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Autore: immy    25/09/2013    4 recensioni
E se Bonnie, facesse, involontariamente, un incantesimo senza sapere poi come uscirne?
La Streghetta, esprimerà un desiderio, che quasi certamente le si ritorcerà contro. Una mattina si risveglierà in una bella stanza rinascimentale. Come farà ad uscirne, da sola questa volta. Non c'è nessun Damon, Meredith o Elena che le potranno dare una mano. C'è solo lei e uno Stefan e un Damon, ancora umani, che vivono ancora con il padre.
Come se la caverà la nosta Bonnie con la vita di Corte rinascimentale e... come tratterà i nuovi Stefan e Damon che si ritroverà davanti?
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bonnie McCullough, Damon Salvatore, Katherine, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore | Coppie: Bonnie McCullough/Damon Salvatore
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La festa e Fell's Church





 

 

 

 

<< ...ma dimmi... tu fai a conoscere Stefano Salvatore? >>

<< Non, lo conosco infatti. >>

<< Sicura? >> le domandò Bonnie ridendo e contagiandola con sé.

<< Sì, l'ho incontrato qualche anno fa... >> cominciò a raccontare del suo primo incontro con Stefano.

 

 

 

 

<< Sì, l'ho incontrato qualche anno fa. Mia madre lavorava nella cucina dei Salvatore e io ogni tanto andavo da lei, per vedere come stava. E un giorno l'ho incontrato. Mi si è presentato educatamente, senza trattarmi con disprezzo per essere la figlia di una serva. Mi aveva trattata come avrebbe trattato qualunque altra persona. Poi l'ho rivisto al funerale di mia madre, dove mi fece le condoglianze. Sembrava veramente mortificato. Da quella volta non lo vidi più. Anche perché morta mia madre non avevo più motivo per andare da loro. Probabilmente non si ricorda di me. >>

<< È gentile, vero? >>

<< Tanto. >> rispose Gwen commossa.

<< Come è morta tua madre? >> domandò Bonnie non riuscendo a trattenersi.

<< Era malata da tempo. Tifo. Era sempre molto fragile, ma continuava lo stesso a lavorare. >> mormorò Gwen ripensando con tristezza alla madre.

<< E tuo padre? >>

<< In prigione per debiti. >> rispose seccamente la ragazza, profondamente risentita.

Da quando suo padre era andato in prigione a sua madre era toccato andare a lavorare e anche a lei, si può dire che con il tuo comportamento irresponsabile avesse distrutto l'intera famiglia.

<< Oh, mi dispiace, Gwen. >> le disse Bonnie riabbracciandola.

Gwen le piaceva sempre di più, perché era rimasta una semplice e brava ragazza malgrado la sua vita travagliata.

<< Non fa niente. >> mormorò Ginevra con un sorriso commosso accompagnato ad un'alzata di spalle rassegnata. Non era certo colpa di Bonnie se suo padre aveva quel brutto vizio.

Bonnie le era sempre stata accanto si ritrovò a pensare realizzando solo in quel momento di aver trovato un'amica.

<< Va bene... ora vestiti e andiamo. >> disse Bonnie, prima di aiutare l'amica ad indossare il suo vestito.

Circa mezz'ora dopo le due erano pronte e si stavano dirigendo verso l'uscita.

I genitori di Bonnie erano già sulla carrozza.

<< Ginevra, sei bellissima cara. >> ci tenne a complimentarsi la madre di Bonnie, ammirata.

<< Grazie, signora McCullough. >> rispose Gwen arrossendo.

<< Ti ho sempre detto di chiamarmi per nome. >> la rimbeccò la signora con una risata.

<< D'accordo. >> balbettò Gwen.

Era forse un sogno quello che stava vivendo? Se così fosse stato non avrebbe più voluto risvegliarsi.

<< Che ne pensi, caro? >> domandò la signora McCullough al marito.

<< Stai molto bene, Gwen. >> si complimentò anche il padre di Bonnie, con la cortesia del gentleman che era.

<< Grazie, signore. >>

Dopo poco arrivarono davanti al palazzo della famiglia Salvatore.

Sia Bonnie che Gwen rimasero incantate da tanta bellezza e sfarzo. Era tutto illuminato da tante luci, a Bonnie ricordava le milioni di piccole luci decorative che suo padre usava mettere all'esterno della casa e sull'albero, per Natale.

<< Bonnie, Gwen, entriamo care. >> disse Silvia quando notò che sia sua figlia che Gwen sarebbero rimaste anche giorni imbambolate davanti a quell'edificio.

Giuseppe li accolse in maniera impeccabile o meglio accolse i signori McCullough perché alle due ragazze parlò poco e niente e in effetti non avrebbe avuto senso.

Durante la serata Bonnie e Gwen non ebbero la possibilità di vedere o parlare con nessuno dei due fratelli, ne rimasero un po' deluse. Bonnie era curiosa di conoscere il vero Damon, quello ancora umano e Gwen voleva rivedere Stefano per la prima volta dopo tanto tempo. Sicuramente non si sarebbe ricordato di lei.

Entrambe vennero invitate a ballare a qualcuno e per fortuna Gwen aveva provveduto a insegnarlo a Bonnie, la Rossa infatti non osava immaginare la figura che avrebbe potuto fare pestando i piedi al suo cavaliere.

Le ragazze si intrattennero anche a parlare con qualche ragazza e stranamente tutte rimasero sconvolte scoprendo che Gwen era una serva e Bonnie l'aveva fatta diventare la sua dama da compagnia, ma per fortuna non tutte girarono i tacchi lasciandole sole come fecero Cathlin e le sue amichette.

<< Magari c'è rimasta male visto che non hai voluto lei come dama da compagnia. >> disse Gwen quando notò lo sguardo indignato di Bonnie.

<< Già e direi che ho fatto bene visto il suo comportamento. >> replicò piccata la Rossa.

Altre invitate lodarono la nobiltà d'animo di Bonnie per aver aiutato Gwen e con molto piacere di Bonnie non trattarono Ginevra diversamente, anzi, la trattarono come esattamente le nobildonne della festa.

La serata tutto sommato andò a gonfie vele e le due amiche tornarono a casa esauste, infatti appena tornate a casa le due salutarono educatamente i signori McCullough e filarono a letto sotto so sguardo divertito dei genitori di Bonnie che rimasero a chiacchierare in salotto.

 

 

 

 

Nel frattempo a Fell's Church...

 

erano tutti al pensionato. Tutti tranne Bonnie, di cui Matt chiese subito, non vedendola seduta accanto a Meredith.

<< Siamo qui per questo. >> gli rispose appunto Meredith, preoccupata.

<< Che vuoi dire? >>

<< Non riusciamo a trovarla. La sua stanza è completamente vuota, come se non ci fosse mai stata. La famiglia McCullough si sta trasferendo in Canada e Mary sembra essere figlia unica. >> spiegò Damon, trangugiando un bicchiere di Bourbon con nonchalance.

<< Che... che significa? >> domandò Stefan, anche lui preoccupato.

Che fine aveva fatto Bonnie?

<< Non si ricordano di Bonnie? >> domandò Matt quasi preso da un attacco di panico.

<< Ciao ragazzi! Come mai tutti qui? >> domandò una raggiante Elena scendendo dal piano superiore.

<< Non riusciamo a trovare Bonnie. >> le disse semplicemente Rick che avevano chiamato Damon e Meredith, sperando in un aiuto a trovare la Streghetta.

Damon, infatti aveva parlato solo con Rick della strana luce del libro in camera di Bonnie prema della sua scomparsa. La Rossa era scomparsa infatti quella stessa notte. Il giorno seguente Bonnie l'aveva chiamata, ma non era riuscita a rintracciarla. Il numero sempbrava inesistente, così ancò a casa di Bonnie e scoprì che la famiglia si stava trasferendo e che l'unica figlia dei McCullough era Mary, ma i coniugi le dissero che nella loro cantina c'erano dei diari, dei vecchi libri e degli scatoloni con il nome “Bonnie”.

<< Magari è la figlia dei vecchi proprietari. >> le suggerì l signora McCullough.

Anche Damon andò a controllare. Naturalmente a modo suo, il Moro infatti era entrato di soppiatto nella vecchia stanza di Bonnie e l'aveva trovata completamente vuota, se fosse stato umano avrebbe giurato che quello che gli era preso era un calo di pressione. Non era preparato a vedere quella stanza completamente vuota. Bonnie non c'era più. La sua streghetta era completamente sparita, rapita da chissà chi o cosa, che non voleva riportarla indietro a quanto pare visto che la sua stessa famiglia non si ricordava di lei.

Quando lo disse a Meredith, la ragazza corse a casa McCullough e chiese alla famiglia se potevano darle gli scatoloni e le cose di Bonnie.

Le portò al pensionato, Damon cercò il libro incriminato e mostrò la pagina mancante a Rick che gli promise di fare delle ricerche.

Dopodiché Meredith chiamò tutti per dare la notizia.

<< Bonnie? E chi è? >> domandò Elena con curiosità.

<< Che c'è? >> chiede nuovamente la Bionda, ma confusa, dagli sguardi allibiti che tutti le rivolgevano. Neanche Damon riuscì a trattenere la propria sorpresa questa volta.

 

 

 

 

Angolino dell'autrice:

Ciao a tutti!!

Lo so lo so è una vita che non mi vedete da queste parti e di questo chiedo umilmente perdono :'( ho avuto solo un questi giorni dei momenti liberi e sono corsa a scrivere subito, anzi a copiare, visto che qualche capitolo di questa storia l'avevo scritto su dei fogli volanti e quindi ci vuole un po' di tempo e anche pazienza che io di rado ho, ma ora che ho preso un computer portatile finalmente, non dipendo per forza da quello fisso e quindi ho il tempo di scrivere anche se sto in Burundi u.u infatti ho scritto questo capitolo grazie al pc portatile... ora un po' più di tempo e il pc quindi credo che riuscirò ad aggiornare con un minimo di regolarità.... proverò a pubblicare anche le altre storie... ci spero proprio....

spero che non mi abbiate abbandonato perché non pubblico da un po' e se lo aveste fatto direi che vi capisco perfettamente, se no scusate ancora per il ritardo, pero che il capitolo vi sia piaciuto...

al prossimo aggiornamento

un bacione

Immy

 

   
 
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