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Autore: _Sophia_    20/09/2013    1 recensioni
Un ticchettio eccitato risuonava in un cupo silenzio e pian piano si avvicinava a un’ampolla ricolma di bigliettini. Una mano giallastra affondava nel mare di bigliettini e teatralmente la rigirava tra essi come per giocarci...
Questa è la mia prima fan fiction in assoluto. Spero che vi piaccia.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Un ticchettio eccitato risuonava in un cupo silenzio e pian piano si avvicinava a un’ampolla ricolma di bigliettini. Una mano giallastra affondava nel mare di bigliettini e teatralmente la rigirava tra essi come per giocarci. Probabilmente non si rese conto che a ognuno di quei biglietti fosse legata una ragazza e che, quella scelta dalla mano gialla, avrebbe dovuto davvero “giocare” per loro… Finalmente la mano prese il biglietto, svelando così chi sarebbe stata la “fortunata”...
<> squittì entusiasta.
Peccato che un urlo straziante ricoprisse completamente il suo squittio… Quell’urlo proveniva dalla madre che assisteva impotente a tutto ciò. Mentre guardava salire sul palco la sua piccola Jill, non poteva non pensare che la sua amata figliola diventava da quel momento una marionetta in mano a dei bambini capricciosi, che volevano vedere un macabro spettacolo con sua figlia tra i protagonisti. Ma nonostante tutto lei non poteva far nulla per impedire ciò. Pregava affinché sua figlia vincesse, ma in realtà poteva solo sperare che per lei tutto finisse in fretta e avvenisse senza dolore… Persa nei suoi amari pensieri non si era resa conto che in quel momento un’altra madre condivideva i suoi stessi dolori…

I pacificatori le avevano concesso fin troppo poco tempo… Diavolo, doveva dire addio a sua figlia che andava a morire! Quando entrò in quella stanzetta però non vide sua figlia, vide una ragazza che le assomigliava ma non era lei. Non era la sua bambina che si entusiasmava di qualsiasi cosa, gioiosa e piena di vita. Era spenta, come se fosse già morta . Non poteva vederla così . La sua bambina completamente rovinata da quei maledettissimi giochi… Si avvicinò a lei e l’abbracciò. Fu l’unica cosa che fece, abbracciare la sua piccola, trasmetterle tutto il suo amore e tutta la sua forza che possedeva per farle affrontare i giochi. Purtroppo i pacificatori arrivarono e ruppero l’abbraccio. Per fortuna ebbe il tempo di donarle un ciondolo, apparentemente un semplice ciondolo ma in realtà aveva più significati che quelli potessero immaginare. Jill lo sapeva e con il ciondolo tra le mani guardò la madre con gli occhi gonfi e sussurrò <> e lei non disse nulla, bastò un semplice gesto del capo per farle capire tutto. E mentre la portavano via, Jill scoppiò a piangere.
  
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