La
Stanza delle
Necessità
Siamo ancora
tutti imbambolati a guardare il cervo che ha
preso il posto di Potter. Nessuno proferisce parola ma poi, presa da
non so
quale iniziativa, Lene mi prende per un braccio e mi avvicina al cervo.
La luce
riempie la stanza e ci abbaglia e Potter ricompare.
“Prongs”
urla Black correndo verso il suo amico “non farmi
più prendere questi spaventi” gli intima.
James lo guarda
e accenna un sorriso che però non si
trasmette agli occhi.
“Qui
la questione è più complicata del
previsto” dichiara
Remus pensieroso “evidentemente la pozione che ti ha dato da
bere Lumacorno ha
solo invertito gli effetti della Transformatio Pendens”
continua cercando di
far luce sulla situazione “ricapitoliamo un attimo
cos’è successo: voi due”
dice indicando me e Potter “avete preparato la pozione e
Lumacorno ve l’ha
fatta provare davanti a tutti, giusto?”
“Esatto”
rispondo stanca.
“Quindi
la pozione andava bene, James si è trasformato quando
ha bevuto la pozione che avevate preparato ed è tornato in
forma umana quando
ti sei allontanata, no?” chiede ancora Remus.
“Sì,
giusto” risponde questa volta Potter mentre tutti gli
altri rimangono in silenzio.
“Poi
la lezione è finita e quando ci siamo rivisti più
tardi
e Potter ti si è avvicinato si è trasformato in
cervo” afferma rivolto a me.
Questa volta
interviene Alice “Ma la pozione doveva durare
un’ora
soltanto! Quando ci siamo rivisti l’ora era passata da
parecchio!” esprime
concitata.
“Quindi
questa è la prima cosa strana” chiarisce Remus
“poi
siamo andati da Lumacorno e ci ha dato una pozione che avrebbe dovuto
far
svanire gli effetti della Transformatio, cosa che non ha fatto
perché questa
volta James si è trasformato quando Lily si è
allontanata” conclude.
“In
pratica ha invertito gli effetti anziché
eliminarli!” termina
Black parecchio soddisfatto del suo ragionamento.
Mi decido a
intervenire, questa situazione deve finire “Bene
quindi la prossima mossa è semplice, andiamo da Lumacorno e
gli spieghiamo la
situazione e lo obblighiamo a sistemare tutto questo casino
perché sono stanca
e voglio andare a letto” affermo irascibile.
“Lily
ormai è notte inoltrata” mi fa notare Lene
“Lumacorno
starà dormendo e non mi sembra il caso di andare a
svegliarlo rischiando che
rimanga mezzo addormentato e ci dia di nuovo una pozione
sbagliata” suggerisce la
mia amica “sarebbe meglio andarci domattina con calma e
spiegargli bene tutto”.
“Questo
vorrebbe dire che dovrei rimanere tutta la notte
vicino a Potter in modo che nessuno veda che si trasforma!”
ribatto quasi
disgustata.
“Ti fa
così senso pensare di passare un po’ di tempo
vicino a
me, Evans? Eppure io ti adoro, lo sai” replica Potter con uno
sguardo quasi
triste. Forse le mie parole lo hanno ferito. Forse sono stata troppo
dura. Forse.
“Potremmo
andare nella Stanza delle Necessità!” esclama
Minus
che fino a quel momento era stato solo un osservatore.
“Shhhhhhhh”
gli fanno in coro gli altri tre Marauders, mentre
Minus si rannicchia in un angolo rimanendo in silenzio.
“Di
che accidenti state parlando?” chiede Alice curiosa.
“Ma
niente..” risponde Black cercando di non dar peso alle
parole del suo amico Peter.
“Però
non sarebbe male come idea..” interviene Remus
cambiando idea “la Stanza potrebbe fornirci anche dei libri
su cui informarci
ed è l’unico posto in cui potremmo stare tutti
senza dare nell’occhio” ragiona
lucidamente.
“Ma
doveva rimanere un segreto!” esclama Black scocciato.
“In
fondo ha ragione, Pads. Forse lì troveremo qualche
risposta, o quanto meno staremo comodi” accondiscende Potter.
“Di
cosa state parlando?” chiedo interrompendo i loro
ragionamenti.
È
Potter a spiegarmi la situazione “Mentre giravamo per il
castello abbiamo scoperto una stanza che compare solo in certe
situazioni, è al
settimo piano e ogni volta fornisce tutto quello che serve a chi la
trova,
potremmo andare lì”.
“E chi
ci dice che non sia tutto un trucco?” domando io
dubbiosa.
“Lily
smettila di essere così scettica” mi rimprovera
Alice “Hanno
proposto una soluzione per non far scoprire a nessuno questo casino,
vedi di
fartela andare bene o proponine una migliore” mi sfida la mia
amica.
Non avendo idee
migliori, scuoto la testa e rimango in
silenzio mentre vedo Black ridacchiare. Non ho la forza di dire niente,
voglio
solo che questa brutta situazione finisca al più presto per
tornare alla mia
routine.
“Bene
allora andiamo” ci invita Remus “Io e Sirius
andremo avanti
per controllare che non ci sia nessuno, andremo avanti da
soli per fare una mappa
della situazione, ci siamo capiti?” chiede con espressioni
strane. Di che stanno parlando?
“Sì,
sì” annuisce James “stavo pensando la
stessa cosa” e
detto questo, guarda il suo compare Black e gli fa un cenno. Il suo
amico annuisce
e scompare come un razzo dalla nostra vista per tornare alcuni minuti
dopo
fischiettando.
“Adesso
possiamo andare” afferma “ho preso tutto quello che
ci serve”.
Vedo Remus
girarsi verso di me con aria quasi dispiaciuta “Lily
tu dovrai stare vicino a Potter mentre ci spostiamo, ma soprattutto
dovrai
stare attenta a non allontanarti da lui per evitare di farlo
trasformare e
quindi di illuminare a giorno tutto il castello..”
“Ma
io..” tento di replicare.
“No,
Lily, niente ma” interviene Lene “Remus ha ragione,
non
dobbiamo farci scoprire”.
Col capo basso
mi metto in fondo alla fila insieme a Potter. Non
ho la forza di controbattere, non è da
me, lo so, ma non riesco a venire a capo di tutta questa situazione.
Black e Remus
sono in cima al gruppo e li vedo bisbigliare
mentre osservano una pergamena che tengono in mano, illuminando di una
luce
fioca i corridoi davanti a
noi. Li seguono
Alice e Frank che parlottano, mentre Lene, facendo finta di parlare con
Minus,
li scolta e ridacchia. Io e Potter siamo in fondo, leggermente distanti
da chi
ci precede, in un silenzio assordante, almeno finché lui non
parla.
“Mi
dispiace che tu sia in mezzo a tutto questo” afferma
tenendo gli occhi bassi “ero contento quando Lumacorno ci ha
messo insieme a
fare la pozione, era un’occasione per starti vicino senza
vederti scappare. Non
volevo che diventasse così pesante..”si scusa.
“Non
è colpa tua, o almeno, non è tutta colpa
tua” gli
rispondo sincera “non potevi sapere che sarebbe andata
così e apprezzo il fatto
che tu non ti stia approfittando della situazione per
assillarmi” gli confido.
“Non
potrei mai farlo, ti presso per uscire perché penso che
staremmo dannatamente bene insieme e perché tu sei
miracolosamente bella” mi
confida alzando lo sguardo e guardandomi dritta negli occhi. Ha degli occhi così sinceri.
Poi
continua “ma vorrei starti vicino se lo vuoi anche te, non
perché sei obbligata”
ammette arrossendo leggermente.
Non
credevo che Potter
sarebbe potuto arrossire così.
“Ti
ringrazio” gli
dico candida e gli sorrido leggermente.
Vedo Potter
illuminarsi e rispondermi “Questo non significa
che non cercherò velatamente di convincerti a uscire con me
il prossimo week
end a Hogsmeade!” esclama allegro.
Ridacchio
imbarazzata per il suo entusiasmo e rischio quasi
di finire addosso a Lene che si è fermata di colpo davanti a
me.
“Ehi
Lene, ma cos--“ non finisco la frase che vedo davanti a
noi un portone enorme che non avevo mai notato prima. Black si avvicina
e apre
una porticina che da lontano non si nota, ci fa segno in silenzio di
entrare e,
in fila indiana, spariamo dietro la porta.
All’interno
ci attende un luogo caldo e accogliente. Sembra un
po’ la nostra sala comune a Grifondoro con questo camino
enorme acceso e i
divani tutti intorno. Sulle pareti circostanti ci sono librerie
contenenti volumi
su volumi messi rigorosamente in ordine per argomento e autore. Da una
parte ci
sono anche delle specie di letti, più che letti sembrano
brandine improvvisate
ma hanno un aspetto comodo. Tutto ha un aspetto rasserenante e
invitante.
Gli altri si
accomodano, chi sulle sedie e chi sul divano. Io
mi dirigo verso uno degli scaffali e sento Potter che mi segue
mantenendo quanta
più distanza possibile per non disturbarmi, e lo apprezzo.
Apprezzo che riesca
a capire quanto questa situazione sia difficile.
Tra gli altri
libri vedo “Pozioni Avanzate: cosa può andare
storto e come risolverlo” e decido che è un buon
punto di partenza. Afferro il
libro e mi dirigo verso l’ultimo divanetto rimasto vuoto,
aspettando per un
attimo Potter che prende un libro sul Quidditch. Ci accomodiamo, non
troppo
vicini ma nemmeno troppo distanti, e iniziamo ognuno la sua lettura.
Alice e
Frank si mettono a giocare a scacchi magici, Black e Lene provano
qualche
incantesimo di Trasfigurazione e li sento ridacchiare, Minus aiuta
Remus a
controllare i vari volumi che hanno sistemato su un grosso tavolo, alla
ricerca
di una spiegazione.
L’ambiente
è familiare e sembra coccolarci, il tempo passa e
alcuni si sdraiano sulle brandine per riposare. Io e Potter rimaniamo
sul
divanetto a leggere, senza parole, senza gesti, niente di niente.
Ogni tanto lo
vedo guardarmi con la coda dell’occhio e lo
sento sospirare, ma non si muove dalla sua postazione.
Sono quasi
arrivata alla fine del volume, ma non ho trovato
niente che potesse tornarmi utile. Sono presa dalla stanchezza e un
po’ dall’indolenzimento
per essere stata ferma tanto a lungo nella stessa posizione.
Tra il sonno e
la veglia sento scivolarmi via dalle mani il
libro ma non oppongo resistenza, sento qualcuno mettermi una coperta
addosso per
scaldarmi. Poi il divano affianco a me si abbassa e
d’istinto, colta dal sonno,
mi appoggio a quel cuscino morbido che sta affianco a me.
“Buonanotte
Evans” sono le ultime parole che sento, o immagino
di sentire, prima di sprofondare addormentata.
Eccomi! Solo
(solo?) due mesi ci ho messo ma ci sono! Ci sono!
Eccomi! Sono presente!
Procediamo con
questa storia a piccoli passi, passi che
comunque hanno una loro importanza in tutto il racconto. Non so quanto
ci sarà
ancora alla fine, davvero non lo so. La scaletta è scritta
da tempo ma potrei
approfondire o no alcuni aspetti, alcune situazioni, alcuni personaggi
all’apparenza
secondari. Ancora non so… Vedremo!
Felice che ci
siate ancora (se ancora mi seguite xD)”
Alla prossima
(che non sarà tra due mesi promesso)
Dafne