy, ti stai facendo prendere dal panico”.
“Mancano solo due ore al live, io…sono…in ansia” “Cosa ho appena detto?” ribatte Ashley stizzito perché non ascolto ciò che mi dice.
“Scusa”. “Tranquillo, stai…tranquillo”. “Ok”. Lo guardo come in cerca d’aiuto.
“Cosa…devo fare con Helen?”. Mi risponde con una strana espressione, sembra quasi soddisfatto che io gli abbia chiesto consigli.
“Alloooora, vieni con me, piccolo Andy, zio Ash t’insegnerà un po’ di cose”. Quando parla così mi fa paura, ve lo giuro.
Mi cinge una spalla ed andiamo in camera. “Dai, smettila di fare l’idiota Ash, sul serio, come mi vesto? Che devo fare al live? E i capelli? Sai che non stanno mai a posto e…”
“Yoooo! Stai un attimo ZITTO!”
Mi scuote per rilassarmi. “Ok, parla”.
Il bassista prende parola:”Pantalone nero, maglia semplice, quella che vuoi…”
“Nananana Batman!” lo interrompo entusiasta. Adoro quella maglia (*^* faccino dolce).
“Si si, scemo, basta che non m’interrompi”
“Scusa”. “Dicevo, maglia che vuoi, giubbotto di pelle, fa freddo, scarpe che vuoi, profumo…uno bello, prendi il mio se vuoi, Lilith lo adora”
Ma guardate come si vanta! Uso il MIO profumo! Anche Helen adora il MIO profumo ç_ç.
“Poi, i capelli…sistemali come sempre. Per quanto riguarda il concerto, cantale la canzone e…hai preso un anello?”
“Eeeeeeeeeh?!” salto dal letto. Anello? Qua-quale? Cosa? Anello? Oddio, che faccio ora?! Non ho anelli.
“Come pensavo, tieni”. Ashley mi porge un sacchetto con due anelli identici. Ma che? Da quando in qua è così generoso e maturo?
“Pensavo di usarli per me ed Hele, poi…ho fatto incidere il tuo nome, al posto del mio”
“Grazie Ash, ti voglio bene”. Ci abbracciamo fraternamente. Sono…pronto…o almeno credo.
“E…mi raccomando…dopo il concerto...fai tutto quello che devi fare”. Il mio viso si copre di un color rosso acceso. “Che dici scemo?!” ribatto come una femminuccia scappando via dalla stanza.
“Ahahahah”, la sua risata mi perseguita.
*A casa di Helen*
#Helen
“Lucy!!!! I capelli! I capelli!” “Un attimo, abbiamo un’ora, stai tranquilla!” “Si, ma i ragazzi stanno venendo e le scarpe e il blush!”
#Lucy
Hele corre per la casa con mezzo vestito addosso, una scarpa ed una ciabatta e i capelli raccolti con un mollettone. Se si fermasse potrei darle una mano.
“Fermati!”. L’unico modo per farla stare tranquilla è sgridarla.
“Scusa, mi siedo, fai tu”. Finalmente si siede su quella benedetta sedia e riesco a conciarla per bene.
Dopo un’ora e venti minuti circa, siamo pronte. I ragazzi ci stanno aspettando da quasi mezz’ora.
Entriamo in auto e notiamo che Jinxx ed Andy ci guardano a bocca aperta
#Andy
Dio, quella meraviglia è mia? “Sei bellissima Hele”  le dico con un filo di voce.
Lo stesso fa Jinxx con Lucy.
Entrambe arrossiscono.
#Helen
Coniglietto mio quanto sei bello. I tuoi occhi risplendono e li amo più che mai.
“Gli altri?” chiedo per smorzare l’imbarazzo.
“Ash, Jake e CC stavano sistemando gli strumenti al pub, Cassy, Lilith ed Annabel sono già lì”.
“Ok”. In pochissimo ci ritroviamo davanti al palco, all’interno del locale. L’ansia mi sta uccidendo.
Dopo circa un’ora, le luci si spengono di scatto. Due piccoli fari colorati illuminano la scena.
Sono ad un tavolo con Cassy, Annabel, Lucy e Lilith.
“Signore e signori!”. Andy presenta la band. “Noi siamo i BLACK VEIL BRIDES! Questa sera suoneremo per voi, sperando che le nostre canzoni vi piacciano!”
Fanno alcune cover dei Kiss e di Idol, conosco i testi a memoria fin quando i ragazzi smettono di suonare ed annunciano un inedito.
“Ecco, scusate la brusca interruzione, ma…il nostro caro vocalist…” è Ash a parlare, quasi come se Andy fosse imbarazzato, non l’ho mai visto così nervoso, che diavolo ha?
“…ha una dedica speciale da fare, prego…” il bassista porge il microfono a quello svitato che balbetta dall’emozione.
“Si, ehm…ec-co…i-io…poco tempo fa…ho co-conosciuto…una persona…che…insomma…mi ha…ca-cambiato la vita”. Dopo tipo dieci minuti finisce una frase.
“Questa…pe-persona è qui, di fronte a me”. Mi fissa così come il resto del pubblico ed avvampo di calore.
“Helen…ti amo, sei la cosa migliore che potesse capitarmi ed ho scritto que-questa canzone per te. Grazie piccola Miss setto nasale distrutto. Grazie per tutto ciò che hai fatto finora”.
Cominciano a suonare una melodia assolutamente stupenda, è una canzone dolcissima. Improvvisamente Andy scende dal palco, mi prende la mano, continuando a cantare:
“I will wait dear. A patient of eternity, my crush. A universal still, no rust. No dust will ever grow on this frame, one million years I will say your name. I love you more than I can ever scream”
Termina la canzone, mi porta sul palco con sé e dopo aver estratto un anello dalla tasca lo mette al mio dito.
“Adesso sei la mia fidanzata, è ufficiale, ti amo cucciola”. Per un attimo non riesco a capire cosa sta accadendo, ma appena focalizzo la mente su tutto ciò, la vista mi si offusca, comincio a piangere e mi trovo stretta ad Andy, lo abbraccio come non ho mai fatto prima.
Ci vogliono pochi minuti perché ci stacchiamo e noto che a salire sul palco è Annabel.
#CC
“Pronta?” “Certo”. Annabel mi sorride. Stiamo per dirlo a tutti, non vedo l’ora che lo sappiano.
“CC, ma che?”. Andy fa per chiedermi spiegazioni.
“Signore e signori, dato che siamo in tema d’amore, anch’io e la mia dolce metà vogliamo fare un annuncio”.
Il resto della band mi guarda allibito. “Annabel ed io, tra un mese, ci sposeremo!”. I ragazzi ci fanno gli auguri entusiasti e scoppiamo a ridere. La serata si conclude nel migliore dei modi. Ash è andato via con Lilith. Andy è andato a casa di Hele, Lucy resta a dormire da noi ed io sto andando da Annabel.
Jake? Ah si, abbiamo anche un chitarrista. Beh, Jake è andato in hotel con Cassy.
*A casa di Helen*
“Amore, stasera dormi qui, no?” faccio gli occhi dolci al mio svitato. La sua sorpresa è stata meravigliosa.
“Se posso” “Sai che puoi sempre, quando non c’è mio padre…”. Ridiamo mentre andiamo a stenderci a letto, siamo distrutti.
Ci stendiamo girando i volti l’una verso l’altro. “Ti è piaciuta la canzone?” mi chiede dolcemente.
“Certo che si, sei la persona migliore del pianeta”. Per un attimo restiamo a fissarci, sorridendo.
Andy si avvicina sempre più a me ed io…non faccio nulla per mandarlo via. Non voglio, credo…ma non posso cacciarlo…non stasera…cioè…la mia testa dice che è una stronzata, ma il mio cuore ha distrutto ogni minimo elemento nato dalla ragione, tanto vale assecondarlo, no?
Lascio che faccia ciò che vuole. Il vocalist mi tratta come una marionetta. Mi affido totalmente a lui.
L’unica cosa che mi spaventa è il suo silenzio. E’ così immerso in sé che mi fa paura.
“Ehi?” richiamo la sua attenzione. “Che c’è piccola?” mi dice continuando a baciarmi il collo. “Perché non parli?” “Bho, non ho di che parlare…ora”. La sua risposta mi mette ancora più ansia e, purtroppo, se n’è accorto.
“Hele” “Si?” gli dico con lo sguardo basso, coperto di lacrime. Mi alza il viso. “Devi solo rilassarti, stai tranquilla, ci sono io. Ricordi quella volta in cui giocavamo? Quella sera volevi mettermi a forza la maglia, eri felice, spensierata, ecco, fa come l’altra volta, sorridi e non pensare a nulla”.
Le sue parole mi rincuorano e provo a lasciarmi andare. Sento un suo abbraccio riscaldarmi.
Andy mi sfila la maglia in fretta e mi guarda come se non avesse visto cosa più bella sulla Terra. Faccio lo stesso anch’io e in men che non si dica ci ritroviamo vicini, così tanto che posso assaporare i suoi respiri, ascoltare i suoi battiti e gustare le sue emozioni.
Sono su di lui, tra le sue braccia, quale luogo migliore per vivere?
Mai mi sono sentita così libera, mai così serena, mai così dannatamente perfetta. Per lui lo sono.
Mi scruta, mi accarezza. Le sue mani hanno un tocco leggero, quasi avessero paura di ferirmi.
“Ti amo” continua a sussurrarmi all’orecchio mentre lo bacio. “Ti amo, sei la cosa più bella che potesse capitarmi, ti prego, resta con me…per sempre”.
Le sue parole mi riscaldano il cuore, il mio batte all’impazzata, non so cosa sto facendo o meglio…lo so…ma non ne sono pienamente cosciente…o forse si, ma non voglio ammetterlo. L’unica cosa che mi viene da pensare in questo momento è che sono sua e che lui è mio.
Gli bacio il collo fino ad arrivare alle tempie, alla fronte, ai suoi meravigliosi occhi blu. Chissà cosa si nasconde…dietro a quegli occhi blu.
Bacio il suo naso perfetto, la sua bocca stupenda, il suo petto. Lo sento sussultare per un secondo. Finché la situazione si ribalta. Adesso ci sono io, stesa sul letto ed il suo corpo preme contro il mio.
Un gemito di dolore e piacere mi pervade. La delicatezza di Andy è spaventosa. Ha fatto di tutto per mettermi a mio agio, ha fatto di tutto per vedermi sorridere.
Ci stendiamo l’una accanto all’altro di nuovo. Sazi d’amore, felici, complici del nostro misfatto.
“Come stai?” mi dice accarezzandomi i capelli. “Un po’ dolorante, ma stupendamente, ti amo”. Questa è una di quelle esperienze da ricordare, forse, la più bella in assoluto. La mia vita è perfetta, da quando c’è Andy.
#Andy
Quanto puoi essere bella Hele? Quanto? Con i capelli scombinati, con quei benedetti occhioni scuri. La tua pelle candida è magnetica, non riesco a staccarmi da te.
Vorrei poter restare al tuo fianco per sempre, piccola mia.
#Helen
E’ così che ho trascorso il post-concerto. La serata è finita bene, direi.
Il legame con Andy è cresciuto e si è rafforzato e ci siamo ritrovati insieme, un mese dopo, al matrimonio di CC.
Quello svitato è il suo testimone.
Poco prima della cerimonia, ci appartiamo in una stanza dell’hotel dove si farà il ricevimento, è a pochi passi dalla chiesa.
Purtroppo si è messo in testa di perdere tempo. Vuole divertirsi ed io non so dirgli di no.
“Andy, facciamo tardi! Non possiamo farlo ora!” “Daaaaai, cucciola, per favooore” mi fa gli occhi dolci e non riesco a resistere.
Appena finito lo guardo curiosa:”Che ore sono?” “Tranquilla, sono solo le 12 e 30, il matrimonio è alle 13, no?”
“Idiota!!!! Il matrimonio è cominciato mezz’ora fa!” “Oh cazzo, corri!” mi prende per la mano e corriamo in chiesa, ho i capelli in disordine e un cappellino elegante nell’altra mano. Andy invece porta con sé la cravatta, rigorosamente slacciata.
*Hiiiiic* la porta della chiesa si apre con un fragoroso scricchiolio che richiama l’attenzione su di noi, non possono metterci un po’ d’olio?!
Tutti gli invitati ci fissano. Mentre vado a sedermi col viso in fiamme, lo svitato corre verso CC che lo sgrida davanti agli altri:
“Idiota! Mezz’ora di ritardo! Hai dimenticato che sei il testimone?!” “Scusa, problemi tecnici” ribatte Andy a bassa voce.
“Possiamo procedere?” chiede il pastore nervoso, ma divertito allo stesso tempo.
“Si, scusi, padre”, risponde CC. Annabel è assolutamente splendida. Il vestito bianco contrasta con i suoi meravigliosi capelli scuri, mentre il trucco leggero rende giustizia alla sua bellezza.
“Mmh mmh” il pastore si schiarisce la voce. “Siamo oggi qui riuniti…per celebrare il matrimonio dei nostri fratelli Christian ed Annabel” i futuri sposi si sorridono.
“Dopo varie unioni, precedentemente avvenute” il sacerdote resta per un secondo in silenzio guardando male me ed Andy.
Gli invitati se ne accorgono e ridono copiosamente, noi abbassiamo lo sguardo…che Dio ci perdoni.
“Possiamo procedere con la cerimonia”.
In seguito al rito protestante andiamo tutti all’hotel dove ci aspetta un banchetto degno di un re.
La giornata è stata davvero stressante, ma è finalmente finita




*Nella camera degli sposi*
#CC
“Annyyyyyyyy!!!”. Le faccio il faccino da cagnolino bastonato. “Che c’è amore?”.
Me la ritrovo davanti con un completino leopardato, oh mio Dio! Dov’è finita la tua innocenza?!
“Perché non seguiamo l’esempio di Andy ed Hele?” “Cioè?” mi chiede maliziosa.
“Eheheh, sapessi” la prendo in braccio posandola sul letto. Giuro, un altro minuto a vederla così e le salto addosso! Evviva gli sposi!



The end

Ladies and gentlemen, sono Julie, l’autrice. Scusate se l’ultimo capitolo è enorme, ma non ho potuto fare a meno di scrivere così tanto.
Spero vivamente che la storia vi sia piaciuta. Mi scuso per eventuali errori e per il fatto di non saper descrivere determinate scene *tossisce*.
Che dire…vi ringrazio per aver letto, se vi va, lasciate qualche recensione. Un ringraziamento particolare ai Black Veil Brides che mi hanno ispirata ed uno alla mia migliore amica, patita di CC. L’ho praticamente trasformata in Annabel, ahahah. Infine ringrazio una mia cara amica, AnaDarkLady97 che mi ha sostenuta durante la stesura dei capitoli con il suo entusiasmo!  Ringrazio anche i “The Who” poichè dalla loro splendida canzone ho tratto il titolo della storia. Beh, che dire, grazie ancora a tutti, spero che la storia vi sia piaciuta e chi dice che non ci sarà un continuo? Baci, baci, la vostra Ju.
  
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