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Autore: sibley    26/09/2013    2 recensioni
[STORIA REVISIONATA E MODIFICATA]
Draco ed Hermione si ritrovano ad un forzato settimo anno, un settimo anno in cui devono fare i conti con la realtà che hanno vissuto finora e con un segreto che si portano dietro da troppo tempo. In questo scenario fanno da sfondo anche nuove relazioni sul nascere, ma soprattutto gli amici dei due che sono determinati a far sputare loro il rospo.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Blaise Zabini, Draco Malfoy, Harry Potter, Hermione Granger | Coppie: Draco/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: Violenza | Contesto: Più contesti
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"Baciami ancora, Draco" - mormorò Hermione.

Draco, eseguì alla lettera ciò che la bella Grifondoro aveva chiesto, mentre lei sospirava, e lo stringeva a sè con tutte le sue forze. Hermione Jean Granger e Draco Lucius Malfoy, chi l'avrebbe mai detto! Entrambi diciottenni, all'ultimo reale anno di scuola. Purtroppo, salvare il mondo non era stata una giustificazione plausibile per la Professoressa McGranitt, che aveva dunque dovuto bocciare quasi tutti gli studenti del settimo anno, in quanto alcuni non avevano presenziato ai M.A.G.O. essendo stati ritirati dalle proprie famiglie mentre altri invece non si erano proprio fatti vedere ad Hogwarts. Nel frattempo, la mente di Hermione, durante quel bacio così intenso con quel retrogusto di proibito vagò lontana, tornando ad un pomeriggio di otto anni prima.

< La ragazzina piangeva sconsolata in un bagno allagato. Era seduta, appollaiata su una strana sporgenza del bagno. I libri levitavano affianco a lei, evidentemente, doveva essere già piuttosto versata nelle arti magiche, ed attenta allo studio, poiché quella ragazzina non aveva proprio intenzione di lasciare che i suoi amati libri affondassero nel bagno che tutti consideravano di proprietà di Mirtilla Malcontenta. Il ragazzino entrò. I capelli crespi e ricci della ragazza lo colpirono subito, e immediatamente decise che doveva fare qualcosa per frenare le lacrime. Non aveva idea di chi fosse, non riusciva a vederla bene in viso così chinata e rannicchiata su sé stessa, ma a dispetto di tutto quello che gli avevano impartito negli anni decise di tentare il tutto per tutto pur di tirar su di morale quella ragazzina che sembrava disperata.

"Che succede?" - proferì parola il biondo Serpeverde.

La riccia alzò la testa, e il ragazzino la riconobbe: era Hermione Granger, Mezzosangue, Grifondoro. Tutto quello che c'era di più sbagliato, eppure il suo sguardo era rimasto imbrigliato. Lei lo squadrò malamente, e lui si rese conto che non era sicuramente la persona più adatta per consolarla. Il problema si poneva nel fatto che ormai era lì, non poteva di certo andarsene, soprattutto perché lei stava per rispondergli e nonostante tutto Malfoy non era un bambino maleducato.

"Vattene via, Malfoy. Non sono affari che ti riguardano." - berciò lei tirando su col naso.

Era logico. Da quando si erano incontrati la prima volta, lui non aveva fatto altro che essere terribilmente sgarbato e crudele con lei, sottolineando quanto fosse importante essere di Sangue Puro, per poter sopravvivere nella vita. Era il primo anno per entrambi, e lui era appena rimasto vittima di quello che i Babbani chiamano "colpo di fulmine". Nonostante il rifiuto di lei però, lui si sedette sulla sporgenza affianco a lei, e le prese delicatamente la mano. Lei lo squadrò interrogativa, chiedendosi quando sarebbe arrivata la stoccata.

"Scusami... temo di essere io la colpa di tutto questo..." - sussurrò lui, cercando di essere più cauto possibile.

"No... Non è affatto colpa tua. Stranamente..."

"E si può sapere chi è stato?..." 


"Ronald Weasley. L'ho sentito mentre si lamentava della mia correzione ad Incantesimi. Io volevo solo aiutare..." 

Malfoy, cinse le spalle della piccola Hermione, stringendola a sé mentre singhiozzava sempre più debolmente.

"Ignoralo. E' solo un traditore del proprio sangue, non meriterebbe neanche di stare ad Hogwarts." 

Lei sorrise appena nei confronti di Malfoy, sebbene sapesse che era tutto molto insolito e che se definiva così Ronald Weasley figuriamoci cosa avrebbe detto di lei quando si fosse reso conto di cosa stava facendo, ma lui le scoccò un veloce bacio sulla guancia. Hermione rimase gelata qualche istante. Un momento prima stava piangendo, mentre ora si stava solo chiedendo cosa fosse successo ad Hogwarts dopo aver notato i comportamenti così poco "Grifondoro" di Ronald Weasley e quelli così poco "Serpeverde" di Draco Malfoy.

"Vuoi... Vuoi metterti insieme a me?" una frase così infantile, detta da quel bambino che già nascondeva un inferno a causa delle sue sfortunate parentele. Una frase che solitamente viene pronunciata dai bambini ma che in questo momento veniva solo pronunciata da un ragazzino in preda all'impeto della sua prima cotta, avvenuta proprio per puro caso, con una persona che non avrebbe mai potuto nemmeno presentare ai suoi genitori in un futuro.

"Sì." una sillaba, e Draco diventò improvvisamente il bimbo più felice di tutta Hogwarts.

Draco le diede un altro piccolo bacio sulla guancia e poi, con tacita intesa, si alzò uscendo poi dal bagno. Ma pochi istanti dopo, nel bagno entrò un gigantesco Troll di montagna, e la serratura scattò senza alcun motivo apparente... >


Era una relazione che durava oramai dal primo anno e in otto lunghi anni, di cui uno l'avevano passato separati soffrendo le pene dell'inferno entrambi, erano sempre riusciti a farla franca e a non farsi mai scoprire. Soltanto una volta erano stati visti baciarsi in un corridoio che doveva essere deserto. Li aveva scoperti Percy Weasley ma Hermione, con grande prontezza e fingendo di volergli spiegare la situazione, poichè il rosso fratello era subito saltato a conclusioni affrettate nelle quali Draco stava molestando Hermione, l'aveva Obliviato in pochi istanti inculcandogli in seguito in testa che si trovava in quel corridoio con lui per farsi dare delle delucidazioni su alcune cose per una futura carriera al Ministero e casualmente avevano incrociato Malfoy.

"Herm... Dovremmo andare..." bofonchiò Draco, poco contento di doversi separare da lei.

"Va bene... Scendo prima io... Tu intanto, disilluditi." la bella Grifondoro si disilluse e scese le scale di fretta, tornando nella Sala Comune di Grifondoro senza fare rumore. Ormai da anni aveva un glorioso patto con la Signora Grassa, nel quale si impegnava a farle avere cioccolatini al Rum in cambio del suo lasciapassare per visite notturne in giro per il castello. Quella sera, il luogo destinato, era stata la Torre d'Astronomia. La Signora Grassa manteneva il segreto poiché si rendeva pienamente conto che senza Hermione sarebbe stata condannata ad una vita senza cioccolato ed Hermione lo sapeva bene, contando ciecamente sull'aiuto del quadro.

Dall'altra parte del castello, lentamente Draco Malfoy scese le scale della Torre d'Astronomia pensando alla sua Hermione. Nessuno, nemmeno Blaise Zabini e Theodore Nott sapevano niente della loro relazione. Avrebbero sicuramente capito, nessuno dei due aveva mai sposato la causa dei loro genitori, proprio come lui ma a Draco non andava affatto di venir preso in giro poiché per primo tra i tre era caduto tra le braccia di una fanciulla deliziosa. Ma soprattutto se avessero saputo che il loro caro amico Draco, era tra le braccia di quella fanciulla già dal primo anno ad Hogwarts, l'avrebbero preso in giro fino a sputare l'anima dal ridere. Stranamente, a Serpeverde erano tutti molto più elastici mentalmente di come sembravano, o meglio, dimostravano la loro nuova apertura mentale solamente dalla caduta di Lord Voldemort. Prima nessuno si sarebbe azzardato a dire nulla di buono sulle altre Case di Hogwarts. Il biondino attraversò incolume - e senza imbattersi in nessuno la Sala Grande - sgattaiolò nel lungo corridoio scuro prima di entrare nella Sala Comune di Serpeverde prima di entrare poi nel proprio dormitorio.

Peccato che qualcuno si fosse reso conto delle sue fughe notturne e fosse deciso a scoprire dove andava, con chi si incontrava e che cosa faceva.
  
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