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Autore: michaelgosling    21/09/2013    3 recensioni
1935. Una bambina olandese di nome Henny viene mandata a vivere in America perchè in pericolo: sebbene non sia qualcosa a cui Hitler è contrario rischia molto per via di qualcosa di segreto che riguarda il padre.
1947. Henny si ritrova ad essere testimone di una serie di omicidi: è l'inizio di una catena di eventi riconducibili a quel segreto a lei nascosto per anni e che la porteranno ad essere nuovamente in pericolo.
Si svelerà mai questo segreto? E perché qualcuno la vuole morta?
Genere: Mistero, Romantico, Thriller | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Tematiche delicate
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dddd CAPITOLO 14. RISVEGLIO

Harvey si aspettava di svegliarsi in una cella, in una buca o di non svegliarsi affatto, ma svegliarsi in un comodo letto a due piazze con tanto di coperte era qualcosa di troppo irreale.
Aveva quel genere di mal di testa che si ha dopo una sbronza, e sentiva anche delle terribili fitte allo stomaco.
D'istinto, si alzò la T - shirt e vide delle fasciature.
Qualcuno lo aveva preso, portato in un luogo sicuro e confortevole come una casa e l'aveva curato.
Qualcuno gli aveva salvato la vita.
Vista l'efficienza che aveva dimostrando curandolo, doveva trattarsi di un medico o comunque di qualcuno che ha studiato medicina, magari all'università.
Scosse la testa, dandosi mentalmente dello stupido.
Lui era un serial killer e tutti lo conoscevano in città.
Chi poteva essere il pazzo che una volta visto, invece che ucciderlo o riportarlo alle autorità, se l'è portato a casa e si è preso cura di lui?
Pensò che fosse stato uno della banda che voleva la ragazza morta, ma non poteva essere.
Conoscendoli, mai l'avrebbero portato in una casa così, soprattutto considerando che hanno cercato di ucciderlo.
Lasciò la stanza e si guardò un po' attorno, notando fotografie e quadri.
Una voce lo fece sobbalzare.
"Non dovresti muoverti. E' bene che tu stia un altro paio di giorni a letto per recuperare totalmente le forze."
Harvey si voltò verso la direzione dalla quale proveniva la voce, e vide un uomo.
Era tra i 30 e i 40 anni, e sebbene non fosse dotato di una bellezza particolare, aveva dei bellissimi occhi scuri molto grandi e dolci.
Le labbra erano leggermente carnose, e portava anche un filo di barba.
Harvey si incamminò verso di lui, chiedendosi come mai non l'avesse riconsegnato alla polizia.
Magari era un omofobo che voleva ucciderlo personalmente.
"Ma... mi hai visto? Hai visto chi sono?" sbottò Harvey, leggermente teso.
"Vorrei poterlo fare, davvero. Ma non posso."
Harvey vide che quell'uomo non muoveva gli occhi, e li teneva fermi.
Ecco perchè non l'aveva denunciato.
Era cieco.
E se era cieco non poteva sapere chi aveva davanti.
"Perchè dovrei conoscerti? Sei famoso?" chiese gentilmente l'uomo, facendo un mezzo sorriso e mostrando i denti perfettamente bianchi e dritti.
"Non ho molti fan, quindi lascia stare." mormorò Harvey, cercando di cambiare argomento.
"Tutte le persone famose hanno dei fan, qualunque cosa abbiano fatto."
No, non credo proprio.
"Non sempre è così."
"Avanti, tutti facciamo cose di cui non andiamo fieri."
Non ne hai idea.
"Grazie per avermi aiutato."
"Di niente, ma credo che dovresti andare a denunciare alla polizia l'accaduto. Eri messo parecchio male."
No, andare alla polizia non è esattamente la migliore delle idee.
"Posso fare una telefonata?" chiese Harvey, ricordandosi che avrebbe dovuto incontrarsi con Henny.
"Certo. E' nel soggiorno. Io vado in bagno così ti lascio la tua privacy."
Harvey aspettò che l'uomo lasciasse la stanza, e poi compose il numero.
Dopo un paio di squilli, sentì la voce di Henny.
"Henny? Sei tu?"
"Cosa è successo? Io sono qui che ti aspetto."
"Lo so, ma ho avuto degli inconvenienti. Ascolta, io cercherò di raggiungerti il prima possibile, ma tu devi fare una cosa."
"Certo. Dimmi. Se posso."
"Appena chiudiamo la conversazione, voglio che vai in cucina. Apri il terzo scaffale dal basso vicino al frigorifero e troverai un elenco. Cerca i due poliziotti e chiamali. Dì loro che sei scappata perchè la banda aveva capito dove ti trovavi e dargli l'indirizzo. Se ti fanno domande rispondi che non hai tempo per spiegare e che dirai tutto quando arriveranno. Dì loro che ti devono raggiungere il prima possibile."
Era rischioso, soprattutto se intercettavano la telefonata, ma Henny non poteva stare da sola.
Era troppo rischioso.
"D'accordo. Ma tu sbrigati, per favore."
Harvey buttò giù la cornetta e si diresse verso la porta d'ingresso della casa.
"Te ne vai?"
Era quell'uomo.
"Vado.. vado alla polizia a fare la denuncia. Grazie... ma tornerò!"
Harvey non aveva la minima intenzione di passare del tempo con un cieco, ma quell'uomo gli aveva salvato la vita ed essendo cieco non doveva avere molte persone con cui parlare.
"Ti aspetto."
Harvey uscì e si chiuse la porta alle spalle.

ECCOMI :) QUESTO E' UN CAPITOLO UN PO' DIVERSO DAGLI ALTRI, MA SPERO VI SIA PIACIUTO COMUNQUE :) FATEMI SAPERE ! CIAOOO
  
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