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Autore: Kaimy_11    21/03/2008    4 recensioni
E se Kagome non fosse l'unica ragazza ingrado di attraversare il pozzo mangia ossa? e se ci fosse un altro gioiello con poteri simili alla sfera dei quattro spiriti? e se una semplice umana riuscisse a riscaldare l'animo gelido di Sesshomaru,e a guadagnarsi un posto importante nel suo cuore? come finirebbe la ricerca di Naraku? e come si evolverebbe la storia?...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Sesshoumaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Aprì gli occhi e non vide praticamente nulla,capì solo di trovarsi in fondo ad una grotta

 

AVVISO: questo cap. è scritto in prima persona da Kaimy,per varie esigenze o ritenuto più adatto farlo in questo modo,spero vi piaccia.

 

E poi che dire?!: È L’ULTIMO CAPITOLO!!!!!!!!!

 

Non potete capire che tristezza! Ma infondo c’è la seconda parte,vi aspetto!.

 

Un bacio buona lettura!.

 

 

 

 

*

**

*

 

 

 

Sentivo freddo,e presto mi accorsi di essere distesa sulla roccia umida.

Aprendo gli occhi vidi l’apertura di una grotta,non si vedeva bene il fuori,ma mi accorsi di essere sola,dato che accanto a me non c’era nessuno.

 

Mi misi seduta,spaventata,non poteva essersene andato,non poteva avermi lasciata nuovamente sola.

 

“:Sesshomaru!:”

 

Chiamai con voce acuta,ma mi sentii prendere da una spalla e voltare,dietro di me,seduto nell’ombra,ecco il mio amato demone.

 

I suoi occhi d’ambra rispendevano nella semi oscurità.

 

Ci fissavamo seri,in silenzio,ma senza accorgermene sorrisi,e mi vennero le lacrime.

 

Vidi il suo sguardo farsi ancora più concentrato,mentre piagava leggermente la testa di lato.

 

“:Perché piangi?:”

 

Mi chiese,con la su voce calda e vellutata.

 

Io mi affrettai ad asciugare quelle lacrime e a scuotere la testa sorridendo.

 

“:perché non posso crederci,sei rimasto veramente con me!:”

 

Lui inarcò un sopracciglio,e serrò la mascella,poi mi ritrovai contro il suo petto stretta in una abbraccio.

 

“:tu sei arrabbiata con me per come ti ho trattato,e per averti scacciata?:”

 

“:assolutamente no!:”

 

Figuriamoci,io avrei dato di tutto per stare con lui,come potevo essere arrabbiata!.

 

“:in tal caso, non torniamo più sull’argomento:”

 

Concluse,ed io non potei che essere d’accordo.

 

Stavo benissimo fra le sue braccia,per questo lo strinsi più forte,avevo paura che mi potesse sfuggire da un momento all’altro,dovevo ammetterlo,quasi non credevo all’idea che fossimo tornati veramente insieme.

Era come se fiutassi il pericolo nell’aria che mi diceva che rischiavo di perder il mio amato da un momento all’altro.

 

Restavo stretta a lui,e lui non si scioglieva da quell’abbraccio ma ricambiava.

Fui io a scostarmi un po’,quasi imbarazzata,e lo guardai sorridente.

 

Lui era ancora serio e contratto nell’espressione glaciale di sempre,sentivo che nei suoi occhi si nascondeva qualcosa.

Dedussi che forse aveva solo avuto paura,dato che di fatto gli ero morta fra le braccia,forse come me era felice di riavermi accanto.

Questo lo sentivo dal modo in cui ancora mi teneva stretta a se.

 

“:come ti senti?:”

 

Mi chiese all’improvviso.

 

“:io bene:”

 

Lui mi scrutò per un po’,quasi cercasse di verificare se dicessi il vero,poi piegò ancora la testa di lato,senza scostarmi dal suo petto al quale ero letteralmente avvinghiata.

 

“:sta notte non hai fatto altro che agitarti…:”

 

Io abbassai il capo e acconsentì a malincuore.

 

“:ho avuto incubi…:”

 

In effetti avevo sognato di tutto e di più. Dal gigantesco cancello dell’oltre tomba,a Naraku,a tutte le mie paure mischiate.

Ma la causa principale del mio agitamento notturno,andava più giustamente attribuita al mio corpo che doveva ancora riprendersi da tutto.

 

Sesshomaru non mi chiese nulla,mi accompagnò solo con i suoi gesti cauti,a distendermi con lui.

Restammo abbracciati,e lui mi accarezzava i capelli,il braccio,la schiena. Mi sfiorava il viso con le labbra,ma non potevo fare a meno di notare come si mantenesse distaccato,come cercasse di non osare troppo. Non mi aveva neanche baciata.

 

“:ho sognato Mimì:”

 

Mi disse ancora,catturando la mia attenzione.

 

“:Mimì? E che ti ha detto?:”

 

“:nulla,sola che il lago non aveva intenzione di salvarti all’inizio. Gli piaceva la tua anima,e voleva tenersela.

Però ha percepito il legame che ci unisce,il modo in cui la tua anima desiderava tornare da me,e il forte desiderio che provavo io per riaverti. È stato per questo che alla fine ti ha salvata:”

 

“:capisco!:”

 

Io nascosi la testa nella penombra e sorrisi.

Evidentemente Sesshomaru aveva desiderato ardentemente di riavermi,quindi erano assurdi i miei dubbi su di lui.

Ma allora perché mi rimaneva lontano?.

Eravamo abbracciati,mi fissava,eppure ero sicura del fatto che non mi vedesse realmente e che nel toccarmi cercasse di trattenersi,ma trattenersi da cosa?.

 

Restammo sdraiati insieme,lui mi coccolò ancora per un po’,ma poi qualcosa da fuori richiamò la mia attenzione,ed io corsi verso l’apertura della grotta in cui eravamo.

 

Rimasi senza parole scoprendo lo spettacolo che mi ero persa,a bocca aperta mentre non riuscivo a trattener un sorriso.

 

Fuori,tutto era ricoperto da un soffice manto bianco.

C’era la neve.

 

Io adoravo sin da bambina la neve,ed era stupendo vedere il paesaggio di capanne e foreste selvatiche ricoperte di bianco.

 

La grotta si trovava evidentemente su di una montagna,perchè vedevo tutto dall’alto.

 

Mentre rimanevo estasiata con una mano appoggiata alla parete,Sesshomaru andò ad appoggiarsi dal lato opposto della grotta.

 

Si sistemò con la schiena appoggiata alla parete rocciosa e le braccia incrociate al petto,e si era rimesso l’armatura.

 

“:adesso capisco perché sentivo freddo!:”

 

Dissi,sorridendo ancora,Dio quanto adoravo la neve!.

 

“:se avevi freddo potevi dirmelo…:”

 

“:non intendevo quello! Sono felice che ci sia la neve,mi piace!:”

 

“:pensavo odiassi questo tipo di temperatura,ti lamenti sempre per il freddo!:”

 

Mentre sorridevo,non potei fare a meno di notare quella situazione.

 

Nella voce di Sesshomaru c’era qualcosa che non mi piaceva.

Negli ultimi tempi con me si comportava diversamente,si era aperto,vedevo chiaramente che provava qualcosa per me,ormai era scontato forse.

Ma adesso mi sembrava quasi di rivederlo nei primi tempi quando si manteneva ancora accuratamente lontano,come se cercasse di mantenere le distanze.

 

In quel momento a parlare con lui,mi sentivo come estranea.

 

Eravamo l’uno dalla parte opposta dell’altra,io sorridevo e lui era serissimo.

Proprio l’opposto.

 

Guardai ancora il paesaggio innevato e mi sentii triste.

 

Lui mi guardò,come ogni volta che cercava di capire cosa mi passasse per la testa. Io gli ero di profilo,in parte mi veniva facile nascondergli l’angoscia che iniziavo a sentire,non mi piaceva quella distanza che c’era in quel momento fra di noi.

 

“:cosa hai?:”

 

Scossi il capo.

 

“:la neve mi piace ma mette tristezza…:”

 

Lo vidi di sottecchi guardare lontano nel paesaggio,senza dire una parola,con il suo volto fiero.

Ed io continuai.

 

“:segna sempre un cambiamento,una svolta…:”

 

Che fosse vero? Che da quel momento tra e me e Sesshomaru sarebbe cambiato qualcosa?.

No. Era assurdo,io non avrei potuto vivere senza di lui.

E poi,ci amavamo,era assurdo che ci dividessimo realmente.

 

Lui mi fissò più serio che mai,lo vidi serrare ancora la mascella,e il dubbio che nascondesse qualcosa,che presto sarebbe accaduto qualcosa,mi invase maggiormente.

 

Ero stanca di quel dubbio fastidioso che mi ronzava in testa,così decisi di avvicinarmi a lui,di azzerare quella distanza,anche se in quel momento lui mi trattava come un’estranea persino se eravamo avvinghiati in un abbraccio.

 

“:io non potrei vivere senza di te lo sai vero?:”

 

Glielo dissi in un sussurro,sforzandomi di sorridere.

Lui mi fissò ancora serio,dal suo viso sparì parte della tensione,e dopo averci pensato un po’ si limito a dire di si con la testa.

 

Io avanzai di un altro passo.

 

“:tu mi ami Sesshomaru?:”

 

“:più della mia stessa vita:”

 

Non riuscii più a dire nulla,quello mi bastava.

Non pensavo che quella sua risposta avrebbe potuto avere più significati,mi aveva detto esattamente ciò che desideravo sentire.

 

Gli arrivai vicinissima,gli sfiorai la mano e intrecciai le sue dite con le mie.

Gli sorrisi ancora,pur provando una strana paura di perderlo.

 

Ero diventata morbosamente gelosa forse?

Il mio amore per lui era diventato una ossessione,e adesso avrei dovuto vivere con la costante paura di vederlo allontanare?.

Ero semplicemente ridicola,ci amavamo,cosa poteva succedere?.

 

In un batter d’occhio,mi trovai ancora stretta a lui.

Avevo solo visto un cambiamento nei suoi occhi,come se si fosse intristito e avesse serrato un’altra volta la mascella,e poi mi aveva abbracciata senza che io potessi fare nulla.

 

Ci fu il silenzio fra di noi,lui mi stringeva,ed ero sicura che tenesse gli occhi chiusi,respirava il mio profumo,ma non diceva una parola.

 

Dopo poco mi lasciò,e quando lo guardai era tornato come prima,serio e dannatamente lontano.

Lo vedevo nei suoi occhi,mi era distante.

Mi fissava quasi con indifferenza,ero lo stesso di sempre con me,eppure i suoi occhi mentivano.

Cosa mi nascondeva?.

 

Si girò per un attimo,poi parlò serio.

 

“:devo fare una cosa importante,forse mancherò tutto il giorno,tu aspettami qui!:”

 

Io feci di no tranquillamente.

 

“:io posso venire con te!:”

 

Non avevo fatto nulla,lo avevo detto con semplicità,non dando peso alle parole.

 

Ma la sua reazione mi stupì molto.

 

Mi prese le spalle con le mani,avvicinò il suo volto al mio,e mi inchiodò con il suo sguardo.

Uno sguardo serio quanto ammaliante.

Era come se in parte volesse impormi la sua volontà,ed in parte cercasse solo di abbindolarmi come solo lui poteva fare.

 

“:No,tu resta qui!:”

 

Per quel giorno avevo viste fin troppe stranezza in lui,e mi bastavano,magari per quella sciocchezza potevo anche chiudere un occhio.

 

Feci un cenno con la testa,e anche lui lo fece.

Per un solo secondo mi godei i suoi occhi normali,ma poi cambiarono di nuovo,si gelarono come il ghiaccio senza preavviso.

 

Le mani che poco prima mi avevano afferrata con decisione,quasi passionali,adesso mi lasciavano come se volessero liberarsi da quel contatto.

 

Si stava allontanando come se cercasse in tutti i modi di non toccarmi.

 

“:Adesso vado,aspettami:”

 

Io feci di si.

Sesshomaru si scostò dalla parete e mi fu ad un palmo dal naso.

 

Io restai immobile.

 

Lui mi accarezzò il viso con una mano,mi sfiorò la fronte con gli artigli e poi mi passò il dito sulle labbra.

 

Io fissavo i suoi occhi,passionali e magnetici,ma lontani e gelati al contempo.

 

Si chinò con il capo verso il mio,le sue labbra si avvicinarono alla mie,ma prima che si toccassero,Sesshomaru si bloccò all’improvviso,e invece di baciarmi le labbra si limitò a darmi una bacio sulla fronte.

 

Ne ero sicura,aveva frenato il suo istinto e si era imposto di baciarmi sulla fronte.

 

Sesshomaru volò via,lasciandomi sola con i miei dubbi.

 

….Perchè non mi hai baciata?....

 

…Ancora non potevo immaginare,che quello fosse solo l’inizio della fine…

 

 

*****

 

 

Arrivò la sera,ed io ero ancora ad attendere il suo ritorno fuori dalla grotta,che fissavo dall’alto il paesaggio innevato.

 

Aveva preso a nevicare proprio in quel momento,ma i fiocchi di neve che mi sfioravano non mi infastidivano minimante.

 

Mi sentivo vuota e triste,perché se ne era andato senza darmi un bacio?.

O meglio,perché si era comportato con freddezza nei miei confronti?.

 

Sicuramente Sesshomaru credeva di essersi comportato con naturalezza,ma io lo avevo sentito sulla pelle quel suo distacco,il modo in cui cercava di contenersi in ogni carezza che mi aveva fatto.

 

Perché?.

 

Noi ci amavamo,perché mai avrebbe dovuto mantenersi lontano da me?.

 

Ero pazza a pensare a quelle cose,mi ero rovinata la giornata a riempirmi la testa di sciocchezze.

 

Ero solo innamorata,e quando si ama tanto,purtroppo,si finisce per avere le paranoie.

 

Ma io sarei morta di nuovo se non fosse tornato,non era forse lecito avere paura?.

 

Sentì le mie guance gelate, senza accorgermene avevo le lacrime,ma perché?.

Asciugandole mi voltai verso gli alberi nell’ombra alle mie spalle,e rimasti di stucco.

 

Sesshomaru era nascosto appoggiato ad un albero,quando si accorse che lo guardavo,si scostò e iniziò ad avanzare lentissimo verso di me.

Scostò un rametto per passare,rivelandomi il suo sguardo ambrato che sotto la luce della notte e della lune era un incanto.

 

Era fiero come sempre,bello,con gli occhi che scintillavano,però,mi faceva paura.

 

Sembrava un predatore,un demone che bramava solo il mio corpo.

Si avvicinava con lo sguardo glaciale che lo caratterizzava,determinato e letale nei suoi movimenti cauti e misurati.

 

Quando fummo uno di fronte all’altra,piegò la testa di lato,e solo in quel momento riconobbi il mio Sesshomaru.

 

Mi guardava come se fossi la cosa più importante della terra,con i suoi occhi tornati caldi,anzi,ardenti.

 

Quella mattina si era limitato a guardarmi come un oggetto delicato,ma adesso mi guardava come la donna che amava,coma la sua donna,ed in quel momento mi desiderava di sicuro.

 

Io lo guardavo stupita,ma ero felice di vederlo cambiato rispetto alla mattina.

 

Però,i suoi occhi erano quasi famelici,sembrava davvero un demone spietato che desiderava solo il mio corpo.

 

Si avvicinò ancora,adesso eravamo attaccati,sentii chiaramente la sua mano artigliata sfiorarmi la schiena,facendomi salire mille brividi di piacere.

 

Sentii il suo fiato bollente sul collo,mentre mi baciava la gola e saliva verso il mento.

Le sue carezze aumentavano e si facevano sempre più audaci,ed io sentii le mie difese crollare.

Anche se in quel momento Sesshomaru fosse stato un demone con cattive intenzioni,io non avrei saputo dire di no a quello che mi stava esplicitamente chiedendo.

 

Mi vergognavo per quello,ma era vero. Non potevo assolutamente resistergli.

 

Mi era mancato da morire,e lo desideravo,come lui desiderava me.

 

Forse si era pentito della freddezza che mi aveva riservato la mattina,e adesso mi dimostrava che i miei dubbi e le mie paure erano sbagliate.

Lui mi desiderava,mi amava,e voleva stare con me.

 

Me lo stava facendo capire,me lo urlavano le sue mani che mi sfioravano lasciando una scia incandescente sul mio corpo.

 

Poi,quasi come un miracolo,mi baciò sulle labbra.

 

Mi sentii quasi rinascere,in quel bacio che mi aveva fatto desiderare.

Da troppo tempo le nostre labbra non si incontravano,e finalmente ci stavamo baciando.

Sentivo quasi le stelle della notte e i fiocchi di neve girare attorno a noi,era ormai ovvio che fossi innamorata persa di lui.

 

Ed ero certa che lui ricambiasse.

 

Non me ne accorsi nemmeno,mi prese in braccio e ci ritrovammo nella grotta,quando iniziò a spogliarmi con desiderio crescente,e finalmente quella notte fu nostra.

 

 

 

******

 

 

La mattina seguente,mi risvegliai fra le sue braccia,lui dormiva,svestito accanto a me come lo ero io.

 

Lo strinsi per un secondo,sfiorando appena le sue labbra dischiuse con le mie,e poi mi alzai,strisciando fuori dalla gabbia che erano le sue braccia attorno al mio corpo.

 

Mi rivestii in fretta,non volevo perdere tempo nel rimettermi il vestito.

 

Lo spolverai un po’,era un miracolo che fosse ancora tutto intero dopo tutto quello che era successo.

 

Era sporco,e strappato in alcuni punti che si nascondevano bene.

Mi piaceva molto quel vestito,era un peccato che presto avrei dovuto buttarlo via.

 

Mi aggiustai i capelli alla meno peggio,e sospirai guardano il passaggio ancora innevato,quella notte mentre io e Sesshomaru eravamo stati insieme,aveva nevicato.

 

Quella notte con il mio amato era stata bellissima,stupenda,quasi come la prima volta,o forse ancora più bella.

 

Era stato bellissimo,dopo la paura che avevo avuto di perderlo,sentirmi veramente sua era stato il massimo che avrei potuto chiedere.

 

Mi sentivo le guance calde,perché in effetti ancora adesso ripensare a me e Sesshomaru insieme mi faceva arrossire.

 

Improvvisamente avvertii la sua presenza dietro di me, però,sentivo dannatamente freddo adesso,e non per la neve.

 

Sentivo i brividi piacevoli che mi dava lui quando era vicino,ma anche brividi che mi facevano male.

 

La sua presenza alle mie spalle,aveva un che di inquietante.

Non osai voltarmi.

 

La sua mano artigliata iniziò a sfiorarmi la nuca,e sentii la sua voce calda invadermi le orecchie,ma nel suo tono di voce c’era qualcosa di brutto.

 

Senza sapere perché,sentii la voragine nel mio petto aprirsi,ma era assurdo,lui era con me,mi amava,cosa poteva succedere?.

 

“:tu non puoi immaginare quanto ti amo Kaimy. Forse un giorno lo capirai…:”

 

Io non dissi nulla,rimanevo immobilizzata delle sue carezze sul collo.

Lui continuava a parlare.

 

“:…grazie per tutto quello che hai fatto per me,mi hai fatto capire molto,mi hai ridato la vita.

La mia vita sei tu,senza di te non potrei che tornare ad essere lo stesso di prima.:”

 

Quelle parole avrebbero dovuto tranquillizzarmi,ma in me aumentavano solo la paura.

Sapevano troppo di… Addio.

 

“:Però,devo chiederti solo una cosa.

Non tornare mai più in questo mondo:”

 

Nello stesso secondo in cui il mio cuore scoppiò per il dolore inaudito,la mano che mi accarezzava la nuca,divenne la mano che mi colpì con violenza il collo facendomi perdere i sensi ancora prima che riuscissi a dire una sola parola.

 

Il resto fu solo un sogno,credo,dato che non potevo vedere forse lo stavo sognando,magari grazie all’occhio veggente di Mimì.

 

 

 

 

Sesshomaru corse veloce con me in braccio verso un luogo che io conoscevo bene.

 

Presto arrivò ad una vasta pianura innevata,al centro,ecco il pozzo mangia ossa.

 

Non potevo fare nulla ovviamente,dato che rimanevo svenuta fra le sue forti braccia.

 

Lui avanzo,ed arrivato al pozzo si fermò.

 

Non potevo crederci,ma Sesshomaru mi stava stringendo più forte,con un desidero quasi possessivo nei miei confronti,lo sentivo che mi desiderava,ma allora cosa stava facendo?.

 

 

….Se mi amavi,Sesshomaru,perché stavi facendo ciò che di fatto mi avrebbe tolto l’anima?...

 

 

Lo vidi serrare la mascella,mordersi il labbro con i denti, poi,vidi quasi un brivido che attraversò il suo corpo.

 

Da un momento all’altro non mi teneva più stretta con la paura di lasciarmi.

 

Alzò la testa verso in cielo da cui cadevano fiocchi di neve,e alcuni si posarono sul suo viso bellissimo illuminato dal sole d’inverno.

 

I suoi occhi erano lontani,non freddi,ma tristi.

Tristi in un modo che non avevo mai visto in lui.

 

Abbassò il capo ancora una volta,mi guardò e sorrise malinconico.

 

Poi,lasciò cadere il mio corpo nel pozzo.

 

Quando fui lontana nel nero del pozzo,Sesshomaru estrasse tokijin,e scagliò un colpo al pozzo,distruggendolo del tutto sotto un bagliore blu e giallo.

 

Poi rinfoderata la spada si allontanò,triste,con un sorriso malinconico sul volto. Guardò un’ultima volta il cielo con sguardo lontano,e poi sparì nella foresta.

 

 

 

Nel frattempo io cadevo nel pozzo,con la speranza di aver sognato tutto,che mi sarei risvegliata ancora fra le sue braccia e che non mi avesse realmente mandata via.

 

Aprii gli occhi,trovandomi avvolta da una luce blu,e fluttuavo nell’aria.

 

Stavo attraversando il pozzo,quello non era affatto un sogno.

 

Presto mi trovai nel fondo del pozzo,e alzando gli occhi vidi buio,ero nel tempietto di casa di Kagome.

 

Toccai il terriccio sotto le mie mani,era freddo,non poteva essere un sogno mi ero svegliata,ed ero nel presente.

 

Però il pozzo era ancora lì,il passaggio temporaneo c’era ancora,sentivo una strana aura viva che proveniva dal terriccio sotto di me.

 

Forse mi aveva veramente riportata nel mio mondo,ma tutto quello che avevo sognato era e rimaneva un sogno.

 

Sicuramente Sesshomaru mi aveva vista morire e si era spaventato al tal punto da volermi mettere al sicuro nel presente,ma presto sarebbe tornato a riprendermi,lo sapevo.

 

Non avevo intenzione di aspettarlo,sarei tornata io da lui,ma per un solo secondo,decisi di uscire da quel pozzo,magari avrei fatto un salto a casa mia a darmi una rinfrescata e subito dopo sarei tornata da lui.

 

Ero sulle scale e stavo per aprire la porta del tempietto,quando alle mie spalle il pozzo emanò un immenso bagliore di luce,ed io mi voltai con la morte nel cuore.

 

La luce scomparve subito,ed io direttamente dalle scale feci un balzo verso il bordo del pozzo e poi ci finii dentro.

 

Chiusi gli occhi,come per nascondermi la verità.

 

Atterrai troppo presto,non venni avvolta da nessuna luce blu,e mi ritrovai con le mani sullo stesso terriccio umido di prima.

Ero ancora al buio nel tempio e imprigionata per sempre nel presente.

 

Strinsi con rabbia il terriccio,iniziai a piangere a dirotto,mi mordevo il labbro con ferocia.

 

perché l’hai fatto Sesshomaru,perché?

Ma cosa hai fatto? Come hai potuto?...

 

Pensai a Kagome,chiedendomi come avrebbe fatto lei a tornare nel presente da sua mandre,ma egoisticamente non facevo altro che ripensare a Sesshomaru e al fatto che lo avevo realmente perso ancora una volta.

 

Però sapevo con certezza che lui mi amava,me lo aveva detto dannazione! E non mentiva.

Si sarebbe trovato il modo per riaprire il passaggio nel pozzo,Kagome doveva sicuramente tornare da sua madre almeno ogni tanto,a prescindere da ciò che avrebbe deciso di fare con Inuyasha.

 

Sesshomaru sarebbe tornato da me prima o poi,lo sapevo.

Mi ripetevo che mi aveva portata nel presente solo per salvarmi ma non appena avrebbe ucciso Naraku saremmo tornati insieme.

 

Saltai fuori dal pozzo,ma non smettevo di piangere,andai fuori dal tempio,e proprio in quel momento sotto l’abbagliante luce del sole vidi passare la madre di Kagome, che mi guardò e mi venne incontro

 

“:Ciao Kaimy,come stai cara? sei tornata vedo!:”

 

Mi arrivò al fianco,e mi vide singhiozzare.

 

“:cosa ti succede,vuoi parlarmene?:”

 

Io non sapevo come dirglielo,mi sentivo in colpa,se Kagome sarebbe rimasta bloccata nel passato era solo colpa mia.

Sesshomaru aveva distrutto il passaggio per me.

 

“:Signora Higurashi,il passaggio è stato bloccato,Kagome è rimasta bloccata nel passato,ed io non posso tornare da lei…:”

 

Vidi nel volto sorridente della donna balenare un’emozione,ma la nascose,e mi sorrise ancora.

 

“:sai cara,la tua famiglia ha deciso da più di un mese di ritornare a vivere nella casa qui accanto,sei contenta?:”

 

Io non dissi nulla,continuavo a piangere.

Possibile che io le avessi appena detto che  sua figlia non sarebbe più tornata,e lei non ci pensava?.

 

Però conoscevo molto bene quella donna e sapevo che era molto forte,soffriva come tutti,ma non lo dava mai a vedere.

 

“:adesso ti saluto cara,va pure dai tuoi.

Kagome tornerà,la mia bambina è brava.:”

 

Mi congedò così,ed ero certa che se ne sarebbe andata a casa a piangere.

 

Adoravo quella donna,così dolce,tenera,speciale e forte.

Invece odiavo mia madre.

 

Mi misi a camminare cercando di sopprimere le lacrime.

 

Quella volta che ero stata riportata nel presente perché mi ero ammalata,Kagome mi aveva ricordato l’episodio in cui mia madre se ne era andata di casa,ma io la detestavo già da prima.

 

Quando io avevo cinque anni,e mia sorella maggiore Nahoko otto,mia madre decise bene di andarsene di casa per andare a vivere con il suo nuovo amante,un giovane imprenditore,che sicuramente l’avrebbe viziata più di mio padre,un comune artigiano.

 

Mia madre era incinta di questo uomo,ed aveva abbandonato su due piedi le sue due precedenti figlie e il marito per questa nuova avventura.

 

Avevo vissuto da sola con mio padre e mi sorella per quasi un anno,e poi all’improvviso mia madre era tornata con una bambina al seguito.

Mio padre la riaccolse a braccia aperte,e fece crescere quella bambina come se fosse stata figlia sua.

 

Harumi era quella bambina,la stessa bambina che Mimì aveva guidato nel pozzo e che Naraku aveva rapito. In quella notte avevo scoperto nuovi poteri,e poi avevo dovuto rimandare mia sorella a casa con Kagome,facendole promettere che non avrebbe detto niente a nessuno di quello che aveva visto.

 

In quell’occasione,Harumi,che io consideravo come una sorella vera,mi aveva anche detto che Nahoko aveva partorito.

Mia sorella maggiore aveva attualmente ventitre anni,e gia era sposata con un figlio che adesso avrà avuto circa sette mesi,gli stessi sette mesi che io avevo trascorso nel Sengoku.

 

Per Sesshomaru mi ero persa mio nipote,mi ero sottratta alla mia famiglia,e adesso lui mi aveva rimandata via.

 

Arrivai nel vialetto di casa,una casa che secondo decisione di mia madre era stata realizzata secondo ordine europeo,e non alla giapponese come tutte la case del vicinato.

 

Io purtroppo odiavo mia madre,la odiavo per il suo modo sbagliato di pensare,e soprattutto perché non mi aveva mai voluto bene.

 

Mi avvicinai alla porta e sospirai,chissà cosa avrebbero detto di me vedendomi arrivare all’improvviso dopo tutto quel tempo. Sicuramente mi avrebbero ritenuto una figlia degenere.

 

Proprio in quel momento che stavo malissimo,avrei dovuto affrontare la mia famiglia,ma me lo meritavo.

 

Suonai il campanello e attesi,chissà perché si erano trasferiti di nuovo in quella casa.

 

Sentii chiaramente la voce di mio padre, e i suoi passi verso la porta.

 

“:…Cara lo sai che mi piace come cucini,ma credo che almeno una volta ogni tanto potremmo anche andare a mangiare fuori!:”

 

Aprii la porta.

 

“:si salv…:”

 

Rimase a bocca spalancata nel vedermi.

Io accennai un sorriso timido,non sapevo cosa dire.

 

Lui non mi aiutava dato che rimaneva in silenzio,mi fece solo segno di entrare.

 

Io respirai a fondo,per una oscura ragione non riusciva ad avanzare.

 

Ma poi feci un passo e non appena fui accanto a mio padre lui mi abbracciò con fin troppa enfasi.

 

“:piccola mia sei tornata,come stai? Vuoi sederti? Raccontami tutto!:”

 

Dio quanto amavo mio padre!.

Lui si che mi voleva bene,mi capiva al volo,sapeva sempre ciò di cui avevo bisogno.

 

Mi fece sedere su una sedia della cucina,mia madre era ai fornelli,mi guardò appena,con freddezza,poi prese a fissarmi con astio.

 

Io le sorrisi appena,avevo avuto a che fare con Naraku,figuriamoci se crollavo per lo sguardo accusatorio di mia madre.

 

“:piccola mia come sei sciupata,ma mangiavi?:”

 

Mi chiese mio padre prendendomi il mento e osservandomi il viso.

Io risi.

 

“:che ne dici se ti preparo quella bella cioccolata calda che ti cucino sempre io e che ti piace tanto?:”

 

Mi chiese,rubandomi l’ennesimo sorriso.

Ero grande ormai,ma lui non avrebbe mai smesso di viziarmi.

Prima non capivo il motivo del forte legame fra me e mio padre,ma adesso guardando i suoi occhi verdi lo sapevo.

Entrambi portavamo l’eredità della discendenza di Mimì,noi due eravamo un po’ speciali!.

 

“:ti direi grazie!:”

 

Lui mi sorrise.

Aveva capelli e folti baffi biondo scuro,e i miei stessi e grandi occhi verdi.

 

Si rivolse a mia madre,lui era evidentemente al settimo cielo,non smetteva di guardarmi e sorridermi,ma mia madre no.

 

“:cara,non dici niente? La nostra Kaimy è tornata!:”

 

Lei mi guardò come se fossi stata un insetto fastidioso che andava eliminato,e alzò il mento.

Era una donna robusta,con i capelli corte e scuri sul castano rossiccio.

 

“:era ora! Sei finita in mezzo alla strada e sei tornata? Cosa diavolo hai messo addosso?:”

 

Mio padre la ignorò.

 

“:tutto a suo tempo cara. Scommetto che Kaimy ci racconterà tutto più tardi.:”

 

Mi schiacciò l’occhiolino ed io gli sorrisi ancora.

In verità non ero in grado di fare altro,non avevo la forza per fare nulla.

 

Dalle scale sentii scendere un vero e proprio uragano,uno sbattere di piedi ed un vociare acuto quasi assordante.

Era mia sorella Nahoko,non potevo non riconoscere la sua voce.

 

“:…Mamma,dove hai messo le calzette del bambino,non riesco a trovar…

Kaimy!:”

 

Mentre scendeva a testa bassa si era accorta di me,e mi si era fiondata addosso,adesso infatti me la ritrovavo al collo.

Era esile ed alta,con i capelli corti chiari e perennemente spettinati. Anche gli occhi erano chiari,rispecchiati dal caldo maglioncino celeste che indossava.

 

Prima mi strinse forte poi iniziò a scuotermi dalle spalle,ma non era arrabbiata.

 

“:dove sei stata razza di sorella irresponsabile! Mai una telefonata,niente di niente,ma ti sei bevuta il cervello?:”

 

“:Nahoko!:”

 

Chiamai io,ma lei mi ignorava.

In quel momento mi sentivo Miroku quando faceva l’innocente mentre Sango gli infuriava contro!.

 

Era il suo modo quello,era sempre stata così,impulsiva ma buona come il pane.

 

“:io qui a preoccuparmi per te,e tu chissà dove!:”

 

Fece gli occhi lucidi e poi mi sorrise,ma prima mi avvicinò al suo viso.

 

“:mi racconti tutto dopo vero scriciolo?:”

 

“:non mi chiamare scriciolo,sono grande!:”

 

“:rimani comunque più piccola di me,e poi sei mancata per più di sei mesi,come punizione ti chiamo così finche voglio!:”

 

Io inarcai un sopracciglio,di certo quell’idea non mi piaceva.

Rimanevo inchiodata alla sedia della cucina,con mio padre accanto e mia sorella ad un palmo dal naso che si fingeva arrabbiata.

 

Nahoko sospirò e si sedette nella sedia vicina.

 

“:non hai neanche visto mio figlio,sei una zia pessima!:”

 

“:aspetta un momento,ma tu che ci fai qui? Non hai una casa ed un marito?:”

 

“:ei modera i termini scriciolo! Mio marito è fuori per lavoro,ed io ho deciso di passere un fine settimana qui con il bambino. Sai lo stesso bambino che tu ancora non conosci!:”

 

Subito dopo intervenne mio padre,ma non prima di essersi fatto una risata per i nostri battibecchi.

 

“:Nahoko stavo per preparare una cioccolata a tua sorella,ne vuoi?:”

 

“:certo!:”

 

Io mi guardai un attimo in torno,non riuscendo a fare a meno di sentirmi estranea a tutto quello.

Quella era la mia casa e la mia famiglia,eppure ultimamente non pensavo a quella come la mia “vita”.

Adesso la mia vita era nel Sengoku con Sesshomaru.

 

Ero stata sempre fuori negli ultimi tempi per il mio lavoro.

Ora che ci pensavo,io ero una cantante discretamente famosa nella mia epoca,ma non mi importava più nulla di quello.

Se davvero sarei rimasta nel presente non avrei più cantato.

 

Ero stata fuori casa da tantissimo tempo,eppure,esclusa mia madre,la mai famiglia mi aveva accolto a braccia aperte.

Magari dopo mi avrebbero rimproverata e avrebbero preteso spiegazioni valide per il mio comportamento,ma per il momento mi avevano fatto la festa!.

 

Nonostante ciò io avrei sacrificato tutto quello per un demone,lo stesso demone che adesso mi aveva mandata via.

 

“:emm,prima vorrei fare un bagno!:”

 

Ammisi,e mia sorella mi trascinò su per le scale da un braccio.

 

“:si,si! Io e te dobbiamo fare un bel discorso da sorella maggiore a sorella minore!:”

 

 

Mentre salivamo le scale,non potevo fare a meno di pensare al fatto che mia sorella si aspettava una spiegazione,ma cosa potevo dirle?.

 

Mi condusse davanti alla porta della mia camera.

 

“:prego,io e la mamma abbiamo spostato qui la tua roba. Prenditi quello che ti serve.:”

 

Restai davanti alla porta a fissare il davanzale della finestra nella parete in fondo.

Lo stesso davanzale su cui si era seduto una sera Sesshomaru.

Mi sembrava quasi di rivederlo in quell’occasione,bello ed illuminato dal bagliore lunare.

 

Sentii infondo al petto la voragine spalancarsi,troppi ricordi di lui mi legavano a quel luogo.

Mi fondai verso l’armadio sforzandomi con tutta me stessa di non guardare il mio letto,lo stesso letto su cui ci eravamo dati il nostro primo bacio,oppure quella poltrona in cui si era seduto e dove poi io mi ero seduta in braccio a lui.

 

Mi abbassai verso i cassetti in basso dell’armadio,e cercai ciò che mi serviva.

Sentivo la testa pulsare,che mi urlava la sua voglia di tornare da Sesshomaru,mentre dovevo sforzarmi di tenere testa a mia sorella.

 

“:Come mai sono tornati a vivere in questa casa?:”

 

Chiesi per distrarmi.

 

“:la mamma ha perso il lavoro,così hanno pensato di tornare qui. Papà ha riaperto la bottega!:”

 

Mio padre era un artigiano con una piccola bottega a due isolati di distanza. Io la chiamavo “la bottega delle meraviglie”.

Ci ero cresciuta dentro,mio padre mi portava sempre al lavoro con lui,perché ero l’unica in famiglia che apprezzasse veramente quello che faceva.

In quel suo piccolo negozio c’erano tantissime cose capaci di catturare la mia attenzione,dagli oggetti in legno ai carillon,poi vi erano anche oggettini in vetro,sonagli e tanto altro.

Io e lui eravamo gli unici che apprezzavamo quelle cose.

 

Mia madre invece definiva lui e il suo lavoro “inutili”.

Un padre di famiglia,secondo mia madre,avrebbe dovuto avere un lavoro più prestigioso.

 

 

Nahoko rimaneva appoggiata alla porta,era tranquilla,io finii di prendere le mie cose e mi sollevai per andare verso di lei.

 

“:dov’è il bambino?:”

 

Le chiesi,mentre in realtà pesavo ad altro.

 

“:sta dormendo,dovrai aspettare per conoscerlo!:”

 

Entrambe entrammo in bagno e ci chiudemmo la porta alla spalle.

Lei si andò a sedere sul bordo della vasca da bagno ed iniziò a riempirla di acqua calda,io invece rimassi a fissare la mia immagine allo specchio sopra il lavello.

 

Aveva ragione mio padre,ero sciupata.

A dire il vero ero in condizione pessime,il viso pallido e smagrito,alcuni lividi,ed i capelli erano a dir poco pietosi.

Anche il mio corpo era cambiato in peggio,ero davvero ridotta male.

Ed in oltre presentarmi a casa con quel Kimono non era stato il massimo!.

 

“:non mi dici niente?:”

 

Mi chiamò Nahoko.

 

“:cosa vuoi sapere?:”

 

Continuavo a fissarmi alla specchio.

 

“:e me lo chiedi? Però in effetti devo chiederti una cosa folle…:”

 

Non dissi nulla e la lasciai continuare.

 

“:Harumi un giorno mi ha detto di averti vista,dice che ha visto cose strane. Poi ha anche detto di essere caduta nel pozzo di casa di Kagome e di aver incontrato anche lei,ma dice di essere finita in un posto strano…:”

 

Era chiaro che Nahoko non credesse in quello che le aveva detto mia sorella.

Io non mi voltai,mi fissavo ancora allo specchio.

 

“:sapevo che non avrebbe saputo mantenere il segreto…:”

 

Vidi l’espressione di Nahoko cambiare.

 

“:vorresti farmi credere che ha detto il vero?:”

 

Io non risposi e lei continuò ad occhi sbarrati,mentre agitava le mani.

 

“: te l’ho chiesto solo per vedere la tua reazione,ma non ci avevo mai creduto. Il dubbio mi era venuto solo perché Harumi non dice mani le bugie…:”

 

In quel momento mi voltai a guardarla,seria e con sguardo profondo.

 

“:non ci crederai nemmeno se te lo confermo cento volte vero?:”

 

Lei mi guardò ancora più stupita,ma si fece seria.

 

“:ha detto che sei in grado di volare e di fare la luce con le mani,come potrei crederci?:”

 

Io abbassai lo sguardo,ero seria,non avevo neanche la forza di rilassarmi,più mi fissavo allo specchio più mi sentivo un cadavere.

Poi allungai la mano mettendo il mostra il palmo,e feci comparire una sfera di luce viola.

 

Nahoko rimase paralizzata,deglutì,e si alzò con gli occhi fissi sulla sfera.

 

“:non ci credo sto sognando!:”

 

Senza scompormi feci sparire la sfera,ma lei agitò le mani.

 

“:no,no aspetta! Fammi rivedere!:”

 

Io ricreai la sfera per un po’ per poi farla sparire ancora.

 

“:ancora una volta!:”

 

Io la guardai scocciata.

 

“:Nahoko!:”

 

“:ok ok ora basta!:”

 

Si andò a sedere sconvolta sul bordo della vasca.

 

“:sai…:”

 

Iniziò a dirmi a bassa voce,mentre tornava seria.

 

“:…io e papà avevamo capito che c’era qualcosa di grosso sotto,sapevamo che era l’unica spiegazione per questa tua assenza così prolungata.

Ci siamo ripromessi che non appena saresti tornata saremo stai discreti con te,e che ti saremo solo stati vicino.

Insomma io lo sapevo che c’era una spiegazione valida per tutto!:”

 

“:grazie!:”

 

Lei mi fece segno di andarmi a sedere vicino a lei,mentre la vasca finiva di riempirsi.

 

“:Harumi mi ha detto che con te c’era un ragazzo…:”

 

Qualcosa nel mio sguardo fece capire tutto a mia sorella,che mi guardò desolata.

Io mi sedetti sentendo in me riaprire la voragine.

 

“:era… il tuo ragazzo?:”

 

Mi chiese a bassa voce.

Io alzai gli occhi verso il cielo sforzandomi di non piangere e mi morsi il labbro.

 

Lei capii che il mio era un si,e continuò cercando di non esagerare.

 

“:tra di voi è andata male,e sei tornata per questo?:”

 

La guardai facendole di si con la testa e mordendomi il labbro.

 

Lei guardò in terra.

 

“:ne vuoi parlare?:”

 

Io feci di no con gli occhi lucidi.

 

“:ok,allora fai con calma…:”

 

Si alzò per andarsene,ma l’afferrai da un braccio per farla risedere.

 

“:no aspetta,rimani…:”

 

Appoggi la testa sulla sua spalla,e iniziai a parlare:

 

“:io lo amo più di ogni altra cosa al mondo,e anche lui mi ama. Ma sono successe troppe cose,e sono certa che se mi ha riportata qui lo ha fatto solo per proteggermi. Presto tornerà da me,lo so per certo:”

 

“:e allora aspettalo!:”

 

Mi accarezzò la testa con fare materno,poi continuò.

 

“:so che mi dici il vero,ma so anche che hai paura di sbagliarti. Adesso pensa solo a rilassarti,magari mi dirai altro dopo:”

 

Io feci di si,lei uscì ed io mi spogliai per entrare nella vasca.

 

Il contatto con l’acqua calda mi fu di sollievo.

 

Rimasi seduta e riflettere.

Avevo bisogno di credere nel fatto che lo avrei rivisto,altrimenti non avrei superato quel momento. Io non potevo esistere senza di lui.

 

Kagome ed Inuyasha avrebbero trovato il modo per ristabilire il collegamento fra i due mondi,ed in quel momento sarei tornata da lui.

 

Mi strinsi nelle spalle,vedendo un luccichio nel mio polso,dove c’era un braccialetto bronzato.

Lo guardai attentamente,il bracciale con la pietruzza in ambra che Sesshomaru mi aveva regalato.

 

Non riuscii a trattenere il pianto e mi passai la mano sulla faccia.

 

Perché mi aveva fatto questo!.

Cosa voleva ottenere?.

Invece di salvarmi e mettermi al sicuro mi stava uccidendo ancora una volta.

 

Sarebbe tornato,lo sapevo,lui mi amava.

 

 

 

 

 

****DUE MESI DOPO****

 

 

 

 

Era primavera,ed io vestivo con una maglietta leggera rossa e un paio di jeans,i capelli li aveva raccolti in una treccia.

 

Ero per strada,ancora nel presente,e Kagome non era mai tornata dal giorno in cui il pozzo era stato distrutto.

 

Nel fra tempo avevo raccontato ogni singola cosa di ciò che mi era accaduta nel Sengoku a mia sorella Nahoko,ed insieme avevamo detto anche un po’ della verità a mio padre.

 

Finalmente avevo conosciuto il mio nipotino,un bimbo paffuto dagli occhi svegli. Dato che non lo avevo visto nei suoi primi mesi,mi divertivo a viziarlo in tutti i modi per guadagnarmi l’affetto che mi ero persa.

 

 

Mentre camminavo per strada,passai davanti alle scale bianche in salita che portavano al tempio di Kagome.

 

Sia io che Nahoko avevamo passato molto tempo con la signora Higurashi,in particolare io volevo starle vicino il più possibile.

Sua figlia era rimasta per due mesi bloccata in un’altra epoca per colpa mia.

 

La signora con me era sempre stata gentile,una volta ci aveva anche preparato i biscotti,ma sapevo che sotto sotto soffriva parecchio. Nascondeva il suo immenso dolore.

 

In quanto a me,non sapevo più neppure se avevo i miei vecchi poteri.

Mi ero ristabilita nella vita normale,e dopo qualche dimostrazione per convincere mio padre e mia sorella,non avevo più fatto nulla che mi legasse alla Kaimy del passato.

 

Scossi la testa e feci un solo passo,quanto avvertii chiaramente un’aura vibrante provenire dal tempietto.

 

Senza dare il tempo al cervello di formulare un ordine preciso ai muscoli,mi catapultai su per le scale e raggiunsi il tempietto che custodiva il pozzo,e chiusi istintivamente la porta alla mie spalle.

 

Rimasti di ghiaccio sulle scale su cui mi accascia ad occhi spalancati,mentre percepivo chiaramente l’aura pulsante del pozzo riattivarsi,e vedevo un bagliore di luce emergerne per un secondo e poi sparire.

 

“:finalmente sono tornata!!:”

 

Sentii esultare la voce di Kagome,e poco dopo la vidi spuntare fuori dal pozzo,con indosso la sua vecchia divisa scolastica ed uno zaino in spalla.

 

“:Kagome!:”

 

Riuscii a pena a sussurrare,e la vidi sorridere,poi le corsi al collo stringendola forte ed inizia a piagnucolare come una stupida.

 

“:Kagome è tutta colpa mia se il pozzo è stato distrutto,perdonami,non puoi immaginare come sono felice di rivederti!:”

 

“:si lo so,ma adesso calmati va tutto bene!:”

 

Ci separammo per fissarci negli occhi,e lei continuò.

 

“:ho un sacco di cose da dirti,finalmente siamo riusciti a ristabilire il legame fra i due mondi:”

 

Io feci di si con la testa aggiungendo:

 

“:dopo mi racconterai ogni cosa,per adesso corri da tua madre!:”

 

Lei mi fece di si e corse in casa urlando la parola “mamma sono a casa!”.

 

Mi andai a sedere ad una vecchia panca sotto l’albero millenario con la testa decisamente confusa e rimasi ad attendere per un po’,fino a quando Kagome non tornò vestita con una camicetta bianca ed una gonnellina azzurra.

Evidentemente si era concessa un bagno.

 

Mi si avvicinò e si sedette al mio fianco.

 

“:c’e qualcosa che vuoi sapere in particolare?:”

 

Mi chiese,sotto l’ombra delle foglie dell’albero,che ci riparavano dal solo accecante.

 

“:comincia dal momento in cui hai scoperto del pozzo distrutto:”

 

Lei fece un cenno ed iniziò.

 

“:immaginerai che mi sono sentita persa,ma poi Kaede ha detto che si poteva rimediare,e che bastava ricostruire per bene il pozzo e poi attendere che il passaggio si rigenerasse con il tempo. Per questo sono passati due mesi.:”

 

“:e con Naraku? Lo avete sconfitto?:”

 

“:si,è stata una battaglia lunga,tutti abbiamo combattuto al massimo.:”

 

La vidi fare una pausa,come se cercasse di omettermi una parte,e potevo immaginare quale,poi si fece coraggio e continuò:

 

“:…anche Sesshomaru ha combattuto,e grazie a lui abbiamo salvato anche Kohaku:”

 

“:e come? Pensavo che la sua spada non potesse nulla!:”

 

“:lo pensavamo anche noi,ma ricordi che era intervenuta Kikyo con il suo potere su Kohaku? Forse è stato quello a cambiare le cose,sta di fatto che adesso è salvo grazie alla Tenseiga!:”

 

“:capisco,cos’altro mi dici?:”

 

“:tutti sono preoccupati,perché siamo praticamente certi di non aver sconfitto del tutto Naraku…:”

 

“:ma cosa dici?:”

 

“:è come se lo avessimo ucciso solo per poco,c’è qualcosa che ci fa pensare che presto tornerà,infatti sono tutti ancora in allerta,però il vortice sulla mano di Miroku è sparito!:

 

“:benissimo! E cosa mi dici di lui e Sango?:”

 

Kagome sorrise.

 

“:Sango è al terzo mese di gravidanza! Stanno preparando le nozze!:”

 

Rimasi a bocca aperta.

 

“:che cosa!?,significa che era già incinta da un po’!:”

 

“:si,ma lo ha saputo da poco…:”

 

Io feci di si.

 

“:e tu ed Inuyasha?:”

 

“:abbiamo deciso di rimanere insieme,userà la sfera che abbiamo recuperato per diventare umano:”

 

“:sono contenta per vuoi!:”

 

Kagome acconsentì,poi mi fece una domanda:

 

“:ma su di te non c’era una maledizione?:”

 

“:si,ma sono effettivamente morta per un paio di secondi,quindi si è annullata!:”

 

“:capisco,questo non lo sapevamo bene…:”

 

Ci fu un attimo di silenzio,Kagome mi guardava di nascosto,ed io capivo che mi nascondeva qualcosa.

 

“:Kagome dimmi tutto,non nascondermi nulla!:”

 

La pregai sorridendo con serenità,ma la vidi sospirare a fondo prima di rispondermi.

 

“:allora,Abbiamo visto Sesshomaru durante la battaglia,ma poi e sparito e nessuno sa più dov’è.

Inuyasha voleva andare a cercarlo,ma non lo ha fatto…:”

 

“:e con ciò?:”

 

Il mio volto si irrigidì.

 

“:cosa vuoi dire? Tu lo ami,adesso il pozzo c’è di nuovo,va da lui! Sono sicura che tornerete insieme…:”

 

Io sorrisi in modo strano abbassando la testa,quello era tutto ciò che avevo aspettato da tanto,ma adesso…

 

“:non Kagome,lui non è tornato a prendermi,e francamente non intendo andare nel Sengoku..:”

 

“:ma perchè? Tu lo ami!:”

 

Io rimasi in silenzio per un po’,Kagome era ad occhi sbarrati,io ero seria.

 

“:Si,lo amo!:”

 

“:e allora cosa aspetti?:”

 

Mi rabbuiai,ormai non riuscivo più nemmeno a pronunciare il suo nome.

 

“:io e… Sesshomaru,non torneremo più insieme…:”

 

“:vuoi dire che fra voi è finita?:”

 

Io guardai il cielo.

Se solo Kagome avesse saputo la verità,non avrebbe più aggiunto un parola.

 

“:vedi,c’è una novità adesso. Io non POSSO più tornare…:”

 

“:che significa?:”

 

Mi chiese incredula.

 

“:significa che anche se volessi correre da lui non potrei proprio farlo,neanche se lo desiderassi con tutta me stessa.:”

 

“:ma il pozzo è tornato come prima!:”

 

“:non è per quello…:”

 

“:c’entra  Mimì?:”

 

“:qualcosa di più grande e più grave…:”

 

Lei mi guardo stupita ed io la fissai negli occhi,che già mi erano tornate le lacrime.

Se solo avesse saputo la gravità che mi portavo dentro,se avesse anche solo sospettato la gravità del motivo che mi impediva di tornare nel Sengoku,non avrebbe detto nulla e avrebbe capito.

 

“:credimi Kagome,non posso…:”

 

“:allora spiegami tutto!:”

 

Mi alzai in piedi per nasconderle le mie lacrime.

 

“:non adesso,non c’è la faccio.

Vieni sta sera a casa mia,ci sarà Nahoko,lei mi aiuterà a dirti tutto. Ti prego non chiedermi più nulla.

Sta sera ti dirò tutto promesso.

Credimi che è una cosa grave,molto grave.

A dopo:”

 

Senza darle il tempo di dire altro corsi via,per nascondere finche potevo la verità a me stessa,per sopprimere il mio dolore.

 

Non potevo dirle la verità da sola,avevo bisogno del supporto di mia sorella.

 

Nessuno poteva immaginare quanto grave e disarmante fosse la verità.

 

 

 ….perdonami Sesshomaru,ma è un addio!....

 

 

 

 

 

****FINE****

 

 

 

 

E così siamo giunti alla fine,vorrei pregare i fan della coppia Sesshomaru-Kaimy di aver fiducia in me e nella seconda parte della storia,ovviamente io sono la prima ad avere a cuore questa coppia,e non potrei MAI farla finire così male.

 

Non immaginate quanto mi dispiaccia aver concluso la prima parte,prometto di pubblicare SUBTIO il seguito! Che spero vogliate seguire.

 

Questo seguito si chiamerà BACK TO SHINE , e sono garantiti vari colpi di scena,romanticismo e tanto altro.

 

Spero di ritrovare tutti i lettori che hanno seguito questa storia fino ad adesso,e colgo l’occasione per ringraziarli tutti di vero cuore.

 

Devo fare un ringraziamento molto ma molto speciale a CELINA,la persona che ha recensito tutti ma proprio tutti i capitoli,dal primo a l’ultimo.

Spero che continuerà a farlo anche nella seconda parte,un bacio grande.

 

Poi volevo ovviamente ringraziare Kabubi ed Ade_A7X,che hanno anche loro recensito,volevo mandargli un grazie e un bacio enorme.

 

In oltre ringrazio Paperina_90,che anche se ha recensito solo gli ultimissimi capitoli,è stata la mia prima lettrice in assoluto,che ha cominciato a seguire ed apprezzare questa stria quando era solo una bozza non pubblicata.

Devo ringraziarla per il sostegno che mi da giorno dopo giorno.

Ti voglio troppo bene (tadb).

 

Grazie e tutte le altre persone che hanno recensito ma che per mancanza di tempo non ho citato,e grazie ancora a chi ha letto soltanto.

A presto.

 

 

 

 

 

 

*****   

 

 

 

 

 

   
 
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