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Autore: aris_no_nami    19/09/2013    5 recensioni
Una ragazza dall'infanzia non poco difficile, dei ragazzi ben poco normali, una scuola orrenda, la scomparsa di un caro, una cioccolateria in eredità...
Un mondo che non si aveva la minima idea che potesse esistere...
Di chi si potrà fidare veramente la nostra protagonista...
Dovrà decidere...
Una decisione veramente difficile...
E con tutte queste informazioni ne faremo un cioccolato amaro dal retrogusto dolce...
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-C-cosa s-siete …
Sussurrai balbettando.
Lui appoggiò le sue labbra sul mio orecchio e sussurrò.
-Sanguisughe. O meglio conosciuti come … VAMPIRI.
Genere: Dark, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Tesoro, ma che fai ancora sveglia a quest’ora?
Mi sentii chiedere alle spalle.
Mi girai verso la porta e vidi sulla soglia George in completo che mi guardava preoccupato.
-Hem… George. Non riuscivo a dormire per il troppo caldo e… mi ero alzata per aprire la finestra…
Mentii, facendo uno sbadiglio fintissimo.
“Balle, stronza”.
-Come scusa?!
Chiesi un po’ scioccata da quel che avevo appena sentito.
-Io non ho detto niente tesoro. Sicura di snetirti bene?
Mi cheise avvicinandosi.
-Hem… si si…
“Muori… ORA!”
-Che cavolo hai detto?!
Chiesi nuovamente.
-Tesoro io… io non ho detto niente…
Mi misi le mani sulle tempie pulsanti.
Eppure… avevo sentito una voce…
“MUORI!”
-BASTA!
Urlai cadendo a terra.
-Tesoro, ma che ti prende?!
Chiese accuciandosi accanto a me.
-Non ho niente! E piantala di chiamarmi tesoro!
Risposi acida, alzandomi.
“Stronza!”
-Ma che…
Mi chiesi guardandomi intorno per vedere se c’era qualcosa dal quale proveniva la voce… Era una voce rauca e stridula…
-Senti, ora voglio dormire quindi potrest…
Non finii la frase perché mi ero girata e non più trovato George.
Mi avvicinai al posto dove prima si era accuciato.
Per terra vidi una macchia nera…
“MUORI!”
Mi girai e qualcosa mi venne addosso facendomi cadere.
Mi ritrovai a terra con una sedia sopra. La spostai e mi alzai spaventata.
Non feci in tempo a focalizzare la situazione che qualcos’altro di ancora più grande mi venne addosso.
Mi ritrovai a terra con sopra George con due occhi spalancati.
-MA CHE CAZZO VUOI?
Urlai cercando di torglierlo da sopra di me.
Lui si alzò, mi prese per il polso, lo stesso che mi aveva ferito la vecchia, e mi scagliò contro l’armadio a specchio che si frantumò all’impatto.
Caddi a terra con la schiena tutta graffiata.
Molto probabilmente mi erano entrati nella pelle dei pezzi di specchio.
-CHE CAZZO VUOI?
Ripetei facendomi uscire qualche lacrima.
-Ti voglio morta…
Sibilò con la stessa voce che avevo sentito prima.
Mi si avvicinò di nuovo e, ad un metro circa di distanza, cominciò a ridere istericamente.
Spalancò la bocca con la testa rivolta verso l’alto.
Il suo corpo cominciò a tramutarsi… la sua pelle cominciò a diventare nera e i lineamenti del viso si fecero spigolosi. Il naso era diventato praticamente un becco e le mani erano un paio si artigli…
Poi, la pelle, si trmutò in piume nere… tutto il suo corpo tranne la faccia.
Si girò verso di me e spalancò la bocca, facendo uscire uno stridio terrificante.
E li vidi i suoi occhi… erano allungati… ed erano… gialli…
Un secondo dopo lo vidi addosso a me.
Vidi i suoi occhi ad un palmo dal mio viso.
Chiusi gli occhi aspettandomi la morte imminente.
Mi ero salvata più volte quel giorno, ma in quel momento, non ci sarebbe stato nessuno a salvarmi.
Nessuno mi avrebbe sentita.
Nessuno mi avrebbe messo i fiori sulla bara perché, poco ma sicuro, di me non sarebbe rimasto più nulla.

Aprii un occhio, non sentendo nulla.
Davanti a me vidi qualcuno che mi dava le spalle.
Davanti alla persona c’era del fumo al posto di quella sottospecie di corvo umano…
-Buongiorno piccolina.
Disse il tipo girandosi e rivelandosi…
JONGHYUN?!
-C-che cavolo ci fai tu qui…?
Chiesi flebilmente.
Si sedette davanti a me a gambe incrociate e mi sorrise dolcemente.
-è stata una fortuna che avevi gli occhi chiusi.
Rispose.
-Rispondi alla mia domanda!
Dissi secca.
-Hei hei piccolina… calma…
Disse alzando un sopracciglio.
-Comunque, se lo volessi sapere, quel coso era un Corvo della Morte.
Continuò.
Io stetti zitta.
-Hey, perché continui a guardarmi così?! Sono tanto spaventoso anche così?!
Inarcai le sopraccilgia non capendo cosa intendesse…
Poi lo guardai bene e me ne accorsi.
Non aveva più i capelli ossigenati ma ce li aveva neri col ciuffo davanti per aria ed indossava vestiti neri. Sopra tutto una giacca di pelle, anch’essa nera.
Scossi lievemente la testa, poco sicura.
Quel senso di inquietudine c’era sempre…
Ridacchiò per poi scattare in piedi e prendermi per i capelli alzandomi da terra.
-Forse non dovevo intervenire, vero?!
Chiese ironico.
Mi fece cadere a terra, sui pessi di specchio.
Imrpovvisamente sentii una risata.
-Bella cameretta… anche io un tempo ne avevo una simile…
Disse una voce nella stanza.
Posai lo sguardo sul mio letto e vi trovai, tranquillamente disteso, un ragazzo dai capelli strani… erano neri e mossi ma tutti un po’ spettinati. Anche lui era vestito in nero solo che aveva la giacca aperta e il colletto era pieno di brillanti luminosi.
-Hu… Taemin ha iniziato a ricordare ed ora non lo femra più nessuno…
Disse Jonghyun.
Io guardai il tipo sul mio letto, Taemin.
-Hei, al volo!
Disse lanciandomi qualcosa che io non provai neppure a guardare. Rimasi impassibile ad osservarlo.
-Tz! Fanculo!
Rispose con una smorfia.
Imrpovvisamente si sentì di nuovo quel rumore fuori dalla fienstra.
Jonghyun la spalancò e da essa entrò una luce accecante.
Non so come, nella mia stanza, mi ritrovai altri due ragazzi uno con i capelli bianchi e l’altro con i capelli neri. Ed anche loro erano vestiti di nero.
Ma ch era?!
Andava di moda il nero e nessuno me l’aveva detto?!
-Oh… Hyunseung e Kikwang… La cosa si fa veramente divertente!
Se la rise Jonghyun.
-Dove l’hai lasciato Key?
Chiese il tipo dai capelli neri.
-Tranquillo. Arriverà… per ora dovete accontentarvi di noi.
Detto ciò mi riprese per i capelli e mi portò accanto alla finestra.
-Stringi i denti e prega, piccolina.
Mi disse prima di buttarmi fuori dalla finestra.
Solo quando stavo ormai volando fuori da essa mi accorsi che stavo cadendo dall’ultimo piano di un palazzo altissimo.
Fui pervasa da un senso di panico tremendo, tanto che vidi tutto andare a rallentatore.
Poi, delle braccia mi presero al volo.
Il tipo dai capelli neri mi stava sorridendo divertito. Solo in quel momento mi accorsi che il suo occhio sinistro era solcato da una cicatrice…
-Ya Kikwang! Devi sempre metterti in mezzo!
Si lamentò Taemin.
-Già! – sputò acido lui – Ma tu che cavolo ci fai con Jonghyun?! Sbaglio o siete di clan diversi?!
L’altro ridacchiò e si appoggiò con la shciena al muro del palazzo.
-Ci sono delle situazioni in cui non te ne frega niente di che clal sei. e questa è una di quelle.
Disse infine.
Ma di che cavolo stavano parlando?!
Clan?!
Io queste cose le leggevo nei libri o le vedevo nei film… ma… non avrei mai pensato in vita mia che esistessero nella realtà…
Intanto Kikwang mi stava ancora tenendo in braccio. Affianco a noi c’era il tipo dai capelli bianchi che continuava a guardare con immenso astio i due davanti a noi.
-Ora puoi anche mollarela picolina.
Disse Jonghyun avvicinandosi.
Lui mi mollò delicatamente e si avvicinò a sua volta al ragazzo.
-Dimmi. Vuoi essere pestato a morte o preferisci tornare a casetta vivo?!
Gli cheise in un sibilo.
-Forse ti sei dimenticato di una cosa… io non muoio…
Sussurrò.
D’istinto chiusi gli occhi e feci bene perché poi, con le palpebre chiuse, riuscii comuqnue a vedere della luce bianca.
Quando li riaprii Jonghyun era tornato quello che avevo visto per la prima volta.
Senza che me ne rendessi realmente conto, il moro aveva tirato fuori un coltello dall’ipugnatura di pelle e alla fine di essa c’era un rubino… la lama era ad onda e aveva la punta parecchio appuntita.
Un secondo dopo la lama era completamente ficcata nel torace di Jonghyun.
-Bastardo… - sussurrò lui – Non morirò ma soffro comunque…
-Lo so.
Rispose Kikwang sogghignando.
Intanto Taemin e quello che teoricamente doveva chiamarsi Hyunseung avevano comicniato a lottare. Erano entrambi velocissimi. Nessuno dei due riusciva a colpire l’altro.
Anche Jonghyun e Kikwang comicniarono a lottare. Il moro col coltello mentre l’angelo a mani nude, ed anche con loro si ripeteva la stessa cosa: nessuno dei due riusciva a colpire l’altro.
Io ero immobile ad osservare quella scena.
Immobile sul cemento a piedi nudi coperta solo da una grande maglia bianca che mi arrivava fin poco sopra le ginocchia.
Non riuscivo ancora a capacitarmi che fosse realtà… non volevo e non riuscivo a crederci.
Era impossibile che fosse tutto vero.
Erano cose da film… da leggende metropolitane…
-Attenta!
Mi sentii urlare.
L’unica cose che i miei occhi riuscirono a vedere fu qualcosa che veniva verso di me a gran velocità.
Fui scagliata contro il muro del palazzo e bloccata ad esso.
Davanti a me due occhi profondi mi stavano distruggendo piano alla volta.
Cominciai ad essere presa a pugni sullo stomaco.
Mi accasciai a terra chiudendomi a riccio.
A quel punto fui ricoperta di calci.
Avevo ancora la shciena tutta tagliata dai pezzi di specchio e quel qualcuno stava contribuendo al farmi morire di dolore.
-PIANTALA KEY!
Urlò qualcuno.
Key…
L’altro tipo.
Tolsi lentamente un braccio da davanti il volto e lui mi sorrise soddisfatto.
-Jonghyun… perché dovrei smetterla?!
Gli chiese continuando a sorridermi maligno.
-Perché altrimenti te la vedrai brutta. Lo sai anche te. Ci sono troppi Notturni dalla sua parte.
Notturni?!
Ma che…?
-Uff… hai ragione… divertiamoci un po’ con questi diavoletti.
Rispsoe incamminandosi verso Kikwang e Hyunseung.
Subito cominciò a prenderli a pugni e a calci mentre Taemin e l’altro se ne stavano immobili.
Non riuscivo a vedere una cosa del genere.
Quei due ragazzi mi avevano salvata e non si erano comportati come gli altri con me…
Faticosamente mi alzai tenendomi appoggiata al muro.
Poi, una scossa mi percorse tutto il corpo.
Con uno scatto fui addosso a Key. Gli saltai in spalla e gli circondai il collo con le braccia.
-Cos’hai intenzione di fare?!
Mi chiese divertito smettendo di picchiare gli altir due che caddero a terra esausti.
Key… aveva qualcosa di veramente strano…
Smebrava come se quando aveva inziato a picchiarli li avesse immobilizzati…
Non ho la più pallida idea di come succese ma, nella mia mano, mi ritrovai una grande scheggia nera.
Senza pensarci due volte la conficcai nella scapola del biondo.
Se era un angelo allora le ali ce le doveva avere la per forza.
E dopo ne ebbi la dimostrazione…
Dalla ferita che gli avevo procurato scaturì una luce bianca accecante.
Poi, fui buttata a terra da qualcosa di morbido.
Sbattei la testa a terra e la vista mi si annebbiò completamente.
-Quella stronza!
Urlò Key infuriato.
-Andiamocene!
Sentii dire poi da Jonghyun.
Infine, prima di perdere i sensi, sentii la risata di Taemin.
-Sei una grande!
  
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