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Autore: white mirror    27/09/2013    0 recensioni
" Tutto cominciò lì, tra giocolieri, trapezisti e scimmie ammaestrate..
..
in una bizzarra notte di mezza estate.."
Un viaggio nelle opere del grande William Shakespeare!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Miei carissimi lettori,
scusate per la lunga attesa ma non sono riuscita ad aggiornare prima. Spero che questo capitolo vi lasci soddisfatti.
Buon lettura W.M.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
Capitolo 5 - ateniesi emotivamente scossi

 
 








"Quando arriviamo? Dove stiamo andando? Perché ? Ho male alle gambe! Non ne posso più ! Possiamo fermarci?" L'asino non riusciva a chiudere la bocca. Continuava a tormentarmi con domande inutili e fastidiose, quasi come se lo facesse apposta a darmi sui nervi.
Mansueto aveva detto?
Mansueto un cazzo.
"Basta! " gridai voltandomi verso l' animale "smettila di far storie e cammina!" Dissi in modo perentorio cercando di essere il più ferma possibile.
" ma ioooooo sono stancooooo" aveva ragliato lui.
"Non mi interessa, tra poco siamo arrivati" commentai cercando di tranquillizzare entrambi. "Perché... tra poco siamo arrivati, non è vero?" Domandai speranzosa ad Arianna.
" tra venti metri bisogna girare a destra e poi proseguire per altri trenta metri in direzione nord-est per arrivare a destinazione" disse con tutta calma il mio Tom-tom.
"Grazie al cielo! Ormai ci siamo"
" voglio riposareee" si lagnava il ciuco.
"Da titania avrai tutto il tempo per riposare, ora zitto e cammina che manca poco" dissi ormai affranta dalla situazione.
Camminammo per un buon quarto d'ora prima di arrivare a destinazione. Davanti ai nostri occhi una magica radura ospitava nel mezzo un enorme letto a baldacchino, decorato con foglie e fiori di ogni sorta. I veli, che scendevano sinuosi lungo le colonne di legno intagliato, di tanto in tanto venivano mossi delicatamente da dei dolci sbuffi di vento che divertiti sollevavano da terra alcuni petali di rose, posti ai piedi del letto per compiacere la regina delle fate.
 Su quell'imponente e soffice materasso riposava la bella Titania, la quale, con la chioma raccolta in una meravigliosa treccia dorata, si faceva cullare dal dolce suono vento, che come un direttore, dirigeva quella grande orchestra naturale.
 "Speriamo che puck abbia fatto il suo dovere, altrimenti sono guai" commentai osservando la scena da dietro un cespuglio.
 "Chi è puck?" Aveva domandato l'asino.
"Lascia stare, vai da quella donna che riposa e svegliala e poi potrai mangiare, dormire e far ciò che ti pare" dissi cercando di essere il più persuasiva possibile.
"Davverooooh??" Mi chiese stupito e estasiato all'idea di poter rilassarsi.
"Si, giuro!" "Vado subito allora!" Aveva gridato saltando in piedi fuori dal nascondiglio. Lo strano bipede era uscito dal cespuglio e si dirigeva con passo deciso verso il sontuoso baldacchino.
 " aspetta!!!" Dissi cercando di far mente locale " canta!"
"Canta?"
"Sì, canta!"
"Cosa?"
"Quello che vuoi!"
"Perché dovrei cantare?"
"Tu fallo e basta! Ti prego" supplicai L'asino si fermò con aria pensierosa.
"Mmmmm.. Vediamo... Ah! Ci sono!!" Si schiarì la voce e canticchiando si diresse verso il baldacchino.
" i' m a barbie girl in a barbie woooooorld.."
Non potevo credere che l'asino di un racconto di Shakespeare conoscesse una canzone degli Aqua.
Attesi in silenzio sperando che il mio piano funzionasse. Titania svegliata da quella fastidioso e rumoroso ragliare di tirò su dal baldacchino, con estrema grazia ed eleganza, e cominciò a fissare con interesse il falso bipede.
 
"Io ti prego, benigno mortale, canta ancora: il mio orecchio è tutto preso di piacere per le tue note, così come il mio occhio è incantato dal tuo sembiante; e la potenza delle tue virtù è tale, fin dal primo sguardo, ch'io debbo dire, anzi giurare..." Si fermò un attimo. "Debbo dire, anzi giurare... Oddio non mi ricordo più la battuta…" Visibilmente nel panico, afferrò un blocco di fogli, in precedenza sistemato sotto al cuscino, e cominciò a leggere, scorrendo velocemente il testo.
"Ah, sì! Debbo dire, anzi giurare che t'amo." Concluse soddisfatta.
Tirai un sospiro di sollievo non appena udii quelle parole, il piano era riuscito alla perfezione e tutto procedeva liscio come l'olio.
 Sistemato il ciuco mi allontanai lentamente, inserendo nel mio palmare le indicazioni per trovare gli ateniesi. "D'accordo Elena, siamo fortunate..." Rispose Arianna dopo che ebbi premuto il tasto d'invio " stanno dormendo tutti e quattro a coppie di due, anche se non vi è scritto il nome, quindi non so quale sia Demetrio, quale Ermia, quale Lisandro.. Dovremmo andare a tentativi..".
 Camminai per una buona mezz'ora in direzione nord, verso quei due personaggi che tanto mi facevano faticare, pregando che fossero Demetrio e Elena.
Purtroppo la sfortuna era capace di seguirmi anche nelle opere di Shakespeare e quando giunsi nel luogo indicato dovetti con rammarico contattare che i due ateniesi erano quelli sbagliati.
Lisandro ed Ermia dormivano distanti l'uno dall'altra, come era scritto nell'opera originale. I due pallini rossi, che indicavano la posizione degli altri due, lampeggiavano sullo schermo del mio iPhone con insistenza.
Non erano molto lontani, forse sarei riuscita a raggiungerli velocemente e a concludere l'opera anche prima del previsto. Mi spostai a lato della radura cercando di far meno rumore possibile e di lasciar riposare i due amanti. Sfortunatamente la mia poca grazia e abilità nel muovermi di soppiatto giocarono a mio sfavore; dopo due passi scivolai su una zona fangosa del terreno, finendo a pancia a terra a qualche centimetro dal volto di Lisandro.
In quel momento temetti il peggio.
Se si fosse svegliato come avrei giustificato la mia presenza lì? Cosa avrebbe detto?
 Il panico si era impossessato ormai di gran parte del mio cervello e il terrore di dover fronteggiare una situazione come quella mi aveva paralizzato i muscoli, impedendomi qualsiasi movimento.
Tremavo al solo pensiero, ma non potevo rimanere lì per sempre, dovevo reagire e andare a cercare gli altri due protagonisti.
 Mi sollevai sulle braccia con estrema cautela, evitando di fare movimenti bruschi che avrebbero potuto portare ad una seconda caduta. Il piano stava funzionando, stavano dormendo ancora tutti e io stavo per riuscire ad allontanarmi da quella selva senza aver fatto danni.
Se solo non fosse stato per Puck... Il piccolo folletto comparve difronte a me improvvisamente.
"Puck! Oh mio Dio! Non puoi comparire così!" Dissi sottovoce per non farmi sentire "devi smetterla!"
 "Scusa ma vedi... Sono ordini.."
"Che vuol dire?"
 "Mi dispiace Elena.. Ma come ti ho detto... La magia ha un prezzo" concluse scomparendo tra gli alberi.
"Cosa vuol dire???" Scomparve lasciandomi nel dubbio.
"La magia ha un prezzo.." Sussurrai pensando ad un possibile significato.
Sentii un rumore alle mie spalle e ingenuamente mi girai per vedere cosa mai potesse essere.
 Uno dei più grandi errori della mia vita.
 I suoi occhi non mi si staccavano di dosso, percorrevano la mia figura da testa a piedi, curiosi.
"Eh.. Eh Lisandro... Ti sei svegliato.." Dissi provando a inventarmi una possibile scusa per la mia presenza.
"O Elena risplendente!"
"Ah conosci il mio nome.."
 "Attraverserei il fuoco soltanto per amor tuo!!!!"
"Come scusa?"
 "La natura ha l'arte di far miracoli, nel mostrarmi, così, attraverso il tuo seno, il tuo cuore"
 Mi portai istintivamente una mano al petto, un po' confusa e a disagio a causa delle sue parole. Il giovane si avvicinò con passo deciso, una non giustificata passione ardeva nei suoi occhi.
"Cosa state f.." Furono le uniche parole che riuscii a pronunciare prima che le sue labbra si posassero sulle mie con violenza. Non del tutto cosciente della situazione esitai qualche istante prima di staccarmi definitivamente da lui. "Lisandro!!" Gridai sconcertata " cosa fate?!? State lontano! Voi amate Ermia!"
"Ermia? No! Non è Ermia, è Elena ch'io amo: e chi non darebbe in cambio un corvo per una colomba? I desideri dell'uomo sono governati dalla sua propria ragione, e la ragione dichiara che, tra le due, sei tu la fanciulla più degna."
"Ma che ..?" Mi bloccai di scatto appena mi resi conto di come fossi potuta finire in un guaio come quello. Puck aveva versato il liquido del fiore anche sulle palpebre di Lisandro e aveva fatto in modo che lui si svegliasse non appena avessi raggiunto la radura, nella quale lui e Ermia dormivano. Quel dannato folletto mi aveva giocato un brutto scherzo... Ecco cosa voleva dire con " la magia ha un suo prezzo..".
Io gli avevo chiesto aiuto e ora dovevo pagarne le conseguenze.
"State fermo dove siete!" Intimai all'ateniese che si stava avvicinando ancora una volta "Non vi muovete! Dovete rimanere immobile fino al mio ritorno!"
"Mia dolce Elena, io vi seguirò in capo al mondo!" Disse il giovane.
"Ma non ce n'è bisogno...vi prego rimanete qui.." Commentai quasi implorante.
"Come posso provarvi il mio amore altrimenti? Oh Elena, mia bella Elena che senso avrebbe vivere senza di voi accanto?"
" non esagerare adesso, guarda vado e torno" conclusi girandogli le spalle e incamminandomi nella foresta. Non ne potevo più, non sopporto le persone invadenti e appiccicose che non ti lasciano neanche un minuto per prendere fiato e riposare. Va bene amare una persona, ma c'è modo e modo..
Avanzai tra la fitta vegetazione cercando di tener d'occhio le posizioni degli altri due amanti dormienti. Avevo una brutta sensazione, non sapevo perché ma il mio istinto mi diceva di accelerare il passo e di arrivare il più presto possibile a destinazione. Solo dopo un po' notai sulla mappa un pallino rosso che avanzava velocemente verso la mia direzione; sentii il rumore dei suoi passi farsi sempre più forte aumentando di frequenza.
In preda alla disperazione mi misi a correre ignorando le indicazioni di Arianna che, rimasta con il venti per cento di batteria, cercava di farmi arrivare a destinazione sana e salva. Il mio cuore aveva preso a battere all'impazzata, non c'è la facevo più. Stava arrivando e io non avrei avuto scampo.
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
P.S. RICORDATEVI DI LASCIARE UN COMMENTO! XD grazie e al prossimo capitolo. W.M.
  
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