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Autore: CarmelaRos    27/09/2013    3 recensioni
A tu per tu con i miei personaggi.
Cerco di tirar fuori qualche altra informazione. Spero piaccia.
Genere: Commedia, Fantasy, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Per chi mi segue, capirà. Per chi invece non mi segue, potete trovare tutti i personaggi citati qui nelle mie storie. Spero piaccia. Un bacio, Camy :* Scusate per eventuali errori e buona lettura!!

****

Tutto è pronto. Mi guardo intorno sorridendo. Sono felice perchè, dopo mesi, finalmente ho l'opportunità di invitare di nuovo i miei idoli, che poi sono quelli di cui scrivo.

Le mie creature Si, posso definirle così. Il piccolo salone e la cucina sono stati messi in ordine. Ora aspetto solo loro. Ho invitato un po' tutti, anche se alcuni non possono venire. Igor non può. La polizia deve interrogarlo, inoltre è troppo distrutto per poter partecipare ad una festa. Sento un vuoto dentro, mi dispiace per Marie e Mic.

Piazzo uno specchio nel salotto. Felicia ne sarà contenta. Almeno potrà venire. Mi guardo intorno e sgrano gli occhi! Cavolo, devo sistemare il cibo. Mi appresto a riordinare tutto e prendere i panini, le pizze, le patatine, i sandwich e stuzzichini vari. Metto anche la torta, al centro del tavolo. Sorrido contenta e prendo il mio quadernino. Mentre loro cercheranno di divertirsi, io cercherò di spulciare loro qualche novità. Non vedo l'ora. Dio, sto tremando dall'emozione.

Faccio per girarmi quando lo specchio brilla. Che succede? Mi avvicino e una mano sbuca seguita da una spalla e una testa. Felicia compare e mi fa un grosso sorriso.

“Sono arrivata! E' qui la festa, vero?” mi dice aggiustandosi i capelli. Io annuisco e mi faccio da parte. Stringo con forza il quaderno.

“E' stato un po' difficile venire, ma ce l'ho fatta!” il tono è leggermente alto. Ha il pigiama addosso. Vorrei chiederle perchè.

Inclino la testa e faccio per parlare quando il campanello suona. Un altro ospite! M'illumino e quasi fluttuo verso la porta. La spalanco per vedere chi sia e sgrano gli occhi. Wow, sono venuti tutti!

Li fisso e balbetto: “Benvenuti... Antony, Mirko, Markus....” mi fermo guardando un ragazzino che si sta dimenando tra le braccia di Mark. Senza che me ne accorga un cane mi salta praticamente addosso, cominciando a leccarmi il viso. Sorrido e il ragazzino mi guarda con aria minacciosa. Arretro “Ragazzino...” sussurro per poi farli passare.

E Lor? Non finisco neanche di chiedermelo che lui, super super incazzato, entra nella mia visuale. Inutile per me salutarlo. So che mi ucciderebbe seduta stante. Mi limito a farlo entrare e faccio per chiudere la porta, quando un piede mi blocca la chiusura. Sbianco e arretro subito. Chi...? Un demone dai capelli biondissimi entra e trascina in malo modo Adrian.

“Cosa... chi... che....?” il biondo mi da uno sguardo severo. Adrian cammina a testa bassa, non osserva nessuno. Deglutisco a malapena e faccio per seguirlo. Per l'ennesima volta qualcuno mi ferma. Guardo e questa volta sorrido “Ciao Aline! E... non sei sola!” dico guardando uno grosso e uno più piccolo al suo fianco. Lei sorride e indica i ragazzi.

“Uno è Matt, l'altro è Mic” dice alzando le spalle e facendosi piccola piccola. Mi si avvicina e poi sussurra: “Cazzo, non mi lasciano in pace” poi entra. Loro la seguono. Ok, ci siamo tutti? No, manca ancora Anya e Thanatos. Come non detto, da lontano li vedo arrivare. I riccioli rossi di Anya sobbalzano sulle sue spalle. Sorrido e li lascio passare. Thanatos s'inchina e mi bacia la mano. Anya, timida, mi chiede se può accomodarsi.

“Certo!” il mio viso è rosso “Entrate pure!” sono entusiasta. Non mi aspettavo tutta questa gente. Sopratutto, non mi aspettavo i demoni. Il mio cuore esulta, e mentre gli altri si accomodano io cerco il quaderno. Purtroppo per me, non finisco di trovarlo che un ringhio sale dal salone. Lor mi raggiunge. Sbatte la mano di fianco al mio corpo, sul muro. Ha lo sguardo severo e gli occhi rossi sembrano spiritati. Tremo mentre lui mi fissa in silenzio, una sola parola sbuca dalle sue labbra: “Muoviti!”. Io capisco e arretro, sbatto da solo contro il muro. Lor fissa Adrian. Si guardano per un attimo e poi il primo esce incazzato, sbattendo la porta. Sbianco mentre Mirko si fa avanti.

“Scusalo... è... irritato e incazzato... si beh... sai... per Adrian... lui...” alza le spalle e stringe la mano ad Antony.

“Non che a noi tu abbia riservato un destino migliore!” li vorrei quasi guardare male, ma non posso.

“Mi... dispiace...” sussurro. Poi ci penso e ne approfitto per fare qualche domanda.

“La vostra storia è piaciuta, come vi sentite a riguardo?” prendo il quadernino per annotare tutto. Antony inclina la testa e sbuffa. Mirko mi guarda, sorride e poi sussurra: “Ci fa piacere! E' bello saperlo! Vero?” chiede al demone che lo ignora.

Ok, perfetto. Non è una risposta ma... “Com'è la vita di coppia?” dico leccandomi le labbra.

Mirko sorride e s'illumina. “A me piace. Sopratutto quando Antony mi sveglia e lo sento duro e poi lui...” Antony sgrana gli occhi e gli tappa la bocca. Lo trascina via. “Andiamo a mangiare” dice per poi sparire tra la folla. Li guardo andar via e alzo le spalle. Ok, non demoralizzarti! Ci sono altri ospiti!

Cammino tra di loro e vedo Anya un po' in disparte. Tharatos le sta appiccicato, i suoi occhi incollati sulla ragazza. Sembra Antony, ma lui è molto più garbato. Mooolto!

“Ragazzi... salve... io... vi divertite?” dico mentre cerco di scrivere quante più cose possibili.

“E' sicuramente una festa... particolare” dice Thar osservandomi. Nel suo sguardo leggo qualcosa di più. Forse è arrabbiato con me. Beh, posso capire perchè.

Anya sorride e mi prende una mano “E' tutto... così bello!” dice osservandosi in giro “Mi piace... in fondo tornare al mondo normale non fa male.” Annuisco e segno tutto.

Ci penso e batto un pugno sul palmo “Allora Anya che ne pensi del padre di Tharatos?”

“Io...” non si aspettava la domanda e pian piano il suo viso si fa bianco. L'uomo al suo fianco sembra volermi mangiare. Li fisso “Ehm... Thar cosa pensi di fare per il tuo popolo? Sai cosa sta succedendo?” lui mi guarda. Non mi risponde. Un ringhio sale dalla sua gola. “Ok... scusate” dico riponendo la penna. Entrambi mi sorridono e io scappo.

Faccio un grosso sospiro e poi vengo trascinata via. Sorpresa mi giro, è Aline! Ci allontaniamo entrambe dai ragazzi. Mi guarda e per un po' restiamo in silenzio, alla fine non resiste e sbotta: “Cavolo, ma dovevi per forza mettermi sempre nei guai. Dico, si che la mia vita è un casino, ma Jenny? Insomma! Ho impiegato una vita a sviarla... e poi... ma che razza di festa è questa? Chi sono questi omoni? Non dico che siano brutti ma...” li fissa, sembra avere la bava alla bocca.

Ignoro il fatto sui miei invitati e chiedo di Janny “Si, ma almeno ti è vicina no?”

“Si, ma cavolo hai visto quanto è... è... è...” non trova le parole. Sorrido “Fortuna che c'è Mic!” mi dice facendo un grosso sospiro. Non ho tempo di fare altre domande. Matt arriva e le poggia una mano sulla schiena.

“Ciao bellezza” mi fa l'occhiolino. Lo guardo male “Te la rubo!” Aline sbava e praticamente scompaiono oltrepassando Anya e Tharatos che si sono spostati verso il buffet. Faccio un grosso sospiro e mi avvicino a Mic, che è rimasto solo.

“Ehi...” sussurro.

“Ehi” mi risponde in modo freddo.

“Allora... ehm... ti diverti?” chiedo prendendo il quadernino. Cavolo, avrò modo almeno di fargli qualche domanda?

“Insomma” si lascia sfuggire lui. Poi sbianca e ci ripensa “No, cioè... io...”

“Tranquillo... io so tutto!” dico prendendo appunti. Lui alza le spalle e guarda dritto davanti a se, su Aline. Lei sembra completamente persa, ma ogni tanto ci guarda senza farsi notare da Matt. Io sorrido e mi avvicino. Sussurro al ragazzo “Vedrai che andrà bene!” lui alza le spalle e si volta. Io resto per l'ennesima volta con il quaderno in sospeso. Ho scritto poco e nulla.

“Ehi!!!” urla una ragazza. Sussulto e mi giro. Felicia. Ha il pigiama ma sembra una modella “Allora, come sta andando?” mi chiede. La osservo e faccio per rispondere quando lei mi precede. “Non è stato facile arrivare sai? Quel posto è davvero... brrr!” fa un sospiro “Spero che sia un incubo!” mi dice.

Alzo il quadernino. Osservo le domande che ho in lista e faccio per dirgliene alcune. Mi giro e... Cavolo! Felicia è già scomparsa. Si sta osservando di nuovo allo specchio, guardando se i suoi capelli e il suo pigiama siano in ordine.

Faccio un altro grosso sospiro e mi osservo in giro. Noto Adrian, lo guardo. Ho timore ad avvicinarmi, ma alla fine prendo coraggio e lo faccio.

“Ciao...” sussurro posando una mano sulla sua spalla. Non faccio in tempo nemmeno a posare le dita sulla sua pelle che il demone biondo arriva. Ha uno strano sorriso, per cui scatto all'indietro e guardo il pavimento.

“Ehm... qualcuno mi chiede chi sei. E cosa farai ad Adrian?” Chiedo osservando il lupo. Lui sembra triste e impaurito. Cerca con lo sguardo qualcuno, poi, prima che possa far rispondere il demone, chiede in un sussurro: “Lor? E' andato via?”

Il demone ringhia, ma insieme a lui un altro ringhio sale alle nostre spalle. Tortura, il cane di Markus, scatta in avanti per attaccare Adrian, prima però che qualcuno possa farsi del male Mark lo riprende e sorride.

“Ehm... scusate... buoni questi panini anche lui gradisce. Vero?” chiede al ragazzino che ringhia quando, praticamente, Markus gli piazza il pane tra le labbra. Alla fine però lo mangia.

Mi volto per sapere la risposta dal demone biondo, ma questo è scomparso. Lo vedo di fianco a Felicia, entrambi guardano lo specchio e parlottano. A questo punto mi giro verso Markus.

“Markus...” sussurro “Qualcuno mi chiede, come si chiama il ragazzino? Avrete una relazione?” prendo il quaderno e lo stringo. Faccio per ascoltare la risposta e scrivere tutto quando la terra sembra tremare. Impreco e mi giro. Sbianco per ciò che vedo. Furius è sulla porta e guarda male tutti.

“Mi sa che non sono stato invitato” dice con voce fredda. Antony fa per attaccarlo, ma Furius schioccando le dita e lo fa volare via. Mirko accorre da lui. Tharatos protegge Anya. Felicia scappa nello specchio. Tortura ringhia e Markus s'irrigidisce. Io, tremo. Che cazzo vuole? Sospiro e stringo il quaderno. Mi faccio avanti.

“Ehm... visto che è qui. Vuole un pezzo di torta?” un ringhio mi investe “Oh... lo prendo per un no... ehm le faccio una domanda. Programmi per il futuro?”

Lui mi fissa. Guarda tutto e tutti e poi ride. Aline sembra divertita, mi chiedo perchè. La sua voce tetra mi fa letteralmente uscire di testa, infine mi guarda e dice in modo glaciale: “Uccidere tutti”. Schiocca di nuovo le dita e fa sparire i miei invitati.

Lo guardo a bocca aperta, ho paura che mi faccia del male. Lui si avvicina. E' enorme. Mi sfiora una guancia con uno strano sorriso e prima di andar via mi dice: “Alla prossima!”.

Io resto li, impalata. Non riesco a muovermi. Ho un solo pensiero nella mente. Cazzo!

   
 
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