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Autore: Anita Directioner    28/09/2013    0 recensioni
The Autumn has never looked so good.
Chi avrebbe mai pensato che dei semplici messaggi Bluetooth potessero cambiarti così radicalmente.
Questa è la storia di Brit, Perrie, Leigh Anne, Jesy e Jade… O forse solo di Autumn.
Beh, chi può dirlo? Dopotutto la vicenda non è ancora finita, anzi si sta svolgendo proprio in questi istanti e forse è meglio che diamo alla storia il modo di raccontarsi da sola.
Dopotutto io sono solo la narratrice...
*CROSSOVER*
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Liam Payne, Louis Tomlinson, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
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*Nel testo ci saranno delle parole colorate e/o sottolineate, quando le trovate cliccate col destro e fate 'apri in una nuova scheda', poi guardate la magia c: lol*





 

PRIMO CAPITOLO
"La fortuna è cieca.  "


 

« Dove andiamo stasera? » Poche semplici parole.
Niente di né troppo cafone né troppo sdolcinato, era la frase perfetta.
Mi riscossi non appena una ragazza mi portò il mio cappuccino, interrompendo quei pensieri idioti.
Sicuramente avranno sbagliato persona... Pensai iniziando a scartare una cannuccia, poi poggiai il bicchiere e mi decisi a rispondere.
« Chi sei? » 
Non appena premetti il tasto "invio" me ne pentii amaramente; avrei dovuto semplicemente ignorare la cosa e anche senza l'intervento di Brit avrei dovuto capirlo.
Mi sistemai la coda, sentendo poi il cellulare vibrare nuovamente.
« Ahahah mi scusi "unicorns are real"... Penso proprio di aver sbagliato persona. » 
Questo tipo aveva pure il coraggio di sfottermi? L'avevo detto io che non usavo il bluetooth da tempo!
Comunque sia iniziai a guardarmi intorno, Starbucks era così pieno di persone che neanche se il tizio avesse avuto un'insegna al led in testa l'avrei visto.
Ormai siamo in ballo tanto vale ballare, no?
« Ha parlato mister awesome! Delle semplici scuse sarebbero bastate. »
No, no, no! Hai battuto la testa da piccola, Autumn?
Brit non ti ci mettere anche tu, per favore!
Così piano piano la bionda si zittì, lasciandomi nella logorante attesa di una risposta da parte di Awesome...


Due ore dopo, nel mio ufficio, stavo ancora pensando a lui... Non mi aveva più risposto e io - dieci minuti abbondanti dopo - me ne ero andata, completamente sconsolata... Leigh Anne e Jade avevano ormai preso il sopravvento su di me, e alternavo fasi di assoluto sconforto e depressione, con scatti d'ira o dialoghi insensati.
Decisemente non andava bene, dovevo assolutamente chiamare Joanne... Così presi il cellulare e mi alzai dalla mia postazione al giornale, iniziando ad incamminarmi verso il bagno.
« Dove stai andando? » Feci un balzo sentendo la voce squillante di Sarah dietro di me, roteai gli occhi e sbuffai leggermente prima di girarmi e sorriderle fintamente.
« In bagno, si può o adesso non posso nemmeno fare quello? »
Non appena conclusi la frase sul volto di Sarah si dipinse un sorriso quasi malefico, al quale io ricambiai. « Certo! » Trillò lei mentre io per la sorpresa quasi non cadevo all'indietro. « Okay, grazie... » Risposi titubante rivoltandomi e dirigendomi nel bagno dell'ufficio prima che Sarah cambiasse idea e io oltre a dovermi tenere la pipì fino alla pausa pranzo, non avrei potuto chiamare Joanne e necessitavox di farlo. Diciamo che Sarah non era proprio a posto, era leggermente lunatica, per usare un eufemismo e diciamo anche che non andavamo proprio d'accordissimo. Se fosse stato per lei non mi avrebbero assunta, ma grazie al Cielo ero la nipote della Presidentessa di tutta l'azienda, avevo sempre cercato di non fare la privilegiata ma quando avevo visto la faccia tosta di Sarah non ero riuscita dal trattenermi da chiamare mia zia, e forse era proprio per questo che la bionda mi odiava... O forse era il fatto di essere l'unica che riusciva a tenerle testa. Non appena entrai nel bagno dell'ufficio spiai da sotto le porte se c'era qualcuno. Prima: vuota, diedi un leggero calcio alla porta per assicurarmene e quando essa si spalancò ne ebbi la conferma; seconda porta: nessun piede, ma come prima me ne volli accertare e anche qui non trovai nessuno; terza ed ultima porta - si, non era un bagno così grande - non avevo più voglia di piegarni così tentai direttamente di aprire la porta. « Occupato... » Una vocettina flebile mi giunse all'orecchio, sembrava quella di Abby. Chi era Abby? Una semplice ragazza dell'ufficio, non so esattamente di cosa si occupi, ma ogni tanto la vedo vagare per i corridoi con uno sguardo perso... Bah, sarà una mia impressione. Comunque sia doveva smammare, bussai. « Occupato. » Rispose nuovamente lei, questa volta la voce leggermente più irritata. Alzai il sopracciglio sinistro, poi mi misi a pensare... Avete presente J.D. di Scrubs? Ecco, lui mi fa un baffo! Io, con le mie faccie assurde, le mie "amiche" e i miei viaggi mentali ero decisamente peggio. Difatti, non appena il mio gironzolare per il bagno mi portò davanti agli specchi, mi accorsi delle espressioni assurde che stavo assumendo involontariamente: alzavo ed abbassavo le sopracciglia, agitavo la testa da una parte all'altra ed incurvavo le labbra in giù. Afferrai - mm si dirà davvero così? - un lavandino e mi guardai negli occhi, socchiudendoli leggermente... Perfetto, era iniziato un altro viaggio e senza accorgermemte inclinai leggermente la testa da un lato vagando con la mente...
Ero sempre nel bagno, sempre faccia a faccia con me stessa nello specchio, ma poi una delle due - la parte dello specchio - si mosse da sola e venne al mio fianco, nulla più riflesso di fronte a noix... Urlai e tornai alla realtà.
Ma quanto minchia stava in bagno Abby?
Cazzo, trovato!
Aprii e chiusi la porta principale del bagno, camminai il più pesantamente possibile ed entrai loscamente nella cabina di fianco a quella della brunetta, chiusi a chiave. Abbassai la tavoletta e mi sedetti a gambe aperte su di essa, iniziai poi ad ansimare, prima piano e poi sempre più forte. « Sei fantastico Tony... » Ma da dove cavolo mi usciva Tony?! Mm, forse dalla mia voglia repressa di sbattermi violentemente Tony Pilsbury, l'aitante e super muscoloso vicino di casa della nonna? Cazzo quanto amavo andare dalla nonna in seconda liceo! Tornando al presente... Iniziavo a stancarmi di orgasmare - esiste anche questa parola? - per nulla, Abby non si muoveva, e okay che Tony Pilsbury deve essere un toro a letto ma poveretto in cinque minuti sette orgasmi? 
Un momento, avevo sentito la porta aprirsi, molto ma molto lentamente e senza smettere di ansimare di tanto in tanto mi alzai in piedi sulla tazza e sbirciai Abby, stava giusto giusto spalancando e uscendo ora dalla porta del bagno, aveva gli occhi leggermente arrossati, ma il mio cervello buttò quell'affermazione in un angolo remoto della mia testa. Scesi dalla tazza e corsi a chiudere a chiave la porta principale del bagno prima che a qualcun altro venisse la malsana idea di entrarci, dopo di che mi sedetti sul marmo dei lavandini e digitai sorridente il numero di Joanne. Mentre il telefono squillava mi balzò nel cervello che non ricordavo il motivo per il quale la volevo chiamare, ma non ebbi il tempo di pensarci che lei rispose. « Autumn non ho molto tempo oggi, ho una seduta con Ashley la pazza tra poco. » Oh, non ve l'ho detto? Joanne è laureata in psicologia... Ops. Diciamo che però il suo aspetto non è esattamente conforme a una psicologa, ma lei rimane comunque stupenda... E nonostante tutto è una delle maggiori e richieste psicologhe del momento, nonostante sia laureata da poco. Ha difatti solo venti quattro anni, mentre io solo ventuno e sto cercando di laurearmi in lettere - sia inglese che estere - e mentre aspetto ciò mi mantengo con il lavoro al giornale, che in fondo non è così male. Qualcuno bussò violentemente alla porta. « Aspetta un secondo… » Sussurrai a Joanne, appoggiai il telefono sulla spalla e mi avvicinai di poco alla porta. « Lavori in corso, usi quello del piano inferiore. » Urlai con voce gutturale mentre sentivo la voce della mia migliore amica ridere e chiedermi cosa stessi facendo. « Oh, okay. » Cinguettò una voce a me sconosciuta, smettendola finalmente di aggredire quella povera porta, dopodichè tornai alla mia 'postazione'. 
« Per chiamarti ho dovuto fingere cinque orgasmi con Tony! » Dissi esasperata.
« Che? Un momento… Tony Pilsbury? » Domandò lei interdetta tra lo stupore e l'ammirazione.
« Ah, Tony Pilsbury! » Esclamammo insieme sognanti e quasi eccitate solo al pensiero.
« Ma da quando in qua lui lavora lì? » Chiese poi perplessa; mi passai una mano sulla faccia. « Seguimi J, ho finto, F I N T O. C'era Abby in bagno… »
« Oh, ho capito. E perchè mi hai chiamata comunque? » Le raccontai in breve quello che era successo quella mattina e lei dopo aver ascoltato pazientemente mi rispose, riattaccando subito dopo. « Io, te, pausa pranzo, Nando's. »
Sorrisi e scesi dal lavandino, mi guardai per un millesimo di secondo allo specchio e poi uscii.
Ho già detto che Joanne è fantastica?

 

AJIIIOOOO!
 
Come vi butta gente? Sto aggiornando dopo secoli, ma amen lol
Non so cosa scrivere, spero solo che vi piaccia il capitolo e che qualcuno se lo fili e magari recensisca. 
Allora il personaggio di Joanne è una modella sconosciuta (lol), quello di Sarah è Aneleigh Tipton e di Abby una tizia a caso di weheartit molto bella (lolx2).
Deeeetto ciò mi dileguo e vi mando un baciooone.
Anita xx (@jambalaiaa on twittttttter, #TeamFollowBack)
P.S. Fatemi sapere se il capitolo è troppo volgare, non zo...



Le mie altre opere (immagina, puoi.):

OS One Direction: Show me what you're all about ; Mo shaol gan tù... ;
OS Little Mix: Don't let what they said keep you up at night ;
FF One Direction: My life is turned upside down... I should thank you? (finita) ; A yogurt shop is just the beginning. (in corso) ; Is This A Dream Or A Nightmare? (in corso, ma per poco) ;
CROSSOVER: When the magic meeting the charme (in corso/incompleta) Crossover The Secret Circle e Harry Styles ;
Sottospecie di libro che ho iniziato a postare e che non finirò mai: Legends. 

  
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