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Autore: maelle    20/09/2013    2 recensioni
[STORIA MOMENTANEAMENTE SOSPESA]
Un sogno nel sogno? Fantastico. Devo aver battuto davvero forte la testa.
Non riuscivo più a distinguere tra realtà e sogno. Esisteva davvero un Greg? O era solo il frutto della mia fantasia? L'amore che provavo per quella strana figura, era sincero?
[seguito di Open Your Eyes ]
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Don't wake me up if I'm sleeping this life away'
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Capitolo 1


This life goes by so fast












'I will love you till the end of time'
 
Era un sogno? Sono ancora in un sogno?




La risposta la ebbi in men che non si dica, svegliandomi di colpo leggermente sudata.
Un sogno nel sogno? Fantastico, davvero.
Mi guardai attorno, era tutto come me l'ero immaginato durante il sonno.

- Holly! Sei sveglia finalmente! - trillò felice Audrey. Ci mancavano solo lei e Mery accanto al mio letto con uno sguardo allucinato, da quanto tempo non aprivo gli occhi? 

- Sveglia chiama l'infermiera, il dottore, qualcuno. - si rivolse frettolosamente a Meriem senza però degnarla di uno sguardo, infatti continuava a guardare me e la cosa iniziava ad inquietarmi. Non poco.

- Audrey..la smetti di fissarmi in questo modo? E' abbastanza imbarazzante. - mormorai con la bocca secca ed impastata per il sonno. Acqua, avevo bisogno di bere.
Notai una bottiglietta sul tavolo accanto al mio letto e con molta fatica cercai di alzare il braccio destro per afferrarla, ma ero troppo debole.

- Faccio io tesoro. - mi sorrise Audrey mentre Meriem usciva dalla stanza forse per andare a cercare qualche dottore.
Mi portò la bottiglietta alle labbra ed io alzai lievemente il viso.

- Cosa è successo? - domandai, avevo bisogno di sapere e la confusione nella mia testa era troppa e troppe erano le domande.
Da quanto tempo ero in quelle condizioni? 
E cosa significava quel sogno?
Non riuscivo più a distinguere tra realtà e sogno. Esisteva davvero un Greg? Il mio amore per lui era sincero o solo frutto dei miei pensieri? Dio, quanto forte avevo sbattuto la testa?

- I dottori ci avevano detto che potevi non ricordarti nulla dell'accaduto. - mi spiegò -  Sei stata investita tre giorni fa da una macchina mentre andavamo a scuola il primo giorno. Sai quel bar vicino a scuola? Ecco, quella mattina io non avevo fatto colazione e tu, come al solito, avevi insistito per farmi mangiare qualcosa. Era già suonata la campanella ma da buona testarda che sei, hai attraversato di corsa la strada per andare a comprarmi una brioche. Solo che..- si interruppe abbassando gli occhi, probabilmente stava rivivendo le immagini di quel giorno nella sua mente.

E io non potei non sentire una sensazione strana, come di déjà vu. Aveva usato le stesse parole nel mio sogno, possibile che fosse un sogno promonitore?

- Solo che attraversando ho tagliato la strada ad un'auto. - conclusi.

Audrey annuì sorpresa. - Come fai a saperlo? -
E ora? Non potevo mica raccontarle che l'avevo sognato. Come minimo mi avrebbe riso in faccia.

- Ho solo tratto le mie conclusioni. - mentii.
Fortunatamente Meriem irruppe nella stanza con al seguito un dottore, lasciatemelo dire, proprio niente male, ponendo la parola fine alla nostra conversazione.


- Oh signorina Bennett finalmente si è ripresa. Facciamo subito una visita veloce per vedere se tutto è normale. - esclamò il dottor Jenkens, così era scritto sul suo cartellino. Era entrato con un grande sorriso ed era affascinante, molto. Anche se poteva essere mio padre, ops.
Era un uomo alto e con un fisico niente male, moro e occhi scuri profondi come un pozzo. Chissà quante donne ci erano cadute dentro.



Per i seguenti giorni non feci più domande riguardo all'incidente e non accennai nemmeno ad un presunto Greg o ad uno dei suoi amici. In realtà iniziavo a credere che non esistessero e che fossero frutto della mia immaginazione. Inoltre erano iniziate le sedute di riabilitazione, ero troppo fragile dopo giorni e giorni passati sdraiati sul letto.
Passai i giorni tra mia madre, Meriem, Audrey e qualche parente in visita.
Vennero persino mia sorella e il suo ragazzo Carlos, non dovrebbe sembrarmi troppo strano dopotutto è mia sorella, ma sapere poi che era stata molto in pensiero per me mi fece quasi sorridere. 
No, non sono pazza, ma non eravamo mai state molto unite o almeno non a parole o gesti. A nessuna delle due è mai piaciuto esternare i proprio sentimenti e darsi un bacio o un abbraccio per noi era qualcosa di molto significativo, perchè non succedeva spesso.

- Oh buongiorno dottor Jenkens. - salutai con un sorriso sulle labbra l'uomo appena entrato.

- Vedo che stai molto meglio Holly, bene. Direi che oggi potresti anche uscire. - il mio sorriso si estese ancora di più, per quanto possibile, finalmente sarei potuta tornare a casa.



- Casa dolce casa! - urlai una volta entrata in casa mia, subito l'odore di fiori secchi posti vicino all'entrata mi invase non potei sentirmi meglio.
Ero riposata ed ero tornata in forma, non avevo più problemi.
Certo, mia madre mi aveva fatto una bella ramanzina sulla mia imprudenza nell'attraversare la strada, ma era solo spaventata la potevo capire. 

- Era così vuota la casa senza di te, Holly. Ora che tua sorella si è trasferita, la tua assenza in casa mi faceva sentire triste. E sola. - mormorò dolcemente mia madre e l'abbracciai fortemente.
Mi faceva tenerezza, in tutti questi anni l'aveo sempre vista prendersi cura di me e mia sorella mettendo in secondo piano la propria vita, soprattutto quella sentimentale. Non ha mai avuto un uomo, almeno non una storia seria e mi è sembrata sempre una donna così sola. E la ringrazierò sempre per come mi ha cresciuta, però ora aveva bisogno di un uomo. La vita scorre in fretta, io crescerò e lei rimarrà da sola? Non voglio che rimanga in una casa così grande, quando sarà vecchia cosa avrà, a parte qualche storia da raccontare?

Nessuno con cui condividerle.

No, non va bene. Lei ha passato una vita a sistemare le sue figlie, quando penserà a se stessa?
- Mamma? - la richiamai presa da un lampo di genio.

Ok, forse non era un'idea geniale ma valeva la pena tentare. Il mio dottore aveva più o meno la sua età, un pensierino poteva farlo.. - Ma in fatto di uomini..è da un po' che non esci con qualcuno, no? -

- Holly. - mi interruppe subito - Non ne voglio parlare, non mi sembra il momento ideale. Ora perchè non vai a riposarti in camera mentre io preparo la cena? - sorrise.

Annuii e in silenzio salii in camera mia buttandomi sul letto, chiusi gli occhi per tentare di liberare la mente.
Tutti i miei buoni propositi furono interrotti dalla vibrazione del mio cellulare che avevo, purtroppo, ancora nella tasta dei miei jeans.
Chiunque tu sia, mio caro mittente, sappi che ti sto maledicendo. 
Meriem. Ecco, chi poteva scrivere sempre in momenti poco opportuni se non lei?

- Hollyyy come stai?? Sappi che io e Audrey veniamo da te domani mattina, è domenica e ho già avvertito tua madre, va a fare la spesa. Non rompere le palle e non rispondere al messaggio. Veniamo anche contro il tuo volere. xx 

Questi erano i messaggi che mi inviava la mia migliore amica. Devo farmi delle amiche decenti.
E poi io domani volevo riposarmi, prendermi una giornata solo per me. Dovrò rimandare per colpa di quella squinternata di Mery che mi ritrovo come amica..

- Holly la cena! - non finii nemmeno di insultarla per bene che mia madre mi chiamò.

C'era un buon profumo che proveniva dalla cucina, lasagne. Al diavolo tutto, questa sera ci siamo solo io e le mie lasagne.






Buonasera mie care donzelle :)

Okay questo sarebbe una sottospecie di continuo dell'altra, ed unica, mia storia 'open your eyes'. E scusate se il capitolo è corto ma fa da
prologo, dovevo fare un 'ponte' tra le due storie.
Avete presente l'ultimo capitolo quando Holly si sveglia in ospedale e scopre che era tutto un sogno? Bene, anche quello era un sogno ahahah
Qui però si sveglia sul serio, almeno per adesso.. ahahah non preoccupatevi, non finchè non mi verrà un altro colpo di genio e magari farò morire qualcuno
No, se ho intenzione di far morire qualcuno non ve lo dirò.
Perchè sto parlando di morte? Ahh troppa Lana Del Rey ( tranquilli per adesso non ho intenzione di riempire i capitoli con citazioni e canzoni di lana ahah ne avete avuto abbastanza)
Comunque, non so perchè mi è venuto in mente di fare il seguito, forse perchè non mi piaceva come l'avevo fatta finire, diciamo la verità, non aveva senso!
Non so bene che piega prenderà la storia, perchè come sapete, io non ho mai una trama precisa in mente ahah

Adios e a presto
bacioni, martina

p.s. se non l'aveste capito Mery sarebbe il diminutivo di Meriem, perchè il nome per intero non mi piace ahah
  
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