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Autore: Arya__    16/09/2013    4 recensioni
James Potter è sempre il solito: Malandrino, bravo a Quidditch e a far danni. E naturalmente sfinisce incessamente Lily Evans per uscire.
Lei non cambia, studiosa, brava in pozioni, Caposcuola. E ovviamente rifugge Potter come una caramella al gusto di pus verde vomito. Questo almeno finchè non si ritroveranno costretti a passare insieme più tempo di quello che lei vorrebbe. Almeno più tempo di quello che lei vorrebbe all'inizio.
Dal prologo: “Avanti! Spiegami! Spiegami come hai fatto e perché lo hai fatto! Non ti bastava deridermi chiedendomi di uscire, no? Dovevi pure umiliarmi con quella sottospecie di bacio! Quel.. quel.. quel coso non significava niente! E non sono nemmeno sicura fosse un bacio, a dirla tutta”
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: I Malandrini, James Potter, Lily Evans | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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La Stanza delle Necessità

 

Siamo ancora tutti imbambolati a guardare il cervo che ha preso il posto di Potter. Nessuno proferisce parola ma poi, presa da non so quale iniziativa, Lene mi prende per un braccio e mi avvicina al cervo. La luce riempie la stanza e ci abbaglia e Potter ricompare.

“Prongs” urla Black correndo verso il suo amico “non farmi più prendere questi spaventi” gli intima.

James lo guarda e accenna un sorriso che però non si trasmette agli occhi.

“Qui la questione è più complicata del previsto” dichiara Remus pensieroso “evidentemente la pozione che ti ha dato da bere Lumacorno ha solo invertito gli effetti della Transformatio Pendens” continua cercando di far luce sulla situazione “ricapitoliamo un attimo cos’è successo: voi due” dice indicando me e Potter “avete preparato la pozione e Lumacorno ve l’ha fatta provare davanti a tutti, giusto?”

“Esatto” rispondo stanca.

“Quindi la pozione andava bene, James si è trasformato quando ha bevuto la pozione che avevate preparato ed è tornato in forma umana quando ti sei allontanata, no?” chiede ancora Remus.

“Sì, giusto” risponde questa volta Potter mentre tutti gli altri rimangono in silenzio.

“Poi la lezione è finita e quando ci siamo rivisti più tardi e Potter ti si è avvicinato si è trasformato in cervo” afferma rivolto a me.

Questa volta interviene Alice “Ma la pozione doveva durare un’ora soltanto! Quando ci siamo rivisti l’ora era passata da parecchio!” esprime concitata.

“Quindi questa è la prima cosa strana” chiarisce Remus “poi siamo andati da Lumacorno e ci ha dato una pozione che avrebbe dovuto far svanire gli effetti della Transformatio, cosa che non ha fatto perché questa volta James si è trasformato quando Lily si è allontanata” conclude.

“In pratica ha invertito gli effetti anziché eliminarli!” termina Black parecchio soddisfatto del suo ragionamento.

Mi decido a intervenire, questa situazione deve finire “Bene quindi la prossima mossa è semplice, andiamo da Lumacorno e gli spieghiamo la situazione e lo obblighiamo a sistemare tutto questo casino perché sono stanca e voglio andare a letto” affermo irascibile.

“Lily ormai è notte inoltrata” mi fa notare Lene “Lumacorno starà dormendo e non mi sembra il caso di andare a svegliarlo rischiando che rimanga mezzo addormentato e ci dia di nuovo una pozione sbagliata” suggerisce la mia amica “sarebbe meglio andarci domattina con calma e spiegargli bene tutto”.

“Questo vorrebbe dire che dovrei rimanere tutta la notte vicino a Potter in modo che nessuno veda che si trasforma!” ribatto quasi disgustata.

“Ti fa così senso pensare di passare un po’ di tempo vicino a me, Evans? Eppure io ti adoro, lo sai” replica Potter con uno sguardo quasi triste. Forse le mie parole lo hanno ferito. Forse sono stata troppo dura. Forse.

“Potremmo andare nella Stanza delle Necessità!” esclama Minus che fino a quel momento era stato solo un osservatore.

“Shhhhhhhh” gli fanno in coro gli altri tre Marauders, mentre Minus si rannicchia in un angolo rimanendo in silenzio.

“Di che accidenti state parlando?” chiede Alice curiosa.

“Ma niente..” risponde Black cercando di non dar peso alle parole del suo amico Peter.

“Però non sarebbe male come idea..” interviene Remus cambiando idea “la Stanza potrebbe fornirci anche dei libri su cui informarci ed è l’unico posto in cui potremmo stare tutti senza dare nell’occhio” ragiona lucidamente.

“Ma doveva rimanere un segreto!” esclama Black scocciato.

“In fondo ha ragione, Pads. Forse lì troveremo qualche risposta, o quanto meno staremo comodi” accondiscende Potter.

“Di cosa state parlando?” chiedo interrompendo i loro ragionamenti.

È Potter a spiegarmi la situazione “Mentre giravamo per il castello abbiamo scoperto una stanza che compare solo in certe situazioni, è al settimo piano e ogni volta fornisce tutto quello che serve a chi la trova, potremmo andare lì”.

“E chi ci dice che non sia tutto un trucco?” domando io dubbiosa.

“Lily smettila di essere così scettica” mi rimprovera Alice “Hanno proposto una soluzione per non far scoprire a nessuno questo casino, vedi di fartela andare bene o proponine una migliore” mi sfida la mia amica.

Non avendo idee migliori, scuoto la testa e rimango in silenzio mentre vedo Black ridacchiare. Non ho la forza di dire niente, voglio solo che questa brutta situazione finisca al più presto per tornare alla mia routine.

“Bene allora andiamo” ci invita Remus “Io e Sirius andremo avanti per controllare che non ci sia nessuno, andremo avanti da soli per fare una mappa della situazione, ci siamo capiti?” chiede con espressioni strane. Di che stanno parlando?

“Sì, sì” annuisce James “stavo pensando la stessa cosa” e detto questo, guarda il suo compare Black e gli fa un cenno. Il suo amico annuisce e scompare come un razzo dalla nostra vista per tornare alcuni minuti dopo fischiettando.

“Adesso possiamo andare” afferma “ho preso tutto quello che ci serve”.

Vedo Remus girarsi verso di me con aria quasi dispiaciuta “Lily tu dovrai stare vicino a Potter mentre ci spostiamo, ma soprattutto dovrai stare attenta a non allontanarti da lui per evitare di farlo trasformare e quindi di illuminare a giorno tutto il castello..”

“Ma io..” tento di replicare.

“No, Lily, niente ma” interviene Lene “Remus ha ragione, non dobbiamo farci scoprire”.

Col capo basso mi metto in fondo alla fila insieme a Potter. Non ho la forza di controbattere, non è da me, lo so, ma non riesco a venire a capo di tutta questa situazione.

Black e Remus sono in cima al gruppo e li vedo bisbigliare mentre osservano una pergamena che tengono in mano, illuminando di una luce fioca i corridoi davanti  a noi. Li seguono Alice e Frank che parlottano, mentre Lene, facendo finta di parlare con Minus, li scolta e ridacchia. Io e Potter siamo in fondo, leggermente distanti da chi ci precede, in un silenzio assordante, almeno finché lui non parla.

“Mi dispiace che tu sia in mezzo a tutto questo” afferma tenendo gli occhi bassi “ero contento quando Lumacorno ci ha messo insieme a fare la pozione, era un’occasione per starti vicino senza vederti scappare. Non volevo che diventasse così pesante..”si scusa.

“Non è colpa tua, o almeno, non è tutta colpa tua” gli rispondo sincera “non potevi sapere che sarebbe andata così e apprezzo il fatto che tu non ti stia approfittando della situazione per assillarmi” gli confido.

“Non potrei mai farlo, ti presso per uscire perché penso che staremmo dannatamente bene insieme e perché tu sei miracolosamente bella” mi confida alzando lo sguardo e guardandomi dritta negli occhi. Ha degli occhi così sinceri. Poi continua “ma vorrei starti vicino se lo vuoi anche te, non perché sei obbligata” ammette arrossendo leggermente.

Non credevo che Potter sarebbe potuto arrossire così.

 “Ti ringrazio” gli dico candida e gli sorrido leggermente.

Vedo Potter illuminarsi e rispondermi “Questo non significa che non cercherò velatamente di convincerti a uscire con me il prossimo week end a Hogsmeade!” esclama allegro.

Ridacchio imbarazzata per il suo entusiasmo e rischio quasi di finire addosso a Lene che si è fermata di colpo davanti a me.

“Ehi Lene, ma cos--“ non finisco la frase che vedo davanti a noi un portone enorme che non avevo mai notato prima. Black si avvicina e apre una porticina che da lontano non si nota, ci fa segno in silenzio di entrare e, in fila indiana, spariamo dietro la porta.

All’interno ci attende un luogo caldo e accogliente. Sembra un po’ la nostra sala comune a Grifondoro con questo camino enorme acceso e i divani tutti intorno. Sulle pareti circostanti ci sono librerie contenenti volumi su volumi messi rigorosamente in ordine per argomento e autore. Da una parte ci sono anche delle specie di letti, più che letti sembrano brandine improvvisate ma hanno un aspetto comodo. Tutto ha un aspetto rasserenante e invitante.

Gli altri si accomodano, chi sulle sedie e chi sul divano. Io mi dirigo verso uno degli scaffali e sento Potter che mi segue mantenendo quanta più distanza possibile per non disturbarmi, e lo apprezzo. Apprezzo che riesca a capire quanto questa situazione sia difficile.

Tra gli altri libri vedo “Pozioni Avanzate: cosa può andare storto e come risolverlo” e decido che è un buon punto di partenza. Afferro il libro e mi dirigo verso l’ultimo divanetto rimasto vuoto, aspettando per un attimo Potter che prende un libro sul Quidditch. Ci accomodiamo, non troppo vicini ma nemmeno troppo distanti, e iniziamo ognuno la sua lettura. Alice e Frank si mettono a giocare a scacchi magici, Black e Lene provano qualche incantesimo di Trasfigurazione e li sento ridacchiare, Minus aiuta Remus a controllare i vari volumi che hanno sistemato su un grosso tavolo, alla ricerca di una spiegazione.

L’ambiente è familiare e sembra coccolarci, il tempo passa e alcuni si sdraiano sulle brandine per riposare. Io e Potter rimaniamo sul divanetto a leggere, senza parole, senza gesti, niente di niente.

Ogni tanto lo vedo guardarmi con la coda dell’occhio e lo sento sospirare, ma non si muove dalla sua postazione.

Sono quasi arrivata alla fine del volume, ma non ho trovato niente che potesse tornarmi utile. Sono presa dalla stanchezza e un po’ dall’indolenzimento per essere stata ferma tanto a lungo nella stessa posizione.

Tra il sonno e la veglia sento scivolarmi via dalle mani il libro ma non oppongo resistenza, sento qualcuno mettermi una coperta addosso per scaldarmi. Poi il divano affianco a me si abbassa e d’istinto, colta dal sonno, mi appoggio a quel cuscino morbido che sta affianco a me.

“Buonanotte Evans” sono le ultime parole che sento, o immagino di sentire, prima di sprofondare addormentata.

 

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Eccomi! Solo (solo?) due mesi ci ho messo ma ci sono! Ci sono! Eccomi! Sono presente!

Procediamo con questa storia a piccoli passi, passi che comunque hanno una loro importanza in tutto il racconto. Non so quanto ci sarà ancora alla fine, davvero non lo so. La scaletta è scritta da tempo ma potrei approfondire o no alcuni aspetti, alcune situazioni, alcuni personaggi all’apparenza secondari. Ancora non so… Vedremo!

Felice che ci siate ancora (se ancora mi seguite xD)”

Alla prossima (che non sarà tra due mesi promesso)

Dafne

  
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