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Autore: tearsdownyourface    24/09/2013    6 recensioni
Noel si trova comodamente sul suo divano, quando la figlia Anais gli fa una proposta alquanto sconcertante.
Preso sotto gamba, The Chief chiede subito aiuto al caro Our Kid.
Genere: Comico, Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Liam Gallagher, Noel Gallagher
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Notando che scrivo storie particolarmente tristi (un po' tanto...) ho pensato, una volta tanto, di scrivere qualcosa di umoristico.
In questa one shot Liam e Noel non hanno litigato, e sono ancora negli Oasis (magari fosse vero!).
Spero riesca a farvi sorridere almeno un po', si sa che far ridere é molto più difficile che far commuovere/piangere.
Buona lettura!






 

Mi trovo comodamente spaparanzato sul divano, con una fresca bionda in mano, quando, ad interrompere il mio fancazzismo, suona il telefono.

Mia moglie, Sara, non é in casa, é andata a fare shopping (ma tu guarda, che strano!), e i miei figli Donovan e Sonny, sono troppo piccoli per rispondere con una parola di senso compiuto.

Quindi, tocca me alzarmi e vedere chi rompe i coglioni.

-Pronto?- rispondo alquanto svogliato di fare una benché minima conversazione.

-Ciao Papà, sono Anais!-

Scherzavo.

Con la mia dolce Anais parlerei per ore, anche se fossi privato della parola, e mentalmente mi mando a cagare per aver risposto in malo modo.

-Ehi ciao, tesoro! Come stai?- cerco di rimediare immediatamente con il mio tono da “quando-parlo-con-i-miei-figlio-ho-una-voce-particolarmente-smielata”

-Tutto bene! Tu anche? Ascolta, volevo chiederti una cosa...-

Il suo tono é assai sospetto, ma la incoraggio ad andare avanti. Qualsiasi cosa cosa mi avrebbe chiesto, sarei stato pronto.

-Verresti con me al concerto degli One Direction sabato?-

Qualsiasi cosa, ma non questo. Questo proprio no.

-Ma come, non vai con la mamma?- cerco di tenermi fuori da questa assurdità.

Insomma, Noel Gallagher al concerto degli One Direction? È inconcepibile.

-Sarebbe venuta volentieri, ma ha una convention quel giorno. Ti prego papà, vieni! Le ragazze al di sotto dei sedici anni devono essere accompagnate dai genitori, e io ci tengo tanto tanto a vederli!-

Mi chiedo dove cazzo ho sbagliato con lei. Cioé, qualcosa é andato sicuramente storto. Come possono piacerle gli One Direction, quando ha un padre fottutamente figo, e che ha fatto la storia della musica?

Tuttavia, non posso dirle di no, insomma, é solo una ragazzina, é ovvio che le piacciano questo genere di gruppi.

Ma anche no, cazzo. É mia figlia, dovrebbero piacerle i Beatles, i Rolling Stones e tutti questi gruppi degni di essere ascoltati, non quei cinque ragazzini ancora privi di peli ascellari.

-Allora?- interrompe i miei pensieri, speranzosa.

-Va bene.- accetto

va bene?! Ma che, mi sono bevuto il cervello?!

-Grazie, grazie, grazie!- esulta lei al settimo cielo.

Oh cazzo...

-Sei il migliore, papà! Poi ti farò sapere i dettagli, ora scappo. Grazie ancora!-

Non faccio tempo a replicare che ha già appeso.

Merda, sono fottuto.

Non posso andare al concerto degli One Direction, non dopo quello che ho detto su di loro.

Li ho insultati e sfottuti deliberatamente, e ora sto per andare ad un loro concerto?

Cioé, questo é un massacro alla coerenza, e la sto uccidendo io!

Che cosa faccio adesso? Non mi sorbisco per due ore quei plebei, proprio no.

All'improvviso, ho un'illuminazione: prendo nuovamente il telefono e chiamo quello scalmanato di mio fratello Liam.

***

-Pronto?- mi risponde apatico, anche lui odia rispondere al telefono.

-Liam, devi aiutarmi.- dico senza mezzi termini.

-Aspetta un attimo, puoi ripetere? Questo devo registrarlo, in modo che in un futuro possa sputtanarti per avermelo chiesto.-

-Non scherzare, sono serio.- lo rimprovero.

-Che succede?- chiede, questa volta allarmato.

Appena saprà il motivo, mi manderà a quel paese.

-Anais vuole che vada al concerto degli One Direction con lei.- gli spiego.

-Ma sei scemo?!? Mi hai quasi fatto prendere un colpo e mi chiami per questa cazzata? Ma vai a quel paese!-

Che vi avevo detto?

-Tu non capisci la gravità di questa situazione, non posso andare al concerto degli One Direction!-

-E perché mai? Che problema c'é?- mi domanda tranquillo.

Ma sto parlando con Liam? No perché ho come l'impressione che questo non sia proprio mio fratello.

-Uno, mi fanno altamente ribrezzo, le mie orecchie implorano pietà ogni volta che sentono una loro canzone in giro, andare al concerto sarebbe considerato altro tradimento nei loro confronti.

Due, ho ribadito più volte pubblicamente la mia opinione su di loro, e sarei un cazzo di incoerente ad andarci.

Tre, col cazzo che Noel Gallagher va al concerto di una band di ragazzini pop! Da dove sbucano?-

-Io non li trovo male.- confessa Liam

-Come scusa?!?!-

Non ci credo. Non ci voglio credere. LIAM NON TROVA MALE GLI ONE DIRECTION?

Io...non so cosa dire. Mi viene pure da piangere!

Cazzo, speravo nel suo appoggio, e invece scopro che é uno pseudo-directioner? No, ma il mondo é impazzito, letteralmente.

-Oh andiamo cazzo! Sono fighi, hanno soldi, milioni di ragazze ai loro piedi. Cazzo se li stimo!-

-Non stai parlando seriamente. Ti prego Liam ho il bisogno di sapere che non stai parlando seriamente.- cerco di mantenere la calma, sono assai sotto schok da questa rivelazione.

-Certo che parlo seriamete!-

-Vabbé lasciamo stare la disgrazia per la perdita del tuo unico neurone funzionante, il problema rimane: non posso andare al concerto e non posso dire di no ad Anais.-

-Io non vedo il problema, alla fine vai per accompagnarla, non perché ti piacciono.-

-Ma dove cazzo vivi? Lo sai che sarà pieno di giornalisti e paparazzi? Non posso farmi vedere al loro concerto dopo tutto quello che ho detto!-

-Allora ci vado io con lei, se vuoi. Anzi, ci vado più che volentieri!- propone entusiasto.

-Davvero? Mi eviteresti uno sbattimento!-

***

Anais era felicissima all'idea che lo zio Liam sarebbe venuto con lei al concerto, ma, eh si, c'é anche un ma, voleva ad ogni costo che ci fossi pure io.

Quando provai a spiegarle che non sarei andato, ha cominciato a dare di matto, mi ha ricordato così tanto sua madre Meg, che non ho avuto le palle di contraddirla.
E se con Meg ho potuto divorziare, con Anais dovevo arrendermi, e tenermela tutta la vita.
Non che la cosa mi dispiaccia, non potrei mai immaginare la mia vita senza di lei, ma in questo caso, e ribadisco solo in questo, avrei voluto che non fosse mia figlia.

Così ci troviamo noi tre fuori dal Wembley Stadium, quello stadio dove mio fratello ed io abbiamo fatto la storia della musica, insieme ad una mandria di directioners eccitate.

Liam ed io siamo muniti di occhiali da sole, cappelli e sciarpe, per non farci riconoscere. Anche Anais l'ho camuffata in modo irriconoscibile. No, sapete, se vedessero Anais Gallagher in compagnia di due idioti imbacuccati, chi penseranno mai che siano? Ma noooo, non saranno mica Noel e Liam, figuratevi!

Tutte queste ragazzine mi stanno facendo venire il mal di testa, gridano come delle forsennate.

Il massimo dei decibel possibile lo raggiungono quando arrivano i ragazzi, che le salutano mandando baci e sorridendo a 32 denti, patetico.

Ed ogni volta che una di loro urla “Liam” quell'idiota di Our Kid si gira.

-Lo vuoi capire che non stanno chiamando te, imbecille?- borbotto

- Che cazzo ci posso fare se mi chiamo così e se sono abituato a sentire milioni di pollastrelle eccitate gridare il mio nome?- si giustifica lui con un ghigno.

-Bhé, devi capire che qui si tratta di un altro Liam. E quel Liam non sei tu!-

-Pff, Noel! Io sono l'unico e inimitabile Liam.-

Dopo una coda lunga non so quanto, entriamo nello stadio.

È così strano stare tra il pubblico e non sul palco, e la cosa mi provoca fastidio.

I cinque salgono e cominciano a cantare “........”

Ma che, credete che sappia pure il titolo? Non lo so, e non me ne frega un cazzo, perché mi fa letteralmente schifo: melodia monotona, parole scontate, insomma, una merda.

Però poi mi volto verso Anais, sta ballando come una pazza con Liam (pazzo anche lui, ma questo lo so ormai da anni) ed é felice, e non posso fare altro che essere felice anch'io.

Certo, avrei preferito fosse felice in un altro contesto ma vabbé, mi adatto.

E forse mi sto adattando troppo in fretta, perché all'improvviso comincio a ballare anch'io, cioé, non di mia spontanea volontà, sono Liam ed Anais a trascinarmi nella folla.

-Ragazze, questa é l'ultima canzone, grazie siete magnifiche!- esclama dopo due ore di concerto quello che é il presunto Liam Payne (me l'ha detto Anais).

Alla parola “magnifiche” le ragazze urlano estasiate.

-Questo Liam ci sa fare.- comunico ad Our Kid nell'orecchio -Non come te che a fine concerto mandi tutti a fanculo.-

-Tutti vorrebbero farsi mandare a fanculo da me, Noelie caro.- risponde fiero.

Rido. Mio fratello é proprio un coglione.

-Oh mio Dio!- grida Anais -What Makes You Beautiful!-

Oh no, questa la so, la sento mille volte al giorno alla radio.

 

You're insecure
Don't know what for
You're turning heads
When you walk through the do-o-or”

 

Tutti nello stadio, compresi Liam ed Anais, cantano.

Io sono l'unico coglione, o forse l'unico sano di mente, a rimanere zitto.

Ma poi, non so come, mi faccio conivolgere dall'atmosfera e mi unisco al coro, cantando il ritornello (l'unico pezzo che so).

Anais, felice del mio inserimento nella comunità di directioners, mi abbraccia forte e mi sorride estasiata, mentre Liam, salta in spalla ad un malcapitato padre e urla come un dannato:

-SONO UN FOTTUTO DIRECTIONER!-




ANGOLO AUTRICE:
Se fra i lettori c'é qualche fan degli One Direction mi scuso se vi ho offese/i.
Non ho assolutamente niente contro questo gruppo, e le parole offensive usate in questa storia non rappresentano il mio parere sul loro conto (anche se non mi piacciono...)
 

 

  
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