Lucinda aveva passato gli ultimi due giorni su quel disegnino. Le piaceva, questo poteva gridarlo con tutto il fiato che aveva in corpo, avrebbe potuto usarlo orgogliosamente come bandiera o magari poteva metterlo in una foderina e conservarlo per il futuro. Che felicità e quali emozioni le suscitavano il disegno a cui tanto teneva.
Quella mattina Paul capitò nello stesso Centro Pokémon in cui alloggiavano la ragazza, Brock e Ash. «Ehi, ciao Paul!» salutò il corvino. «Ah, sei tu». L'occhio attento del viola si posò sulla blu, intenta per la millesima volta a crogiolarsi nel suo capolavoro. «Paul! Ridammelo!» intimò la ragazza privata all'improvviso del foglio.«Saresti tanto euforica per... questo?» chiese ironico «E illuminami, è un Buneary, un Pikachu o un Piplup? Sai, non si capisce più di tanto» continuava mentre teneva in alto il foglietto di Lucinda, che nell'intanto cercava di prenderlo in punta di piedi mentre continuava a ripetere "Eddai! Dammelo!" e simili. «E poi lo sfondo è veramente bruttissimo, rosa confet-»
«Allora fammi tu un disegno e vediamo se hai tutta quest'esperienza nel campo!» lo fermò la ragazza, lasciandolo a bocc'asciutta - bravo in tutto fuorché disegnare ovviamente -, per poi ricomporsi «Bah, riprenditelo, Artista» per poi uscire in fretta e furia dall'edificio. Nella speranza di dimenticarsi l'episodio il prima possibile.