Anime & Manga > Ranma
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Autore: Cerbyatta Cullen    22/09/2013    3 recensioni
Aveva assistito ad altre notti di luna nuova su quel tetto, ma mai tanto buie come quella. Non si sarebbe mai immaginato, in una notte del genere, di veder passare una stella cadente. La sua coda era tanto luminosa che, seppure per pochi istanti, aveva illuminato a giorno il tetto del dojo. Ranma non ci pensò due volte, nonostante non avesse mai creduto a tutte quelle storie. Espresse un desiderio.
Genere: Romantico, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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1. NOTTE DEL MANCATO MATRIMONIO

Ranma non aveva mai creduto a quelle sciocchezze. Non che fosse la prima volta che gli capitava. Era già accaduto, infatti, che si trovasse di fronte allo spettacolo offerto da una stella cadente. Se lo ricordava bene.
La prima volta era accaduto mentre osservava al telescopio la principessa Ori, insieme ad Akane. Improvvisamente la stella aveva iniziato a cadere, senza motivo. Poi Akane era caduta dal balcone e lui si era precipitato in giardino a soccorrerla. La strana caduta di Ori se l'era già dimenticata. 
Un'altra volta era accaduto durante la festa di Natale dell'anno precedente. In realtà non si trattava di una sola stella cadente... ne erano cadute a centinaia probabilmente! Questa se la ricordava ancora meglio. 
Era sempre lì, sul balcone, e c'erano anche tutti gli altri. In quel momento aveva pensato che sarebbe stato stupido esprimere un desiderio. Il fato non esisteva e un uomo poteva realizzare da solo i propri desideri, bastava volerlo. Prendendo coraggio dai suoi stessi pensieri, quella sera posò una mano sulla spalla di Akane, intenta ad ammirare lo spettacolo col naso all'insù, e l'attirò a sè.
Lei non lo respinse, anzi. Appoggiò il capo sulla sua spalla, in completo silenzio, continuando ad ammirare il cielo e stringendo al petto la foto incorniciata che lui gli aveva regalato. In quel momento Ranma non aveva null'altro da desiderare. Non come quella sera.
Il tetto del dojo non era mai stato tanto scomodo. Si era anche creato un cuscino di fortuna, togliendosi l'abito da cerimonia ormai lacero e appallottolandolo sotto la testa, restando in boxer. Aveva assistito ad altre notti di luna nuova su quel tetto, ma mai tanto buie come quella. Non si sarebbe mai immaginato, in una notte del genere, di veder passare una stella cadente. La sua coda era tanto luminosa che, seppure per pochi istanti, aveva illuminato a giorno il tetto del dojo.  Ranma non ci pensò due volte, nonostante non avesse mai creduto a tutte quelle storie. Espresse un desiderio. 
Mise a fuoco il pimo pensiero che gli passò per la testa, quello che lo attanagliava da quando era tornato al dojo in seguito alla battaglia. Desiderò di non rivedere mai più quell'espressione sul volto di Akane. Mai più.
Terrorizzato, realizzò di aver dato un nome a quell'espressione. Un'espressione che mai si vorrebbe vedere dipinta sul volto della persona amata. Odio.
   
 
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