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Autore: lafatablu    29/09/2013    3 recensioni
Collocata nella terza stagione di Angel e nella sesta stagione di Buffy, questa storia parla di come a volte sia sufficiente fare un semplice piccolo gesto, per modificare il corso degli eventi e forse il corso di un intera esistenza. Crossover fra “Papà” (ATS 3x10) e “Fuori controllo” (BTVS 6x10) di cui si consiglia la visione.
Versione completa di I need you già pubblicata nelle mie storie!
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Angel, Buffy Anne Summers, Connor, Cordelia Chase, Winifred Burkle
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Parte 24
 
Fred lavorava da almeno un ora al computer. Voleva assolutamente terminare il lavoro, l’aveva promesso ad Angel e non avrebbe smesso finché non fosse riuscita a trovare ciò che cercava.
 
Angel era risceso quasi subito, dopo aver verificato che Buffy e Connor dormissero ancora. Aveva parlato con Dawn, rassicurandola “Non è stata colpa tua, nessuno di noi ti ha detto che quello lì non era più il benvenuto, tu non potevi saperlo”. Riuscì anche a convincerla ad unirsi agli altri “Xander ha portato il dolce ..e la tua insalatona sta aspettando..” Lei sorrise e acconsentì di uscire dalla sua stanza, solo a patto che potesse vedere Buffy “D’accordo, piccola ..ma facciamo piano” Angel rimase sulla soglia a guardarla, mentre lei si chinava a baciare sua sorella e il suo nipotino “Vi voglio bene” sussurrò, prima di uscire in punta di piedi.
 
Dawn sapeva che Angel era triste e che sorrideva solo per tirarla su “Non devi fingere con me, lo so che sei triste e vorrei poterti aiutare. Anche se Spike non l’ha ferita, so che le ha fatto del male, questa tristezza che sentiamo è normale, non devi nasconderla..” Angel sorrise ancora, sorpreso dalla sua maturità “Stai crescendo Dawn, questo è bellissimo, e hai ragione ..si, sono triste, ma se vuoi davvero aiutarmi, ti prego.. non pronunciare più quel nome davanti a me”
 
Poi era andata in cucina. Angel le aveva detto una cosa molto importante “Non dobbiamo permettere che la tristezza vinca. Buffy non vorrebbe ..te la senti di controllare l’arrosto che è in forno? questo ti aiuterà a scacciare il fantasma della paura.. fare qualcosa per gli altri..”
 
E lui aveva ragione. Rendersi utile e aiutare gli altri, era qualcosa che aiutava in primo luogo se stessi. Aiutare gli indifesi era il moto della ‘Angel Investigation’ e adesso ne comprendeva appieno il significato. Lei non era brava nelle ricerche o nella lotta, ma aiutava come poteva. Ed era felice di farlo. Si, Dawn stava crescendo, diventava sempre più donna e meno bambina.
 
Angel invece aveva raggiunto Fred davanti al computer ed era molto nervoso. “È un numero di Sunnydale, l’ho trovato nella cripta. Daniel Holtz è in città, si nasconde da qualche parte e dobbiamo sapere dove. Sei riuscita ad entrare nel data base della compagnia telefonica?”
 
“Adesso servirebbe la competenza di Willow, lei riuscirebbe ad aggirare qualsiasi barriera informatica” disse Xander, offrendo ancora una volta il suo aiuto, e Angel l’accettò volentieri.
 
“Fred se la cava bene con il PC” rispose Angel “ma non credo che Holtz abbia registrato questo numero usando le sue generalità. In questo foglio però c’è il suo nome, quindi in teoria, se riusciamo a risalire al numero, avremmo contemporaneamente sia indirizzo che intestatario del telefono” Xander controllò il biglietto e annuì “Controlla le zone periferiche, questo è un numero registrato di recente. Ora la linea telefonica arriva anche nelle zone fuori città”
 
Fred era tesissima “D’accordo, ma non mettetemi fretta” Gunn notò l’ansia della sua voce. “Fred, va tutto bene” ma lei non era affatto tranquilla “No Charles, non va tutto bene. Se Holtz è sempre stato qui, perché non siamo riusciti a trovarlo prima? Avrà sicuramente spiato le nostre mosse ..e perché Spike aveva quel numero? Lui sapeva di Connor? vi rendete conto del pericolo che abbiamo corso? E perché Wesley se ne andato via dicendo quelle cose strane? ..e Buffy come si sentirà non appena saprà che Holtz è qui? Avrebbe bisogno di serenità adesso”
 
“Buffy si arrabbierà molto. Diventerà una tigre feroce, se qualcuno oserà fare del male a suo figlio. Sai perché? perché è stanca di vivere con il terrore di perderlo” disse Buffy, scendendo dalle scale con Connor “Holtz è qui? Bene. Troverà pane per i suoi denti. Avete già cenato?”
Angel la guardò in silenzio, cercando di decifrare il suo reale stato d’animo, sapeva che Buffy era una vera maestra quando si trattava di nascondere le emozioni. Non era preoccupato per le ferite fisiche, quelle guarivano in fretta, aveva timore per le ferite dell’anima. La sua voce ferma e decisa non aveva vacillato neanche per un attimo. I suoi occhi erano pieni di fuoco. Per un attimo, gli parve di vedere davvero una tigre, pronta ad azzannare chiunque si fosse frapposto fra lei e suo figlio. Si, Buffy stava meglio, aveva dormito massimo un ora, ed era già riuscita a recuperare la sua forza. Le sorrise andandole incontro “Stavamo aspettando te”
 
Fred e Dawn invece non potevano vedere ciò che aveva visto Angel ed erano preoccupate “Buffy dovresti riposare, non è meglio se..” Ringraziò per le loro attenzioni, ma fu irremovibile “Sto bene ragazze, dico davvero. Fred grazie per il tuo thè, è stato rigenerante” Si sorrisero a vicenda e Fred non insistette oltre. Buffy abbracciò Dawn “Sto bene, stai tranquilla piccola. È tutto a posto. Se tieni un attimo Connor, preparo la sua pappa ..prima deve mangiare lui”
 
Per quando morisse dalla voglia di abbracciarla per proteggerla dal mondo intero, Angel non intervenne e lasciò che lei se la sbrigasse da sola. Controllò a fatica il suo istinto protettivo e tenne a bada il bisogno di dirle quanto l’amasse. Sapeva esattamente cosa stesse facendo e la sua forza, ancora una volta, lo commosse profondamente. Lei voleva che tutti indirizzassero la loro attenzione verso il pericolo reale. Dovevano essere pronti e trasmettere serenità era molto importante. Ora il pericolo reale era uno psicopatico di nome Holtz, tutto il resto non contava.
Buffy sentì lo sguardo di Angel su di sé, si voltò a guardarlo e per un attimo lasciò trapelare tutta la sua ansia. Con lui non serviva schermare la paura “Dov’è Wesley? questa cena era per lui e non è qui? come mai?” Anche Angel improvvisamente si allarmò, non seppe esattamente perché, ma percepì distintamente una sensazione di pericolo. “Già! Dov’è Wesley?”
 
“Crawford Street” Urlò Fred trionfante
 
Tutti si voltarono verso lei “Crawford Street? che ci fa Wesley lì?” chiese Angel.
 
“Wesley? Che centra lui? No..no, mi riferisco ad Holtz” disse Fred tutta seria. “Il numero di telefono è intestato a Justine Cooper. Xander aveva ragione, l’abitazione  è una villa fuori città. Crawford Street. Adesso abbiamo un nome ed un indirizzo. Cerco sullo stradario..”
 
L’attimo dopo erano già davanti al computer per verificare i dati trovati. Angel scosse la testa incredulo. Buffy non riusciva a distogliere lo sguardo dal PC “Crawford Street” disse sottovoce
 
“Non serve lo stradario, Fred. Sappiamo dov’è. Holtz si è insediato alla magione? Ovvio.. li può agire indisturbato. Certamente i vicini non faranno domande, dal momento che è un posto isolato, ottimo per chi vuole nascondersi. Non servirà neppure forzare la serratura per entrare ..visto che quella è casa mia ..le chiavi sono ancora nel cruscotto della mia auto”
 
“Hai ancora le chiavi?” chiese Buffy sempre sottovoce “Si. Il giorno.. che andai via, le lanciai dentro il cruscotto e sono rimaste lì tutto il tempo ..era un modo per dire a me stesso che..”
 
“che un giorno saresti tornato..” mormorò ancora Buffy e lui sfiorandole la mano, annuì “..si”
 
Fred sorrise vedendo quel gesto. Angel era così diverso quando stava vicino a Buffy, sembrava un'altra persona. Comprese che per loro due, quella casa aveva un enorme valore affettivo e forse Holtz non aveva scelto a caso quel luogo. Diede libero sfogo alla sua razionalità, e disse qualcosa che fece sorridere Angel “Possiamo anche denunciarlo per violazione di domicilio”
 
Tutti insieme decisero che prima dell’alba avrebbero fatto un sopralluogo nella villa. A tavola, Angel spiegò sia a Fred che a Gunn dove fosse la magione e Xander si offrì di accompagnarli. “Io vorrei fare delle altre ricerche” disse Fred “Forse è meglio se vanno solo Gunn e Xander. Preferirei che Angel o Buffy stessero qua, non mi sento più al sicuro da sola, senza almeno uno di voi due nei paraggi. Holtz non tenterà di entrare, se ci siete anche voi”
 
Angel e Buffy erano d’accordo “Si, hai ragione. Sarà meglio chiamare anche Wesley” rispose Angel e Buffy le chiese. “Perché vuoi fare altre ricerche? Cosa speri di trovare?” Fred aveva un idea, ma forse aveva bisogno dell’aiuto di Willow “Via web potrei rintracciare tutte le chiamate ricevute ed effettuate da quel numero. So che è possibile farlo, ma dovrei chiedere qualcosina a Willow, perché io non l’ho mai fatto prima d’ora. Se avete la sua e-mail, posso collegarmi con lei anche subito, oppure chiamiamo Londra. Potrebbe esserci utile conoscere le persone che lavorano per conto di Holtz, come questa tipa.. Justine Cooper. Ho scoperto che di recente ha perso sua sorella, era la sua gemella e indovinate un po’? è morta uccisa da un vampiro”
 
Xander diede a Fred l’e-mail di Willow e lei la contattò subito. Inviò anche una mail a Wesley e Lorne, informandoli che avevano trovato Holtz. Quando era nervosa Fred diventava iperattiva.
 
Dawn era silenziosa e questo non sfuggì ad Angel e Buffy “Che c’è?” chiese Angel preoccupato. Lei continuò ad imboccare Connor, che seduto sul seggiolone, mangiava la sua pappa di riso. “Quando potrà mangiare gli spaghetti? Non vedo l’ora di vedere il suo musetto sporco di sugo” Buffy rise “Come se tu non ci avessi già provato ..pensi che non mi sia accorta delle macchie di sugo sul suo pigiamino?” Dawn rispose seria “quella era pizza.. ed era solo un assaggino”
 
Ma Angel insistette, vedeva che non era serena “Dawn, ricordi cosa mi ha detto prima? tra noi non dobbiamo fingere.. perché sei così triste?” Lei lottò contro le lacrime. Si, era molto triste. Non sapeva né come né  perché, ma sentiva che non avrebbe mai visto crescere Connor. Non l’avrebbe mai visto imparare a mangiare da solo, non avrebbe mai visto i suoi primi passi o il suo primo giorno di scuola. Però questo non poteva dirlo ad Angel e Buffy. Non ora, almeno.
 
“Si sono un po’ triste. Pensavo alla magione.. pensavo a quando ero piccola, a quando c’era ancora la mamma. Ricordi che scappavo sempre da te, quando litigavo con Buffy? e tu mi leggevi le fiabe irlandesi ..pensavo che sarebbe stato bello, se un giorno.. potessimo tornare là con Connor ..e davanti al camino acceso, tu leggessi ancora le fiabe per lui.. invece non accadrà..” Non riuscì a continuare, voleva correre in camera a piangere senza essere vista.
 
“Perché dici questo? certo che possiamo tornare là.. possiamo farlo quando vogliamo..” rispose Angel con la voce che lasciava trasparire tutta la sua ansia e Dawn si pentì di aver parlato “ma se c’è quel tipo.. non possiamo, giusto? pensavo a questo.. quello lì si è preso la nostra casa..”
 
Buffy serrò minacciosamente i pugni “Dawn, quello lì non ci starà per molto a casa nostra. Non sa a chi ha dichiarato guerra. Farà bene a cambiare idea, perché se solo si avvicina a Connor, non esiterò ad ucciderlo.. non m’importa se è umano.. nessuno farà del male a mio figlio”
 
Si alzò dirigendosi verso Fred “Scoperto qualcosa?” poi rivolgendosi a Gunn e Xander, impartì i suoi ordini “Ragazzi è tempo di andare, state attenti a non farvi scoprire. L’elemento sorpresa potrebbe giocare a nostro favore” Angel in un primo momento, pensò di andare con loro, ma non voleva lasciare Buffy da sola. Anche se adesso stava molto meglio, erano passate solo poche ore dall’orrore, che suo malgrado, aveva dovuto sopportare e lui voleva assolutamente starle accanto. Guardò Gunn “Se ci sono problemi, chiamate subito. Dovete solo verificare cosa stanno facendo lì. Voglio sapere se ci sono anche demoni con loro.. dobbiamo sapere tutto”
 
Buffy e Angel erano impareggiabili come leader. Insieme erano straordinariamente forti, specie se dovevano proteggere la loro famiglia. Fred ancora una volta si soffermò ad osservarli, erano tesi come corde di violino, ma allo stesso tempo emanavano una forza non comune. Rispose a Buffy, digitando con maggior lena sulla sua tastiera. Avrebbe fatto di tutto per aiutarla. “Willow mi ha dato informazioni utili, ora so come fare ..oh ..e vi saluta tutti, dice che con Tara e Giles, stanno imparando a teletrasportarsi ..potrebbero farci qualche sorpresa un giorno di questi..”
 
“Wow, davvero?” disse Dawn un po’ meno triste. Buffy propose a Fred di passare la notte a casa loro, dicendole che con Gunn potevano stare nella camera di Connor. “Dormire con Charles e gli orsetti di Connor? si, a me va benissimo” rispose Fred ridendo e Buffy aggiunse “Connor dormirà con noi, non mi fido a lasciarlo da solo”
 
Angel intanto fece uno schizzo veloce del ritratto di Holtz, mostrandolo a Dawn e Buffy, ricordando che loro non l’avevano mai visto. “Dawn, guardalo bene.. quest’uomo non deve entrare a casa per nessun motivo. So bene che l’incantesimo di protezione funziona solo contro i demoni, ma non facilitiamogli le cose” Dawn annuì “Ok, non farò lo stesso errore due volte”
 
Mentre disegnava non riusciva a togliersi dalla mente il pensiero di Wesley “Fred? cosa dicevi prima di Wes? Hai chiamato per avvertirlo?” Fred sollevò gli occhi dalla tastiera e annuì “Si, prima era.. non so bene, ma mi è sembrato strano. Ha detto qualcosa sulle scelte” Vedendo lo sguardo confuso di Angel e Buffy, ripeté le parole di Wesley “A volte certe scelte fanno fatte, solo perché devono essere fatte. Ha detto proprio così, sembrava preoccupato. Comunque si, sa tutto, ho inviato una mail ma non ha risposto ..anche questo è strano, lui risponde sempre”
 
No, Wesley non poteva rispondere. Lui stava vivendo il suo personalissimo inferno, un incubo terrificante da cui non riusciva a risvegliarsi. Aveva tradotto l’intera profezia più e più volte, ma il risultato era sempre lo stesso. Non poteva credere a ciò che leggeva e cercava in ogni modo di trovare una traccia, anche piccolissima, che gli indicasse che stava sbagliando, che aveva tradotto male e che questo orrore era solo un terribile sogno. Era spaventato, diviso a metà fra mente e cuore. “Non può accadere davvero. Non può essere vero” diceva a se stesso.
 
Aveva esaminato vari commentari, letto traduzioni in lingue diverse, ma tutto lo riportava sempre lì. Era anche andato a consultare gli Oracoli Mistici, sentendosi ridicolo e sciocco, visto che si nascondevano dentro l’insegna di un maxi hamburger gigante, ma la sostanza era che gli Oracoli avevano confermato tutto. La profezia era autentica e diceva la verità.
 
Nonostante ciò, non poteva accettarla. Continuava a cercare di confutarla in ogni modo, ma ovunque cercasse, ovunque leggesse, tutto lo riportava a quella maledetta terrificante frase.
 
Il padre ucciderà il figlio.
 
Angel avrebbe ucciso Connor? Ma come era possibile una cosa del genere? Doveva avvertirlo? Oppure doveva parlare solo con Buffy? Come avrebbero reagito? Gli avrebbero creduto?
Mille domande si affollavano nella sua mente, quando sentì un bip dal suo PC. Era arrivata una mail ed era di Fred. Avevano trovato Holtz e lei lo avvertiva, inviandogli anche indirizzo e telefono. Perché Fred aveva trasmesso a lui i dati della sua ricerca? Lo prese come un segno del destino. Senza aspettare un attimo, decise di contattarlo, doveva sapere quanto lui fosse coinvolto in questa storia. Non escludeva che dietro vi fosse anche la lunga mano della W&H
 
Dopo aver parlato con Holtz, era più spaventato di prima. Lui sapeva della profezia e gli disse che non avrebbe permesso che il vampiro uccidesse un innocente. Gli diede un ultimatum. Wesley doveva portare via il bambino subito, perché se non l’avesse fatto, il piccolo sarebbe morto entro le prime ore dell’alba. Ripeté mentalmente le sue parole un infinità di volte.
 
Per proteggere il vampiro, vuole avere il sangue di un innocente sulla coscienza? Angelus è un demonio. Prima o poi la bestia riemergerà. È nella sua natura. Lei può fermarlo, oppure sarò io a farlo, ma ucciderei anche gli umani che collaborano con lui. Soprattutto la slayer, quella cagna che divide il suo letto con Angelus. Sicuro di volere questo, signor Wyndam Pryce?
 
..e infine prese una decisione, che avrebbe cambiato la sua vita per sempre.
 
Richiamò Holtz e prese accordi con lui. Il piano era semplice. Wesley doveva rapire Connor e allontanarsi da Sunnydale, scappando il più lontano possibile da Angel. Lui sperava che con il tempo avrebbe trovato una soluzione per tutto e avrebbe riconsegnato il figlio ai suoi genitori, ma ora non c’era tempo da perdere. Connor doveva essere messo in salvo. Buffy e Angel non avrebbero capito e non l’avrebbero ascoltato. Non era proprio quello che accadeva quando c’era di mezzo una profezia? Nessuno ci credeva, finché non si avverava.
 
Lui voleva proteggere Connor, ma anche Angel. Come avrebbe potuto sopravvivere, dopo aver ucciso suo figlio? Sarebbe morto dilaniato dal senso di colpa e anche Buffy sarebbe impazzita di dolore. Voleva troppo bene ad Angel, Buffy e Connor, per permettere che accadesse una simile tragedia. Non poteva ignorare la profezia. Angel e Buffy, col tempo avrebbero capito.
 
L’accordo con Holtz riguardava il suo piano di fuga. Justine, con altri loro alleati, doveva far uscire tutti dalla casa, creando un diversivo e Wesley avrebbe agito indisturbato, prendendo Connor e portandolo via, forse per sempre. Holtz avrebbe poi lasciato Sunnydale, certo di aver salvato la vita di un innocente e avrebbe abbandonato i suoi propositi di vendetta, rinunciando ad uccidere Angel. Ovviamente, Wesley non si fidava di lui, ma non aveva nessun’altra scelta.
 
A volte certe scelte fanno fatte, solo perché devono essere fatte
 
Sentì squillare il telefono. Era Angel. Si insospettì subito, raramente l’aveva chiamato a casa di Giles e mai ad un ora così tarda, ma poi pensò che l’aver scoperto dove si nascondeva Holtz, aveva messo tutti in allarme. La conferma arrivò dalle parole di Angel.
 
“Wes, sei ancora sveglio? Senti, abbiamo bisogno del tuo aiuto.. Holtz è a Sunnydale e..”
 
Pensò che il tempismo di Angel fosse perfetto, almeno non avrebbe dovuto inventare una scusa per giustificare una sua visita a quell’ora. “Arrivo subito”
 
Prima di uscire di casa, richiamò Holtz per la terza volta. Mancavano poche ore all’alba. Si sentiva davvero come Giuda Iscariota. Questa stessa notte, prima che il gallo canti, mi avrai rinnegato tre volte. “Holtz? Sto uscendo adesso. Ricorda.. nessuno deve farsi male. Prendo il bambino e tu sparisci per sempre dalle nostre vite.”
 
Buffy intanto era furiosa e Angel non era da meno. Entrambi passeggiavano nervosamente dietro le spalle di Fred che stava seduta davanti al computer. “Fred controlla di nuovo, deve esserci un errore. Ti rendi conto cosa significherebbe, se fosse vero?” Lei abbassò lo sguardo, non serviva ricontrollare, l’aveva fatto già un infinità di volte “No Angel, nessun errore. Ecco guarda tu stesso, sta accadendo anche adesso. C’è stata un'altra chiamata da questo numero a quello di Holtz ..ed è il numero di casa Giles. Questa invece è la tua chiamata, vedi? subito dopo aver parlato con te, Wesley ha richiamato Holtz per la terza volta”
 
Angel aveva scoperto il tradimento di Wesley, per quanto in cuor suo, sperasse che fosse solo un errore del data base, ma il numero era proprio quello di Giles. Per questo l’aveva chiamato, su suggerimento di Fred, chiamò Wesley per verificare che non vi fossero errori. Anche i tempi delle chiamate erano esatti, visto che aveva registrato anche la sua. Quando Fred aveva scoperto di chi fosse quel numero, controllò tutte le chiamate di casa Giles, il tabulato indicava tre telefonate in uscita verso il numero di Holtz e una in entrata, ed era quella fatta da Angel.
 
Fred tentò di rassicurarlo “Angel, questo non significa niente. Non sappiamo perché ha parlato con Holtz. Il sito indica solo il traffico telefonico, ma non sappiamo cosa si son detti. Sono sicura che Wesley ha avuto delle ottime ragioni per farlo ..insomma, lui è nostro amico e...”
 
“Non mi interessa, non voglio sentire altro..” urlò Buffy e corse verso Connor che rischiava di cadere un'altra volta. “Non vedo nessuna buona ragione per nasconderci una cosa così grave. Intanto.. sono costretta a far dormire mio figlio sul divano. Pagherà anche per questo”
 
Insieme, Buffy e Angel, avevano deciso di non rischiare, non volevano far dormire Connor da solo nel suo lettino. Loro non potevano stare di sopra con lui, perché erano occupati nel tentare di capire cosa stesse accadendo con Wesley. Il piccolo si era poi addormentato in braccio a sua madre e Angel aveva preparato una sorta di culletta, sistemando dei cuscini intorno al divano, creando una barriera protettiva per evitare che cadesse. Ma il loro cucciolo era un vero terremoto, anche quando dormiva non stava mai fermo, e si muoveva come una trottolina. Angel l’aveva già afferrato al volo almeno due volte e altrettanto aveva fatto Buffy.
 
“Perché non lo mettiamo dentro la sacca che avevo comprato per lui?” propose Dawn e Buffy, nonostante l’ansia, sorrise a sua sorella “Non ci sta più. È cresciuto parecchio ..sono sicura che diventerà più alto di me” e Dawn rise “Lo spero bene. Non ci vuole poi molto a superarti. Anche io sono più alta di te ..se prenderà da Angel, Connor sarà altissimo..” vedendo lo sguardo strano di Buffy, corse subito ai ripari “Ok. Sto io qua, tu continua con Fred e Angel..”
 
Intanto Gunn e Xander erano rientrati. Riferirono di aver visto parecchie persone alla magione, che si preparavano ad attaccare. “Tengono dei vampiri incatenati, Holtz sta addestrando il suo gruppo, mostrandogli come uccidere un vampiro, sembrano motivati dall’odio” disse Gunn preoccupato. “Sono tutti umani e sono davvero tanti.. cosa facciamo?” aggiunse Xander, già in preda al panico. Dissero anche di aver visto un demone che dal nulla, si materializzò davanti a loro. Da ciò che avevano sentito, pareva essere amico di Holtz ed era arrabbiato con Angel.
 
“Si chiama Sahjhan, tu non gli sei simpatico. Non credo sia pericoloso, non può colpire perché è immateriale ma è molto arrabbiato con te. Lo conosci?” continuò Gunn. Angel scosse la testa. “Sahjhan? Mai sentito prima.. no, non lo conosco …perché è arrabbiato con me?”
 
Buffy stava salendo in camera con Dawn per cambiare Connor. Spaventato dal trambusto, si era svegliato piangendo ed era molto agitato “Stanotte non riesci a dormire, vero tesoro?”
In quel momento entrò Wesley, e lei gli lanciò uno sguardo che l’avrebbe incenerito all’istante, se solo avesse potuto. “Ci hai messo un bel po’ ad arrivare. Eri occupato a fare altro, Wesley?” La sua voce era piena di astio e riuscì a mala pena a nascondere la rabbia e l’amarezza.
 
Vedendo Wesley sulla soglia e dopo aver sentito le parole di Buffy, per un attimo Angel vacillò. Dovette combattere contro se stesso, per non cedere all’impulso di afferrarlo per il collo e fargli sputare fuori la verità sul suo coinvolgimento con Holtz. Lo squadrò dalla testa ai piedi, poi gli sorrise e ricacciò dentro la rabbia, mostrando una calma esteriore che non possedeva affatto.
“Wesley, sei arrivato giusto in tempo. Conosci un demone di nome Sahjhan? Un tipo strano. È  arrabbiato con me ..puoi cercare fra i tuoi libri? perché non ricordo di averlo mai incontrato”
 
Wesley era preoccupato, Angel era stranamente calmo e viste le circostanze, non era normale. “Senti Angel, ho pensato.. visto che Holtz è in città, il bambino non è al sicuro qui .. che ne dici se prendo Connor con me per stanotte? i testi per cercare il tuo demone sono a casa..”
 
Angel serrò i pugni e contrasse nervosamente le mascelle. Guardò verso la scala, Buffy era ancora lì, i suoi occhi mandavano bagliori di fuoco. Entrambi controllavano a stento la rabbia.
 
“Non credo sia una buona idea” disse Buffy “In questa casa è al sicuro. Lo è ovunque ci siano sua madre e suo padre. Connor non va da nessuna parte. Chiaro?”
 
Sparì con Dawn dentro la camera di Connor e Wesley cominciò a pensare che sospettassero qualcosa. Questo complicava le cose, ma lui avrebbe comunque portato avanti il suo piano. Doveva agire in fretta o Connor sarebbe morto di una morte orribile. Ucciso da suo padre, con la complicità inconsapevole di sua madre. Mai e poi, doveva accadere questo. Mai.
 
Mentre Buffy cambiava il bambino, Dawn riempì una sacca con alcune cose di Connor. Era un piccolo zainetto morbido che lei stessa gli aveva regalo per il suo quinto complemese. Dawn aveva deciso di festeggiare ogni mese la nascita di Connor, con tanto di torta e candeline. Aveva l’approvazione assoluta di Buffy e Angel, che si divertivano più di lei ad organizzare la festicciola. Con Fred avevano sopranominato l’evento con quel buffo nome e ogni complemese lei gli faceva un piccolo regalino. Adesso pensò che questo avesse un significato più profondo.
 
“Cosa stai facendo?” chiese Buffy ansiosa “Non lo so.. in realtà non so cosa sto facendo.. potrebbe succedere che debba allontanarsi da casa.. quindi meglio essere pronti..vedi? metto solo poche cose.. ohhh anche mister Gordo.. è il suo preferito”
 
Non riuscì a trattenere le lacrime e implorò sua sorella di farle tenere Connor ancora per un po’
 
“Per favore Buffy, posso vestirlo io? sento che.. non potrò farlo mai più.. sento che questa è l’ultima volta..” Davanti allo sguardo sbalordito di sua sorella, Dawn finì di vestire Connor e in fine gli mise lo zainetto sulle spalle, allacciandoglielo in vita. Sapeva che doveva agire così, anche se non sapeva perché. Connor sorrideva, lei gli baciò la fronte, cullandolo fra le braccia.
 
“Qua dentro ho messo anche le fiabe di Pollicino e Peter Pan.. e pure il libro della giungla.. ti insegnarono a ritrovare la strada per tornare a casa. Io starò qui ad aspettarti. Ti voglio bene Connor. Vedrai, andrà tutto bene” Buffy commossa, l’abbracciò per proteggerla da tutta quella tristezza. Voleva dirle che non sarebbe accaduto niente di male, né a lei né a Connor. Voleva dirle che non doveva essere così spaventata.. voleva dirle quanto le volesse bene. “Dawn..”
 
..ma ciò che successe l’attimo dopo, fece vivere a tutti quanti momenti di terrore senza fine. I minuti che seguirono cambiarono per sempre la vita di ognuno di loro, nessuno escluso. Mai più niente fu come prima. Furono momenti concitati, carichi di orrore, di urla disperate. Pareva che il tempo si muovesse più veloce, tanto era la frenesia di quegli istanti. Ovunque regnava la confusione e l’unico suono che riuscivano a distinguere era il pianto terrorizzato di Connor.
 
Holtz e Justine, avevano lanciato un ordigno esplosivo dentro la camera di Connor, e le fiamme erano ormai ovunque. Buffy saltò la colonna di fuoco che ostruiva l’uscita, prendendo Connor e scaraventando Dawn fuori dalla stanza. Angel arrivò l’attimo dopo, liberando una gamba di Buffy che era rimasta incastrata sotto una trave. Per fortuna né lei né Connor sembravano feriti, mentre Dawn sanguinava dalla fronte e aveva delle ustioni sulle braccia. Wesley accorse subito dopo Angel, strappò Connor dalle braccia di Buffy, scappando velocemente per le scale.
 
“Portate giù Dawn. È ferita” urlò Buffy a Xander, Gunn e Fred che erano accorsi in loro aiuto. “Cercate di bloccare l’incendio, prima che si propaghi oltre” aggiunse Angel, mentre con Buffy correva fuori per raggiungere Wesley. Speravano ancora che tutto fosse solo un incubo.
 
Ma ciò che videro fu una visione di un angoscia senza fine. Tutto accadde in un attimo. Justine sgozzò Wesley con un pugnale e prese Connor, allontanandosi da Angel e Buffy. Wesley cadde a terra affogando in una pozza di sangue. Fu soccorso da Fred e Gunn, mentre Xander portava Dawn fuori casa. La teneva in braccio, era ferita gravemente. “Presto serve un medico. Subito” Caricarono Wesley e Dawn in auto, e corsero verso l’ospedale, sperando di arrivare in tempo.
 
Holtz, approfittando della confusione, afferrò Connor, portandolo via da Justine. Stringeva il suo collo, minacciando di ucciderlo, mentre intimava ad Angel e Buffy di fermarsi.
 
“Se provate a seguirmi gli spezzo il collo. State lontani, non avvicinatevi” Tentò di salire su un auto, dicendo che la sua vendetta era compiuta e che non avrebbero mai più rivisto loro figlio. Angel e Buffy stavano impazzendo. Il pianto disperato di Connor, straziò il loro cuori.
“NO” urlò Angel e corse con Buffy contro l’auto, ma Holtz strinse più forte il collo di Connor.  
 
“Lui crescerà con me, non saprà mai che siete esistiti. Tu hai ucciso miei figli, mi riprendo ciò che mi hai tolto. Gli insegnerò a servire sempre il bene e a combattere contro il male”
 
I volti di Angel e Buffy erano trasfigurati da una maschera di terrore. Non poteva essere vero, non stava accadendo realmente. Angel urlò “Per favore, no. Non lui. Prendi me” anche Buffy, con gli occhi pieni di lacrime, supplicò Holtz “ti prego, lascialo andare, lui non ha fatto niente”
 
Holtz per un attimo, parve indeciso. Le loro lacrime sembravano vere. Possibile che Angel fosse così cambiato? Possibile che provasse rimorso? Non seppe perché.. ma sentì il bisogno di rassicurarli “Lo crescerò come un figlio, non gli farò del male.. ma non provate a seguirmi..”
 
In quel momento comparve Sahjhan, materializzandosi davanti a loro. Sentendo le ultime parole di Holtz urlò “Maledetto traditore. L’avevi promesso. Il bambino deve morire. Uccidilo”
 
Vedendo che Holtz esitava, Sahjhan pronunciò alcune parole e fece un gesto con la mano. Proprio davanti a loro si aprì un portale, e tutto ciò che videro, fu un cielo rosso scuro che pareva l’immagine dell’inferno dantesco. A Buffy parve di rivivere l’orrore della sua morte. I portali dimensionali la terrorizzavano più di mille demoni. Se Connor fosse finito là dentro, lei l’avrebbe seguito sicuramente. Guardò Angel e comprese che anche lui aveva in mente la stessa cosa. Mentre si preparavano al peggio, parlarono le loro anime. Insieme. Per Sempre.
 
“Quello che state vedendo è il Quortoth. Il più oscuro dei mondi oscuri” urlò ancora Sahjhan ed era davvero minaccioso “Posso allargare il passaggio ancora di più, e il vostro mondo verrà ingoiato in un inferno, che non potete neppure immaginare. Holtz uccidi il bambino. Adesso”
 
Holtz si sentiva braccato. Non poteva permettere che Sahjhan distruggesse il mondo, ma non voleva neanche, che il bambino tornasse dai suoi genitori. In un attimo, prese la sua decisione e si lanciò dentro il portale con Connor. Angel e Buffy lo seguirono, Buffy precedete Angel per una frazione di secondo e raggiunse Holtz prima di lui. Strappò Connor dalle braccia del suo rapitore, ma fu ingoiata dal portale insieme ad Holtz. Angel corse disperatamente, tentando di tirarli fuori. Una potente scarica elettrica, proveniente dal portale, lo investì in pieno petto, scaraventandolo a parecchi metri di distanza, proprio un istante prima che si richiudesse.
 
L’attimo dopo vide il buio. Tutto il suo mondo cessò di esistere. Buffy e Connor non c’erano più
 
Rimase lì per terra a guardare il vuoto intorno a sé. Sentiva freddo, fin dentro le ossa. Un freddo insopportabile e solo in quel momento comprese il vero significato della parola ‘Dolore’.
 
Lui credeva di conoscere il dolore, ma ciò che aveva sofferto, durante la sua lunghissima vita, non era niente, se paragonato a ciò che stava provando in quel momento. Percepì vagamente il rumore delle auto che si allontanavano, sentì qualcuno chiedere “Che ne facciamo di lui?” e senti Justine che rispondeva al suo scagnozzo “Niente. Lasciamolo soffrire”
 
Intorno a lui, ora vi era solo il vuoto e il silenzio assordante della solitudine. La sua voce era un rantolo irriconoscibile e pareva arrivare dagli abissi più profondi dell’inferno. “Buffy.. Connor..”
 
Il buio avvolgeva la sua anima che ora taceva nel silenzio più oscuro. Con chi avrebbe potuto parlare? L’unica che poteva sentire la sua anima, era andata via per sempre. Si accasciò per terra, rannicchiandosi su sé stesso. Urlò il nome e quello di suo figlio. Ma nessuno rispose.
 
..e l’alba era ormai alle porte.
 
L’avrebbe aspettata lì, finché il primo raggio di sole non avesse inondato il suo corpo morto, liberandolo finalmente da questo dolore senza fine. Finalmente l’alba divenne sua amica e preziosa alleata. Nessuna neve sarebbe arrivata a salvarlo. Lui non la reclamava di certo. Tutto ciò che adesso desiderava, erano i raggi salvifici del nuovo giorno nascente.
 
Doveva raggiungerli subito. Ora solo la morte avrebbe potuto riunirli. Solo la morte.
 
Buffy. Connor. Insieme. Per Sempre.
 
   
 
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