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Autore: Lilyth    30/09/2013    0 recensioni
< intendo, per secoli si è fatta una distinzione tra sesso forte e sesso debole, ma la verità è che ognuno di voi ha gli stessi bisogni primari, avere accanto un altro come voi. Siete uguali, non esiste debole o forte, esiste solo la debolezza generale del genere umano, la sua malleabilità davanti alle questioni di cuore, al sentimento e a tutto lo scomparto “dolcezze varie”.
Nel periodo primaverile ed estivo vagate giocondi mostrandovi come merce, ricercando attenzioni da uno, due o più esseri insieme; durante l’inverno cercate anche solo un essere pensante che vi si affianchi rendendo un po’ meno vuote le giornate corte e fredde. Siete prevedibili. >
Lasciò scivolare le mie accuse per qualche secondo, immaginai che ne stesse assaporando ogni singola sfumatura e sapevo che, prima o poi, sarebbe arrivata la critica alla mia analisi distaccata
< voi...sento sempre parlare di un ipotetico voi, mai di un noi...non sei umana tu? >
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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< prendi quel foglio, corri!! >
Mi sentii investire da una massa urlante, scivolai a terra mentre il pazzo mi saltava atleticamente per raggiungere l’ambito foglio che svolazzava insieme a qualche foglia
Mi rialzai nervosamente mentre l’urlante gridava qualche scusa da lontano continuando ad inseguire il suo prezioso foglio.
< tutto bene? >
Annuii piano ricominciando a camminare per la mia strada
< allora, stavamo parlando di cosa? >
Sbuffai
< parlavo, o meglio, monologavi su quanto io possa essere profondamente anormale >
< giusto, giusto >
Mi si affiancò lasciando strusciare la manica della sua giacca su quella della mia.
Faceva abbastanza freddo quel giorno e il cielo prometteva minimo qualche goccia, ovviamente avevo dimenticato l’ombrello a casa e no, non avevo nessuna intenzione di andarlo a prendere.
< quindi, non sei normale, caso chiuso >
Gli lanciai un’occhiata eloquente
< se essere normale equivale al volersi piangere addosso per tutto l’inverno, allora no, non sono normale e non lo voglio essere >
Mi  sorrise canzonatorio finchè io non fui costretta a distogliere lo sguardo ma scoppiare a ridere di risposta
< comunque, continuo a sostenere che quelli anormali siate voi, non me >
< spiegati meglio serpe >
mi schiarii la voce
< beh, sinceramente ritengo che sia più normale l’accettare di poter stare da soli senza soffrire che credere il contrario e quindi procurarsi dolore fisico, mentale e psicologico trascinandosi da un divano all’altro alla ricerca di un calore e di un amore che tanto non arriverà >
La mia risposta ricevette un colpo di tosse sconnesso e una spintarella dietro la schiena
< ma piantala miss non mi scompongo perché sono apatica fino alla punta dei capelli, non posso credere che tua sia riuscita a formulare una risposta del genere. >
< o, ma l’ho appena fatto >
 
Era vero, l’avevo appena fatto, ed ero fiera della mia risposta.
Non riuscivo a concepire come un essere umano potesse ridursi in condizioni pietose solo per la mancanza di un altro essere umano, chiunque esso fosse.
Era una cosa che non riuscivo veramente a digerire.
Potevo comprendere tutto, amori platonici, passionali, brutali, tristi, infelici e giù di li, ma no, non la ricerca di un essere semplicemente fine a se stessa; per la serie “basta che respiri”.
Quello era masochismo, masochismo puro, eppure la maggior parte delle mie conoscenze vi cadeva di continuo minimo una volta l’anno, compreso l’animale che ora mi camminava accanto.
< perché mi fissi in quel modo? >
scossi la testa scostando lo sguardo
< nulla, facevo una riflessione sulla caducità del genere umano >
Alzò un sopracciglio sarcastico
< prego? >
< intendo, per secoli si è fatta una distinzione tra sesso forte e sesso debole, ma la verità è che ognuno di voi ha gli stessi bisogni primari, avere accanto un altro come voi. Siete uguali, non esiste debole o forte, esiste solo la debolezza generale del genere umano, la sua malleabilità davanti alle questioni di cuore, al sentimento e a tutto lo scomparto “dolcezze varie”.
Nel periodo primaverile ed estivo vagate giocondi mostrandovi come merce, ricercando attenzioni da uno, due o più esseri insieme;  durante l’inverno cercate anche solo un essere pensante che vi si affianchi rendendo un po’ meno vuote le giornate corte e fredde. Siete prevedibili. >
Lasciò scivolare le mie accuse per qualche secondo, immaginai che ne stesse assaporando ogni singola sfumatura e sapevo che, prima o poi, sarebbe arrivata la critica alla mia analisi distaccata
< voi...sento sempre parlare di un ipotetico voi, mai di un noi...non sei umana tu? >
Scoppiai a ridere
< o, certo che sono umana, diciamo solo che ho imparato a distaccarmi lentamente da voi altri molliconi >
Mi passò un braccio intorno alle spalle sospirando
< sei solo una stoica apatica del cazzo >
 
 
 
 
   
 
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