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Autore: Nocturnia    28/09/2013    5 recensioni
È piccolo e morbido.
Ha occhi troppo azzurri per essere umani e nel pugno chiuso stringe la tua forchetta: arrotolata.
"È un bambino..." mormora tua moglie "Un bambino, Jonathan."
Genere: Guerra, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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Disclaimer: Clark Kent, Lois Lane, Zod e tutti gli altri personaggi appartengono a Jerry Siegel, Joe Shuster, alla DC Comics e a chi detiene i diritti sull'opera. Questa storia è stata scritta per puro diletto personale, pertanto non ha alcun fine lucrativo. Nessun copyright si ritiene leso. L’intreccio qui descritto rappresenta invece copyright dell'autrice (Nocturnia) e non ne è ammessa la citazione altrove, a meno che non sia autorizzata dalla stessa tramite permesso scritto.


"La speranza è un rischio da correre.

È addirittura il rischio dei rischi."
- Georges Bernanos -


Memorie dal cielo

#1 memoria - rabbia

Cade in ginocchio Faora e osserva il suo mondo andare in frantumi.
Zod le sfiora - le stringe - la spalla in una morsa disperata e inconsolabile.
"Krypton è... "
"Sì." le risponde Zod "È esploso. Jor-El aveva ragione: l'ha sempre avuta, d'altronde."
Chiude gli occhi Faora, un lusso che non si era mai concessa.
Chiude gli occhi e sbatte il pugno sull'impiantito, latrando tutta la sua rabbia.
"Lo prenderemo."
Annuisce Zod e si sposta al suo fianco, lo sguardo di un lupo e il cuore d'un predatore.
"Dobbiamo farlo."
Le cerca il volto Zod, ma trova solo il profilo regale e pallido d'una femmina che non ha mai smesso di stupirlo.
"Kal-El... " mormora Faora nell'aria densa della Zona Fantasma " Kal-El..."
E il destino ha appena tessuto il suo primo filo.

#2 memoria - nascita

È piccolo e morbido.
Ha occhi troppo azzurri per essere umani e nel pugno chiuso stringe la tua forchetta: arrotolata.
"È un bambino..." mormora tua moglie "Un bambino, Jonathan."
Martha sorride e lo prende in braccio, poggiandolo nell'incavo della spalla.
Lo fissi in tralice, sfiorandogli il capo lanuginoso e trattenendo il respiro quando ti afferra un dito.
"Dobbiamo nasconderlo."
Annuisci, avvolgendolo nella tua giacca.
"Non possiamo permettere che ce lo prendano."
Storni lo sguardo e lo riporti su tua moglie, osservandone i gesti rapidi e precisi: osservandone i lineamenti tesi e... felici.
L'alieno - il bambino - emette un vagito e si lamenta debolmente, cercando la tua mano.
Gli accarezzi la schiena, ancora stordito dagli ultimi avvenimenti, ma quando Martha te lo posa sul petto capisci una cosa fondamentale: sei diventato padre, Jonathan Kent.
Padre d'un simbolo e d'una speranza che porterà il tuo nome.

#3 memoria - cenere

Jor-El sa che è finita.
Sa che di Krypton non rimarrà altro che un pugno di memorie incancrenite e cenere nello spazio, ma non gli importa.
Osserva il codice della Vita sciogliersi in volute d'oro ed ebano e non può fare a meno di sorridere.
"Lo uccideranno."
Lara sfiora il piede di suo figlio un'ultima volta, baciandogli la fronte.
Una lacrima le scivola lungo la guancia, ma è una guerriera Lara-El e non permette che il dolore annienti anche il suo futuro.
"Ai loro occhi sarà un dio." la rassicura Jor-El "Sarà invincibile."
E le pare allora di vederlo davvero quel figlio bellissimo e inarrestabile, una liquida marea rossa alle sue spalle e l'amore di un'umana nel petto.
Stira le labbra in un pallido sorriso Lara-El e non piange nemmeno quando Jor-El cade al suolo, sconfitto.
Zod è una maschera di rimorso e determinazione alle sue spalle, ma è il cielo a parlare l'unica lingua che a lei importi davvero.
L'unica lingua per la quale valga davvero la pena di rischiare tutto: quella del cuore.

#4 memoria - speranza

Sono tiepide e incredibilmente morbide le labbra di Clark contro le tue.
Gli stringi le spalle in una morsa possessiva - angosciata - ma la guerra non ha occhi che per lui.
"Dicono che dopo il primo bacio sia tutto in discesa."
Ride debolmente l'alieno - l'uomo - e risponde nell'incavo del tuo collo.
"Credo che questo valga solo per gli umani."
Sorridi, percependo la verità intrinseca di quelle parole.
Zod smuove l'aria circostante, annunciandosi come una scossa tellurica e polverosa.
"Vai... " ti ordina Clark " vai e non voltarti indietro."
"Ci vediamo presto, Smallville."
Annuisce Kent e sparisce dal tuo orizzonte in pochi secondi.
Sospiri, facendo appello al tuo istinto di femmina implacabile e giornalista risoluta.
Storni lo sguardo, posandolo sulla "S" che stringi tra le dita serrate.
E, per un attimo, capisci cosa significhi davvero la parola speranza.
   
 
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