20/09/2013
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Gli angeli ti porteranno con se ,finchè i ricordi non ti opprimeranno.
Quasi due anni fa scoprii che Bill si drogava pesantemente.
Io non mi accorsi di nulla,era tutto normale,monotono.
Era strano vedere mio fratello uscire di notte tarda ,eppure neanche a quel fattore avevo dato conto,come potevo. Oh potevo eccome ,se solo avessi voluto.
Mi dovevo accorgere delle sue continue assenza o ritardi,io avrei dovuto farlo,chi se non il tuo gemello stesso.
Una volta provai a seguirlo ma lo vidi svoltare verso un night club e cosi feci marcia indietro andandomene e pensando che era li solo per farsi qualcuno anche se non era cosa di Bill.
Mi ricordo ancora quella volta che mi trovai nel bagno di casa con una puntura usata e sporca,lì dovevo riflettere e capire che dovevo andare più affondo della cosa.
Ora come ora vorrei rivedere quel sorriso dolce e fantasioso che avevi da ragazzino all’inizio della nostra carriera,che forse è finita troppo presto.
Non potevo essere cosi stupido da credere che tutto andasse per il meglio ,e che tutto possa finire bene ,come le fiabe che ci raccontavamo da piccoli quando entravo di nascosto dentro il tuo lettino ,e ci ficcavamo nelle coperte a scherzare e ridere fino a tarda ora mentre la mamma pensava che noi stavamo dormendo pacamente.
Sapevo che un giorno ci saremmo divisi.
Adesso come adesso ho la mente vuota ,ma invasa dai tuoi ricordi ,i nostri sorrisi ,il tuo ventilatore personale e soprattutto mi manca quel bellissimo ragazzino che migliaia di fan amano e ameranno sempre,il loro idolo ,il loro ragazzo dei sogni ,il loro punto di riferimento ,ma soprattutto a me manca mio fratello,il mio gemello.
Una lacrima amara attraverso il mio viso stanco e martoriato.
Alzai la testa e i miei occhi videro tante persone vestite nero ,a lutto.
Il mio cuore perse un battito.
Poi delicatamente posai il mio sguardo sulla sua lapide ,bianca,immacolata ,pura.
Se fossi stato più attento ora per una stupida polverina bianca non ti avrei sotto terra ma accanto a me per salire di nuovo su quel palco per sentire il nostro nome gridato e invaso da lacrime di gioia e non di dolore.
Mi avvicinai alla lapide e mi chinai vicino ad essa ,osservai i lineamenti quasi incisi per la magrezza esagerata ,e posai con delicatezza che solo fra di noi usavamo e gli feci una carezza.
-Ti voglio bene fratellino-