Come se non te ne fossi mai andato....


Non ti pare vero, Sherlock è lì, proprio davanti a te, ormai sono due giorni  che ti fermi a fissarlo sorridendo come un’idiota , e ti vengono le lacrime agli occhi, ti santi davvero uno sciocco, ma ti giustifichi: non credevi che l’avresti visto nuovamente, tu l’hai visto schiantarsi al suolo, eri ben più che sicuro di non rivederlo mai più.
Eppure lui è lì, seduto sulla poltrona mentre accorda il violino, l’archetto sta procedendo verso l’orlo ed è in procinto di cadere, allora ti pieghi, e lo raccogli, poi ti soffermi ad osservare quell’uomo tanto misterioso, e ti accorgi che i suoi occhi sono lontani di un intero universo, e ti chiedi con rammarico se sarai in grado di raggiungerlo una seconda volta, se in quel universo esiste uno spazio anche per te.

E’ vivo, la sola idea ti sembra strana, non sai neppure cosa ne pensi.
Una parte di te è talmente furiosa che vorresti schiantargli in testa quel violino, talmente forte da fargli abbandonare quell’universo e farlo tornare da te.
Un’altra è semplicemente delusa. Delusa perché lui non si è fidato di te, perché non ti ha ritenuto all’altezza  e per questo ti ha mentito.
Rabbia e delusione, sentimenti forti, ma non totalizzanti, non per te, che senti in sottofondo una vocina che ride di una gioia feroce, ride alla faccia di tutti colore che hanno creduto te un povero allocco e  Sherlock un crudele impostore.
Al diavolo la rabbia e la delusione, sei fin troppo felice del suo ritorno, ma proprio non riesci a parlargli, ogni volta che stai per aprire bocca ti fermi e cade un silenzio che non ha nulla a che vedere con la pace e la calma di tre anni fa……no, è un silenzio diverso, è angosciante , e in quella quiete assurda ti sembra quasi di rivedere la caduta, il suo corpo, la sua lapide, le tue urla mentre ti trascinano lontano, il respiro si blocca, i continui attacchi di panico, il cuore che sembra stretto in una morsa crudele ogni volta che pensi a lui.
E ti fai rabbia da solo, lui è lì davanti a te, potesti semplicemente toccarlo, preparargli una tazza di thé, comprare degli alluci da cuocere in padella……potresti fare una qualsiasi cosa che vi riavvicini, ma non ci riesci……Hai paura è questa la verità, perché tu sei lo stesso uomo di tre anni fa, ma non sei più così certo che lui sia lo stesso uomo di tre anni fa, lo vedi più quieto, meno annoiato, più posato, e Dio, fa così strano dirlo.
Hai paura di non poter amare questo nuovo Sherlock, amare il primo Sherlock, il sociopatico-iperattivo era stato un’impresa, una sfida, avevano imparato insieme creando un loro equilibrio, distruttosi tre anni prima, ed ora Sherlock è un uomo diverso, il precedente equilibrio non può più andare bene ……e tu sei nel pallone, hai il cervello in pappa e non sai materialmente dove mettere le mani, non puoi fare nulla, non ora, non sei pronto, ma la tua mente, il tuo inconscio, la tua gioia feroce fa una promessa involontaria……E ti amerò di nuovo, come prima, come se non te ne fossi mai andato. (1)

Fine


(1)credo che sia la frase di un qualche poeta o scrittore, internet non mi ha dato riscontri....quindi non saprei proprio a chi attribuirla, in caso qualcuno lo sapesse, puuò farmelo sapere e provvedò a correggere.