Anime & Manga > Katekyo Hitman Reborn
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Autore: Lady Atena    25/09/2013    1 recensioni
Secondo tentativo nel fandom! Avviso di non aver ancora finito di leggere il manga, quindi tutto questo è molto a sentimento ^^
Sentì un fruscio dalla finestra, rabbrividì e si alzò. Sbuffò osservando le tende frusciare, il vento gli scompigliò i capello castani; raggiunse la finestra dalle ante aperte.
"Ho di nuovo scordato di chiuderle" borbottò.
Udì un tonfo, cadde all'indietro guardando Hibari accovacciato sul bordo della finestra. Hibari abbassò lo sguardo, strinse uno dei suoi tonfa e assottigliò gli occhi.
"Domani sul tetto della scuola. Arriva puntuale o ti morderò a morte" sancì.

No coppie!
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Hayato Gokudera, Kyoya Hibari, Tsunayoshi Sawada
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tsuna rabbrividì stringendosi le spalle, affondò il capo tra le spalle facendo ondeggiare le ciocche castane.
< Ahh, che faccio? Hibari-san vorrà sicuramente mordermi a morte! > pensò.
Camminò lungo la strada, abbassò le braccia sospirando.
< E oggi Reborn accompagnava papà all'aeroporto, quindi non ci sarà lui a calmarlo > si disse.
Mugugnò, sentì dei passi alle proprie spalle e si voltò. Gokudera sorrise, alzò la mano e corse fino alla sua destra. Abbassò il braccio, ampliò il sorriso chinando la schiena in avanti.
"Buongiorno, Decimo" salutò.
Tsuna sorrise, strinse la borsa della scuola sulla spalla.
"Buongiorno, Gokudera-kun" rispose.
Guardò alle spalle del compagno, aggrottò le sopracciglia.
"Yamamoto non c'è?" chiese.
Gokudera si rizzò, alzò le spalle e intrecciò le mani dietro la testa.
"Quel maniaco del baseball è rimasto con quello stronzo di Squalo per un allenamento mattutino" disse.
Iniziò a camminare a fianco di Tsuna, aggrottò le sopracciglia argentate e lo guardò.
"Piuttosto, Decimo. È successo qualcosa? Sembravate giù, prima".
Tsuna si passò una mano tra i capelli, ridacchiò e si grattò una guancia.

Sentì un fruscio dalla finestra, rabbrividì e si alzò. Sbuffò osservando le tende frusciare, il vento gli scompigliò i capello castani; raggiunse la finestra dalle ante aperte.
"Ho di nuovo scordato di chiuderle" borbottò.
Udì un tonfo, cadde all'indietro guardando Hibari accovacciato sul bordo della finestra. Hibari abbassò lo sguardo, strinse uno dei suoi tonfa e assottigliò gli occhi.
"Domani sul tetto della scuola. Arriva puntuale o ti morderò a morte" sancì.


Tsuna ridacchiò in maniera isterica.
"Ieri Hibari-san ha detto che se non arrivavo puntuale, mi avrebbe ucciso".
Gokudera strinse un pugno, ringhiò sfregando i denti tra loro.
"Quello stronzo! Come osa minacciare il Decimo!".
Tsuna sospirò.
"Lascia stare,  Gokudera-kun. Probabilmente vuole solo rimproverarmi per i danni che Squalo ha fatto ieri a scuola. Xanxus si rifiuta di ripagarli".
Gokudera incrociò le braccia, sbuffò e mugugnò.
"Ma se Hibari vi alza un solo dito, lo faccio saltare in aria" borbottò.
Tsuna sospirò, scosse il capo e sentì il trillo campana della scuola risuonare nella via. Spalancò gli occhi, corse in avanti e si voltò.
"Sbrigati Gokudera-kun, o Hibari-san ci ucciderà davvero!" urlò.
Hayato si sistemò la borsa in spalla e corse dietro a Tsuna fino a raggiungere la scuola. Gokudera si fermò davanti la porta della loro classe, aggrottò le sopracciglia.
"Siete sicuro di voler andare da solo, Decimo?" domandò.
Tsuna annuì, si grattò la guancia.
"Anche perché Hibari-san mi morderebbe a morte in caso contrario" borbottò.
Gokudera prese la borsa di Tsuna, se la mise in spalla e strinse le labbra; alcune ciocche argentate gli coprirono il volto.
"Qualsiasi cosa succeda, chiamate. Il vostro braccio destro accorerà all'istante" sancì.
Piegò la schiena in avanti chinandosi, si rizzò ed entrò in classe. Tsuna sospirò, scosse il capo e raggiunse il tetto. Aprì la porta, la superò chiudendosela alle spalle e si voltò. Un tonfa lo colpì al viso facendolo cadere in terra con un botto, le lacrime gli pizzicarono gli occhi e la guancia pulsò mentre il labbro iniziava a sanguinare. Hibari lo raggiunse, si piegò e raccolte il tonfa.
"Ora ti morderò a morte" disse.
Tsuna si massaggiò la guancia, agitò l'altra mano davanti al volto.
"A-aspetta Hibari-san! Entro domani la scuola sarà come nuova, davvero!".
Hibari strinse i tonfa, assottigliò le iridi blu scuro arricciando le labbra.
"Voi branco di erbivori state saltando le lezioni nel periodo degli esami, causando disordini nella mia scuola. Vi morderò a morte" stabilì.
Tsuna si alzò, scosse la mano più velocemente.
"Non è colpa mia se Squalo ha deciso di venire a vedere se Yamamoto continuava ad allenarsi con la spada e quando l'ha sorpreso nel campo da baseball ha distrutto metà del club!".
Sbuffò, si passò la mano tra i capelli castani.
"E poi non posso farci niente se Reborn ha di nuovo deciso di farci allenare!".
Hibari abbassò i tonfa, inarcò un sopracciglio moro.
"Il bambino?".
Tsuna abbassò le braccia, annuì più volte facendo ondeggiare la chioma castana.
"Esatto, un'altra delle sue folli idee per il piano Neo-Primo Vongola" disse.
Spalancò gli occhi castani, una gocciolina di sudore gli scivolò sulla guancia.
< È vero ... Chissà se Hibari-san è a conoscenza di questa cosa > si chiese.
Hibari infilò i tonfa nelle maniche della giacca nera, si voltò e si sedette sul tetto.
"Quello che volevo dirti, Sawada Tsunayoshi" iniziò.
Si voltò, strinse gli occhi e alzò la mano; l'ametista dell'anello dei Vongola che indossava fu avvolta da una fiamma viola.
"È che voglio essere avvisato quando arriva gente forte a Namimori".
Tsuna deglutì, si morse il labbro.
"Ma Hibari-san, non posso saper ...".
Hibari si alzò, gli premette il tonfa alla gola e si avvicinò socchiudendo gli occhi.
"Altrimenti, ti morderò a morte".

  
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