Era una comune mattinata d'inverno , la mia sveglia suonò e mi precipitai a spegnerla.
Mi alzai e andai a svegliare Jennifer , la mia migliore amica. Erano ormai 5 anni  che vivavamo assieme e non ero mai stata più contenta.
il rapporto con i miei genitori non era male , ma volevo comunque un indipendenza che a casa dei miei non avrei avuto. Così appena compiuti
i 18 anni io e jennifer decidemmo di andare a vivere assieme. Entrai in camera e come ormai sapevo non era ancora sveglia, ogni mattina la
stessa storia, è una tale dormigliona .Nemmeno un carro amato può svegliarla. Iniziai a scuoterla per le spalle ma niente, non si svegliava.
Così decisi che  dovevo prendere una decisione drastica. Presi un secchio e andai in bagno a riempirlo d'acqua. Ritornai in camera e pregai mentalmente
che mi uccidesse. Contai fino a 3 e glielo buttai in faccia. Appena si svegliò cominciò a tirare giù una serie di parole inpronunciabili  per quanto l'acqua
fosse fredda. Mentre lei tirava giù tutto il vangelo , io non potei fare a meno di scoppiare a ridere per le condizioni in cui era conciata.Mi scusai con lei
e insieme scendemmo a fare colazione.

'Buongiorno comunque' disse jennifer con un sorriso malefico
' ehm buongiorno.. cos'hai in mente? , quel sorriso mi fà paura' risposi io indietreggiando
' io ? niente di che, vorrei solo darti un buongiorno che no dimenticherai facilmente'
non ebbi il tempo di realizzare il significato di quelle parole perchè mi ritrovai fradicia.
Adesso eravamo entrambe conciate malissimo e solo a guardarci scoppiammo a ridere entrambe.
' oh merda, hai visto che ora è ? forza, sbrigiamoci o faremo tardi' dissi io guardando l'orologio in cucina.
Finimmo di fare colazione e andammo entrambe a prepararci, uscimmo di casa e ci dirigemmo alle rispettive auto.
' hey jenn aspetta, usiamo una macchina sola . Guido io'  dissi io a jennifer
' d'accordo, ma sbrighiamoci' rispose jennifer
' si capo' risposi io facendo il tipico saluto da soldato con la mano sulla fronte
jennifer si mise a ridere ed entrò in macchina.
La settimana precedente entrambe avevamo perso il lavoro, il locale in cui lavoravamo era andato in fallimento. Per nostra fortuna
alcuni amici ci informarono che un nuvo locale avrebbe aperto a giorni e che era richesto personale, così sempre tramite
queste conoscienze riuscimmo a prendere un appuntamento con il proprietario del locale.
Erano le 8.30 am , perfortuna eravamo puntuali . A quanto pare dammo entrambe una buona impressione perchè il proprietario
del locale diede soltanto un occhiata a  i nostri curriculum e ci disse che avremmo iniziato all'inaugurazione del locale la settimana prossima .
Mentre tornammo a casa , jennifer mi disse che doveva dirmi una cosa
' dimmi pure jenn, ti ascolto' risposi io continuando a guidare
' beh ecco, non so se lo hai notato ma è da un 'pò che dopo il lavoro uscivo e ritronavo tardi ' disse lei grattandosi la testa
' si, certo che l'ho notanto.. continua ' risposi io con aria ovvia
' ho conosciuto un ragazzo' rispose le sorridente
Arrivammo nel vialetto di casa , e appena sentì quelle parole frenai bruscamente e jenn non avendo la cintura andò a sbattere contro il
cruscotto della macchina
' ahahaha ma sei scema' disse jenn ridendo
' Coooooosa !? , incontri un ragazzo e non mi dici niente ?' risposi io facendo la finta offersa
' beh volevo essere sicura che fosse un bravo ragazzo prima di dirti tutto' rispose jenn massaggiandosi ancora la testa
' hai ragione, giusto.. eh , mi dispiace per la testa' dissi riacchiando
' non mi aspettavo una reazione del genere, comunque viene questa sera a cena da noi' rispose jenn aprendo la portiera dell'auto
' oh capito, allora ti lascio casa libera ' risposi io guardando jess malizziosamente
' quanto sei scema, comunque no. rimani a casa anche tu. voglio che conosca la mia migliore amica' rispose sorridendo jess
' d'accordo allora' risposi io per poi abbracciare jess
Entrammo in casa e iniziammo a preparare il pranzo
'oh , ancora non mi hai detto come si chiama' dissi io mentre preparavo la tavola
' non te lo dico' rispose lei facendomi la linguaccia
' oh andiamo, dimmi almeno come l'hai conosciuto allora' dissi supplicandola
' beh non posso drirti nemmeno questo, posso dirti solo che fà parte di una famosa band' rispose lei con finto tono di superiorità
Il discorso si concluse lì e si fece ora di pranzo .
Entrambe al pomeriggio avevamo degli impegni e quindi poco dopo aver finito di mangiare andammo a prepararci.
Io dovevo andare a trovare i miei , mentre jess doveva uscire con il suo misterioso ragazzo e un suo amico.




Hello there :)
Ciao a tutti, questa è la mia prima ff. So che questo capitolo è noioso ma serve per capire il seguito. Cercherò di
migliorare man mano che la storia prende forma. Mi farebbe molto piacere che qualcuno recensisca e mi faccia sapere
che ne pensa (anche se fà pietà) . Bene  detto questo, alla prossima ( spero) .