Note: Ssssalve! È da un po' che scrivo questa challenge e, pur non partecipandovi, ci tenevo a condividerla con voi. Non è un capolavoro, me ne rendo conto, ma sto cercando di migliorare e a quanto pare questo è l'unico modo. Un grazie stramegaiperenorme a quelle dolcezze di Sara e Giulia che mi hanno aiutata, sostenuta e in qualche modo convinta a pubblicare. E non mi hanno
Aaah, e prima che mi dimentichi, tanti auguroni a quei figaccioni di Dean e Castiel che oggi compiono cinque anni insieme perchè sì, loro stanno insieme e basta.
Bene, tornerò a cliccare biscotti (http://orteil.dashnet.org/cookieclicker/ lailala) e a comprare macchine del tempo. Sono una bimba speciale e mi diverto con poco.
Un'altra cosa poi vi prometto che vi lascio in pace: non so se riuscirò a pubblicare ogni giorno, in teoria -ma proprio solo in teoria- ho iniziato il liceo e dovrei anche studiare (ahahaha, no.). Appena posso, comunque, vedrò di fare qualcosa.
Buona notte Mishamigos e buon Destiel Day a tutti <3
#1 Holding Hands
Castiel è piccolino per la sua età e quando entra nella nuova scuola, piena di tacchi alti, creste colorate e giocatori di rugby la sua prima impressione è quella di un pulcino in una gabbia di leoni.
E devono essere anche affamati, perché già dopo poco si trova davanti un gigante che lo fissa in modo strano.
“Hai per caso la mia merenda, pivello?” gli sputa in faccia, sprezzante.
“Non direi proprio, ma se vuoi pos-” Non finisce la frase e si trova per terra, strattonato, mentre il gigante gli prende i soldi dalla cartella.
“Risposta sbagliata, pivello.”
Se ne va come è venuto, lasciando Castiel seduto per terra, il piccolo trench stropicciato e il portamonete vuoto.
Quando alza la testa, dopo pochi secondi, la prima cosa che vede è un’esplosione di lentiggini e di verde che sprofonda in una giacca di pelle da adulto. Il bambino lo guarda sorridente e gli allunga una mano, che accetta dopo un attimo di esitazione.
“Dean, piacere.”
“C-Castiel.”
“Vieni, ti offro una cioccolata.”
Si ferma un secondo, la mano ancora stretta a quella di Dean.
“Qualcosa non va?”
“Io non ho amici.”
“Beh, allora questo mi rende un pochino speciale, Cass [1]” Il sorriso che gli rivolge è abbagliante e Castiel proprio non se la sente di dirgli di no.
Così si incamminano per il corridoio, la mano di uno in quella dell’altro e la promessa di non lasciarla mai.
[1] semi-citazione dalla fan fiction Twist and Shout, che