Non sarebbe bello, prendere uno zaino, riempirlo solo dell' indispensabile per vivere, e partire?
Non sarebbe bello, viaggiare alla scoperta del mondo, per descriverne ogni aspetto, per conoscere ogni sua persona, ogni sua cultura, ogni sua civiltà, non sarebbe bello, poter scrivere di ciò che si vede?
Ma non sempre è possibile, partire da un giorno all' altro, ed è così che nasce l' immaginazione, è così che nasce la scrittura.
Lo scrittore, viaggia nella sua mente, ha scoperto di non avere necessià di spingersi ai confini del mondo per poter raccontare una storia, non è necessario, per lo scrittore partire ed andare via.
Per lo scrittore, il viaggio più lungo, e proficuo, è quello all' interno della sua mente, all' interno dei suo pensieri che poi trasporta su carta, la stessa carta che diventa un prolungamento della sua psiche, della sua stessa vita.
E così, allo stesso modo, il viaggiatore, che se ne va per il mondo, è anch' egli scrittore, è colui che racconta dei suoi viaggi, che sia al mondo o a se stesso, ne racconta sempre un pezzettino, e ne fa prolungamento della sua vita.
Lo scrittore, è viaggiatore, come il viaggiatore, è scrittore.
Che sia questo viaggio fisicamente reale, o immaginario a tal punto da essere reale, è sempre un viaggio, e porta sempre con se, un po' di vita di chi lo compie.
E regala un po' di vita a chi lo legge.
"Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un'altra realtà inesplorata che somiglia al sogno".








Angolino per me ^^
Pensiero velocissimo e venuto un po' per caso sui viaggi e sugli scrittori.
Spero si sia capito il mio pensiero e ciò che volevo esprimere. A me risulta chiaro, perchè so dove voglio andare a parare, ma spero risulti altrettanto comprensibile anche a voi che leggete; questo per me è un periodo molto particolare e intenso, e questi brevi testi ne sono la prova.
Beh, spero di ricevere un vostro commento, alla prossima un bacio
Aika


* la frase in corsivo: "Il viaggio è una porta attraverso la quale si esce dalla realtà nota e si entra in un'altra realtà inesplorata che somiglia al sogno" è di Guy De Maupassant (scrittore e viaggiatore francese)