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Autore: MusicAddicted    20/09/2013    8 recensioni
Matt e Dom hanno una 'missione ' di tutto rispetto, a cui danno la priorità assoluta. Ma Chris come la pensa a riguardo? warning: alto livello di stupidità una volta varcata la soglia, salvatevi finché siete in tempo!! XD
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Christopher Wolstenholme, Dominic Howard, Matthew Bellamy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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LET’S MAKE IT WORK
Setting: Marzo 2013
Pairing: BellDom (yayy!!)
Personaggi: Chris Wolstenhome, Dominic Howard, Matthew Bellamy (Muse)
Rating: verde
tutto è nato per colpa di un contest, quindi incolpate la Nai XD
a me è toccato questo: Tè ai frutti rossi: dolci, zucchero, semplicità, femminile, vivace, giocattolo.
Queste sono le (malate) conseguenze:

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di immagini
 
Sono le due meno un quarto, quando Chris parcheggia nei pressi dello studio, dove le uniche automobili presenti sono quelle di Dominic e Matthew.
L’appuntamento concordato per le prove è stato fissato per le due del pomeriggio, ma evidentemente i suoi due compagni di band hanno pensato di giocare d’anticipo.
 
- Tanto meglio, almeno per una volta non mi faranno attendere!-  sorride tra sé e sé il bassista, chiudendo la portiera e avviandosi allo studio, senza l’ombra di un fan che lo assilli.
 
Si stupisce non poco quando trova la porta chiusa, con appeso fuori un cartoncino bianco che reca la scritta ‘NON DISTURBARE, GENII AL LAVORO!’
Tuttavia, richiama alla memoria il fatto che Matthew ha anticipato che intende anche mostrare agli altri due un paio di nuove tracce alle quali sta lavorando da un po’ di tempo, che potrebbero diventare b-sides da inserire nei prossimi single.
Chris sa bene che, per qualche strana ragione, Dominic è l’unico da cui Matt accetta consigli ed eventuali critiche quando è in fase creativa, perciò ipotizza che i suoi amici stiano discutendo su come aggiustare un determinato passaggio.
Chris si ripromette di lasciarli un po’ per conto loro e tornare più tardi, ma prima di allontanarsi soddisfa un suo dubbio, premendo leggermente la maniglia ed è infatti come pensa: la porta è sì chiusa, ma non a chiave, quindi, lentamente, senza far il minimo rumore, il bassista riesce ad aprire quella porta almeno di un debole spiraglio che gli consenta di sentire le voci.
 
“No, così non va, non ci siamo proprio!” riconosce l’inconfondibile voce di Matthew.
“Hai ragione, non convince neanche me; ma non ho ancora capito dove sbagliamo.” concorda l’altrettanto inconfondibile voce di Dominic.
“E lo scopriremo, dovessimo lavorarci tutto il pomeriggio.” stabilisce il primo, risoluto.
 
Decidendo che le sue teorie sono state confutate, Chris decide di lasciarli lavorare a quel nuovo pezzo in pace, richiudendo la porta e andandosene.
 
“Matteh, qui c’è scritto ‘Dai 10 anni in su’. Lo capisci anche tu che non ci facciamo una bella figura?” mugugna il batterista, indicandogli sconsolato la confezione dell’oggetto che ormai li sta tenendo impegnati da oltre mezz’ora.
“E’ implicito che si riferisca solo al fatto di giocarci, ma per montare questo dannatissimo affare devi rivolgerti ai genitori ... che su per giù dovrebbero avere la nostra età. Quindi possiamo e dobbiamo farcela!” precisa, il frontman, cantante, chitarrista, pianista e autore di quasi tutte le canzoni della band.
“Bene, se non altro questo mi fa sentire molto meno imbarazzato.” si consola il biondo percussionista. “Riprendiamo da dov’eravamo rimasti.”
“Dunque, le ruote le abbiamo infilate correttamente, l’assetto è giusto, il paraurti c’è, il volante pure, il motore l’abbiamo inserito, le pile nel telecomando le abbiamo messe ... perché diavolo questa maledetta macchinina non ne vuol sapere di funzionare?” sbotta il moro, scuotendo con non troppa gentilezza la macchina telecomandata che regge fra le mani.
“Ora di sicuro andrà ancora meno di prima!” borbotta Dom, strappandola dalle mani del nervoso compagno di band. “Dalla a me!”
“Perché le fan ci fanno questo tipo di regali e perché ci piacciono tanto?” alza gli occhi il cantante, passandosi frustrato una mano fra i capelli, così spettinati da sembrar dotati di vita propria.
“Perché conoscono i nostri gusti!” riconosce Dominic, esaminando quella macchina da più vicino.
Sono entrambi seduti sul pavimento, sul quale è sparso ogni genere di pezzo di costruzione e attrezzo dedito al monetaggio, viti, vari pezzi di ricambio, cacciaviti, brugole, una lente d’ingrandimento per migliorare la lettura delle istruzioni, ma soprattutto la visione delle figure illustrative.
 
Matthew per lo più è sdraiato sul foglio aperto delle istruzioni, nel tentativo di ricevere qualche illuminazione miracolosa, che però non sembra giungere.
Molto più composto, con le gambe incrociate, a discapito dei suoi jeans strettissimi, Dom sta seduto, rigirandosi la macchinina telecomandata fra le mani, esaminandola per ogni dove.
“Forse ci vorrebbe un tocco femminile...” borbotta il biondo.
“No, Kate non si intende di motori... “ risponde con aria assente Matt.
Con un riflesso quasi condizionato, Dominic sbatte a terra la macchinina, in procinto di alzarsi.
“Fantastico, genio, ora ci sono ancora meno probabilità che possa funzionare correttamente!” finge di rimproverarlo il moro, divertito, ma dal suo sguardo si accorge che il biondo non ha alcuna voglia di scherzare.
“Io parlavo in generale. Che c’entra Kate? Cos’è?  E’ l’unica maledetta donna sulla faccia dell’intero maledetto pianeta?” sbotta il batterista, girando in tondo nella stanza.
“Calmati, Dommeh.”
“No, Bells, non mi calmo! Voglio dire, già sono pochissimi  ormai i momenti dove tu ed io possiamo starcene un po’ soli ... e tu me li rovini così!” protesta Dom.
“Quando stavo con Gaia non facevi mai così.” riflette ad alta voce Matthew, alzandosi.
“Con lei era diverso.” risponde a denti stretti l’interpellato. “Non che andassimo d’accordo, certo che no, ma lei almeno certe cose le comprendeva, era molto più matura.” spiega il percussionista ed è una confessione che gli costa non poca fatica.
“Lo so.” mugola Matt, mesto.
“Ad ogni modo, la vuoi smettere di nominarmi tutte le tue ex? Non è molto gentile da parte tua!” lo incolpa il biondo.
“Scusa, è che ... hey, Kate non è una ex!” puntualizza il moro.
“No, hai ragione, ma mi piace pensare che lo sia.” sogghigna il suo migliore amico, con uno sguardo malandrino.
“Sei tremendo!” ridacchia il frontman, prima di farsi più serio. “Dom, non sarà così. Non stavolta. Lo sai, Bing...”
“Sei fortunato che a quel bimbo voglio un bene infinito, quasi come se fosse figlio mio.” ammette Dom.
Matt sorride, ma poi lo prende per le spalle, guardandolo dritto negli occhi con tutta l’intensità possibile.
“Voglio che tu capisca che questo non cambia niente. E’ vero, ora c’è quella piccola creatura che viene prima di tutto, ma tu resti importante per me, importantissimo, fondamentale, come lo eri dieci, sette, cinque o due anni fa. E sarà sempre così, perché tu sei unico e insostituibile, Dominic.” dichiara, prendendosi il suo tempo per scandir bene ogni parola.
“Matthew, hai ragione. Anche se il nostro non può essere un amore alla luce del sole, non significa che splenda meno degli altri.” gli sorride Dominic, rincuorato, con i suoi occhi color tempesta lucidi per l’emozione.
Matthew lo fissa con occhi blu intenso ricolmi di dolcezza, devozione e gioia, accarezzandogli i capelli.
“Riecco il mio Cuor di Zucchero.” mormora sorridente, prima di un bacetto fugace. “Ora però rimettiamoci al lavoro. Se questa macchina spera di poter aver la meglio su di noi si sbaglia di grosso!” dichiara con spirito combattivo ritrovato.
Dominic vorrebbe fargli notare che le macchine telecomandate, in quanto cose animate, non possono avere speranze o aspettative, ma considerando il soggetto con il quale ha a che fare, decide di lasciar perdere, assecondandolo.
 
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All’incirca un’ora dopo, quando crede di aver concesso loro tempo a sufficienza, Chris è particolarmente stupito di trovare ancora il cartoncino appeso fuori.
Dando per scontato che la porta sia ancora aperta, il bassista la apre nuovamente di un piccolo spiraglio, ma stavolta sente dei discorsi piuttosto diversi dagli ultimi che ha avuto occasione di origliare.
“Matt, così mi fai male, smettila!” si lamenta Dominic.
“Ci deve entrare per forza. E poi è colpa tua, cerca di stare meno rigido!” protesta Matt, sottosforzo.
Allibito, Chris tende l’orecchio alla fessura, per poter udire meglio.
“Io non sto affatto rigido, anzi, stando così fermo cerco di facilitarti di più il compito. Ed è inutile che tu spinga tanto, non deve essere quello il posto giusto!” insiste Dom.
 
- Ma che diavolo stanno combinando?-  si allarma Chris, tentando di convincersi che si tratti solo della sua fervida immaginazione che gli sta giocando brutti scherzi e ci deve essere una spiegazione logica.
 
“Sì, scusa, hai ragione. Del resto è la prima volta per entrambi.” mormora Matt. “Eppure l’illustrazione dice così. Fammi fare un altro tentativo... “ aggiunge, ricominciando a spingere.
 
- Prima volta? Illustrazione? Oh, buon Dio, quei due maniaci stanno facendo sesso in una posizione complicata del Kamasutra... e nel nostro studio!- si allarma il bassista, irrompendo all’interno della stanza, senza ripensamenti.
 
“Voi due, folli depravati che non siete altro, fermatevi subito! Ma come diavolo vi è saltato in mente di...” sbotta, ma si blocca a metà frase, non appena mette meglio a fuoco lo scenario che ha davanti, vale a dire Dom seduto sul tappeto, che regge la macchinina radiocomandata, tenendola per le ruote mentre, inchinato davanti a lui, Matthew spinge con irruenza il motore nel vano, premendo tanto da schiacciare le cosce di Dom con le ruote.
E, soprattutto, mentre fanno questo, entrambi sono, rigorosamente, totalmente vestiti.
“Costruire una macchina radiocomandata ... seguendo le istruzioni?” corregge la sua frase all’ultimo momento Chris, sconcertato, ma di certo molto meno scandalizzato.
“Hai scoperto il nostro piccolo, sporco segreto!” ridacchia Dominic, posando a terra la macchinina.
“Quindi, fatemi capire bene, avete perso ben più di due ore dietro a un giocattolo?” riepiloga il bassista.
“Anche più di due ore, siamo chiusi qui dall’ora di pranzo!” rivela il batterista.
“Ma soprattutto, non è un giocattolo!” si sente in dovere di precisare il chitarrista.
“Ha ragione Matt, è un graditissimo regalo che ci ha fatto una fan gentile. A montarla da cima a fondo ci abbiamo messo relativamente poco, è solo complicato da azionare!” spiega Dom, mostrandogli la macchina incriminata con aria imbronciata.
“Sul serio vi state esaltando tanto per un giocattolo?” ribadisce Chris.
“Non è un giocattolo!” si infervora Matthew, per poi placarsi. “E poi, se anche fosse? Lo sai che apprezziamo le cose semplici!”
“Proprio così!” gli da man forte il biondo.
Chris non riesce a trattenere una sonora risata.
“Oh sì, certo. Parole che provengono da un modaiolo incallito che manca poco che si compri un’auto soltanto perché si abbina alle sue scarpe!” ribatte Chris.
“Hey! Quello voleva solo essere un tweet spiritoso!” si difende il batterista.
“Con te non si sa mai dove finisca il confine dello scherzo!” controbatte il bassista, per poi voltarsi in direzione del frontman.
“E tu? Un inguaribile megalomane che vuole effetti speciali sempre più ambiziosi per i nostri show. Tra laser, luci, fiamme, scenografie imponenti e addirittura i fuochi d’artificio!” commenta il più giovane. “Ti rode ancora che ai Brits ti hanno ridotto il numero dei fuochi d’artificio che avevi pianificato, eh?”
“Stupidi bacchettoni, maniaci della stupida sicurezza!” borbotta Matt, al ricordo,digrignando i denti.
“Il punto è che non potete venirmi a parlare di semplicità!” ribadisce Chris.
“No, il maledetto punto è che ci hanno regalato una macchinina rotta!” si lamenta Matthew, indispettito.
“Già. Hey, Chris, non è che possiamo chiedere una mano a Kelly? Lei se ne intende di motori?” domanda Dominic, casuale.
“Che c’entra Kelly, adesso?” domanda perplesso l’interpellato.
“Oh, non ci far caso, Dom è convinto che ci voglia un tocco femminile!” alza gli occhi il cantante principale.
“Beh, a dire il vero, sì, Kelly è un asso col mondo delle quattro ruote, ma non la posso disturbare, è via con alcune delle sue amiche.” spiega l’altro cantante.
“E tu la lasci andare via così? Per conto suo?” domanda il biondo.
“Hey! Io passo con voi mesi interi in giro per il mondo, mentre lei rimane sempre a casa, a fare la mamma a tempo pieno, salvo qualche graditissima sorpresa che mi fa di tanto in tanto, quando riesce a raggiungermi in qualche tappa. Quindi io non dovrei concederle nemmeno un paio di giorni con le sue amiche?” gli fa notare il bassista.
“Mi sembra uno scambio equo.” approva Dom.
“E poi, la conosci, lei è un tipetto vivace, ha bisogno dei suoi spazi ogni tanto!” sorride Chris.
“Quindi dovremo fare da noi... “ borbotta Matt.
“Datemi qua!” replica Chris, prendendo di malo modo la macchinina. “Non capisco che cosa possa esserci di così complicato. Ve la sistemo in un attimo!” si impunta, sedendosi a terra per poterla esaminare con più cura.
 
“Ottimo, direi che allora noi possiamo concederci una pausa!” decide Dom, stiracchiandosi pigramente.
“Dopo tutto questo duro lavoro ce la meritiamo proprio!” approva Matt.
“Duro lavoro? Ma se non avete combinato nulla!” fa notare loro Chris.
“Hey! Due ore di modellismo non le chiamerei proprio niente.” protesta Dom, uscendo con il pianista.
 
“Beh, ora ci vorrebbe qualche cosa di dolce.” commenta Matt, respirando l’aria aperta, riempiendosene i polmoni.
Il tempo di dirlo e Dominic lo tira a sé per un lungo bacio lento e morbido.
“Mm, tesoro, grazie, però io intendevo dolci veri, da mangiare, non lo so... una bella fetta di torta o un gelato.” chiarisce il moro.
“Scusa.” bofonchia l’altro, mesto, mesto.
Matt sorride, alzandogli il viso, facendo pressione con un dito sotto al suo mento, per costringerlo a guardarlo.
“Hey, non ho detto che non mi sia piaciuto.” mormora languido il più piccolo, facendo così tornare il sorriso sul volto del più grande.
“Dài, Matt, allora andiamo a casa mia, ho il gelato al cioccolato.” lo invita.
“Uhmm, quindi mi stai invitando a prendere il gelato da te ...  o su di te?” mormora suggestivo, leccandosi le labbra.
Senza perdere altri preziosi, ulteriori secondi, un impaziente Dom carica in tutta fretta un ridacchiante Matt nella sua macchina, si mette al volante e sfreccia via.
 
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E quasi il tramonto e né Matt né Dom hanno più fatto ritorno.
Tuttavia, Chris è troppo preso da ciò che sta facendo per preoccuparsi seriamente di questo.
Dopo aver chiesto aiuto a suo figlio Frankie che ci ha messo un minuto per esaminare la macchinina radiocomandata e solo mezzo per sistemarla con poche, semplici, ma fondamentali mosse, Chris ha allestito una pista da corsa con tutto ciò che aveva a disposizione nello studio e si sta divertendo come un pazzo a far fare alla macchina ogni possibile acrobazia, mentre un unico pensiero alberga nella sua mente.
 
- Matt e Dom si stanno perdendo tutto il divertimento!-
--
 
FINE
 
Io davvero non so perché , ma è più forte di me, questi due (o tre se includo Chris, quattro se includo Tom) mi ispirano solo cose altamente folli e dementi XD
è da quando ho visto quella foto (Ok, non è del periodo T2L, ma faccciamo finta che lo sia XD ) che sapevo che prima o poi ci avrei scritto su qualcosa XD

Spero solo vi sia piaciuto. E se io ho fatto sorridere voi, voi farete sorridere me? *O* mi basta un commentino piccino picciò.. anche un insulto! XD
 
p.s. Per chi la segue, la scorsa settimana ho aggiornato pure ‘Just a little bit ‘ ^^
   
 
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