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Autore: xcarlots    18/09/2013    3 recensioni
Doth si fermò, smise di seguirla. Pensò che non aveva molto senso continuare, Marta non voleva, o forse, non poteva rimanere.
Genere: Generale, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chase e Micael sono i tassisti♥
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Svolte

Da quelle parole, Phryne iniziò a capire.
Phryne girò lo sguardo verso l’ orologio e si accorse che mancava poco all’ora del ritrovo con Doth e Chase e Micael. “Amica mia, ora devo proprio andare. Mi ero dimenticata di avere un impegno.” Si salutarono con un abbraccio, lei si alzò e andò a cambiarsi poi usci e guardandosi intorno vide l’automobile dei ragazzi.
“Hai delle novità?” chiese Phryne sistemandosi il cappello.
“Marie mi ha fatto pagare 10 sterline e mi ha detto di dare questo al ‘dottore’.” Rispose lei, porgendo un pacchetto a Phryne.  “Mi ha detto di non aprirla.” Aggiunse lei. Phryne non le diede ascolto, l’aprì e ci trovò dentro lo stesso farmaco che aveva trovato nel mobiletto del bagno dei Freeman. Doth sospirò e continuò ciò che aveva da dire. “Dovrò andare davanti al Comune, in piazza. Dovrò avere una rosa rossa tra i capelli e qualcuno verrà a prendermi.”
Phryne le chiese se ne era sicura, non era obbligata a farlo. Doth annuì, dicendo che se non fosse morto probabilmente ora ci sarebbe lei in ospedale e voleva scoprire chi era stato.
Tornarono a casa. Phryne appena entrata prese il farmaco e telefonò a Marianne. Lei in poco arrivò lì e si misero insieme sedute ad ‘analizzarlo’. Marianne ne prese un po’ con le pinzette. “Guardandola potrebbe sembrare un farmaco ma potrebbe essere Oppio o cocaina, non ne sono sicura.” Disse.
Phryne inarcò il sopraciglio. “Se glie l’ha dato Marie sono quasi certa che sia cocaina.” Disse. Si bagnò il dito con un po’ di saliva e lo poggiò sopra a quella polverina. Ne prelevò un po’ e lo mise in bocca. “Cocaina, si, sicuro.” Disse ridendo.
“Sono io il dottore.” Disse Marianne ridendo, poi, fece la stessa cosa. “Cocaina.” Ripetè.
Qualche ora dopo, Doth si trovava davanti al Comune. Ad aspettare. Arrivò una macchina, un signore con un cappello che gli copriva una parte del viso scese e le chiese di aprire la borsa per controllare se c’era ciò che Marie doveva dargli come ‘ricompensa’ per il lavoro. Ovviamente, da lontano Chase e Phryne li osservavano da dentro alla macchina, per seguirli. Doth salì e partirono, dopo pochi istanti partirono anche Phryne e Chase. Arrivarono in un vicolo chiuso, scesero dalla macchina e il signore che era venuto a prederla le indicò un porta in cui doveva entrare per arrivare dal tipo che doveva operarla. E dentro c’era il ricercato della polizia ad aspettarla, l’uomo dietro all’ aborto abusivo. Doth gettò in gola la saliva mentre lui si presentava. Appoggiò una ‘borsa’ sul tavolo e tirò fuori degli utensili di ferro, appuntiti, lunghi, di tutti i generi e li appoggiò sul tavolo. “Ti aiuterò a liberarti del tuo piccolo fardello.” Disse.
Doth sbarrò gli occhi. E in quell’ istante anche Phryne e Chase scesero dall’ auto. Mentre Phryne cercava la porta per entrare, il signore si rivolse a lei. “Sei un po’ nervosa eh.” Le disse afferrano gli una spalla. “La prego, mi lasci andare.” Urlava piangendo Doth.  Lui la prese in braccio e l’ appoggiò sul tavolo. “Vediamo di quanti mesi sei.” Disse lui aprendogli le gambe per toglierle la gonna. “No per favore. No. No. No. Non sono incinta!” disse lei piangendo. Lui le andò contro e lei si ritrovò stesa sul tavolo. Diceva che lui non voleva essere preso in giro e faceva di tutto per non farla muovere, stava per drogarla con l’aiuto del signore che l’aveva portata fino a lì. Ma entrò Phryne sbattendo la porta con la pistola in mano. “Lasciala immediatamente.” Disse. I due signori alzarono le mani e si immobilizzarono. Chase andò da Doth e l’aiutò ad alzarsi.
“Cosi siete voi ad aver operato Martha. – disse tentendo sempre in alto la pistola-…Chase, vuoi dire qualcosa a questo signore?” disse lei. Chase andò da lui e gli diede un pugno sul viso che glie lo ribaltò dall’altra parte. 
Dopo qualche ora quei due erano rinchiusi in cella, nella stazione di polizia di Jack.
Phryne capiva sempre di più ciò che era successo.
Quella sera, Phryne si vestì di nero e disse a Doth che se entro mezzanotte non sarebbe tornata, avrebbe dovuto chiamare la polizia. Andò insieme a Micael nel vicolo in cui vive Sasha, per seguirlo perché come tutte le sere andava a carcare di avere la cocaina. Dalla macchina lo videro mentre contrattava con altri due uomini e con la macchina, li seguirono fino al bagno turco. I tre uomini entrarono ma Phryne e Micael non potevano farsi sentire, quindi, salirono una scala ed entrarono dalla finestra. Entrò dentro la stanza di Marie, si guardava in torno per trovare qualcosa e sentì degli urli. Andò fino alla sauna e vide che lì dentro i due uomini stavano prendendo a botte Sasha. Prese la pistole e andò lì. Stava per parlare ma da dietro arrivò un uomo e la spinse, lei cadde a terra e la pistola anche, però, era lontana da lei. Quest’ uomo prese la pistola così lei e Sasha si trovarono indifesi. “Fatela andare. Avete già me.” Disse Sasha. Loro uscirono da quella sauna e li chiusero dentro. Dopo qualche minuto entrò..
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Ehiii, la fine della ff è vicina haha, si sta per scoprire tutto! So che è più corto del solito però non posso rovinare il finale :) aspetto qualche recensione prima del continuo.
Un bacio, carlots♥
  
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