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Autore: foreverwithyou    20/09/2013    7 recensioni
Tratto dal cap.1:
«E’ libero questo posto?»
Una voce fa sobbalzare Melanie. I suoi occhi verdi si posano sulla figura di un possente giovane biondo che le regala un meraviglioso sorriso. Anche se solo per qualche istante Melanie si sente viva, scongelata da quel ghiacciato vento di metà novembre.
«Certo, si sieda pure.»
I suoi modi dolci e affabili fanno spazio al bel giovane che non tarda ad accomodarsi accanto a lei.
«Odio Londra!» Dice il ragazzo guardando il cielo ricoperto di nuvole.
«Meglio scappare..» Dice Melanie guardando il giusto ed elegante profilo del ragazzo.
«Sfortunatamente non parto per un posto migliore di Londra.» Dice ghignando mentre poggia lo sguardo sul dolce viso di Mel che si limita a sorridergli.
«Sono Benjamin Jay Miller, molto piacere.» ...
Genere: Romantico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Trailer

Capitolo 1
 
L’odore del terreno bagnato dopo una forte alluvione inebria ancora una volta le narici di Melanie. La stazione di Londra è molto affollata in questo piovoso giovedì di novembre eppure la malinconia avvolge il cuore della minuta ragazza. Con lunghi e malinconici respiri riempie l’attesa che la separa dal suo treno, quello che la porterà a Winchester. I nonni l’aspettano con ansia, sono due anni che non vedono la loro preziosa nipote. Edward Sanchez, il padre di Mel,  ha creduto proficuo l’allontanamento di sua figlia da Londra.

«L’affare che devo concludere è molto importante e richiede la mia permanenza a Los Angeles per due settimane e non posso lasciarti qui da sola, andrai a trovare i nonni. Ce la farai a stare senza di me, tesoro?»

Sicuramente ce la farà Mel a stare senza suo padre per un paio di settimane, la cosa che l’abbatte è la distanza troppo sentita da sua madre. Il divorzio è una ferita ancora aperta sulla sua pelle candida. Non crede di farcela. Si rinchiude nel suo cappottino rosso e guarda i vari treni che scorrazzano davanti a lei.
“C’è davvero una gran folla!” Dice tra se e se Mel guardando tutti quei pallidi volti londinesi intorno a lei.
Sbuffa silenziosamente per poi abbassare lo sguardo sulla copertina del suo libro preferito, Shakespeare - Romeo e Giulietta. Sua madre Suzanne le ha trasmesso la gioia di leggere. E’ un’insegnante di lettere, una persona semplice. Infatti il suo essere nobile e caritatevole non l’ha aiutata nella vita matrimoniale! Edward è un uomo tutto d’un pezzo, colto, intelligente e freddo come il marmo. Il suo carattere impossibile e impenetrabile ha mandato all’aria quello che sembrava, ma che non era, un matrimonio perfetto. Troppi conflitti, troppi litigi, troppe cose che non andavano “ad incastro” e si sfregavano facendosi del male e poi.. la rottura definitiva. Suzanne ha emigrato in Francia e si è rintanata nel suo appartamento sulla Senna mandando, ogni tanto, delle mail a Melanie in cui prometteva che presto si sarebbero viste. Quel giorno non è mai arrivato.
“Papà sarà già in volo.” Dice, ancora tra se e se, Mel guardando il suo orologio da polso che segna le undici. Tra uno sbuffo e l’altro Mel abbraccia la sua valigia azzurro cielo poggiata sulle sue gambe.
«E’ libero questo posto?»
Una voce fa sobbalzare Melanie. I suoi occhi verdi si posano sulla figura di un possente giovane biondo che le regala un meraviglioso sorriso. Anche se solo per qualche istante Melanie si sente viva, scongelata da quel ghiacciato vento di metà novembre.
«Certo, si sieda pure.»
I suoi modi dolci e affabili fanno spazio al bel giovane che non tarda ad accomodarsi accanto a lei.
«Odio Londra!» Dice il ragazzo guardando il cielo ricoperto di nuvole.
«Meglio scappare..» Dice Melanie guardando il giusto ed elegante profilo del ragazzo.
«Sfortunatamente non parto per un posto migliore di Londra.» Dice ghignando mentre poggia lo sguardo sul dolce viso di Mel che si limita a sorridergli.
“Infondo questo ragazzo non ha tutti i torti. La Gran Bretagna è costantemente ricoperta di nuvole. Se si deve partire meglio scegliere una meta calda e confortevole piuttosto che una umida e ancora più fredda come Winchester.” Dice, ancora nella sua mente, Mel.
«Sono Benjamin Jay Miller, molto piacere.» Dice il ragazzo tendendole una mano.
Sorpresa da quel gesto Mel fa sparire il suo sorriso. Era da tanto che nessuno si presentava a lei con quella delicatezza e quella sobrietà. Mel stringe la mano del giovane soddisfatta anche se sa che non lo rivedrà mai più.. “La sua mano è così morbida!” L’unico pensiero fugace della ragazza che rimbomba nella sua testa. Mel è rimasta davvero sorpresa nel trovare quella mano così calda e rassicurante.
Due treni si stanno accostando sempre più lentamente. Mel capisce che uno di quelli è il suo e che non deve assolutamente perderlo. Lascia la presa del giovane e si alza dalla panchina ritornando in posizione eretta, cosa un po’ difficile se si indossano dei tacchi così alti. Del leggero vento fa sventolare i suoi lisci capelli castani a mo’ di bandiera. Mel, prontamente, si porta il ciuffo dietro all’orecchio impedendogli di disturbare la sua vista. Lancia degli sguardi ai treni e riconosce il suo.
«Devo prendere questo treno.» Dice indicando quello con più vagoni.
«Che coincidenza! Anch’io devo prenderlo.» Dice Benjamin.
Peccato che la piccola Mel non lo ascolti per niente, è troppo concentrata sul treno. E’ la prima volta che si ritrova ad affrontare un viaggio da sola e non vuole sbagliare. Non può sbagliare.
«Qual è la sua fermata?» Domanda Benjamin per poi accorgersi che la ragazza è intenta ad imbarcarsi.
Sorride scuotendo il capo e si avvicina anche lui al vagone.
“Spero di rivederla, non mi ha neanche detto il suo nome!” Dice, tra se e se, il giovane Benjamin.
Il viaggio è di circa un’ora e dieci per Melanie. Sta per partire, per lasciare Londra.
“Spero che la risposta alla domanda di ammissione al College non arrivi nelle prossime due settimane!” Dice ansiosa guardando fuori dal finestrino. Rabbrividisce e sobbalza. “Il signor Miller, non l’ho salutato! Oh, penserà che sono una vera e propria maleducata.” Dice scuotendo il capo arrabbiata. “Chissà se lo rivedrò. Non so nemmeno se ha preso questo treno o no!”

 
   
 
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