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Autore: M_Cullen    23/09/2013    3 recensioni
Ed il cielo si oscura sulle rovine del mio cuore
che sanguina incessantemente per la tua mancanza.
Tutti i miei sogni sono andati persi,
rimane solo il dolore.
Genere: Drammatico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Demetri, Felix
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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RUINS OF MY HEART
 
 


 
Demetri
 
Ed il cielo si oscura sulle rovine del mio cuore
che sanguina incessantemente per la tua mancanza.
Tutti i miei sogni sono andati persi,
rimane solo il dolore.
 
 


 
Sono passati ormai mesi da quando ti ho visto l’ultima volta, da quando te ne sei andato, lasciandomi in preda al dolore.
Mi avevi detto che saresti uscito per andare a caccia, ma non sei più tornato.
Da quel giorno, la mia abitudine è quella di aspettarti invano nella fitta foresta, in attesa di un tuo possibile ripensamento, sognando che da un momento all’altro, tu potessi fare ritorno.
Mille domande tartassano la mia mente… perché te ne sei andato? So perfettamente che non volevi questa vita, che non riuscivi ad accettare te stesso, né tantomeno il fatto di sottostare al volere di altri.
Ma io ti ero costantemente accanto... perché non ti accorgevi di quello che provavo per te?
Che ingenuo sono stato... come potevo pensare di contare qualcosa per te?
E adesso sono qui, schiavo di me stesso in questa gabbia che mi obbliga a vivere all’inverosimile… a bruciare in queste fiamme della solitudine in cui mi hai lasciato.
Attendo sotto questo cielo tetro, alla ricerca di momenti dolceamari, nella mia mente, che mi ricordino te... di quello che eravamo...
Mi aggrappo al passato, per cercare di dimenticare il duro futuro che mi aspetta, ansioso di distruggermi.
Tu, che eri e che rimani la mia ossessione, il mio idolo, la mia confusione, il mio orgoglio, i miei dubbi, le mie risposte, colui che vorrei accanto in quest’inutile vita eterna.
Non credo più a nulla, ma attendo comunque un miracolo, da parte di quei dèi a cui mi affidavo, durante la mia vita terrena.
Ma ormai quei dèi, troppo deboli, troppo umani, per me sono morti da tempo, ed io non ho più fiducia nel mio destino. Che senso ha vivere?
Ti prego, torna e liberami da questa schiavitù... sei tu, la mia nuova religione. Gli altri direbbero che il nostro amore è una bestemmia, ma preferisco bruciare all’inferno, piuttosto che vivere questo strazio di eternità senza te.
Torna da me, torturami, legami tra le tue catene, non lasciarmi andare, fa di me quello che vuoi. Portami nel posto più oscuro, anche se quel luogo fosse l’inferno… non ha più importanza, ormai la mia anima è andata persa, molti secoli fa.
Mi consumo nel mio dolore... non c’è nessuno che possa sostituirti, che possa farmi dimenticare il tuo amore... nessuno è te... nel mio cuore non vi è altro posto, se non il tuo.
Nessuno mi conosce meglio di te, ma nessuno è mai riuscito a farmi soffrire così tanto... è una sofferenza che mi uccide, consumandomi dall’interno, ma posso sopportarlo... finché ne avrò le forze, ti aspetterò. Non smetterò mai di sperare in un tuo ritorno, anche se questo volesse dire, attendere in eterno.
Senza te il mio futuro non ha esistenza... la tua scomparsa mi distrugge.
Sono perso, paralizzato, chiuso dietro le sbarre, fuori da quel paradiso terrestre, irraggiungibile... vorrei entrarvi ma resto inerme davanti ad esso, bloccato da mille catene, di cui non posseggo le chiavi.
Ma vacillo, cado sempre più in fondo... dove sei? Non ti vedo... non riesco a sentirti... sei così lontano, così impossibile da raggiungere. Ho paura. Sono cieco, riesci a sentirmi? Io sono qui.
Mi rialzo, camminando nel silenzio, ti vedo sorridermi da lontano, ma mi rendo conto che è solo un illusione... la mia mente gioca brutti scherzi da quando non ci sei... spero che tu riesca a sentire le mie urla silenziose che non avranno mai fine.
Mi accascio nuovamente al suolo, come se le forze mi abbandonassero… senza di te, non sono nessuno… un inutile essere spietato, senz’anima, un mostro privo di sentimenti.
Stringo tra le dita l’erba bagnata, mentre ad occhi chiusi, cerco di concentrarmi sulla tua scia mentale, ma di te nessuna traccia.
Cosa mi sta accadendo? I miei occhi sono incapaci di vederti, di ricordarti… la memoria di te, diviene sempre più labile.
Da quando non ci sei, non riesco a sfruttare i miei poteri… e come se insieme a te, fosse svanito tutto.
Non riesco ancora a farmene una ragione, a rassegnarmi per la tua scomparsa improvvisa.
Hai lasciato in me una ferita aperta, insanabile, che niente e nessuno potrà mai rimarginare.
Se ci fosse un modo per trovarti, fuggirei da questo inferno anche adesso, ma non posso… la tua mancanza mi indebolisce, e so che non vi è altra via di fuga al mio dolore, se non quella di mettere fine alla mia vita.
Ma non lo farò… sopravvivrò per te, sperando vivamente in un tuo ritorno.
Mi rialzo, privo di ogni speranza, con l’intenzione di tornare a casa.
Improvvisamente sento qualcosa spostarsi alle mie spalle.
Non mi muovo, per paura di illudermi, poi, quasi per timore, mi volto.
Rimango impietrito, incapace di muovermi o di emettere qualsiasi suono… trattengo il respiro… non so se credere a quello che vedo.
È la realtà o pura illusione?
A pochi metri, ti vedo immobile dinanzi a me, gli occhi cerchiati da occhiaie livide, il volto spento ma allo stesso tempo… felice… di vedermi?

“Sono tornato… per te…” balbetti a bassa voce, facendo accrescere in me il dubbio che tu fossi solo frutto della mia immaginazione.

“All’inizio credevo di aver trovato la soluzione adatta, allontanandomi da tutto e da tutti, ma mi sbagliavo… col tempo mi resi conto di stare anche peggio di come mi sentivo in precedenza.” Le tue parole iniziano a scorrere veloci, costringendomi a concentrarmi per afferrare a pieno il concetto. “Mi mancava qualcosa… una cosa capace di creare un vuoto incolmabile al mio interno, lacerandolo sempre più, giorno per giorno” Se avessi avuto un cuore, di sicuro mi sarebbe esploso in petto. “Quel bisogno indispensabile, eri tu…”
Questo momento è così perfetto, che non potrei mai dubitarne.

“Spero che tu possa perdonarmi, e che per te non sia cambiato niente. Dimmi che sono ancora in tempo…”
Le mie labbra tremano, non riesco a pronunciare nemmeno una parola… l’unica cosa che sento fuoriuscire da esse, è un sospiro.
Mi avvicino a te, che mi stringi tra le tue braccia possenti, facendomi sentire in paradiso… quello stesso paradiso di cui hai sciolto le catene.
Avviciniamo le nostre labbra, unendole in un bacio esigente, pieno di passione, che mi provoca una scossa in tutto il corpo. Non mi ero mai sentito così bene.

“Ti avrei aspettato in eterno…” mi allontano leggermente da te, riuscendo a pronunciare quelle parole che avrei tanto voluto dirgli da tempo.

“Non ti lascerò mai più, amore mio… sei tu la mia ragione di vita.” Mi sorridi, e riprendi a baciarmi esattamente come prima.

“Con il tuo amore, hai ricostruito un riparo, tra le rovine del mio cuore…”
 
 
 
 
 

 
  
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