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Autore: Sweet_Revange    21/03/2008    2 recensioni
Cammino lungo la grande navata di questa vecchia chiesa. Il lungo vestito bianco mi impedisce quasi i movimenti. Sento gli occhi di tutti puntati su di me. Mi avvicino all'altare, mi avvicino a lui. Un volto che mi ammira con tanto amore ma non è quello che vorrei vedere. Il mio cuore è a pezzi. Cammino, ma vorrei voltarmi e scappare. Scappare via, lontano. Invece vado verso lui. Il sacerdote parla. Devo pronunciare quelle parole che per sempre mi legheranno a lui. "Fino a che morte non ci separi". Parole che continuo a ripetere nella mia testa mentre lui continua la sua promessa. Poi, silenzio. Aspettano che parli, che ripeti, che giuri. Anche i suoi occhi aspettano. -Io...-
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Frank Iero, Nuovo personaggio
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Cammino lungo la grande navata di questa vecchia chiesa.
Il lungo vestito bianco mi impedisce quasi i movimenti.
Sento gli occhi di tutti puntati su di me.
Mi avvicino all'altare, mi avvicino a lui.
Un volto che mi ammira con tanto amore ma non è quello che vorrei vedere.
Il mio cuore è a pezzi.
Cammino, ma vorrei voltarmi e scappare. Scappare via, lontano. Invece vado verso lui.
Il sacerdote parla.
Devo pronunciare quelle parole che per sempre mi legheranno a lui.
"Fino a che morte non ci separi".
Parole che continuo a ripetere nella mia testa mentre lui continua la sua promessa.
Poi, silenzio.
Aspettano che parli, che ripeti, che giuri.
Anche i suoi occhi aspettano.
-Io...-



Sei mesi prima...

 

°FRANK°

 -Cavolo, sicuro che sia questa?- mi chiede Gerard guardando la scatola che gli ho appena passato.
-Certo Gee, non preoccuparti. Fidati una volta del tuo Frank!- dico bevendo un sorso di birra.
-A me sembra rosa.- i suoi occhi sono ridotti a fessure ora.
-Pezzo di cretino è rossa! Così offendi la mia oggettività!-  inarca un sopracciglio.
-Quale oggettività scusa? A me comunque sembra rosa!- roteo gli occhi.
-Ehi topo! A te sembra rosa questa?- dico sventolando la scatola tolta con la forza dalle mani del mio varo amico.
-Hey non chiamarmi topo brutto nano! Dai Gee che è rossa! Ora tingiti quei cazzo di capelli e non rompere!- risponde Mikey togliendo il telecomando dalle mani di Ray.
-Okay, mi fido... per questa volta. Ma solo per questa volta e non voglio pentirmene!-
-Si si si.- rispondo sbuffando. 
-Okay, vado in bagno.- detto questo uscendo dalla cucina si incammina nel lungo corridoio. Eh no, ha capito proprio male.
-Cosa cosa?- lo prendo per la maglietta tirandolo verso di me tanto forte che sembra perdere per un momento l'equilibrio.
-Mi vado a tingere i capelli.- dice con aria spaesata.
-No no! Te li faccio io!- lo trascino in bagno. 

30 minuti dopo...

 -Pronto Gee per vedere lo splendido lavoro che ho fatto?- dico prima di togliere l'asciugamano dalla sua testa. -Ops...-  piccola complicazione. Ora mi ammazza!
Si guarda allo specchio. Occhi sgranati, la mascella sembra quasi toccare il pavimento i capelli... BIANCHI!
-Frank!!! Oh.Mio.Dio.Sono.BIONDI! Ma che dico, sono BIANCHI! Che cazzo hai combinato?-
-Gerard... scusa scusa scusa...- dico allontanandomi di qualche passo.
Mi guarda in cagnesco.
-Vieni qui brutto deficiente!- comincio a correre fuori dal bagno più veloce della luce. Fuori dal corridoio. Fuori dalla cucina diretto al salotto.
-Giuro che ti prendo! Tu essere schifoso... vieni qui!- inciampa in una scatolone e quasi cade.
Vado verso il divano.
-Cazzo ragazzi! Aiuto!- grido.
-Frank! Vieni qui che ti scotenno!- mi lancia un libro.
-Dio Gerard! Non prendertela con il mio libro! Oddio, hai i capelli bianchi!- okay, la prossima volta mi sto zitto e buono al mio posto, così è sicuro che non combino macelli. Mi devo sempre cacciare nei guai.
-Attento Gee!- grida Ray dalla poltrona. Tonfo!
-La mia batteria!- grida Bob alzandosi e correndo verso i piatti caduti sul pavimento.
-Che cazzo tieni tu una batteria in casa?- dice Gerard alzandosi e guardandomi.
Effettivamente tenere una batteria nel salotto di casa è un po’ scomodo, soprattutto per questi imprevisti.
Bob infuriato sistema tutti i piatti mentre Gee con passo lento e occhi pieni di rabbia si avvicina a me.
Sgranando gli occhi mi butto in braccio a Mikey.
-Topo salvami!-  grido abbracciandolo, ma lui in tutta risposta mi butta sul pavimento.
-Traditore!- gli dico massaggiandomi il sedere.
-Dai Gee, guarda che stai benissimo!- dice Ray alzandosi e andando verso di lui.
-E' vero!- dicono gli altri due imitandolo.
-Vedi!- gli dico puntandoli un dito contro.
-Tu stai zitto!- mi ringhia.
Bene, quei ragazzi hanno salvato la mia giovane vita.
Abbasso lo sguardo e mi siedo sul divano incrociando le braccia.
-Neanche un minimo di gratitudine.- borbotto.
-Forse servi a qualcosa Frank!- dice infine Gerard dandomi uno schiaffo sulla testa.

 
Dopo il breve incidente di ieri sera, siamo a casa di Mikey e Alicia.
Seduti intorno al grande tavolo del grande salotto discutiamo sulle ultime cose del Black Parade Tour.
Il caffè di fianco a me non mi abbandona. Oh, fedele amico, facciamoci forza e sopportiamo questi quattro citrulli che vogliono farmi mettere una stupida divisa nera e bianca... maledetto Gerard.
Eppure ci deve essere un modo per rendere questa orrenda divisa qualcosa di accettabile...
Mi perdo nei miei pensieri e nemmeno mi accorgo che, dopo ben sei ore di riunione, sono libero di tornare a casa. Quella casa ormai vuota dal giorno in cui Jamia è andata via.
Una casa ormai sola di un ragazzo ormai solo.
Ragazzo, oddio, mi sto lentamente avvicinando ai trenta, lo so, lo so, sono ancora ventisei, però... sto invecchiando.
Oh Caffè, come farò?
-Hey Nano! Smamma da casa!- una voce mi riporta alla realtà.
-Sono a casa Topo!- alza un sopracciglio. Mi guardo intorno.
Ops...
-Si ora vado via... dopo avere finito il caffè.-  sghignazzo.
-Eh no caro il mio Frankie il caffè lo finisci a casa tua! Io e il mio Topo abbiamo da fare.- dice Alicia prendendomi per un orecchio e portandomi verso la porta.
-Okay okay, non c'è bisogno di essere così aggressivi!- rispondo una volta varcata la soglia. Mi volto per replicare ma ciò che ricevo è una porta sul naso.
Odio quei due!
Massaggiandomi il naso scendo le scale del loro appartamento nella grande mela e entrando in macchina torno a casa.
Solo un mese e si parte alla volta dell'avventura.
Ma quale avventura! Quattro mesi rinchiuso in un Tour Bus con quei quattro citrulli.
Però, per quattro mesi, saremo io e la mia chitarra, io e la musica. Per molti il periodo del tour è stressante e distruttivo però, per me, è un momento dove abbandono i problemi della vita quotidiana per far spazio alla musica e ai nostri fan.
Quattro mesi lontano da quella casa vuota, triste. Quattro mesi via dalla solitudine. Quattro mesi lontano da lei.
Quattro mesi e il mio cuore, quattro mesi e... la vita.

 

 °Norah°

 -Hey Norah!- rispondo al cellulare che squilla.
-Hey Brian! Dimmi tutto.- mi riempio la tazza di caffè mentre mentalmente organizzo la mia giornata.
-Ascolta, fra un mese partiremo con la band per il nuovo Tour. Abbiamo bisogno di un tecnico per il suono...-
-Oh no Brian, davvero non contare su di me.- dico scuotendo la testa e anticipando una risposta.-
-Dai sorellina, ti prego, sei la sola che ci può aiutare. Nessuno è disponibile e sei la nostra ultima speranza!- so che quando mio fratello mi chiama è perchè davvero ne ha bisogno.
-Brian, lo sai che fra sei mesi devo sposarmi. Ti prego non puoi chiedermi questo.- dico prima di bere un po’ del mio caffè.
-Ti prego Norah... ti prego...- mi porto una ciocca di capelli dietro uno orecchio.
-Okay, verrò. Spero solo che George capisca.-
-Capirà, capirà. Lo dovrà capire.- non gli è mai piaciuto il mio fidanzato, o meglio, il mio futuro marito. Lo ha sempre odiato e non capisco perchè.
-Ci sentiamo più in là così ti darò i dettegli. Ti adoro sorella!- dice con voce allegra.
-Si si... Sono la migliore sorella del mondo ecc ecc...- roteo gli occhi prima di chiudere.
Quattro mesi con i My Chemical Romance. La cosa non mi eccita molto. Gli ho sentiti perchè mio fratello è il loro manager, ma non mi interessa più di tanto.
Mi sembrano simpatici ma sinceramente non sono esaltata all'arrivo di questi quattro mesi.
Sento delle mani spostarmi i capelli e delle labbra baciarmi il collo.
Sorrido.
-Ciao tesoro...- una voce calda e scura, la voce del mio George. Mi volto e poso un piccolo bacio sulle sue labbra.
-Ciao...-
-Chi era al telefono?- mi chiede poi allontanandosi per prendere del caffè.
-Brian.-
-Ah... che voleva questa volta? Dirti di mollarmi?-
-Non fare lo stupido... niente, solo che devo partire.- dico fissando il bicchiere.
-Dove?-
-In tour. Serve un tecnico.-
-Ma fra sei mesi ci sposiamo!-
-Lo so, urgenze di lavoro. Tesoro capiscimi, sarò via solo per quattro mesi.-
-Quattro mesi?- mi avvicino a lui portandogli le braccia al collo. Poso tanti piccoli baci sul suo viso fino a giungere alle labbra.
-Ti prego...-
-Okay.- mi dice prima di approfondire il bacio.  
Quello che viene dopo, bhe, son cose private.

 

 

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Eccoci qui, Sweet_Revenge e Mcr_girl.
Cugine e migliori amiche.
Una sera, eravamo a parlare delle storie postate su questo forum.
Conversazione:
-Ehi ro e se scrivessimo qualcosa insieme?-
-Dici davvero?-
-Certo! Su Frank magari!-
-Waaaa!! Bella idea Marti!-

E così dopo ben una settimana e più ci siamo viste e abbiamo creato questo capitolo, che speriamo vi piaccia.
Speriamo anche in tante recensioni! ^^
Grazie in anticipo a coloro che leggeranno le nostra creazione!
BACI!

Mcr_girl e Sweet_Revenge

 

  
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