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Autore: DeathOver    22/09/2013    5 recensioni
-Ma che scherzi?! Io quelle quattro sfigate le batto quando voglio!- mi rispose di tutto tono, scendendo dal ramo e andandosene.
Sospirai, vedendolo andare via a passo lento verso Mogania.
“E io che pensavo fosse la volta buona…”
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Ambientato nel mezzo degli avvenimenti di HG/SS, accenni alla SuolSilverShipping.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lyra / Kotone, Silver
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Videogioco
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Le lanterne appese alle case illuminavano la fredda sera di fine Dicembre di una intensa luce tra il rosso e l’arancione. Amarantopoli era uno dei miei luoghi preferiti nella regione: a differenza di come molti dicevano, non era una città di “vecchi”, ma una meravigliosa cittadina in vecchio stile, con case dai tetti in legno di bambù e tegole rosse e lanterne messe al posto dei lampioni per illuminare le strade.
Sui rami degli alberi vi erano appesi dei rettangoli di carta colorata, con su scritti i desideri delle persone. La sera non era molto affollata, ma le poche persone che giravano per le stradine erano vestite con dei kimono decorati con degli elegantissimi disegni sul tessuto.
Mi guardai ancora una volta intorno: mi sentivo leggermente fuori luogo, dato che ero l’unica ragazza a non essere vestita in kimono. Siccome la sera faceva freddo, indossavo dei pantacollant bianchi pesanti, un vestito anch’esso bianco con sopra una mantellina rosa, guanti bianchi e stivaletti rosa.  Tutto ciò che era rimasto invariato dal solito abbigliamento da tutti i giorni era il mio grande cappello bianco con il fiocco rosso, la mia tracolla gialla e i lunghi capelli castani legati in due codini con elastici rosa.
Puntai i miei limpidi occhi marroni sull’imponente edificio che mi si ergeva davanti, in tutta la sua eleganza e antichità: il Teatro.
Ero venuta apposta per quello: dovevo battere le cinque kimono girl di Amarantopoli, se volevo continuare il mio viaggio.
Mi girai verso il mio Feraligatr, sorridendo rassicurante. –Entriamo?- gli chiesi, con tono dolce ma deciso.
L’alligatore ringhiò, mettendo in mostra i denti bianchi in segno di assenso.
-Andiamo, allora!- Feci per fare un passo, quando una familiare testa rossa mi venne addosso.
-Perché…? Perché non riesco a vincere? Eppure sono delle semplici Kimono Girl!-
La testa rossa che era appena uscita dalle porte del teatro, alias il mio rivale, teneva lo sguardo basso..
-Silver?- provai a chiamarlo piano, certa che come al solito mi avrebbe risposto in modo sgarbato. Sollevò lo sguardo, guardandomi con i profondi occhi argentei che tenevano fede al nome.
Questi ultimi avevano qualcosa di diverso dalla loro solita freddezza, sicuramente era rabbia, o frustrazione.
Mi riconobbe e distolse subito lo sguardo, tornando al solito tono distaccato.
-Ehi, Cetra, per caso mi stavi guardando?- mi chiese, senza incrociare lo sguardo al mio.
-Ciao, Silver..- lo salutai come al mio solito, ripensando alle sue parole. –Non ce l’hai fatta?- chiesi in seguito, piano e titubante. Era logico che l’avessero sconfitto, ma non sapevo cosa dire.
Incrociò le braccia al petto con strafottenza, come se non gliene fregasse ina bacca secca.
-Proprio così, non sono riuscito a battere cinque Kimono Girl di fila. E io che pensavo fosse una passeggiata. Mi hanno fatto a pezzi..- Invece gliene fregava: gliene fregava eccome, ma lo nascondeva palesemente. Solo uno stupido, potrebbe cascarci.
L’aria venne riempita da un silenzio imbarazzante. Abbassai lo sguardo, sospirando e pensando a cosa dire. Silver mi precedette e prese la parola.
-Tanto lo so che sei venuta a sfidarle anche tu, ma non ti credere chissà chi solo perché hai battuto il Team Rocket. Le Kimono Girl sono più forti di un tornado.-
Detto questo, prese a camminare per la strada alla mia sinistra.
-A-aspetta!- provai a fermarlo gridandogli dietro.
Il rosso si fermò, dandomi le spalle. –Allora, che aspetti? Entra! Io non ci torno dentro…non voglio vederti vincere.- strinse i pugni e corse, o meglio; scappò, via, senza nemmeno darmi il tempo di rispondergli.
Continuai a fissare la strada dov’era sparito, sconsolata: avrei voluto parlare di più con lui, questa volta.
-Seguilo, Cetra: noi possiamo aspettare.. lui non ti aspetterà.- intervenne una voce gentile alle mie spalle, che mi fece sobbalzare. Mi girai piano, e vidi una delle cinque kimono girl sorridermi dolcemente, accennando alla strada con la testa.
-Vi ringrazio, tornerò il prima possibile!- mi inchinai leggermente, ricambiando il sorriso e correndo nella direzione in cui era scomparso Silver.
Non fu facile trovarlo: impiegai quasi mezz’ora e setacciai tre quarti della città.
Si era andato ad imboscare su un alto ramo di un bell’albero con le foglie gialle tendenti all’arancio chiaro, con la schiena appoggiata al tronco dell’albero e le gambe a penzoloni fuori dal ramo.
Salii per un metro e mezzo, intenta ad andare sul ramo affianco al suo, ma scivolai sulla corteccia bagnata.
-KYAH!- piantai un urletto stridulo quando mi accorsi di cadere, mentre stringevo gli occhi e aspettavo l’impatto con il terreno, impatto che non arrivò.
Riaprii gli occhi con cautela e mi accorsi che ciò, o meglio, chi mi aveva salvata dallo sfracellarmi a terra era il mio rivale. Mi aveva afferrata per il braccio con una mano guantata.
-Sei sempre la solita imbranata.- esordì subito dopo, con menefreghismo.
Mi tirò sul ramo, che era abbastanza grande da starci in due, e si stirò il braccio.
-Grazie..- alzai lo sguardo, fissandolo negli occhi argentei e lucidi. Stava piangendo?!  
Dire che ero sorpresa è dire poco: Silver, quel Silver che sembrava si divertisse a passare le giornate a insultarmi e a darmi della debole, stava piangendo?
Quest’ultimo, che si accorse che lo fissavo, distolse lo sguardo arrossendo lievemente.
-Silver è tutto a posto?- gli chiesi, incuriosita e anche leggermente preoccupata.
-Non sono affari tuoi!- incrociò le braccia al petto, sbuffando. Come al solito…
Tra di noi scese di nuovo il silenzio, ma stavolta fui io a prendere la parola.
-Ti va di battere le kimono girl con me?- gli chiesi, sorridendo gentile.
-Ma che scherzi?! Io quelle quattro sfigate le batto quando voglio!- mi rispose di tutto tono, scendendo dal ramo e andandosene.
Sospirai, vedendolo andare via a passo lento verso Mogania.
“E io che pensavo fosse la volta buona…”
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Il giardino delle camelie (?)
Buonasera a tutti!^^
Oggi ho deciso di pubblicare la mia prima One-shot sulla Soulsilver shipping!*^* (---> Me= SoulSilverShipper)
Per il carattere di Silver mi sono basata sul videogiUoco, e le sue citanzioni sono tratte da quest'ultimo!^^
Per chi non l'avesse capito, è ambientato dopo la sconfitta del Team Rocket (T^T Milas..!) e prima del risveglio del leggendario mascotte del gioco (Lugia o Ho-ho), quando il protagonista deve sconfiggere le Kimono Girls e si incontra con Silver prima di entrare nel teatro

Per dubbi/chiarimenti/consigli ditemi pure, in particolare mi piacerebbe migliorare il carattere di Silver!^^
See yah! *3*

Giu-chan!X3
   
 
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