Fanfic su artisti musicali > Arashi
Ricorda la storia  |      
Autore: ayaka91    27/09/2013    3 recensioni
"Ieri avevamo la giornata libera giusto? Beh io volevo andare a fare un pic-nic, lui voleva andare al mare. Ma vi rendete conto al mare, c’era un sacco di vento, onde altissime, sabbia ovunque e lui voleva andare al mare..."
Pairing: Sakumoto
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Jun Matsumoto, Kazunari Ninomiya , Masaki Aiba, Satoshi Ohno, Sho Sakurai
Note: Nonsense | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 

“Etccciiiiuuu” starnutì Sho. Si trovò improvvisamente otto occhi fissi su di lui.

“Ehi tutto a posto?” domandò Ohno. Non era la prima volta che Sho starnutiva quel giorno.

“Si tutto a posto, è solo un po’ di fastidio; sarà qualcosa che c’è nell’aria” cercò di spiegare, ma non fu molto convincente.

I cinque avevano finito le riprese e per tutto il tempo Sho aveva continuato a starnutire e a tossire.

“Ne dubito, comunque ti consiglio di andare a casa a riposare. Vuoi che qualcuno di noi ti accompagni a casa?” tutti si stupirono, era stato Nino a parlare “Che c’è? Non posso essere preoccupato per lui? E poi se gli succede qualcosa il guaio ricadrà su di noi”

“Nino la smetti di gufare!” disse Sho toccandosi “Non mi succederà nulla potete stare tranquilli. E ora vado a domani”. Sho uscì dal camerino con passo malfermo.

“E tu perché non vai con lui?” domandò Nino rivolto a Jun

“Perché scusa?! Mica sono la sua balia!” esclamò quest’ultimo

“Povero Sho-chan, adesso capisco perché sta così” piagnucolò Aiba poggiandosi sulla spalla di Nino

“Non pensa più a prendersi cura di sé stesso. Si trascura…Povero Sho-kun” piagnucolò anche Nino, nascose il volto e abbracciò Aiba simulando lacrime di dispiacere per la sorte del compagno.

“Ma vi siete impazziti” scattò Jun

“Avete litigato” domandò Ohno

“CHI?” chiese Jun sempre più arrabbiato

“Tu e Sho” rispose Ohno mantenendo l’espressione calma e serena di uno che si è appena svegliato dopo aver fatto un bel sogno. Jun non riusciva ad essere arrabbiato con il Riida, era come infuriarsi con la statua di Buddha, non aveva senso.

“No…cioè…ok abbiamo avuto una piccola discussione” dovette ammettere Jun. La sua intenzione iniziale era non entrare nei particolari, ma i punti di domanda e la luce di curiosità sul volto dei compagni non li lasciarono scampo, così iniziò a raccontare la storia tutta d‘un fiato

“Ieri avevamo la giornata libera giusto? Beh io volevo andare a fare un pic-nic, lui voleva andare al mare. Ma vi rendete conto al mare, c’era un sacco di vento, onde altissime, sabbia ovunque e lui voleva andare al mare. E così iniziammo a discutere. Per me il mare era fuori discussione, insomma in quelle condizioni mi si sarebbero gonfiati i capelli in maniera esagerata, si sarebbero riempiti di sabbia e di salsedine. No, no assolutamente fuori discussione. Il pic-nic sarebbe stato l’ideale, era già tutto pronto saremo dovuti solo salire in macchina. A quel punto lui se ne esce con la storia che non era corretto, perché si era deciso di scegliere insieme il posto e io invece avevo già organizzato tutto, dando per scontato che lui accettasse. Allora gli ho proposto di rivedere la sua scelta e decidere un altro luogo. Lui invece si è puntato che voleva andare al mare e basta. Cafone!”

Jun si fermò con il racconto, i tre ascoltatori lo guardavano scioccati.

“E avete litigato per questo?” domandò Nino sconcertato

“Non ho finito, sentite un po’ come se n’è uscito alla fine” ripartì Jun con più enfasi di prima “Io gli ho detto che se preferiva il mare poteva andarci tranquillamente, ma da solo e se lo avrebbe fatto non avrebbe dovuto parlarmi finché non sarebbe tornato a chiedermi scusa. Lui dopo avermi detto “divertiti Jun” ha preso la giacca ed è uscito. È andato al mare. Ha preferito il mare a me. Inconcepibile! Adesso ha il raffreddore ben gli sta!”

Finito il racconto rimasero tutti in silenzio. Aiba aveva un espressione confusa, probabilmente si era perso in qualche punto e non sapeva ricostruire la storia. Nino fissava Jun chiedendosi se l’amico fosse impazzito, o si fosse semplicemente drogato. L’espressione di Ohno rimase assolutamente neutra, “Ah!” esclamò infine.

“Ma scusa” disse Aiba e tutti spostarono l’attenzione su di lui “Fare un pic-nic al mare? Cioè non potevate trovare una spiaggia con degli alberi intorno, fare il pic-nic al riparo sotto di essi e poi fare una passeggiata in spiaggia?”

Jun rimase in silenzio a fissarlo “Non è questo il punto” disse.

“Ah no?”

“Lui mi ha piantato in asso!” continuò a lamentarsi Jun

Nel frattempo gli altri avevano preparato le loro cose.

“Si si, ci vediamo Jun” disse Nino uscendo insieme a Ohno e Aiba.

“Ma insomma….ho ragione io!” disse Jun ormai lasciato da solo.

 

‘Cazzo quanto posso essere stupido’ pensò Sho “Sei riuscito a litigare con il tuo ragazzo e ti sei preso anche un malanno complimenti Sakurai, vuoi un applauso?!” disse Sho guardandosi allo specchio “Bravo! Davvero bravo!” continuò a dire battendo le mani, ma dovette smettere perché tutto ciò gli stava procurando un gran mal di testa. Si sentiva a pezzi, come se gli fosse passato sopra un carro armato; gli occhi era rossi, lucidi e gli bruciavano; la testa gli scoppiava; la gola bruciava e stava consumando le scorte di fazzoletti, poiché starnutiva in continuazione.

Decise di andare a stendersi, un riposo avrebbe giovato alle sue condizioni. Stava per arrivare alla camera da letto quando fu colpito da un’improvvisa nausea e capogiro più intenso degli altri. Il suo corpo divenne pesante e poi tutto si fece nero.

 

“Fantastico non risponde nemmeno” si lamentò Jun dopo aver chiamato Sho per l’ennesima volta.

Dopo averlo visto uscire dal camerino, non aveva più avuto sue notizie. Jun era in ansia, di certo era ancora infastidito dal comportamento di Sho, però anche lui non era stato proprio uno zuccherino il giorno prima.

Non gradiva che Sho lo ignorasse e non si facesse sentire.

‘Almeno un Ciao Jun sto bene potrebbe dirmelo’ pensò Jun. Per qualche strano motivo non riusciva a togliersi dalla mente il pensiero che fosse successo qualcosa a Sho.

Dopo un paio di minuti passati seduto in cucina ad osservare il nulla, decise di mettere da parte il suo orgoglio e andare da Sho.

Arrivò sotto casa del ragazzo i pochissimo tempo, evidentemente la preoccupazione era maggiore di ciò che credeva. Suonò il campanello, ma non ottenne nessuna risposta. Ovviamente aveva le chiavi dell’appartamento con sé, ma non era sua intenzione usarle. Alla sesta volta che suonò senza ottenere risposta decise di entrare usando le chiavi.

All’interno era tutto buio, fece qualche passo in avanti, finché superato un angolo vide Sho a terra “Sho!” esclamò spaventato. Si chinò sul ragazzo e gli sollevò la testa delicatamente.

“Sho mi senti?” la sua voce tremava, le sue mani tremavano “Sho ti prego riprenditi”. Jun cercò il proprio cellulare per chiamare un’ambulanza, ma proprio in quel momento sentì Sho muoversi lievemente.

“Sho mi senti? Che è successo?”

“Ah……Jun……Che ci fai qui?” disse Sho, la voce impastata e lo sguardo un po’ vacuo.

“Non ha importanza” disse Jun mentre lo sollevava piano piano dal pavimento “Tu piuttosto mi ha fatto prendere un colpo”

“Jun…non mi sento bene”

“Che?”

“Mi viene da vomitare”

“No no, resisti, ti porto a letto e vedrai che ti passa”

Jun capì che Sho non era assolutamente in grado di camminare; se lo caricò sulla schiena e lo portò in camera; lo adagiò dolcemente sul letto e gli rimboccò le coperte. Sho stava davvero male, aveva la febbre altissima, il suo corpo era attraversato da continui brividi di freddo. Jun non sapeva che fare “Hai bisogno di qualcosa? Vado a prepararti qualcosa di caldo e…” sentì la mano di calda di Sho afferrargli il polso.

Sho lo guardò intensamente “Ho bisogno di te, resta con me” disse, la voce debole, provata dal malessere. Jun non se lo fece dire due volte e si sdraiò accanto al compagno “Ora però cerca di riposare almeno un po’” disse stringendolo tra le braccia.

Fu una notte travagliata per Sho, continuava ad avere incubi e delirare a causa della febbre. Jun ogni volta cercava di tranquillizzarlo ripetendo il suo nome, accarezzandogli i capelli, la fronte e il viso. Finalmente Sho riuscì ad addormentarsi serenamente e anche Jun piombò nel sonno.

Il sole filtrava tiepido dalla finestra posandosi dolcemente sulla gancia di Sho. Quella sensazione di calore era piacevole, ma lo era ancora di più trovarsi tra le braccia di Jun addormentato accanto a lui. Jun aveva vegliato su di lui per tutta la notte, senza mai lasciarlo solo. Sho si sentì l’uomo più fortunato del mondo. Con questo pensiero si riaddormentò accoccolandosi di più a Jun. Si risvegliò qualche ora dopo sentendo una mano sfiorargli leggermente il viso.

“Buongiorno! Come stai?” chiese Jun continuando a far soccorrere le dita fra i capelli del compagni “Pare che tu non abbia più la febbre, vorrei vedere dopo i deliri e la sudata che avuto la scorsa notte”

“Beh volendo potrei sudare ancora” disse Sho con un sorriso furbo.

“Sì stai meglio! Comunque non se ne parla sei ancora convalescente stattene buono”

“Va bene mio adorato infermiere i suoi ordini” disse Sho entusiasta della piega che la conversazione stava prendendo.

“E così sarei il tuo adorato infermiere eh?! Ciò significa che tu essendo il paziente devi fare ciò che ti dico” disse Jun, quelle parole fecero illuminare il viso di Sho.

“Sì, ma il paziente ha diritto anche alle medicine giusto?!” disse Sho

“Siiiiii??” disse Jun fingendo di non aver compreso le intenzioni del ragazzo.

“Che medicine mi daiiiiii?” chiese Sho con sguardo innocente.

Jun si sporse verso di lui fino a sfiorargli le labbra, imprigionandole in dolce e tenero bacio.

“Ne voglio un altro” piagnucolò Sho, nel momento in cui Jun si staccò da lui.

“Meglio non esagerare” disse Jun “Ecco visto stai buono” aggiunse dopo un colpo di tosse di Sho.

“Va bene sto buono…ma se faccio da bravo poi mi fai un regalo?”

“Cosa vorresti?” gli chiese Jun curioso

“Te lo dico dopo!” disse Sho infilandosi sotto le coperte.

“Eh no, ora mi hai messo il pallino e me lo devi dire….Shooooo”

“Ti ho detto che te lo dico dopo” provenì la voce di Sho dalle coperte

“Sho dai dimmelo” continuò a supplicarlo Jun

Dalle coperte spuntarono gli occhi di Sho, Jun si incantò a guardarli e per un momento si dimenticò che discorso stessero affrontando.

“Ok te lo dico…ma prima ti devo chiedere scusa” disse Sho “Per ieri. Potevamo trovare un accordo invece mi sono comportato da idiota”

“Eh sì, hai ancora un po’ di febbre” lo interruppe Jun “Di cosa stai parlando? Te lo sei sognato!”

“JUUUUUUUN” gli occhi di Sho si riempirono di lacrime “Mi ami così tanto” disse ormai sull’orlo del pianto

“Sho non piangere” disse Jun abbracciandolo “Se non ti amassi adesso non sarei qua non trovi?!”

Sho tirò su col naso, si passò una mano sugli occhi “Io l’ho sempre detto di essere troppo fortunato a stare con te”

“Ma smettila” disse Jun scompigliandoli i capelli “Sono io quello ad essere fortunato, comunque non mi hai ancora detto cosa vorresti dal tuo adorato infermiere”

Sho non rispose, si limitò a guardarlo infine disse “Andare a vivere con te”. Jun si sorprese, non tanto per la proposta di vivere insieme, ma più per la serietà con cui Sho pronunciò quelle parole.

“Si può fare” disse Jun “Adesso però mi preoccupo di più per la tua salute, vado a cucinarti qualcosa di buono e leggero. Non va bene stare a digiuno” diede a Sho un bacio sulla fronte e si alzò per dirigersi in cucina.

Sho rimasto solo, iniziò a sorridere come un ebete; prestò attenzione ai rumori provenienti dalla cucina, sembrava gli stessero cantando una ninna nanna e in poco tempo si riaddormentò.

Poco dopo Jun tornò e trovò Sho addormentato. Posò il vassoio in un angolo della stanza, avrebbe mangiato dopo, non voleva disturbare il sonno di Sho, così tranquillo e rilassato. Pensò che ,se possibile, Sho fosse ancora più bello mentre dormiva. Si sdraiò di nuovo accanto a lui senza smettere di osservarlo con dolcezza, finché anche le sue palpebre divennero pesanti e cullato dal respiro del compagno si addormentò ancora, con il pensiero che il suo posto era proprio lì, accanto a Sho.  

  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Arashi / Vai alla pagina dell'autore: ayaka91