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Autore: IsTrue    24/09/2013    2 recensioni
Sono una sfigatella, ma una sfigatella di quelle serie.
Una di quelle sfigate che sono invitate alle feste e decidono di vestirsi elegante e poi arrivano alla festa e sono tutti in tenuta sportiva. Allora tu dici “mh forse è il caso che la prossima volta mi vesta in modo sportivo” e puntualmente alla prossima festa vai vestita sportiva e che succede? Volete indovinare? Si, sono tutti vestiti eleganti. Ecco io sono quel tipo di persona. Perché? Ah boh, non decido io della mia vita. Io vado avanti e basta. Mi alzo la mattina e vado in bagno, mi vesto e prendo la borsa, corro a casa di Mails e poi vado a scuola. Come se fossi un automa, un automa molto strano e socialmente abbandonato, ma vivo e non mi faccio troppi problemi su come dovrei farlo, non mi preoccupo della mia etichetta. Io sono così e chi non sta bene se ne può pure andare, giusto? Giusto.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing
Note: Cross-over | Avvertimenti: nessuno
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I’m just trying to save the world from Fangirl arguments.
Venerdì per vendetta (parte uno).





Le nuvolette di marshmellow mi sorreggono e stanno attente a non farmi cadere giù, nel mare di smarties. Davanti  a me un barattolo di nutella mi sorride.
E’ così buono, così soffice. Irresistibile.
Tutto a un tratto la nutella spalanca gli occhi, gli angoli della bocca scendono fino a rendere la sua espressione triste. Qualcosa suona nelle vicinanze.
E’ un suono cupo, triste. Malinconico per certi versi.
E’ un suono… un suono… angst.
Non riesco a distinguerlo nitidamente. E’ molto simile a un bip bip mischiato a un rumore di non so nemmeno io cosa.
Mi agito convulsamente. Inizio a farmi sempre più pesante. La mia nuvola di marshmellow non riesce più a reggermi.
Sto cadendo.

- La nutella! LA NUTELLA HA BISOGNO DI ME!  Devo salvarla. Devo… salvarla… io… nutella… salvare…-
Continuo a muovermi come per scacciare chissà cosa. Non so neanche io dove mi trovi.
Come se fosse una novità, Amber. Dovrebbero farci un libro. Amber e i luoghi.
Cado violentemente giù da un qualcosa. La testa per terra, mentre le gambe e i piedi sono ben ancorati alla superficie su cui mi trovavo prima.
Apro violentemente gli occhi e capisco di essere caduta dal letto.
Nessuna nutella, nessuna nuvoletta. Nemmeno uno smarties.
La sveglia sul comodino continua a suonare insistentemente.
Svegliati! Svegliati!
Alzati! Alzati!
E’ tardi!
Sveglia del cazzo.
Per fortuna che oggi è venerdì, posso rilassarmi e continuare a guardare Glee. Giusto perché mi voglio bene.
Oh no aspettate, oggi è venerdì: è il grande giorno.
Mi scosto i capelli dal viso e lascio perdere lo stivaletto che sto tentando di infilarmi. Alzo lo sguardo e guardo il calendario.
Venerdì ventidue marzo. La data di oggi è cerchiata di rosso e nel cerchio si notano delle lettere scritte in verde brillantinato (Che volete? Avevo finito la penna blu.), delle lettere che vanno a formare la parola Mails.
Oggi è il giorno della vendetta.

Cammino svogliatamente per la strada. Come al solito sto andando a prendere Mails, come al solito in ritardo. Ma questa volta la colpa è palesemente della nutella. Mi ha impnotizzato.
Mangiami. Mangiami.
E come puoi dirle di no?
Ogni tre passi un saltello. La mia faccia è molto compiaciuta e il mio spirito altrettanto. Finalmente capisco il significato del titolo del film “V per Vendetta”.
Venerdì per Vendetta. Dev’essere assolutamente così.
Arrivo davanti un portone marrone, un portone come tutti gli altri, facilmente scambiabile con quello del vicino.
Si insomma, Mails abita in un normalissimo portone.
Citofono.
- Si? – Il citofono ha parlato. Penso sia Mails così rispondo a tono. – Amber, coglione! Vedi di muoverti. -
- Mails scende subito. -
….
Decisamente non era Mails. Good.
E anche oggi abbiamo iniziato la raffica di figure imbarazzanti.
Devo ricordarmi di non tornare a casa di Mails per almeno vent’anni. Così gusto per far calmare un po’ le acque.
Il normalissimo portone marrone si apre e come al solito cigola leggermente. Un Logan Lerman più Percy Jackson che mai ne esce fuori.
- E siamo vestiti di blu per…? – Domando. Scusami Mails ma la tua tuta blu mi innervosisce. Riflette la luce e io preferisco le tenebre, si dorme meglio quando tutto è scuro.
- Come perché siamo vestiti di blu? E’ per il pigiama party di stasera, sciocchina. – Sciocchina.
Mi fermo di botto. La bocca leggermente spalancata per dire un qualcosa di cui purtroppo non mi vengono le parole.
-Mails… Mails tu.. – Tento di parlare. – Si? – Chiede.
-Mails tu indossi il pigiama?! – Non posso pensare  che quel ragazzo si sia messo il pigiama per andare a scuola. E mi ha fatto anche aspettare giù! Robe da pazzi.
- Così sono già pronto per questa sera. – Ribatte.
Mails qualsiasi cosa tentassi di dire non servirebbe comunque a farmi pensare che tu non sia stupido. –Rimani comunque un cretino. Voglio dire il pigiama per andare a scuola! – Lo indico. In pratica agito la mano nella sua direzione. Una vecchietta con il bastone si è anche fermata a guardarlo e ha scosso la testa disgustata. Nemmeno loro lo capiscono. – Ma se sembra una tuta! – Sbuffa.
Alzo gli occhi al cielo e comincio ad allungare il passo, segno che la conversazione ormai è finita. Non voglio nemmeno ribattere. Lui non ha mai fatto educazione fisica in tutta la sua vita.  



E’ l’ora di pranzo e io e Mails siamo seduti molto tranquillamente a un tavolo.
Lui sgranocchia una mela e io sto azzannando un mega hamburger.
Mi piace tenermi in forma.
-Amber, potresti mangiare un po’ più elegantemente e pulirti quel rivolo di maionese che ti scende da un lato della bocca? Se non l’avessi notato ci stanno guardando tutti male. – Mi sussurra mister indossoilpigiamaperchési.
Lo fulmino con lo sguardo e mi pulisco la bocca. Subito dopo riazzanno il panino, stavolta il ketchup mi inonda la faccia. Mi pulisco di nuovo.
Sto per riprendere a mangiare quando Mails mi blocca di nuovo. – Sono serio, guarda che ci sono dei corsi di galateo… -
-Mails, pensi che siano più turbati dal mondo in cui mangio o dal fatto che sei in pigiama?- Ribatto.
- Decisamente dal modo in cui mangi. -
Ho già detto che questo ragazzo è un caso perso?
Io non sono una tipa religiosa ma Gandalf se esisti sul serio aiuta questa povera anima indifesa a ritrovare la strada verso il guardaroba.

Tiro un calcio a un sassolino e lo faccio rimbalzare contro il cestino dei rifiuti. Sto tornando a casa con Mails, per il pigiama-party vendetta. Anche se sinceramente non ho il coraggio di chiedergli di fare una cosa del genere. Voglio dire: è andato a scuola con un pigiama! Questo basta e avanza.
-Comunque la mia parte preferita della settimana è stata quando hai scambiato Sloan per Albus Silente. Sul serio, mai riso così tanto in vita mia. –
Gliel’ha forse chiesto qualcuno?
- Te l’ha forse chiesto qualcuno? -
- No. -
-Appunto, testa d’alghe. – Forse, e dico forse, se lo merita.

-Il pane tostato l’abbiamo, ci manca solo il gelato e i marshmellow. – Il figlio illegittimo di Poseidone ha i mano un foglietto dove sono appuntate tutte le cose da mangiare che dobbiamo comprare.
- Fantastico. E gli smarties? – Chiedo mentre mi aggiusto meglio la coda.
- Ci sono anche quelli. – Afferma sedendosi per terra.
Siamo pronti per cominciare.
- Allora cosa facciamo per prima cosa? Le treccine? Ci mettiamo lo smalto? – Chiedo ironicamente.
Mails alza le sopracciglia e mi regala uno sguardo gelante. Mi sa che questa prospettiva non gli piace molto.
Non sa ancora cosa lo aspetta.


_____________________
Il titolo della storia è tratto da una canzone di Kimmi Smiles, una youtuber australiana che fa video di cover, nel caso voi vogliate dare un’occhiata al suo canale eccolo qua http://www.youtube.com/user/kimmitalks?feature=watch
Chiedo venia per l’abissale ritardo con cui è arrivato questo capitolo ma capitemi è iniziata la scuola, c’è stato il mio compleanno, poi non mi sono sentita molto bene. Insomma ho ancora bisogno di un po’ ti tempo per destreggiarmi tra scuola, compiti a casa, telefilm da guardare, libri da leggere, tempo da passare su tumblr e tempo per scrivere.
Le fangirl sicuramente mi capiranno.
Per il resto mi scuso per la bruttezza del capitolo, lo so me ne rendo conto ma non pubblicavo da tre settimane e quasi non riuscivo a dormirci la notte. Dopo tre settimane finalmente sono riuscita a finire di scrivere questo capitolo.
Mi dispiace non sia uno dei migliori.
Per il resto (x2) ho lasciato a metà la parte riguardante il pigiama party perché volevo tenervi un po’ sulle spine. Sono malvagia. Chiamatemi pure Steven Moffat.
In più ho anche pubblicato una One Shot in queste settimane (ma come sono brava).
Ci ho speso davvero molto tempo e mi piacerebbe sapere cosa ne pensate. Questo è il link nel caso vogliate darle un’ occhiata:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2117894&i=1
Sto diventando logorroica. Sparisco.
  
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