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Autore: P h o b i a    29/09/2013    3 recensioni
Questa FF parla di Hiroto e Midorikawa nella foresta.
Ho pensato inizialmente di fare il campeggio tra Hiroto e Kogure ma alla fine ho scelto una strada un po più strana, credo.
Vabbè alla fine ci sarà una sorpresa.
Buona lettura.
Genere: Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Jordan/Ryuuji, Xavier/Hiroto
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si erano persi. I due entrarono in un posto strano, pieno di alberi di forme strane e cupe. 
Midorikawa aveva paura, era molto terrorizzato, ma aveva una persona su cui contare, Hiroto, nonostante dentro di lui c’era una specie di ansia, che poi sembrava trasformarsi in una paura incredibile.
Erano in una foresta sperduta nel nulla. Era buia, spaventosa.
Avevano fatto molti tentativi per trovare la strada per ritornare a casa, ma era tutto inutile, quindi non restava altro che stare lì a trovare un accampamento, ma restarono tutta la notte senza dormire, senza trovare un bel posto per addormentarsi.
                                                       
**

Era giorno.
Quei due finalmente riuscirono a trovare un posto con cui accamparsi, anche se non era il massimo per loro due.
Il problema è che loro non avevano i sacchi a pelo,quindi l’unica cosa da fare era trovare un qualcosa di comodo per dormire. L’unica cosa che avevano trovato per dormire comodi erano delle foglie, ma erano molto adatte.
-Hiroto, sei sicuro che queste foglie vadano bene? Non sembrano che ci possono far stare comodi.-
-Mido, stai calmo, so quello che faccio.-
-Non sono sicuro di quello che stai facendo, che tieni in volto?-
-Niente, perché?-
-Hai un graffio, che ti è successo?-
-Niente. Ti giuro.-
-Ok ti do retta.-
**

Dovevano cercare da mangiare. Cercarono ovunque e finalmente riuscirono a trovare degli alberi di frutta.
Il ragazzo dai capelli rossi si arrampicò sugli alberi e la stessa cosa la fece il ragazzo dai capelli verdi, ma dalla parte di Ryuji un ramo cadde e rischiò di precipitare, ma per fortuna c’era Kiyama a salvarlo.
Avevano preso di tutto per mangiare. Lì vicino c’era anche un lago.
-Hiro, lì c’è un lago, andiamo a farci un bagno.-
-Certo, perché no.-
Entrarono in acqua, era limpida come il cielo, ma ad un tratto arrivò una creatura strana che mirò a quei due.
Per fortuna il ragazzo pallido riuscì a salvarsi, ma l’altro non ci riuscì e così venne aiutato, ma aveva una gamba ferita.
Il ragazzo ferito aveva avuto un morso da quella creatura, ma per fortuna era sano e salvo. Si fece curare dall’altro ragazzo, ma il peggio non era ancora passato.
**

Il giorno dopo la terribile avventura, i due pensarono che non potè succedere più nulla, ma all’improvviso arrivò un orso intento a divorarli tutti.
Loro erano bloccati dalla paura, ma dopo un po’ riuscirono a scappare, cercando di trovare la strada di casa, ma inutilmente.
-Ryuji, aggrappati a me che con la gamba che ti sei fatto male ieri non c’è la fai.-
-Va bene.-
Speravano che tutto andava bene, ma erano stremati e non c’è la facevano più,quindi non potevano fare altro che nascondersi e far correre l’orso verso un punto non precisato della foresta.
Per fortuna riuscirono a seminare l’orso.
-Menomale, l’abbiamo scampata-
-Si ma la prossima volta invece di correre da solo con la gamba ferita, aggrappati a me così non ti farà male.-
-Ok.-
**

Dopo l’avventurosa esperienza,tutti e due erano senza fiato, volevano dormire in pace, ma quei momenti brutti non li facevano dormire.
Decisero di accendere un falò e parlare e danzare attorno ad esso.
-Beh, Kiya, abbiamo passato troppe avventure ed è venuto il momento di parlare con te, cosa che in questi 5 giorni non sono riuscito a fare.-
-Neanche io sono riuscito a parlare con te,quindi è giusto ricordare i momenti vissuti in questi giorni e, come tradizione, dovremmo danzare intorno al falò.-
-Sono d’accordo con te.-
Danzarono per molto tempo e poi dormirono sotto le stelle.
-Ryu, ti immagini quante stelle ci sono nell’universo?-
-Saranno tipo miliardi di miliardi.-
-Anche io vorrei che l’amore per qualcuno fosse come l’infinità dell’universo e delle stelle.-
-Come sei dolce Ki.-
-Vabbè dovremmo dormire adesso.-
-Hai ragione, buonanotte.-
-Buonanotte.-
**

Il giorno dopo il falò cercarono di trovare la strada per arrivare a casa loro.
Riuscirono a trovare un sentiero, che poi li portò in un posto. Quel posto era la Collina della Libertà.
Per fortuna riuscirono a vedere la loro casa, scendere dalla collina e andare verso le loro case.
Midorikawa accompagnò Hiroto a casa.
-Quindi siamo arrivati, caro il mio Ryu.-
-Si, siamo arrivati sani e salvi per fortuna. Ascolta Hiroto, devo dirti una cosa.-
In quel momento Midorikawa era emozionato e stava arrossendo.
-Già ho capito cosa vuoi dire, amore mio.-
Lo baciò. Il discorso della notte prima era vero, l’amore del ragazzo pallido verso l’altro era quanto l’infinità delle stelle e dell’universo.
-Ti amo, Ryu.-
Queste parole le disse ritornando a casa tutto contento, soprattutto perché aveva baciato senza timore l’amore della sua vita, ma Midorikawa non sapeva cosa rispondere perché era stupito e così anche lui se ne andò via contento, ma anche arrossito.
   
 
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