Il suo Eugene. Oh, il suo Eugene. Ogni tanto le capitava di vederlo. Non aveva carne da toccare o labbra da assaporare, era solo aria e silenzi; un soffio caldo sul viso lė dove ci sarebbe potuto essere un bacio leggero.
Era un ricordo incastonato nel suo cranio morto, che continuava a perseguitarla nonostante non sarebbe dovuto esistere mai pių.
Ma comunque, si appartenevano l'uno all'altra e si tenevano legati insieme dai biondi capelli di lei che scaldavano entrambi nei loro corpi o spiriti freddi.
Si amavano cosė: lei di sogni mai esauditi e ferite profonde fino alle ossa, lui di occasioni mancate e rimpianti pesanti che si ammassavano sulla sua anima stanca.
Il tempo passava, e su quella torre continuavano ad esserci gli spiriti di due amanti che non volevano separarsi.
Detto questo, potete tirarmi i pomodori. Davvero, non so cosa sia, ma non ho potuto fare a meno di scriverla perché quell'immagine mi ha messo tanta tristezza addosso e mi ha colpita talmente tanto che le parole sono venute da sole.
Non saprei, spero che vi piaccia...almeno un pochino...a qualcuno!
Alla prossima (magari non in questo fandom, eh ;) )
Alis