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Autore: NakamuraNya    30/09/2013    2 recensioni
E mentre sistemo vecchi libri e quaderni trovo questa one-shot quindi ho deciso di rivederla e pubblicarla.
"Il suono del corno si propagò nell'area con toni bassi, annunciando così l'ennesima battaglia."
Genere: Drammatico, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Chibitalia, Sacro Romano Impero
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il canto del vento


Storia pubblicata per i miei sei anni su EFP!!! ^^



Il suono del corno si propagò nell'area con toni bassi, annunciando così l'ennesima battaglia.
I tuoi occhi blu guardarono i propri uomini ormai decimati da malattie e scontri. Nei loro occhi non vi era più quella luce che vi era all'inizio, neanche loro son più certi di poter tornare alle proprie dimore.
Eppure restano al tuo fianco credendo ancora nella forza dei tuoi ideali.
Gli eserciti avanzano mentre sai che morte e dolore affolleranno di nuovo il tuo cuore.
Le spade si incrociano provocando ferite che faranno fatica a guarire.
La sconfitta è vicina, pensi mentre le nere frecce del nemico si abbattono su di voi.
Sei a terra come i tuoi uomini, il sangue esce dalle tue ferite portandoti via l'energia e la vita, la mente è affollata da pensieri grigi di quei combattenti che stanno esalando il loro ultimo respiro.
Vi sono troppe immagini di morte intorno a te, occhi opachi e spalancati su volti accartocciati dal dolore.
Anche tu stai morendo anche se così giovane, non hai neanche esaudito il tuo piano di essere come il grande Roma.
Il tuo pensiero corre al viso della piccola Italia, ai suoi sorrisi.
L'avevi promesso che saresti stato come il suo nonno, nonostante la sua reticenza e le sue paure che finissi nello stesso modo.
Aveva ragione la tua dolce Italia così pasticciona ma anche saggia.
L'avevi promesso il tuo ritorno dal campo di battaglia.
Italia nella sua ingenuità aveva creduto alla tua parola, per un'attimo ci avevi creduto pure tu.
L'ambizione però ti ha portato alla rovina, tu così piccolo tra quelle nazioni già adulte.
Il respiro si fa più pesante e sfuggente mentre il cuore è pesante nella consapevolezza di non poter più rivedere il suo viso.
Una brezza leggera porta l'odore ferroso di sangue e morte, ad essa affidi le tue ultime parole in un sussurrò poco udibile.

***

Sospiri, guardando il cielo mentre rastrelli le foglie dal giardino di Austria.
Quel cielo ti ricorda i suoi occhi, così pieni di sentimento nei tuoi confronti.
Una folata di vento ti scompiglia i corti capelli e disfa il mucchio di foglie appena raccolte.
Il vento porta con se un canto di morte e sofferenza, ciò significa che vi si è consumata un'altra battaglia.
Dei lacrimoni si formano agli angoli degli occhi, vedendo il tuo lavoro completamente rovinato.
Desideri correre da Ungheria per chiedergli una mano ma qualcosa ti ferma.
Una leggera brezza solletica il padiglione auricolare portandoti alcune parole.
Riconosci immediatamente la voce, ti guardi attorno sperando di vederne il proprietario ma sei solo in quel enorme giardino.
Le manine stringono forte la gonna del vestito che indossi mentre il tuo corpo inizia a tremare.
Le lacrime scendono velocemente sulle giunge aprendo vecchie ferite, vecchi ricordi.
Due parole risuonano nella tua mente.
«Addio Italia.»
   
 
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