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Autore: Mojita_Blue    30/09/2013    1 recensioni
Alexandra e Caroline. Due ragazze così diverse tra loro, ma allo stesso tempo così uguali.
E se un giorno le loro strade si incrociassero formando un unico destino?
Riusciranno l'amore, l'amicizia e la famiglia ad aiutarle a superare le complicazioni della vita?
Genere: Commedia, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il sole quel giorno era splendente; mentre il cielo era quasi limpido, se non per qualche nuvola bianca che, qua e là, passava decorando quel bellissimo telo azzurro.  Caroline distolse lo sguardo da esso e cominciò ad avanzare verso scuola.
Nonostante sarebbe dovuto essere il suo quarto anno di liceo, questo era il suo primo vero giorno di scuola. E non perché si fosse trasferita o qualcos’altro, semplicemente non aveva mai messo piede ad una scuola pubblica.
 A volte si affacciava fuori dalla finestra e osservava gruppetti di ragazze o ragazzi che, passando con i loro zaini, parlavano tranquillamente, felici che quella giornata fosse passata. Caroline quasi li invidiava. Lei era li, da sola, con i suoi libri in mano che aspettava il suo maestro; mentre loro, tra amici, discutevano già di cosa avrebbero fatto la sera.
Ma adesso questa situazione sarebbe cambiata.
Caroline si spostò le sue ciocche più lunghe dietro l’orecchio. Aveva i capelli castani, ma corti dietro. 
Una sera di Maggio, andando di fronte allo specchio del suo bagno, prese delle forbici e afferrandosi i capelli, tagliò la sua lunga coda, formando un taglio particolare: capelli corti con il suo ciuffo poco più lungo avanti.
 Non ricorda neanche più il perché di quel capriccio, sà solo che da quel giorno ha portato sempre i capelli così.
Arrivata nel cortile principale vide file e file di studenti che, rassegnati, entravano a scuola. Alla vista di quel luogo Caroline sentì il coraggio venirle meno. ‘E se non piaccio?’ pensò.
Scosse la testa con vigore. ‘Non è il momento di pensare a certe cose, non è da te! Hai fatto tanto per poterci venire.’
Avanzò.
Osservò bene l’atrio principale. Era ampio, con due scale a destra e a sinistra che portavano entrambe al piano superiore.
Ora doveva solo sapere in che aula si trovassero i suoi compagni.
Si diresse verso il piano di sopra. Il realtà non sapeva proprio da che parte andare. In giro c’era ancora qualche studente ritardatario che si dirigeva convinto e a passo svelto verso la sua classe. Per Caroline quel posto sembrava un vero e proprio labirinto e dopo un po’ si perse.
‘Maledizione, avrei dovuto chiede un aiuto maggiore! E ora che faccio?’ disse tra se, mentre girava l’ennesimo corridoio.
Il filo dei suoi pensieri fu interrotto da una ragazza che usciva da un aula.
“Esci fuori! Stavolta ti becchi anche una bella nota…”, riuscì a capire Caroline prima che la ragazza sbattesse la porta dietro di se. Caroline si diresse automaticamente verso di lei che, indifferente da ciò che era successo, stava guardando fuori dalla finestra di fronte all’aula giocherellando con una lunga ciocca dei suoi capelli neri,tinta alle punte di viola. Doveva avere un anno in meno di lei.
“Ehm, scusa…”. La ragazza si voltò. Aveva una frangia che copriva tutta la fronte. Mentre gli occhi erano di un azzurro chiarissimo; il contrario dei suoi che erano neri come la pece. Aveva anche un piccolo piercing al naso.
“Ehm… Sai dirmi, per favore, dove si trova quest’ aula?” chiese indicando il punto sul foglio con gli orari e le classi.
La ragazza la guardò impassibile, poi indico la zona alla sua destra.
“si, sei praticamente arrivata. In fondo a questo corridoio, a sinistra.”
“Grazie” disse abbozzando un sorriso, poi si diresse verso la sua aula, lasciando la ragazza a contemplare il panorama fuori dalla finestra.
Arrivò alla porta della classe e con vigore bussò alla porta.
 
 
 
 Era stata buttata fuori. Di nuovo. Alex sospirò frustrata guardando fuori dalla finestra. Come sempre tutto è cominciato dalla sua solita lite col professore.
 
“Alexandra Nelson!”
La ragazza, che fino a poco tempo fa stava guardando il quadrante dell’orologio con aria assente si voltò verso il professore.
“Quante volte le devo dire di stare attenta?!” continuò lui. Alex per tutta risposta sbuffò ma continuò a sostenere lo sguardo del professore con aria truce. Era palese che non lo sopportava.
“Forse un bel 2 ti farà cambiare idea”  e detto ciò, si avviò verso la cattedra.
“Cosa?! Guardì che io non ho fatto niente!” urlò Alex alzandosi dalla sedia.
“Non rivolgerti a me con questo tono!”
“Io parlo come mi pare e piace e non mi dica cosa devo o non devo fare!”
Nel frattempo l’intera classe era rimasta in silenzio a guardare la scena. Non era la prima volta che capitava e non conveniva mettersi in mezzo per accendere altri fuochi.
Il professore indicò con sguardo truce la porta. Alex sbatté violentemente le mani sul banco e uscì dall’aula.
“Esci fuori! Stavolta ti becchi anche una bella nota e…” Non gli fece finire la frase che sbatté la porta dietro di se.
 
 
Alex sospirò di nuovo. Non lo sopportava. Non sopportava per niente lui e il suo modo di fare. Cominciò a giocherellare con una ciocca di capelli fino a quando notò una ragazza avvicinarsi.
“Ehm, scusa…” Si voltò. Era una ragazza leggermente più alta di lei. Forse aveva solo un anno in più. Aveva un taglio corto con il ciuffo un po’ più lungo avanti. Aveva i capelli castani, a lei invece erano neri con le punte tinte di viola tranne per la frangia.
“Ehm… Sai dirmi, per favore, dove si trova quest’alula?” Alex continuò a fissarla. Era nuova, non c’era altra spiegazione. Era vestita come quelle brave ragazze che si vestono sempre bene, ma quel tagliò caratteristico la differenziava dalle solite figlie di papà che non osavano nemmeno avvicinarsi a lei; forse per il suo modo di vestirsi, per il suo fare da ribelle, per i vari piercing che portava su buona parte dell’orecchio, forse per ciò che si diceva in giro.
Alla fine si decise a rispondere.
“si, sei praticamente arrivata. In fondo a questo corridoio, a sinistra.” Disse indicando il corridoio vicino a lei.
“Grazie” disse la ragazza abbozzando un sorriso e dirigendosi verso la sua aula.
Alex tornò a guardare fuori dalla finestra pensierosa.


ANGOLINO AUTRICE
Ehm... Saalve ragazzi :3
Beh, che dire? 
Come va?! :D
Okay...Lasciamo perdere e arriviamo al punto và!
Volevo avvisare che questa storia è stata in passato cancellata. Motivo?
Problemi....emh...Tecnici?!
Non so dire nemmeno io cosa sia successo O.o
Sta di fatto che l'ho Ripubblicata! (La lettera maiuscola è d'obbligo u.u)
Spero che vi piaccia. E ringriazio in anticipo chi mai potrà leggerla ^^
Quiiiiindi...Hasta la vista Amigos! 
Baci. Mojita_Blue

 

  
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