Fanfic su attori > Cast Castle
Ricorda la storia  |      
Autore: Katia R    23/09/2013    8 recensioni
One-shot creata a 4 mani da me e Fania (sciokkyhuddy).
Lo sapeva bene grazie a quei mesi meravigliosi che avevano passato insieme.
Risate, calore, sicurezza e poi come una bolla di sapone tutto era scoppiato.
Così innamorati eppure cosi letali gli uno per gli altri.
Le chiacchierate diventarono col tempo divergenze di opinione capendo che, per quanto perfetti e complementari fossero, non erano destinati a stare assieme...
Avrebbe voluto anche lei una seconda chance eppure non le era mai stata concessa. Non le era mai stata chiesta.
Genere: Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Second change - by me and Fanny

Second chance.

by Kat and Fanny (sciokkyhuddy)


“Ehi, Stana!” - esclamò Nathan avvicinandosi.

Stana alzò lo sguardo dai fogli e sorrise -Ehi!-
Lui ricambiò e si schiarì la voce - “Sei pronta per quella prova vestiti che volevi fare oggi pomeriggio con Luke?” - chiese.
Stana schiuse la bocca - “Te ne sei ricordato?” - chiese stupita. Lui corrucciò la fronte e la guardò stranito - “Ovvio! Perché non avrei dovuto?” -
“Credevo che ultimamente avessi altri impegni...” - disse mordendosi il labbro inferiore - “Che invece di passare un pomeriggio con me preferissi passarlo con qualcun'altra magari...” -
Nathan si inumidì le labbra e la guardò seriamente - “Stana, anche se ho una ragazza, io avrò sempre tempo per te!” - esclamò seriamente. Lei annuì e accennò un sorriso, alzandosi - “Allora andiamo!” - Nathan sorrise e le porse il braccio che lei afferrò subito. Si diressero verso il magazzino dove Luke attendeva Stana.
Camminarono fianco a fianco per diversi minuti, minuti che per lei sembrarono ore.
Averlo cosi vicino eppure sentirlo cosi lontano. Lui era così sereno. La sua espressione era serena, e gli angoli della sua bocca tendevano verso l'alto.
Emanava un fascino al quale era difficile non cedere, e lei lo sapeva bene...
Lo sapeva bene grazie a quei mesi meravigliosi che avevano passato insieme.
Risate, calore, sicurezza e poi come una bolla di sapone tutto era scoppiato.
Così innamorati eppure cosi letali gli uno per gli altri.
Le chiacchierate diventarono col tempo divergenze di opinione capendo che, per quanto perfetti e complementari fossero, non erano destinati a stare assieme...
Avrebbe voluto anche lei una seconda chance eppure non le era mai stata concessa. Non le era mai stata chiesta.
A quei pensieri la sua mente si annebbiò e si ritrovò ad avere un nodo in gola.
Un nodo in gola che, da quella maledetta sera di gennaio quando avevano messo la parola fine alla loro relazione, non l'aveva mai abbandonata.
"Ehi Stana, tutto ok?" - Chiese Nathan girandosi verso di lei.
"Si, si scusa. Ero sovrappensiero...” - mentì lei.
“Nathan? RAGAZZI! Beh, finalmente! Ma quanto ci avete messo?" - Luke li accolse abbracciandoli esuberantemente, come sempre.
"Nathan caro sei sempre più una favola! Non so cosa stai usando in questo periodo, che medicina tu stia prendendo, ma sta facendo miracoli sui tuoi muscoli!"
Stana perse un battito a quelle parole cosi innocenti che la ferirono dal profondo.
Sapeva bene quale fosse la “medicina” di Nathan.
E non era lei.
"Amore mio, fatti guardare!" - Luke prese il viso di Stana tra le mani - "… che cosa e' successo al tuo visino? Ora ti chiamo Cristin per ravvivare un po' questo faccino scuro, e poi fila in camerino che ti porto l'abito!”

Passarono un paio di minuti e Stana era già pronta per la prova abito.
Odiava cambiarsi nei camerini, le dava una sensazione di oppressione, si sentiva soffocare.
Luke le passo l'abito. Era strepitoso! Uno spacco profondo sulla gamba destra e una scollatura sulla schiena non indifferente.
Lo indossò senza troppa difficoltà e si diede un'occhiata allo specchio. Si sistemò i capelli e poi uscì.
"FAVOLOSA!” - esclamò Luke “Tesoro, sei assolutamente D-I-V-I-N-A!"
"Grazie Luke" - disse imbarazzata, portando una ciocca di capelli dietro l'orecchio. Sposto' il suo sguardo e incrociò gli occhi di Nathan.
Meravigliosa.
Questa era l'unica cosa che riusciva a pensare Nathan in quel momento.
Non c'erano altre parole per descriverla.
La guardava sorridere ed annuire, concentrata, alle indicazioni di Luke, e lui ne rimase ipnotizzato.
Con lei era sempre stato così da quando l'aveva conosciuta. Da quando si erano amati alla follia. Per poi finire di odiarsi in altrettanto modo solo per orgoglio.
Era innamorato.
Lo sentiva.
Lo capiva.
Aveva avuto questa nuova occasione con Mikaela e non voleva sprecarla.
Ma quando il ricordo di Stana e di quello che c'era stato tra loro si ripresentava o quando la teneva stretta per esigenze di copione, si chiedeva come mai, una seconda occasione, loro non se la fossero data. Si rendeva conto che lei sarebbe stata, per sempre, il suo vero amore e anche il suo unico e grande rimpianto.

“Nathan!? NATHAN!?” - lo richiamarono Luke e Stana. Lui si riscosse dai propri pensieri e la osservò.
"Allora... che ne dici? Meglio lungo così, oppure lo accorciamo un po' di traverso?"
"Io...” - continuava a guardare Stana - “Io penso sia stupenda così” - disse sorridente - “Semplice, elegante... meravigliosa!" - le parole gli erano uscite senza rendersene conto, con naturalezza come se fossero la cosa più normale da dire, come se fossero ancora insieme, come mesi prima. Stana lo guardò stupita, dritto in quei suoi occhi blu profondo, e non c'erano bisogno di parole. Sapeva che, in cuor suo, lei gli sarebbe appartenuta per sempre.
Driiiiiiiiiiiiiiin.
Il suono del cellulare di Nathan rimbombo' per tutta la stanza incessantemente mentre i loro sguardi erano ancora incollati.
Suono che pian piano si fece un eco lontano.


Aprii gli occhi lentamente e mi accorsi che quel rumore fastidioso era l'allarme della mia sveglia, e che il mio era stato solo un sogno, cancellato in un secondo dalla realtà. Realtà che mi fece tornare con i piedi per terra, nel mio camerino, durante una pausa.
Feci una smorfia e mi misi a sedere.
Erano passati esattamente due mesi da quando Nathan mi aveva sbattuto in faccia la realtà. Una realtà che continuava a far male di giorno in giorno e a cui ancora non riuscivo ad abituarmi.
Ricordo come se fosse ieri lui che mi dice che Mikaela gli ha dato una seconda possibilità e che lui non aveva nessuna intenzione di sprecarla.
Ricordo come se fosse ieri i suoi occhi che brillavano per quella possibilità ottenuta.
E ricordo come se fosse ieri la fitta al petto sentita.
Il battito del cuore che sembrò diminuire fino a sentirlo andare in frantumi.
Dire che non me l'aspettavo era un eufemismo!
Nathan non aveva parlato di lei dopo la rottura avvenuta tempo fa.
Ero convinta che il sorriso che aveva quando si avvicinato fosse per darmi il buongiorno, come era solito fare. E invece mi ha guardata dritta negli occhi e mi ha detto il vero motivò della sua felicità.
Non riuscivo a crederci.
Non volevo crederci.
Non volevo perché con una sola frase aveva cancellato i mesi e mesi di progressi che avevamo fatto insieme, dopo la nostra rottura.
Lui era sempre più dolce con me, ci divertivamo come dei bambini ed eravamo di nuovo complici.
Cosa che adesso trovavo difficile fare da quel giorno.
Ricordo che gli feci i complimenti, e che gli dissi di non sapere che stava pensando di ritornare con lei.
La sua frase fu peggio di un pugno nello stomaco.
“Mikaela è divertente e sto bene con lei. Ama scherzare e, beh... abbiamo deciso di riprovarci! Magari è la volta buona!”
La volta buona.
Quasi un anno insieme io e lui... e nessuna seconda possibilità per il nostro rapporto.
Ma con lei si.
Capii che stava parlando seriamente e che forse stavolta era fatta.
A 42 anni era anche giusto iniziare a pensare ad una famiglia. E lui ha sempre amato i bambini.
Non l'avevo mai giudicato per l'età di alcune sue ragazze, ma di certo Mikaela era molto più giovane di lui.
“Oh mio Dio, è tornato con la rifatta?”
Questo era stato il primo commento di Tamala una volta scoperto che erano tornati insieme.
E Tamala era una donna rifatta, come aveva rivelato in un'intervista.
Ma non m'importava se fosse rifatta o meno.
L'unica cosa importante era che si era ripresa Nathan.
L'uomo magnifico che ieri le aveva portato la colazione a letto perché stava male.
L'uomo magnifico che ieri era rimasto ad accudirla, mentre io...
Mentre io ero a casa.
Da sola.
E piangevo su quel tweet.
Piangevo sul tweet che mi aveva confermato quanto fosse splendido l'uomo di cui mi ero innamorata.
Quel tweet che mi aveva fatto capire cosa avevo perso.
Piangevo perché innamorata di uomo che non sarebbe mai stato mio.
Passai l'intera giornata con un mal di testa atroce e gli occhi gonfi mentre immagini di loro abbracciati e accoccolati a letto riempivano la mia testa.
Una volta sola ero stata male nell'arco dell'anno ma non c'era lui al mio fianco ad accudirmi.
Non volevo la colazione a letto, ma soltanto la sua presenza. Quella mi avrebbe aiutata.
Ricordo che si era presentato con un fiore strappato dal mio giardino e mi aveva chiesto se volevo qualcosa, se avevo bisogno di qualcosa.
Avrei dovuto rispondere che volevo lui. Forse adesso il nostro rapporto avrebbe avuto un'etichetta specifica.
Invece mi ritrovavo lì, seduta su una scomoda sedia, all'interno degli studios, mentre lo osservavo sorridere, leggendo i messaggi che gli arrivavano sul cellulare.
Ed ero gelosa.
Gelosa di quel sorriso che amavo e che non potevo avere.
Quel sorriso speciale che a me non avrebbe rivolto mai più.
Poi si era girato e si era avvicinato a me, con un gran sorriso -Ehi, Stana!-
“Ehi!” esclamai sorpresa.
Mi aveva guardato e sorriso - “Sei pronta per quella prova vestiti che volevi fare oggi pomeriggio con Luke?” -
Schiusi la bocca - “Te ne sei ricordato?” - ero stupita.
“Ovvio!” - aveva corrucciato la fronte - “Perché non avrei dovuto? Non ho mai dimenticato un nostro impegno! E lo sai che ho sempre tempo per te!” - aveva esclamato sorridente.
E tutto mi suonò famigliare, quello sguardo, quelle parole, quel sorriso, quell'atmosfera che profumava di sogno... il mio sogno.
Lo guardai e gli regalai uno dei miei sorrisi migliori.
Forse non era troppo tardi per chiedere la mia seconda possibilità. La nostra seconda possibilità. Quella che l'orgoglio ci aveva negato tempo addietro.
“Nathan...”

FINE



Note delle autrici:

Ciao!! Lo so, questa è la mia prima storia "triste" Stanathan e che ho sempre detto che non avrei mai scritto una storia triste perché almeno qui ho voglia di sognare che stiano insieme! Ma poi, Fanny, dopo aver visto il tweet di quella nana malefica di Nathan che le porta la colazione a letto... invece di dirmi "NON LO FARE" mi ha detto "Okay, scriviamola!" e... i miei Stanathan feelings sono caduti giù quindi... eccola!
L'idea generale è stata sua! Io avevo in mente solo il pezzo "depresso" di Stana! xD
E... alla fine siamo state buone! :P Vi abbiamo lasciato con un pizzico di speranza! Perché quella è sempre l'ultima a morire... potranno passare anni, ma sarà sempre lì. Il finale che avevamo pensato prima era più doloroso... quindi meglio così! XD

Nathan con quella non se po' vedè!! Lo shipperei con chiunque, tranne con le tipe che si sceglie lui... una donna normale, anche se non è Stana, eh, non se la può scegliere!? -.-

Ad ogni modo: fateci sapere!
Bacioni! :D




   
 
Leggi le 8 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Cast Castle / Vai alla pagina dell'autore: Katia R