Libri > Harry Potter
Segui la storia  |       
Autore: N a s h i r a    21/09/2013    2 recensioni
Harry, Ron ed Hermione sono prigionieri a Villa Malfoy, quando Dobby giunge in loro soccorso, ma qualcosa va storto nella fuga. Hermione rimane indietro. Imprigionata e torturata da Bellatrix, viene ridotta ad una pallida ombra di quella che era un tempo. Dopo le terribili sevizie subite, però, ecco il contrordine: la Mezzosangue deve vivere. Così a Draco Malfoy viene ordinato di prendersi cura di lei, e quello che per Hermione era stato, fino a poco prima, un nemico, diviene il suo unico contatto umano, colui che (volente o nolente) veglia su di lei. Un Draco diverso dal tracotante serpeverde che spadroneggiava per i corridoi di Hogwarts, un ragazzo che, suo malgrado, ha scoperto che il mondo è molto diverso da come gli era stato dipinto che nella guerra, nell'infliggere morte e seminare distruzione, non c'è niente di glorioso.
Ma perché Voldemort decide di tenere in vita Hermione?
Che piani ha in serbo per la giovane Mezzosangue?
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco Malfoy, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Prologo

 

HTML Online Editor Sample

 

 A ciascuno è affidato il compito di vegliare sulla solitudine dell'altro.

- Lia Varesio

 

-Viva. Hai bene inteso? L'Oscuro Signore vuole che la teniamo in vita. Ha dei... progetti in serbo per lei.- disse una donna in abiti scuri con un sussurro minaccioso. -Sai cosa accadrebbe alla tua famiglia se fallissi anche questa volta, vero? Comprendi quanto sia semplice, quasi noioso, questo compito? Il mio Signore ricompensa chi gli è d'aiuto e elimina coloro che lo intralciano. Comprendi, Draco?-

-Comprendo, zia Bellatrix.- rispose il giovane. Il suo volto era una maschera ma la sua voce tremò, tradendolo. Quello che stava giocando era un gioco pericoloso, e se ne era accorta troppo tardi.

-Non ti è concesso avere paura!- sibilò la signora Lestrange. -Dovresti gioire della possiblità che il nostro Signore ti offre di redimere te e la tua famiglia dal fango con cui il tuo stupido padre ha ricoperto te e mia sorella! Hai una seconda possiblità e non in molti te l'avrebbero concessa. Non io, di sicuro.-

-Ti chiedo perdono, zia. Non fallirò.-

-La ragazza ti conosce, potrebbe essere più facile per te avvicinarla. La troverai un po'... malridotta- aggiunse Bellatrix sghignazzando, -ma ha avuto solo un assaggio di quello che meritano i sanguesporco come lei- concluse, roteando gli occhi verso il cinereo nipote e strizzando leggermente la bocca, come a volersi accertare che lui concordasse.

Egli tuttavia non diede alcun segno di assenso o dissenso. Rimase semplicemente in piedi di fronte a lei, rigido come una statua, gli occhi chiarissimi che bucavano l'oscurità della stanza, mobili e vigili sul suo volto emaciato, fissi sulla sorella di Narcissa Malfoy.

La strega, dal canto suo, non era intenzionata a perdere altro tempo a discutere della vita o della morte di una sporca Mezzosangue.

-Attento a ciò che fai, Draco.- sibilò con astio un attimo prima di smateralizzarsi.

Draco Malfoy attese ancora qualche secondo, per essere certo che lei se ne fosse andata.

Poi appoggiò la schiena contro il muro e si lasciò scivolare per terra.

 

 

 

 

 

Aveva imboccato i sotterranei portando un vassoio di cibo per quella maledetta mezzosangue.

Rise tra sé e sé di una risata folle, mentre pensava che si era ridotto a farle da cameriere nella sua stessa dimora.

Questa volta era facile, non doveva uccidere. Doveva far sì che qualcuno vivesse e poco gli importava che si trattasse di un mezzosangue o di un purosangue blasonato.

Da quando il Signore Oscuro era diventato una presenza ingombrante nella vita della famiglia Malfoy, molte delle sue precedenti certezze avevano iniziato a vacillare.

Questa volta non avrebbe fallito. Doveva solo accertarsi che lei mangiasse e che non decidesse di spaccarsi la testa contro un muro per puro dispetto. Se fosse morta o se la fosse lasciata morire... sarebbe stato come firmare la condanna a morte dei suoi genitori. E probabilmente anche la sua.

-Granger! Sono venuto a portarti la cena! Sei contenta di vedermi?- gridò, con il tono più spavaldo che riuscì ad assumere, mentre si accingeva ad aprire la porta della sua cella.

Nessuna risposta.

Diamine,maledetta Mezzosangue, non sarai mica scappata? Questa cella è troppo buia..”

La porta si aprì con un cigolio tremendo e Draco estrasse la bacchetta per fare un po' di luce.

-No!- ringhiò una voce femminile -Ti prego...no...la luce...no...- s'interruppe, colpita da un ascesso di tosse.

-Va bene Mezzosangue, calmati. Ti ho chiesto di morire per sei anni di fila e non sei stata abbastanza gentile da accontentarmi, fammi almeno questa cortesia: non morire adesso.- disse Malfoy rivolto all'angolo buio dal quale proveniva la voce, nel tentativo di continuare a ostentare un po' della sua antica spavalderia. Poggiò in terra il vassoio, non voleva rischiare di inciampare e dover andare a prenderle dell'altro cibo.

-Puoi anche portare via quella roba, lurido mangiamorte. Preferisco morire ora che passare la vit..- altri profondi colpi di tosse interruppero il tentativo di ribellione di Hermione

Ora mi toccherà anche imboccarla” pensò stizzito Malfoy. “E qui fa davvero freddo. Devo darle qualcosa di caldo altrimenti morirà di polmonite molto prima che di fame.”

-Ascoltami, Granger- disse, stavolta in tono secco, senza traccia dell'antico scherno -sarò onesto; non potrebbe interessarmi meno di quello che vuoi o non vuoi. Mi è stato chiesto, più precisamente ordinato di tenerti in vita. Tu sei troppo intelligente per non sapere come funziona. Ne va della vita della mia famiglia e non permetterò al tuo orgoglio Grifondoro di uccidere quattro persone, dovessi anche scagliarti contro la maledizione Imperius, per quanto tu possa essere debole e provata!- sbottò. La sua voce aveva di nuovo tremato. Il vecchio Draco Malfoy era morto da tempo. Ora quello nuovo cercava disperatamente di rimanere in vita.

-E aggiungo che non me ne frega un cazzo che ti dà fastidio la luce, visto che devo controllarti non posso farlo al buio. Lumos!- aggiunse, quasi gridando.

Una luce morbida e tenue riempì le umide pareti della cella buia.

La bacchetta di Draco Malfoy cadde con un tonfo sordo.

 

  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Harry Potter / Vai alla pagina dell'autore: N a s h i r a