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Autore: Princess Tutu    25/09/2013    3 recensioni
Dopo molte insistenze, Sansa Stark accetta di uscire con Margaery Tyrell un sabato sera. Indossa un abito di piume e appena entrata nel pub con l'amica nota subito un uomo scuro e solo.
"Lo chiamano il Mastino" Le bisbiglia Margaery... Sansa rabbrividisce, ma non è solo paura, è anche qualcos'altro, qualcosa che la giovane Stark potrà scoprire solo con il tempo e con la conoscenza di quell'uomo spaventoso.
Una semplice storia SanSan in Alternative Universe!
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-INCOMPIUTA-
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sandor Clegane, Sansa Stark
Note: AU, Lime | Avvertimenti: Incompiuta, Tematiche delicate
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I - You
 


- Avanti, dai!
Margaery Tyrell guardò con i suoi grandi occhioni castani la ragazza di fronte a lei, che si scostò una ciocca di capelli rossi da viso.
 - No, non posso...
Sansa Stark abbassò la testa. Odiava dover dire di no alla sua migliore amica, però lei davvero non poteva (o meglio, non voleva) uscire quella sera insieme all'altra. Non era abituata a frequentare i bar o le discoteche perché aveva ricevuto un'educazione piuttosto rigida e sopratutto si vergognava troppo: le altre ragazze erano come Margaery, belle e scatenate, quando invece lei era molto più calma e educata.
 - Hai paura di incontrare loro?
A quelle parole, Sansa sussultò, spaventata. Margaery sorrise dolcemente, accarezzando la guancia della rossa le cui guance si imporporarono. Loro erano i Lannister, la famiglia più potente di Approdo del Re, la capitale del grande stato di Westeros e il loro piccolo leone, oltre ad essere il sindaco della città, era anche l' ex fidanzato di Sansa e l'aveva tormentata in tutti i modi possibili e immaginabili.
Sansa sospirò, ripensando a qui giorni di qualche mese prima in cui era ancora nelle grinfie di Joffrey e di sua madre, la bellissima Cercei. La giovane Stark era arrivata da quasi un anno ad Approdo del Re per andare nel prestigioso liceo che sorgeva in quell'enorme città e si ricordava come era stata felice all'inizio: era nata nel nord e il poter cambiare scuola e aria, vedere quella metropoli, l'aveva emozionata tantissimo. Anche il fidanzarsi con quel bel ragazzo biondo l'aveva fatta sentire come in un sogno che però ben presto si era rivelato un vero incubo, dato che il giovanotto era un vero sadico pazzoide. Sansa si era sentita morire, poi per fortuna era arrivata Margaery dalla bellissima città di Alto Giardino (anche lei per frequentare lo stesso liceo di Sansa) e la sua amicizia l'aveva salvata letteralmente, dato che insieme a lei aveva potuto affittare un appartamentino e lasciare il palazzo in cui viveva il suo aguzzino, che comunque non l'avrebbe mai lasciata andare se Margaery non avesse usato tutta l'influenza della sua potente famiglia. Sansa non sapeva perché quella bellissima ragazza si era presa tanto cura di lei, fatto sta che era una settimana che cercava di convincerla ad uscire quella sera con lei e la rossa non sapeva cosa fare.
 - Non so cosa mettere...
Aveva ignorato la domanda e Margaery sbuffò, squadrando con aria critica l'abbigliamento della compagna che indossava degli abiti eleganti, ma veramente semplici: un maglioncino azzurro e una lunga gonna tartan nei colori del bianco, grigio e azzurro. La castana sapeva che l'educazione degli Stark (la famiglia che guidava la grande città del nord Grande Inverno) era rigida e severa e che quei colori erano i loro preferiti, ma non poteva sopportare che una bellezza come Sansa nascondesse così le sue curve. Lei invece indossava una camicetta annodata sotto il seno verde e degli aderenti jeans con infradito dall'alto plateau, un abbigliamento che metteva ancora più in risalto il suo fisico perfetto.
 - Ti presterò qualcosa io, non cercare di fregarmi!
Disse con una risata. Poi fece un sorrisetto felino e fissò l'altra nei suoi occhi azzurri. Sapeva qual'era il suo punto debole e l'avrebbe usato per convincerla ad uscire.
 - Sai... Loras mi ha detto che verrà anche lui...
Loras, il fratello maggiore di Margaery era di una bellezza impressionante e Sansa era stracotta di lui, infatti, appena udito il suo nome, arrossì fino alla radice dei capelli. Di fronte a quella reazione, Margaery sogghignò: ce l'aveva in pugno. Infatti Sansa abbassò gli occhi, sorrise dolcemente e mormorò:
 - Allora forse potresti farmi vedere qualche vestito...
La bellissima bocca di Margaery si aprì in un sorriso e si gettò con foga sulla compagna, tanto che rovinarono entrambe sul letto dove era seduta Sansa ridendo come delle matte.
 - Margy!
Esclamò Sansa in mezzo al riso, ritrovandosi la ragazza sopra di lei che la fissava con i suoi occhi castani e il suo sguardo era così caldo che Sansa arrossì scatenando altre risate in Margaery.
 - Non arrossire così, dai! Su, cerchiamo qualcosa da farti indossare.
Fece la ragazza castana, alzandosi e aprendo il suo armadio. Vedendo i vestiti che conteneva, tutti corti e aderenti, Sansa scosse la testa.
 - Non posso indossare un vest...
 - Non rompere!
Esclamò l'altra, estraendo un abitino azzurro e lanciandolo sul letto accanto accanto alla giovane Stark. Dei pantaloncini di velluto blu e un altro vestito, questa volta nero, lo raggiunsero qualche istante dopo. Anche se arrossiva alla sola idea di indossare uno di quei vestiti, Sansa era al massimo della felicità: non solo aveva trovato il coraggio di uscire con Margaery in un pub (cosa che non aveva mai osato fare, ma che allo stesso tempo aveva desiderato provare con tutta se stessa), ma quella sera avrebbe potuto perfino parlare con Loras! Il solo pensiero le faceva toccare il cielo con un dito.
Loras... Il principe dei miei sogni! E stasera... Chissà cosa potrebbe succedere stasera!
 - Intanto prova questi.
La voce di Margaery riportò Sansa alla realtà e con entusiasmo la ragazza iniziò a provare gli abiti selezionati dalla Tyrell.
Sì, quella sera sarebbe successo di sicuro qualcosa di sensazionale!

La sera era calda, ma un venticello primaverile e fresco impediva al calore di dare fastidio ai molti giovani di Approdo del Re che quella sera avevano deciso di uscire a divertirsi, creando una serata davvero perfetta. Ragazzi e ragazze avevano invaso le vie luccicanti della città e in ogni dove si vedevano gruppetti di amici che si erano incontrati e che si stavano dirigendo in uno dei tanti pub, bar oppure in discoteca.
Sansa Stark e Margaery Tyrell erano nel cortiletto di ghiaino davanti a uno dei pub più alla moda di Approdo del Re e attendevano con pazienza Loras, per poi entrare nel locale tutti e tre insieme. Erano ancora le nove e quindi il pub era appena aperto, ma già si sentiva la musica proveniva dall'interno attraverso le porte di vetro lavorato.
Sansa era un fascio di nervi e dentro di lei l'emozione e la felicità si mescolavano con l'agitazione: non sapeva come comportarsi con Loras, che cosa avrebbe dovuto fare? Doveva trattarlo come un amico? Ma loro non si conoscevano così bene... Oppure come un fratello, dato che la sua migliore amica era sua sorella? Ma lei non voleva che Loras la considerasse la sua sorellina, voleva essere qualcosa di più per lui.
Comportati in maniera educata e sii te stessa, come dice sempre mia madre.
La ragazza sospirò, lisciando le piume che ricoprivano il suo abito, uno dei più belli dell'armadio di Margaery. Era di seta rosa, senza spalline e fasciava il suo corpo fino a metà coscia. La sua caratteristica principale, però, erano proprio le piume che lo ricoprivano completamente, il cui colore sfumava dal rosa tenue dello scollo fino ad un fuxia sull'orlo. Anche la borsetta di seta era rosa, come il nastro che teneva stretti i lunghi capelli di Sansa in un elegante chignon. I sandali dal tacco vertiginoso, invece, erano dorati, ovviamente anche quelli di Margaery che si era occupata pure del trucco che metteva in risalto gli occhi azzurri dell'altra.
Margaery, dal canto suo, indossava un cortissimo abitino mono-spalla nero drappeggiato sulla spalla destra le cui onde scendevano come acqua sulle splendide curve della ragazza, che sembrava non notare gli sguardi ammirati degli uomini che incrociavano. Sia le scarpe decolté tacco dodici sia la borsetta erano nere e ricoperte da paillette dello stesso colore. Aveva lasciato i capelli sciolti e le onde castane rilucevano come bronzo: Sansa adorava i capelli dell'altra e anche se il suo vestito era più vistoso e complesso, si sentiva orribile in confronto alla giovane Tyrell.
Finalmente, Loras arrivò e appena lo vide, il cuore di Sansa perse un colpo: era di una bellezza assolutamente incredibile, anche nella semplice camicia nera e jeans che indossava.
 - Ragazze! Caspita, siete meravigliose.
Salutò abbracciando e baciando sulle guance la sorella, poi si avvicinò sorridendo a Sansa, fece un lieve inchino e le baciò la mano. La ragazza credette di morire.
 - Sei bellissima. Margaery, com'è che è la prima volta che usciamo noi tre insieme?
Le due ridacchiarono. Il soprannome di Loras era “Cavaliere di Fiori” proprio per la sua simpatia, eleganza e cortesia verso tutte le donne che incontrava, di qualsiasi età o ceto sociale esse fossero. Sansa non era l'unica ragazza cotta di lui, praticamente ogni donna tra i dieci e i venti anni di Approdo del Re sospirava per Loras Tyrell e per queste sue qualità il ragazzo era conosciuto in tutta Westeros.
 - Che ne dite di entrare?
Loras prese a braccetto Sansa e Margaery, poi entrarono tutti e tre insieme nel locale.
L'interno era piuttosto scuro, illuminato solo da lampade che mandavano luci rosse, blu o verdi. Il grande spazio era di forma quadrata, con una fila di colonne che divideva in due l'ambiente disseminato di tavoli e comodi divanetti con il bar collocato nella parete a destra dell'entrata. Tutto l'arredamento ricordava i vecchi pub dei tempi andati, con antiche stampe attaccate alle pareti e a Sansa piacque subito quell'ambiente che appariva molto caldo e accogliente. Loro tre erano i primi avventori e quindi il pub era completamente vuoto... O almeno così Sansa credeva, dato che lo notò solo dopo qualche secondo, dopo che i suoi occhi si furono abituati alla luce bassa: c'era un uomo seduto a un tavolino attaccato ad una colonna e con la sua posizione dava le spalle ai tre giovani.
 - Bleah... C'è.
Fece Margaery e Sansa si rese conto che l'amica si riferiva proprio all'uomo che aveva appena notato.
 - Lo conosci? Chi è?
Margaery si strinse nelle spalle, avviandosi verso un tavolino dall'altra parte della sala.
 - Lo chiamano il Mastino. È un bruto che passa le sue giornate a bere e a fare a botte.
Sansa rabbrividì, ma non poté fare a meno di osservarlo da lontano mentre prendeva posto accanto all'amica nel tavolino scelto dai Tyrell. Anche da seduto si poteva intuire che il Mastino era un uomo dalla stazza incredibile, con lunghi capelli neri e con indosso un pastrano scuro e logoro.
 - È davvero enorme...
 - Chi?
Domandò Loras, scoccandole un sorriso che le fece dimenticare qualsiasi pensiero che non fosse incentrato su Loras Tyrell.
 - Nessuno.
Tagliò corto Margaery.
 - Che prendete?
Sansa sfogliò il menù. Non aveva mai bevuto alcool in vita sua, se si escludeva due o tre sorsi di vino durante i banchetti a Grande Inverno e quindi non sapeva che pesci pigliare.
Alexander, Cuba Libre... Che sapore avranno?
Si domandava la ragazza che però non voleva sembrare l'idiota della situazione.
 - Per me un Cuba Libre.
 - Invece io un White Russian. Tu, Sansa?
Le si rivolse gentilmente Margaery, poi si rese conto delle difficoltà dell'amica e decise di aiutarla.
 - Cosa le consigli, Loras?
Lui aggrottò le sopracciglia, pensando, poi un sorriso illuminò il bellissimo viso.
 - Che ne dici di un Cosmopolitan? È buono e il suo colore rosa sarebbe in tono con il vestito.
Sansa pensò di toccare il cielo con un dito: se gliel'avesse consigliata Loras, avrebbe bevuto anche della melma.
 - Allora vado ad ordinare!
Disse, alzandosi. Il ragazzo, però, la bloccò:
 - Ci mancherebbe altro! Vado io, voi due state pure comode.-
Un vero cavaliere!
Sospirò la rossa, che però ci teneva a lasciare un po' di intimità ai due fratelli che non si vedevano da parecchi mesi.
 - No, no, lascia pure a me: Alexander, Cuba Libre e un Cosmopolitan. Mi ricordo!
Gli rispose ridendo e avviandosi verso il bar.
La strada più breve la costringeva passare accanto a quell'uomo chiamato Mastino e ciò la spaventava, ma sentiva che Loras la stava osservando e quindi non poteva fare deviazioni stupide. I suoi passi, a causa dei tacchi alti, rimbombavano e Sansa guardava in terra in un' illusione infantile che se lei non l'avesse guardano, neanche lui avrebbe fatto caso a lei. Si sbagliava. Quando fu alla sua altezza, a pochi centimetri da lui, una grossa mano si mosse afferrandole dolorosamente il polso.
Cosa...?!
La stava aggredendo? Gli occhi azzurri della ragazza saettarono di qua e di là ma Loras e Margaery parlavano fitto fitto senza guardarla e il bar era vuoto, il barista probabilmente nel retro. Con un gemito, Sansa si dibatté, ma la morsa sul suo polso sembrava fatta d'acciaio e fitte di dolore saettavano nel braccio.
 - Stai ferma, non voglio farti nulla.
Ringhiò l'uomo, girandosi verso di lei e esponendo così alla luce delle lampade il viso che fino a quel momento era stato in ombra. Il respiro si mozzò in gola a Sansa: il viso dell'uomo era devastato, la parte destra completamente mangiata dal fuoco che l'aveva resa un inferno di cicatrici rosse e bianche. L'orecchio era poco più di un buco.
Sansa distolse lo sguardo, disgustata, mentre il terrore le montava dentro. Smise di muoversi, però e con voce flebile domandò:
 - Cosa vuole?
Una smorfia che poteva essere un sorriso comparve sulle labbra del Mastino.
 - Quella specie di galletto incipriato ti ha consigliato un Cosmopolitan? Ma dai... Se vuoi bere qualcosa di buono, prendi della vodka liscia.
Con uno strattone l'attirò più vicino a sé, contro di sé, tanto che Sansa poté sentire l'odore di alcool provenire dal suo fiato: era paralizzata dalla paura.
Mi ha bloccato solo per darmi dei consigli sui cocktail?
 - Non capisco...
Mormorò Sansa. Lo sguardo di lui, reso più caldo dall'alcool, corse sul suo corpo fasciato dall'abitino rosa di piume, facendola rabbrividire e tremare.
 - Con questo vestitino sembri proprio un dolce uccellino... Mi domando se sai anche cantare, come un uccellino.
Per un'attimo, lui la fissò negli occhi, ma lei non riusciva neanche a guardarlo in viso e fissava qualcosa di non ben definito oltre le spalle di lui, il viso impassibile. Con un ringhio lui la spinse via.
 - Tu sei Sansa Stark, giusto? Stai lontana dalla Fortezza Rossa.
Tornò a girarsi verso la colonna, dandole le spalle e ricominciando ad ignorarla.
Lontana dalla Fortezza Rossa? Cosa significava? La Fortezza Rossa era l'enorme palazzo del sindaco e Sansa stava ben attenta a girarci sempre a largo: lì vivevano i suoi aguzzini e lì aveva vissuto lei in quei mesi d'orrore che non osava neanche di ricordare.
Chi è quell'uomo?
Continuava a domandarsi la ragazza, mentre aspettava che il barman facesse i cocktail che aveva ordinato. Ovviamente aveva seguito il consiglio di Loras e aveva prese un Cosmopolitan, di certo non avrebbe seguito i consigli di un uomo che non conosceva e che era probabilmente ubriaco.
Quando tornò verso il suo tavolo, fu di nuovo costretta a passare accanto al Mastino, ma lui la ignorò.
 - Wow, ecco la nostra bevuta!
Esclamò felice Margaery, battendo le mani appena lei si fu avvicinata. Sansa si rese conto che i due Tyrell non si erano accorti di quello che le era successo e quindi decise di non farne parola: non avrebbe mai rovinato una così bella serata con parole dette da uno sconosciuto. Ben presto si fece trascinare dalla conversazione e l'alcool le sciolse la lingua, facendola chiacchierare tranquillamente con il bellissimo Loras. Dopo il primo sorso, si accorse che il Cosmopolitan non le piaceva per niente, ma lo bevve fino all'ultima goccia: glielo aveva consigliato Loras, infondo.

Qualche ora dopo, a serata conclusa Sansa era a letto, avvolta dalle coperte: era sveglia e sentiva dal respiro accanto a lei che anche Margaery lo era. Non riusciva a togliersi dalla mente le parole del Mastino e quindi domandò, nel buio:
 - Margy?
 - Mhm?
Le rispose l'amica.
 - Quell'uomo... Il Mastino, chi è davvero?
Margaery sospirò e per un'attimo rimase in silenzio, poi si decise a risponderle.
 - Il suo vero nome è Sandor Clegane ed è uno delle bodyguard migliori dei Lannister, uno dei più fidati.
Incredibilmente, quella rivelazione colpì Sansa in maniera diversa dal quella che avrebbe creduto. Si sarebbe aspettata di sentirsi spaventata dall'essere stata di nuovo così vicino ad uno dei tirapiedi di quella famiglia, invece era stupita che proprio uno di quei tirapiedi si fosse scoperto avvertendola di qualcosa. Ma poi che cosa? Che cosa avevano in mente i Lannister? E perché il Mastino aveva voluto avvertirla?
Con quelle domande in testa, Sansa Stark si addormentò.





Salve a tutti! Questa è la mia prima SanSan, ma sono assolutamente fissata con questa coppia, quindi dovevo assolutamente scrivere qualcosa su di loro ahahahah :D
E' AU perchè mi piacerebbe vedere come si sviluppa la storia d'amore tra Sansa e Sandor ai giorni nostri e sopratutto è divertentissimo tradurre tutto il mondo di Martin nel secolo corrente, infatti cercherò di far avvenire tra i nostri due innamorati quello che succede nei libri e nel telefilm però nella Westeros dei giorni nostri. Spero vi piaccia!
Il titoli, tutti uniti, formaranno una frase molto SanSan ^^

   
 
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