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Autore: Kitty_Thomas    23/09/2013    7 recensioni
-Bella mi devi fare parlare! Non puoi darmi del coglione e non puoi credere a quello che è successo così senza sentire la mia versione!
-la tua versione Edward la tua versione?! Non me ne fotte niente della tua versione! Hai la minima idea di come mi sia sentita io su quel palco poco fa? Ce l’hai!? Certo che no! tu sei solo il belloccio della situazione quello con la vita perfetta! Non puoi capire come mi sento io, non puoi capire quanto può fare male una stronzata come questa! Non me ne fotte nulla di quello che hai da dirmi, per me te ne puoi andare anche all’inferno!
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Isabella Swan | Coppie: Bella/Edward
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun libro/film
Capitoli:
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buona sera! prima di tutto scusate il ritardo ma sono stata impegnata con gli esami della patente. (idonea, yeah!) poi è iniziata la scuola e non ho trovato il tempo per dedicarmi alla storia. comunque eccomi qui con l'ultimo capitolo. eh già, siamo arrivati alla fine! sono molto felice di essere riuscita a portare a termine questa storia e io personalmente mi sono affezionata tantissimo a voi, alle vostre stupende recensioni. a proposito di questo, le ultime recensioni sono state abbastanza incacchiate! ahahhaha mi avete fatto sorridere. dovete capire però che la vita ci pone davanti delle scelte e anche se dolorose dobbiamo cercare di fare quelle giuste! detto questo sto zitta, vi lascio alla lettura e vi aspetto giù per i saluti finali..!

Mi specchio e non mi riconosco. Il mio abito è bianco, stretto in vita e largo sulle gambe con un lungo strascico. I capelli sono raccolti in una elegante acconciatura, qualche ciocca scende morbida e dona al mio viso un tocco di dolcezza. Il make-up è leggero ma fa la sua figura. Sono agita, ho i crampi allo stomaco dall'ansia. Faccio un lungo respiro e afferro il velo, e lo metto fra i capelli facendo attenzione a come fare. Il parrucchiere mi ha dato indicazioni prima e per fortuna riesco ad inserirlo perfettamente senza rovinare l'acconciatura.
-posso entrare?
-papà.. certo che puoi entrare!
Papà è in un elegante smoking nero. Non l'ho mai visto così bello ed elegante. È emozionato e cerca di nasconderlo come può ma non ci riesce.
-sei bellissima bambina mia.
Mi abbraccia delicatamente come se potessi rompermi se mi stringesse più forte.
-anche tu, sei un figo con questo smoking.
Mi fa l'occhiolino e fa la faccia compiaciuta ma poi torna serio.
-Bella.. sei sicura della tua scelta?
-si papà. Sono sicura. È l'uomo della mia vita, non ho dubbi.
-qualche anno fa però..
-è passato. È lui che amo, lui che voglio sposare.
-per me la cosa più importante è la tua felicità, se lui ti rende felice lo tratterò come un figlio.
Abbraccio di nuovo papà ma il nostro abbraccio viene interrotto.
-scusate se vi interrompo. Posso dire due parole alla sposa?
-Jacob? Porta male vedere la sposa prima del matrimonio!
-ahh chiacchiere!
Jacob sorride e io sorrido a mia volta. Papà ci lascia soli e Jake viene al mio fianco.
-sei bellissima..
-beh grazie, anche tu stai bene!
-ho fatto del mio meglio. Questa giornata deve essere perfetta. Bella volevo ringraziarti.
-ringraziarmi?
-si .. per aver scelto me.. è un ruolo importante questo!
-non essere sciocco Jake, la scelta non poteva ricadere  su altri ovviamente.
Jake mi stringe a se. Una dolce musica suonata al pianoforte ci interrompe.
-ok è ora di entrare in scena!
Jake lascia la stanza e io riprendo a specchiarmi per l'ultima volta. Un lungo respiro ed esco anche io. Papà è dietro la porta, pronto ad accompagnarmi all'altare.
-papà?
-cosa tesoro?
-non mi sento le gambe.
-allora è la scelta giusta.
Stringo forte la mano di papà e quando la musica della marcia nuziale parte, tiro l'ultimo lungo respiro e partiamo. Scendiamo le scale con calma, lentamente, andando a passo di musica. Intravedo un sacco di persone in piedi ad aspettarmi. Non appena arrivo in prossimità del tappeto rosso che dovrà accompagnarmi all'altare tutti si voltano e mi sorridono. Cerco di capire chi sono ma vengo distratta. È li, sull'altare e aspetta me. Sorride. E il mio cuore si riempie di gioia. Vorrei correre da lui invece che marciare, vorrei andare li e recitare le mie promesse, ascoltare le sue ed essere sua moglie per il resto dei miei giorni ma d'altra parte vorrei godermi questo momento a pieno. Cerco di andare avanti ma mio padre mi trattiene.
-Edward non va da nessuna parte, le damigelle però devono finire il loro percorso.
Sorrido nervosa mentre Alice e Rosalie sfilano eleganti nel loro vestito lungo color glicine. La figlia di Jacob, due anni appena, si affretta a riempire di fiori il tappeto. Finalmente è il mio turno, finalmente posso andare da Edward. Tutta l'ansia, il batticuore, il mal di stomaco, è niente se confrontato alla sensazione di vedere li Edward ad aspettarmi, felice. Ha scelto me, sarà mio per sempre. Arrivo davanti ai suoi occhi, lucidi, emozionati.
-sei un incanto..
Non riesco a rispondere, non riesco a trovare le parole per descrivere lui. Papà prende la mia mano e la posa su quella di Edward che me la stringe delicatamente. Non riesco a distogliere gli occhi dai suoi, è il mio universo, il mio sole meraviglioso.
-siamo qui riuniti per celebrare il matrimonio di Isabella Marie Swan e Edward Anthony Masen Cullen. Prego cari è ora delle vostre promesse.
Il reverendo George pronuncia la frase più antica del mondo e io poso le mani su quelle di Edward e lo guardo negli occhi.
-io Edward Cullen accolgo te Isabella Swan e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e il malattia, in ricchezza e in povertà. Prometto di restare al tuo fianco nei momenti belli e in quelli brutti. Affronteremo la vita insieme, piangeremo insieme, sorrideremo insieme. Rinuncio alle altre, prometto di non tradirti mai perché tu sei parte di me, sei la mia esistenza. Fin che morte non ci separi.
Le lacrime invadono il mio viso e stringo forte le sue mani. Con la voce tremante dall'emozione ma sicura pronuncio la mia promessa.
-io Isabella Swan accolto te Edward Cullen e prometto di esserti fedele sempre, nella gioia e nel dolore, in salute e il malattia, in ricchezza e in povertà. Sarai l'uomo della mia vita, mi appoggerò a te quando avrò bisogno e ti stringerò a me nei momenti di difficoltà. Resterò al tuo fianco qualunque cosa accada e non avrò timore di niente se tu sarai al mio fianco. Fin che morte non ci separi.
Jasmine, la figlia che Jacob ha avuto dalla sua compagna Miley due anni fa, ci porta le fedi. Edward prende la mia poi mi afferra la mano e guardandomi negli occhi pronuncia le parole di rito:
-Isabella ricevi questo anello segno del mio amore e della mia fedeltà.
Lo bacia e lo infila al mio anulare. La stessa cosa faccio io e dopo afferro nuovamente entrambe le sue mani riportando i miei occhi nei suoi.
-se qualcuno di voi è a conoscenza di un motivo per il quale questi due ragazzi non debbano sposarsi, parli ora o taccia per sempre.
Passano pochi secondi e tutto tace. Mi volto verso la folla di presenti e vedo Esme ed Alice che piangono. Papà è emozionato, Jake mi sorride e stringe a se la sua compagna mentre tiene per mano Jasmine.
-bene, con il potere a me conferito vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa.
Edward mi sorride e si lascia sfuggire un "finalmente" appena prima di modellare le sue labbra sulle mie. Il bacio più dolce che ci siamo mai dati. Per tutto il tempo la folla intorno a noi sparisce, siamo soli, io ed Edward, marito e moglie che si amano e si desiderano pazzamente. Quando ci siamo lasciati cinque anni fa ho passato il periodo più brutto della mia vita. Ovviamente la nostra decisione non stava ne in cielo ne in terra, siamo stati altruisti l'uno verso l'altra ma non saremmo mai potuti rimanere divisi.


(5 anni prima, due settimane dopo la separazione di Edward e Bella.)
-Bella.. dai usciamo! Ti porto a bere qualcosa.
-non voglio niente Jake.
-ma non puoi stare chiusa qui per sempre.
Inizio nuovamente a singhiozzare sdraiata sul letto della mia stanza a Yale. Non vedo Edward da due settimane e mi manca, mi manca da morire. Questa mattina ho provato a chiamarlo ma dopo il primo squillo ho staccato per paura di essere il motivo del suo sogno infranto. Non mi ha richiamata, non un messaggio. Ho il cuore a pezzi e Il dolore si fa sempre più forte, si impadronisce di ogni parte di me. Era mio, avevo il ragazzo dei miei sogni e me lo sono lasciata sfuggire per una stupida università.
-lascio l'università Jake.
-ma che cazzo dici Bella? Ragiona!
-ho ragionato Jacob! Non mangio da giorni e quando lo faccio non può neanche considerarsi un pasto! La notte la passo piangendo, mi dimentico di lavarmi! Non posso vivere senza l'amore Jacob non ora che l'ho trovato in Edward. Preferirei vivere con lui sotto un ponte piuttosto che stare lontana da lui in una reggia!
-sono solo un mucchio di cazzate Bella!
-no! Non puoi capire Jacob, io lo amo!
-anche io ti amavo Bella! Ti amavo con tutto il cuore! Eppure sono partito, ti ho dimentica! Mi sono innamorato di un'altra!
-non è la stessa cosa Jacob. Non provavi gli stessi sentimenti che provo per Edward perché ti giuro che in questo momento preferirei avere la lama di un coltello conficcata da qualche parte piuttosto che questo dolore al cuore.
Jacob mi ha appena confessato il suo amore ormai finito ma io non riesco nemmeno a pensarci in questo momento. Sto male seriamente e credo che se continuo così non riuscirò ad andare avanti un altro giorno. Jake si siede con me sul letto e mi abbraccia forte mentre io piango a dirotto sulla sua spalla ma qualcuno bussa alla porta ed è costretto a lasciarmi per andare ad aprire. Penso sia la mia coinquilina nevrotica che ha dimenticato le chiavi così mi ributto sul letto.
-che fai qua?
-dov'è? È qui?
Edward! La sua voce! Scendo dal letto in un secondo e mi precipito nel mini soggiorno del mio alloggio. Edward è li sulla porta, bagnato fradicio e mi guarda con gli occhi spalancati e pieni di lacrime. Non esito un momento e corro da lui saltandogli in braccio. Mi stringe forte e mi bacia mentre le nostre lacrime si mischiano.

Alla fine non siamo riusciti a stare lontani per più di due settimane. Edward appena ha visto la mia chiamata è partito da New York e mi ha raggiunto a Yale. Abbiamo passato la notte insieme e ovviamente il mattino seguente le cose sono andate diversamente. La sola idea di stare lontani ci spaventava così tanto da metterci  a piangere come due bambini. Alla fine siamo riusciti a trovare una specie di soluzione: nessuno dei due ha rinunciato al suo sogno di laurea e la nostra storia è continuata a distanza. Ogni week and ovviamente ci vedevamo e ogni domenica pomeriggio era un dramma separarsi. Sono stati quattro anni difficili, la nostra storia è stata messa a dura prova tra litigi, gelosie, paure e ansie ma siamo rimasti insieme comunque. Non ci siamo più lasciati e ancora oggi l'idea di stare lontana da lui mi terrorizza. Sei mesi fa mi sono laureata a pieni voti a Yale, ora sono la Dtr.ssa Bella Swan, a questo punto direi Cullen. Edward si è diplomato alla Juilliard. Ora è un pianista famoso, ha composto diverse melodie e ha iniziato un tour in giro per il mondo, ovviamente con me a seguito. Il nostro sogno però è mantenere  la nostra promessa e penso che ora abbiamo l'occasione di realizzarlo.

Il bacio termina solo perché siamo distratti dalle urla di Emmet e dall'applauso generale. Leggermente imbarazzati ma innamorati persi, ci voltiamo verso i nostri invitati. Siamo subito assaliti da milioni di auguri, Esme che piange ancora felice, Jasper ed Alice con il suo pancione -già fra poco diventeremo zii- Rosalie ed Emmet che si sono sposati un anno fa, Carlisle, papà e la sua nuova fiamma Emily, Jacob, il mio migliore amico non che testimone e la sua bellissima compagna dai lunghi capelli rossi con la loro adorabile bambina, Billy e tanta altra gente che quasi stento a riconoscere. Ovviamente il matrimonio è stato interamente organizzato da Alice, celebrato nell'immenso giardino di casa Cullen, addobbato a festa. ha invitato gente da me mai vista ma le sono comunque grata perché è stata una cerimonia impeccabile e poi avrei fatto qualsiasi cosa pur di accontentare la mia migliore amica in attesa di un bambino. La cerimonia confluisce in un'elegante cena servita da un catering impeccabile. Io e Edward sembriamo due adolescenti mentre ci imbocchiamo a vicenda e non la smettiamo un minuto di guardarci. È il giorno più bello della mia vita. Tra una portata e l'altra un invitato alla volta si alza e fa un discorso per me e Edward. Ovviamente a rompere il ghiaccio è Emmet e il suo discorso non può che riguardare il sesso. Scoppiamo a ridere tutti mentre papà rimane serio e lo guarda male. Poi è il turno di Esme che fa un discorso molto molto dolce e tutti ci sciogliamo. Alice è la prossima e ovviamente lei quando parte in quarta non la ferma nessuno, a parte i calci del suo bambino. Charlie mi fa emozionare dicendo che rimarrò sempre la sua bambina anche se si fida di Edward. Emily, la compagna di papà da tre anni ormai, dice che ha visto crescere la nostra storia e che per lei siamo come due figli. Poi è il turno di Edward.
-volevo prima di tutto ringraziare tutti i presenti. Poi vorrei fare un brindisi a mia moglie, bella come non mai questa sera. In questo momento mi sento come le ragazze dei film americani quando si sposano: è il giorno più bello della mia vita!- scoppiamo a ridere mentre Edward imita la voce di una ragazza emozionata ma poi torna serio- seriamente parlando, è davvero il giorno più bello della mia vita perché Bella è diventata mia moglie. Ha scelto me e non smetterò mai di ringraziare il cielo per questo. Lei mi ha reso una persona migliore, mi fa sentire amato, mi fa sentire forte. Con lei al mio fianco non temo niente. Perciò facciamo un applauso a quella meravigliosa creatura.
Arrossisco ma non distolgo lo sguardo un secondo dal viso di Edward, emozionato, felice. Dopo la cena arriva il taglio della torta. Milioni di flash ci accecano mentre io ed Edward ci imbocchiamo a vicenda. A seguire c'è il lancio del bouquette. È Alice la fortunata e considerando il pancione penso proprio che si sposerà presto. Una musica maliziosa inizia a risuonare nella stanza ed Emmet si impadronisce del microfono. Jasper gli da corda e posiziona una sedia al centro della pista da ballo.
-ora il mio fratellino sfilerà la giarrettiera alla nostra cara Bella. Maschietti, tutti dietro di lui e vi raccomando non sbirciate!
Emmet è sempre il solito e nessuno dei presenti riesce a trattenere le risate. Io e Edward ci avviciniamo alla sedia sorridendo divertiti.
-bene ora sorellina metti la gamba sulla sedia e tu fratellino sfilale la giarrettiera con i denti!
Guardo Edward e scoppiamo a ridere insieme poi faccio come dice Emmet e lui si mette ad urlare.
-uuuuuuuu ragazzi ma quanto è sexy la nostra sposina?
-Emmet vacci piano con mia moglie!
Edward ed Emmet si punzecchiano scherzosamente come sempre poi Edward mi fa l'occhiolino e si infila sotto la mia gonna ampia. Tutti i presenti iniziano a fremere e Edward mi fa mancare l'aria mentre mi lecca la coscia prima di afferrare fra i denti la giarrettiera.
-Fratellino, il nipotino lo farete più tardi, in camera, da soli! Sbrigati ad uscire da sotto quella gonna!
Arrossisco e Edward si affretta a sfilare la giarrettiera. Quando ha fatto la lancia alle sue spalle ed è Jacob il fortunato.
Edward mi sorride e mi afferra dalla vita aiutandomi a scendere.
-grandissimo Jacob! ora vi prego di sgomberare la pista perché la sposa e lo sposo vogliono condividere con noi il loro primo ballo da marito e moglie.
Emmet ci fa l'occhiolino e io gli sorrido mentre metto le braccia al collo di mio marito. Ancora occhi negli occhi, ancora io e lui da soli. Una musica dolcissima http://www.youtube.com/watch?v=9J0tRjiEfrE&hd=1  invade la stanza e mi perdo fra le sue braccia, con la testa sul suo cuore mentre mi stringe a se e canticchia il testo della canzone.
She may be the face I can't forget
The trace of pleasure or regret
May be my 
treasure or the price I have to pay..
 
She may be the mirror of my dreams
The smile reflected in a stream
She may not be what she may seem inside her shell.

 
La musica termina ma io non mi stacco da lui. Edward continua a stringermi e parte un'altra dolce melodia. La pista intorno a noi si riempie di coppie ma non guardo neanche chi sono, continuo a stringere mio marito, a sentirmi protetta e immensamente felice fra le sue braccia. Qualche altro lento e arriva il ballo tra padre e figlia. Papà mi sfila dalle braccia di Edward e mi prende fra le sue mentre inizia a volteggiare con me sulla pista. Edward balla con sua madre, Carlisle con Alice e Jacob con la sua bambina. La musica finisce e Emmet pretende un ballo insieme, ne concedo uno anche al mio testimone mentre Edward balla con Alice poi finalmente torno fra le sue braccia ma la musica cambia e iniziamo a scatenarci. Tre ore dopo siamo in aereo, un aereo privato. Io, Edward e i due piloti che ci portano in una destinazione a me sconosciuta.
-sei bellissima, in quel vestito poi…
Sto sorseggiando champagne a non so quanti metri da terra con mio marito in un'elegante aereo privato, regalo di nozze dei suoi genitori. è ormai notte fonda e dopo una giornata del genere non sono ancora stanca, ovviamente vedere Edward nel suo abito da sposo elimina ogni traccia di stanchezza.
-anche tu sei molto sexy.
Leggo il bordo del mio bicchiere e lo provoco. Lui mi sorride malizioso e posa il suo bicchiere per poi alzarsi e venire davanti a me.
-mi stai provocando?
-io? No ovviamente…
Mento! Improvvisamente ho una voglia matta di fare l'amore con lui. Accavallo le gambe dentro al mio vestito da sposa e sbatto le ciglia.
-sai, non ho mai fatto l'amore ad alta quota.. dicono sia una figata ma secondo me lo sopravalutano.
-dici? Beh dovremmo rimanere con il dubbio perché il bagno è troppo piccolo e io con quest'abito non ci entro.
-possiamo sempre toglierlo..
-e mi faresti passare la prima notte di nozze a fare sesso in un bagno?
Mi sorride dolce e torna a sedersi accanto a me, afferrandomi la mano.
È troppo gentil uomo per fare sesso nel bagno di un aereo in una notte così importante. Poggio la testa sulla sua spalla e mi appisolo per il resto del viaggio. Quando stiamo atterrando Edward mi sveglia con un bacio. Sono ancora assonnata e fuori è buio.
-che ore sono?
-le tre, piccola.
-e noi siamo arrivati?
-no. Siamo qui di passaggio, domani dopo pranzo partiremo per il nostro vero viaggio di nozze.
Gli sorrido e aspettiamo che l'aereo si fermi definitivamente. Il pilota e il copilota portano le valigie nell'audi nera che ci attende accanto alla pista d'atterraggio mentre io e Edward li seguiamo mano nella mano.
 
-se avessi saputo avrei levato il vestito a casa…
-non te lo avrei mai permesso piccola. Voglio sfilartelo io.
Tre semplici parole e mi sveglio completamente. Il sonno è sparito e il desiderio torna a farsi strada dentro di me. Non vedo l'ora di avere Edward tutto per me.
Un autista prende la guida dell'auto. Mi chiedo quando e come Edward ha organizzato tutto questo e mi prometto di ringraziarlo a dovere. Arriviamo davanti ad un hotel. È enorme, una reggia più che un hotel. L'autista, un uomo di colore di mezza età ci apre lo sportello, Edward salta fuori elegante come sempre nel suo vestito da sposo e mi aiuta a scendere. È notte quindi l'hotel è quasi completamente vuoto se non fosse per l'uomo e la donna alla reception.
-Mr e Mrs Cullen?
Cavolo, Mrs Cullen! è così strano sentirlo dire ad alta voce! Edward annuisce mentre l'uomo anzianotto dietro la reception chiama un fattorino e manda a prendere i nostri bagagli in auto.
-a nome di tutto l'hotel vi porgiamo le nostre più sentite felicitazioni.
Sorrido educatamente e Edward fa lo stesso. La ragazza fissa Edward incantata.
Ragazzina guarda pure, tanto da ora in poi è mio e basta!
L'uomo anzianotto si schiarisce la voce mentre alle nostre spalle arriva il ragazzo con i bagagli. La ragazza distoglie lo sguardo da Edward e afferra dietro di se una card per poi porgerla a Edward a malincuore.
-il ragazzo vi farà strada, vi auguro una buona notte.
-oh lo sarà senz'altro…
Edward risponde sorridendo e io arrossisco. La ragazza mi guarda male e io la ignoro.
Ti piacerebbe essere al mio posto vero?
Edward mi circonda la vita e seguiamo il ragazzo davanti a noi. In ascensore Edward senza farsi vedere posa una mano sul mio sedere e lo palpa delicatamente. Rimane serio in volto e io cerco di imitarlo per non fare brutta figura. L'ascensore ci porta all'ultimo piano, direttamente in camera. Edward fa passare prima il ragazzo con i bagagli e quando ritorna nell'ascensore mi prende in braccio all'improvviso. Mi lascio scappare un urletto da ragazzina felice e gli metto le braccia al collo.
-non sarà la nostra casa ma la tradizione va rispettata!
Mi fa l'occhiolino e io mi sento ancora una volta la donna più fortunata del pianeta. Le porte dell'ascensore si chiudono alle nostre spalle mentre Edward mi porta all'interno della stanza. Più che una stanza è un appartamento! Il soggiorno, la cucina, la camera da letto e il lussuoso bagno. Mi incanto a guardare l'eleganza di questo posto, roba da reali.
-il meglio per la mia regina.
Edward come se potesse leggermi nella mente mi posa atterra e mi afferra da dietro baciando delicatamente il mio collo.
-hai bisogno di andare in bagno?
La sua voce cambia. È roca, seducente, ispira sesso allo stato puro.
-no.
-bene…
Posa le mani sulle mie spalle e inizia a massaggiarmele. Scende lungo le braccia poi sui seni, li stringe sotto la stoffa dell'abito da sposa. Scende ancora a mi carezza le costole, la vita, i fianchi. Vi si ferma e inizia a succhiarmi il collo. Sono creta fra le sue mani, mi sciolgo. Continua a scendere sul mio sedere e mi stringe le natiche, poi sulle cosce per poi risalire alla vita. Mi fa girare e mi avvento sulle sue labbra, calde, morbide.
-ti voglio Edward.
-mi avrai, ma lentamente. Voglio gustarti tutta.
Mi fa girare di nuovo e le sue mani vanno sulla mia schiena mentre inizia a sganciarmi il vestito con calma e dedizione, un bottone un bacio sul collo, una carezza. Finalmente finisce e delicatamente mi sfila anche le maniche dell'abito per poi farlo scivolare definitivamente sul pavimento.
-esci di li.
A volte diventa così autoritario e la cosa non può che eccitarmi ancora di più! Eseguo e lui si piega a raccogliere l'abito per poi adagiarlo su una sedia senza staccare gli occhi dai miei.
-vieni qui..
Mi avvicino a lui mentre mi squadra. Indosso un corsetto bianco, il perizoma, il reggicalze e le calze bianche. Ai piedi ho ancora le ballerine, messe prima di iniziare le danze.
-sei meravigliosa Bella..
Riprende a carezzarmi tutta mentre ci baciamo nuovamente. Le mie mani vanno sulla sua giacca e la faccio scivolare delicatamente dalle sue spalle. Le sue mani si spostano sul suo panciotto ma lo blocco subito.
-lasciami spogliare mio marito.
Sorride sulle mie labbra e riporta le mani sul mio sedere. Sbottono prima il gilet e poi mi occupo della cravatta e della camicia. La cintura dei suoi pantaloni raggiunge gli altri vestiti sul pavimento e io interrompo il bacio. Edward mi guarda curioso. È meraviglioso in pantaloni eleganti e niente altro.
-siediti sul letto..
Gli sussuro cercando di fare la sexy.
-si ma prima tu girati, sei troppo vestita.
Gli do le spalle e lui inizia a slegare il corsetto per poi sfilarmelo definitivamente. Esco dalle ballerine e mi volto verso di lui per poi spingerlo sul letto. Mi abbasso continuando a incastrare i miei occhi nei suoi e inizio a slacciargli le scarpe. Gliele sfilo insieme ai calzini e poi torno su, al bottone dei suoi pantaloni. Gli bacio l'ombelico e lecco subito sopra la stoffa dei pantaloni. Edward mi guarda ammaliato e io finalmente sbottono i pantaloni e glieli sfilo, lasciandolo in boxer. Mi rimetto in piedi e lui si alza sui gomiti per guardarmi meglio. Cerco di imitare le donne dei vecchi film d'amore, quando con estrema grazia ed eleganza si sfilavano le calze per far eccitare i loro uomini. La scena non si ripete alla perfezione perché le mie calze si incastrano nel reggicalze e scoppiamo a ridere. Mi dedico comunque all'altra gamba, convinta di dover fare quello spettacolino per il mio uomo e quando me ne sono finalmente liberata mi sfilo anche il perizoma, rimanendo completamente nuda. Edward smette di ridere e anche di respirare. Faccio roteare l'indumento su un dito per poi gettarlo via mentre mi avvicino a passo felino verso il letto. Edward si mette a sedere e io mi metto a cavalcioni su di lui. I suoi boxer fanno la stessa fine delle mie calze e finalmente siamo una cosa sola.
 
2 ANNI DOPO.
1, 2, 3…quanto sono lunghi questi secondi? 4, 5 ,6.. andiamo lancetta ce la puoi fare, compi questo fottutissimo giro completo! 7,8,9.. non riesco a guardare… avanti Bella, è semplice due lineette sei incinta, una e non lo sei. Visto che non riesco ad abbassare la testa sul test faccio il contrario, portandomi quello strano oggetto davanti agli occhi. 2 linee. Rosa scuro. Non ci sono dubbi. Sono incinta.
-Bella ti sbrighi? Dai facciamo tardi!
-arrivo!
Nascondo il test di gravidanza nella borsa ed esco dal bagno. Edward è già di sotto, bello  come sempre. Indossa un paio di Jeans scuri, una maglietta bianca e una giacca nera, il professore di pianoforte più sexy della storia.
-tutto bene piccola?
Anche se ci conosciamo da ormai quasi 10 anni e siamo sposati da due, quel nomignolo mi scioglie il cuore ancora come il primo giorno.
-si.. andiamo?
Mi sorride e mi afferra la mano mentre usciamo insieme da casa, casa nostra. Il cielo di Londra è nuvoloso e fra un po’ pioverà, amo questo clima. Respiro aria fresca e vado verso la macchina, sedendomi al posto del passeggero. Quando allaccio la cintura mi viene istintivo posare una mano sulla pancia. Edward se ne accorge e mi guarda preoccupato.
-hai mal di pancia? È arrivato il ciclo?
Dai Bella è la volta buona! Diglielo!
-no niente ciclo ancora.
-arriverà…
Mi sorride dolce e il mio respiro si blocca. No Edward non arriverà, sono incinta porca miseria.. ma perché ho così tanta paura di dirglielo? Infondo facciamo l'amore tutti i giorni, senza protezione. È una cosa più che normale ciò che è successo! Eppure l'idea di dirglielo mi fa tremare. E se non lo volesse? Non ora almeno.. se ci giudicherebbe un peso? sarei costretta a scegliere fra lui e il bambino? Non posso neanche pensarci.
 
Arriviamo a scuola pochi minuti dopo. Lui insegna musica e io letteratura inglese. Diventare professori in una scuola a Londra è il massimo della vita, considerando anche il fatto che il collega più bello e sexy è mio marito. Prima di entrare nell'istituto ci scambiamo un bacio e poi ognuno va per la sua strada. Entro in classe pensierosa e ai miei alunni non sfugge visto che diversamente dal solito rimangono fermi a guardarmi smettendo di fare chiasso.
-buongiorno ragazzi. Sedetevi e iniziamo la lezione.
-tutto bene prof?
-si, grazie Tommy.
-la vedo un po’ pallida, ovviamente rimane comunque bellissima! La mia proposta di matrimonio è sempre valida!
La classe scoppia a ridere e io con loro. Tommy è la vita della classe, è un ragazzo solare, allegro, scherzoso e stranamente anche molto educato. Le sue battute sono sempre divertenti anche quando mi fa delle proposte di matrimonio assurde davanti alla classe.
-sono solo un po’ stanca. Dunque ragazzi voi vi siete mai innamorati?
E chi meglio di me può parlare dell'amore?
Le risposte dei ragazzi sono a maggioranza si e due tre no.
-e lei prof s'è mai innamorata?
-certo. Mi sono innamorata una volta sola nella mia vita e lo sono tutt'ora.
Le ragazze sospirano con aria sognante e i ragazzi arricciano il naso. Tommy fa finta di strapparsi i capelli disperato.
-ma che avrà mai più di me il professor Cullen?
-tutto!
Le ragazze rispondono a coro e scoppiamo a ridere nuovamente.
-avanti ragazzi, facciamo lezione seriamente ora. Dunque, chi di voi ha letto il maestro dell'amore, William Shakespeare?
 
 
Edward mentre torniamo a casa è particolarmente allegro e continua a fissarmi e a sorridere. Conosco quell'espressione, deve dirmi qualcosa di importante, qualcosa di importante che lo rende estremamente felice.
-avanti sputa il rospo!
-eh?
-so che devi dirmi qualcosa, conosco quell'espressione!
Mi guarda ancora divertito e accosta la macchina nel nostro vialetto.
-ok ma entriamo dentro.
Lo seguo dentro felice. Per un momento dimentico tutto lo stress accumulato per la mia grande notizia e vedo solo Edward e la sua felicità.
-dunque hai presente Milano?
-uhm si, Alice mi parla sempre di quanto sia bella e alla moda e quando vorrebbe andare a vivere li.
-ecco perfetto. Oltre a queste qualità è conosciuta anche per la scala, dove si esibiscono i ballerini migliori del mondo.
-mi stai dicendo che vuoi diventare un ballerino di danza classica Edward?
Mi guarda male ma torna subito a sorridere.
-no Bella. Ti sto dicendo che questa mattina mi hanno contattato e vogliono che io suoni li in diretta mentre la compagnia di danza classica più famosa del mondo si esibisce.
Sgrano gli occhi. Cavoli se è una bella notizia! Gli butto le braccia al collo e mi lascio scappare un urletto emozionato.
-non posso crederci! Sono così orgogliosa di te!
Gli stampo un bacio sulle labbra e lui mi fa volteggiare mentre ride felice.
-e non è tutto! Mi hanno offerto tre grandi tappe, Barcellona, Parigi e Berlino! Mi esibirò da solo, quasi tre ore di musica, si prevede il tutto esaurito!
Lo stringo ancora più forte e mi lascio scappare qualche lacrimuccia, emozionata come sono è il minimo.
Edward riprende a farmi volteggiare e poi ci baciamo con passione. Gli allaccio le gambe alla vita e lui mette le sue mani sul mio sedere mentre si incammina verso il tavolo del soggiorno. Mi ci posa sopra e mi leva la giacca, io levo la sua. Toglie la camicetta da dentro la gonna e la sbottona, liberandomi i seni. Li bacia entrambi e poi torna sulla mia bocca. Mi alza la gonna fin sulla vita e mi abbassa le mutandine. Sesso da buona notizia, uno dei miei preferiti! Sta per entrare dentro di me con violenza ma lo blocco urlando.
-che c'è? Stai male?
-no! Non posso! Cioè non so se posso!
-hai il ciclo? Chi se ne frega Bella, ti voglio da morire!
Mi bacia il collo e tenta di entrare ma lo spingo via. Mi guarda con gli occhi sgranati e con il respiro affannato. Devo dirglielo. Gli sorrido dolcemente per tranquillizzarlo e scendo dal tavolo. Mi sistemo i vestiti e lui mi imita continuando a non capire cosa stiamo facendo. Gli prendo la mano e lo porto sul divano, mi siedo in braccio a lui e afferro la borsa.
-non ho il ciclo Edward e non sto male. Cioè qualche mattina è capitato che io mi sia sentita male ma oggi ho capito il perché.
Edward deglutisce e si passa una mano tra i capelli, nervoso.
-Dio santo Bella parla, mi stai facendo morire..
-questa mattina ho fatto questo.
Afferro il test di gravidanza e glielo passo. Lo prende in mano timoroso e rimane a fissarlo per qualche secondo, poi finalmente parla.
-cos'è?
-un test di gravidanza.
Deglutisce e diventa pallido.
-e.. e che dice?
-dice che fra qualche mese diventeremo genitori Edward.
Resta a fissarmi per mezzo minuto pieno. Il mio cuore batte all'impazzata, l'ansia mi invade e sto per alzarmi quando lui si muove e mi afferra le mani.
-ne  sei sicura?
-beh la mattina ho la nausea, il mio ciclo è in ritardo di sei settimane e le lineette sono scure.
Tremo e mi sembra di rivivere quella volta quando dopo la nostra prima vacanza insieme avevo rischiato di rimanere incinta.
L'espressione di Edward si rasserena improvvisamente poi sorride, un sorriso che va via via ad allargarsi fin quando non mi fa alzare per poi abbracciarmi forte. Un abbraccio così dolce non ce lo siamo mai dati. Riprendo a respirare e sorrido anche io. Bacio mio marito il padre di mio/a figlio/a e gli sorrido felice. Lui ricambia e si abbassa, fino ad inginocchiarsi ai miei piedi. Alza la camicetta e posa un tenero bacio sulla mia pancia.
-ciao piccolino.. io sono il tuo papà..
Penso che non esista scena più dolce a questo mondo. Le lacrime mi bagnano il viso e io ringrazio il cielo per avermi regalato Edward, mio marito, il mio uomo meraviglioso. Sono sicura che sarà un padreperfetto, che insieme costruiremo la nostra famiglia, che continueremo a fare ciò che più amiamo fare nella nostra bolla felice, sotto il cielo di Londra.

dunque dunque non poteva che finire così!  nostri piccioncini sposati, in attesa di un bambino, impiegati nel lavoro che amano nella città dei loro sogni, delle loro promesse. ahhh sarebbe meraviglioso vivere una storia come la loro, non trovate? *-* io vi rinnovo i miei saluti, i miei ringraziamenti e la mia gratitudine. sono davvero felice che la storia vi sia piaciuta. alcuni di voi mi hanno detto di averla letta in una sola giornata, altri che la mia scrittura vi rilassa, altri che la storia è originale. apprezzo tutto, davvero tutto! vi leggo sempre e non vedo l'ora di leggere cosa pensate della conclusione. vi aspetto numerose, un bacione stelline mie!
  
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