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Autore: Mana Selas    22/09/2013    0 recensioni
vi è mai capitato di andare a dormire e svegliarvi il giorno dopo come se il tempo non fosse passato se foste a letto da appena dieci secondi?? Mani lo fa ogni notte! normale direbbe lei solo che non si aspettava di ritrovarsi in piena notte in un tempio, invece che nel suo letto...
"in questo posto dimorano tre dei, che un tempo venivano venerati e rispettati, ora però non in molti li ricordano, anche se ogni notte essi si adoperano per regalare agli uomini sogni e speranza, ma alcuni individui hanno un animo che si può definire diverso, loro non possono ricevere i doni che i figli della notte preparano. Voi non ricordate mai di aver sognato qualcosa, perché a voi non è data la possibilità di sognare!”
Genere: Avventura, Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Benvenuti nel tempio della notte, io sono Asteria, colei che protegge i sogni che narrano del futuro, e lo spazio, colei che vi ha scelti e condotti in questo luogo!!”
Mentre la bellissima donna che parlava dell’alto di una scalinata pronunciava queste parole di benvenuto; delle torce che erano appese alle pareti si accesero spezzando le tenebre che avvolgevano il suo pubblico.
Eravamo un centinaio di ragazzi tutti tra i 18 e i 25 anni, ai piedi di quella scalinata vi era solo un grande atrio ornato di colonne e drappi, nessuna porta alle nostre spalle, vi era un'unica grande arcata dietro a quella donna che ora in silenzio ci stava squadrando.
Ma in realtà, il problema era un altro, come avevo fatto ad arrivare in quel posto? Non ricordavo, io non avevo lasciato la mia stanza, l’ultima cosa che ricordo era la musica che risuonava nelle orecchie e la matita nella mano.
“ in questo posto dimorano 3 dei, che un tempo venivano venerati e rispettati, ora però non in molti li ricordano, anche se ogni notte essi si adoperano per regalare agli uomini sogni e speranza, ma alcuni individui hanno un animo che si può definire diverso, loro non possono ricevere i doni che i figli della notte preparano.  Voi non ricordate mai di aver sognato qualcosa, perché a voi non è data la possibilità di sognare!”
Mentre mormorii sempre più confusi si alzavano nella stanza lo sguardo compassionevole di asteria non si fermava come se non volesse guardare i nostri occhi
“alcuni di voi però verranno scelti questa notte dagli dei” la sua voce si spense con quella frase.
Fece un passo di lato, e con la mano fece segno di oltrepassare quella arcata. Pian piano la stanza si svuotò le persone che oltrepassavano scomparivano in un buio quasi innaturale, come se quella oscurità li avvolgesse, anche io oltrepassai quella arcata. Dopo qualche passo mi accorsi che qualcosa non andava, anche se molti avrebbero dovuto camminare davanti a me e altri dietro dovevano seguire i miei passi non sentivo alcun rumore. Nessuno dei miei sensi sembrava funzionare. Così mi bloccai ferma in mezza a quello che sembrava il  nulla.
 
<< oh molto bene, te ne sei accorta>> disse una voce maschile gentilmente
<< benvenuta nella notte, stellina>> disse un’altra voce con un tono molto sarcastico
<< sei pronta per la prova?>> disse una terza voce
 
Confusa mi guardavo in giro, quando dal nero intenso si apri una luce accecante; quando apri gli occhi davanti a me vi erano un papavero, un pugnale nero con un elsa lavorata a formare un drago dalle fauci spalancate e un sacco pieno di antiche monete d’oro.
<> disse la voce gentile
<> disse la voce che dal sarcasmo era passata alla noia più totale
<< è un nostro regalo>> disse la terza voce.
Annui e si convinse a scegliere, così allungo la mano e prese senza esitare il pugnale.
 
<>  disse la seconda voce
<< sei sicura?>> disse la prima voce  << è un oggetto molto impegnativo>>
<< si, ne sono sicura, lui può dare onore, ma soprattutto può donare terrore>>
<< ok potresti risultare molto interessante, fratelli ebbene ella mi ha scelto, potreste lasciarci?!>>
<< si…>> dissero le due voci all’unisono e qualche secondo dopo un luce rossastra risplendeva vivida alla fine di quello che sembrava il corridoio dove stavo camminando prima.
Percorsi cauta il corridoio e entrai nella stanza illuminata li ad aspettarmi vi era un uomo, era seduto su un trono di pietra, aveva occhi rossi come il sangue e i capelli corvini lisci che sembravano seta sciolti sulle spalle, indossava una lunga tunica bianca con disegni viola.
“benvenuta, Mani, io sono Phobentor dio portatore degli incubi, nella prova per capire chi degli dei potrai servire hai detto di voler “donare terrore”, quindi me, non è stata una scelta molto saggia”
Non pronunciai parola tenni il mio sguardo fisso puntato su di lui, anche se mi inquietava, non dovevo tradire nessuna emozione, “forse non saggia, ma forse mi renderà forte”
“è ciò che desideri veramente? Diventare forte con la paura…” i suoi occhi mi atterrivano mi perforavano come lance, e poi un scoppio in una fragorosa risata.
“ tantissimi anni fa, mio fratello maggiore Morfeo scoprì che non poteva raggiungere l’animo di una fanciulla,  la cosa era sconcertante per secoli noi avevamo fatto il nostro dovere portando segretamente i sogni agli umani, senza mai essere scoperti. Così lui tornò da lei più e più volte per scoprire  quale segreto rendeva il cuore di quella fanciulla così inaccessibile, quando una notte ella per caso aprì gli occhi e vide mio fratello. Penserai nulla di strano … il fatto è che i normali umani non possono vederci … capisci cosa sto dicendo?”
“ stai dicendo che non siamo normali umani ?”
“esattamente, lei, come te del resto, non poteva sognare, non veniva raggiunta da speranze, paure, desideri come ogni altro essere umano. Morfeo decise di parlarle e le chiese come erano le sue notti, ella gli rispose dicendo che erano fredde e buie e che almeno una notte le sarebbe piaciuto vedere posti esotici e lontani, persone perdute e cose che mai avrebbe potuto avere. Morfeo creò un sogno apposta per lei, per esaudire il suo desiderio,aveva la forma di un piccolo bocciolo, ma nessuno dei due sapeva come farlo funzionare. Ci dormì assieme più e più notti, ma mai niente, poi ebbe un idea, strana e malsana, ne fece un infuso e lo bevve.”
“funzionò?”
“naturalmente no, non sognò nemmeno quella notte, accadde qualcosa del tutto inaspettato, disse che per la prima volta si sentì dissetata, la sensazione la sconvolse. Così chiese a Morfeo altri sogni, l’acqua, il vino il cibo normale non la saziavano, sentiva in continuazione i morsi della fame,l’arsura della sete, ma lui rifiutò,fui io a creare un incubo apposta per lei”
“lei?”
“certo aveva fame e stava impazzendo, era insostenibile l’idea che andasse in giro a infangare il nostro nome era insostenibile. Beh fammi finire!”
“si!scusi”
“creai un incubo che la terrorizzasse e la facesse smettere di cercare i nostri sogni, beh mi sbagliai lo mangiò e fu sazia. Così pensammo di prenderla con noi, sai oltre a dover consegnare i sogni a determinati umani, bisogna raccogliere quelli di altri. Il suo compito era quello di recuperare i sogni proibiti. Sogni frutto dell’animo di alcuni umani che raccontano segreti del passato e avvenimenti del futuro, cose che gli uomini non dovrebbero assolutamente conoscere. Così arriviamo a te, signorinella!”
“io…non sogno sono come lei…. E devo fare quello che faceva lei sui sogni… segreti ?”
“SOGNI PROIBITI, esattamente”
“ e dovrei lavorare per te, magari anche gratis, assolutamente NO!”
“non….gratis, cioè tu raccogli i sogni che servono a noi, non ce ne sono tantissimi, tu in cambio potrai mangiare i sogni che vorrai… entro certi limiti e avrai i poteri che noi ti forniremo per poter prendere i sogni. Sai le solite cose, forza, agilità, il potere di poter attraversare le superfici riflettenti,e il dominio su un elemento naturale, sai gli dei maggiori non vogliono che gli umani possano sapere troppo e quindi avete anche questo potere…”
“cioè potrei far venire, che ne so terremoti?”
“non è così semplice ragazzina! Allora cosa decidi? Da come stringi quel pugnale direi che tu sia propensa al si” disse facendo cenno al pugnale che avevo scelto in quella strana cerimonia “ma sappi che ci sono delle regole!” lo guardai qualche secondo confusa come se fossi indecisa
“si o no?” mi incalzò il dio
“Si…” dissi sicura pensando che non avevo nulla da perdere
“benvenuta, figliola!”
“la prego, non mi chiami così, è inquietante”
“hahaha, allora bellezza pronta per le regole!”
“si!”
“ Numero 1: puoi mangiare qualsiasi sogno, ma non i sogni proibiti.
   Numero 2:non ti è concesso far mangiare sogni agli umani
   Numero 3: non ti è concesso scegliere un compagno, dichiarandogli il tuo amore
Insomma devi soffrire in silenzio le pene d’amore, ciccina!”
“ho tre domande, posso?”
“mmm si, mi stai simpatica, prego”
“cosa succede se mangio un sogno proibito?”
“i tuoi poteri si incrementano, ma poi dovresti subire la mia punizione.”
“e se un umano mangia un sogno?”
“una maledizione terribile” disse con una voce profonda inquietante
“va bene meglio non indagare, ultima domanda, pensa veramente che io possa innamorarmi ?” pronunciai quell’ultima con una faccia schifata
“hahaha ecco perché mi stai simpatica, dobbiamo tornare di la su veloce” disse mentre tornavo nel corridoio buio.
  
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