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Autore: Riveraythn    01/10/2013    2 recensioni
Le insicurezze e le paure possono davvero distruggerci?
Quanto potere hanno realmente?
Last first kiss...
Zarry :)
Genere: Introspettivo, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi, Slash | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Now, we believe in two!


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Harry pov
Baciai avidamente le labbra del mio ragazzo, mi erano sempre piaciute, le avevo sempre adorate. Erano leggere e delicate, un tocco semplice e unico. Ma forse anche un po’ malato, perché ormai erano una droga, una dipendenza. Mi svegliavo la mattina e mi ritrovavo a desiderare quelle labbra così rosee e carnose, quelle labbra perseguitate dai suoi denti quando aveva voglia di me e non poteva avermi. Quando doveva trattenere un sorriso , un sguardo di troppo o addirittura un bacio davanti alle telecamere. Eppure non ci avevano mai negato il contatto i manager, probabilmente ignari della passione che sarebbe scaturita dopo tutti quei piccoli e infuocati tocchi, dopo quelle continue provocazioni da parte di entrambi, dopo tutto quel ‘ricercare il contatto fisico’. Si perché amavamo il contatto fisico tra noi e lo ricercavamo continuamente. E forse era per questo che tutto ciò era una cosa malata.
Dopo finalmente un anno io e quel ragazzino dai tratti pakistani e le ambre dorate stavamo finalmente assieme, mano nella mano e attorcigliati nel letto a due piazze, troppo grande per una sola persona. Quel letto dove ci ritrovavamo dopo ogni concerto o dopo ogni intervista. Quel letto che aveva il nostro profumo e le nostre sagome impresse sopra, dove avevamo consumato il nostro amore più di una volta.
 
Eppure era tutto così serio, tutto così complicato. –Buongiorno anche a te- mi prese in giro il moro, sorridendomi e appiccicandomi al suo addome. Finalmente potevamo farlo senza paura di venire scoperti, perché i nostri amici/fratelli ci conoscevano troppo bene e l’avevano capito subito che tra noi c’era qualcosa e quel qualcosa era diventata una relazione stabile da qualche mese a questa parte. E io non ero mai stato più felice e non riuscivo a nascondere il mio sorriso per la felicità che provavo, ma evidentemente questo Zayn lo sapeva, perché per lui era la stessa identica cosa. Eppure tutto questo era così complicato, così misterioso, così spaventoso. Non ero mai stato con una persona per più di qualche mese e nonostante fossi sicuro di ciò che provavo, era tutto così strano, come una lunga via senza fine. Perché io non la riuscivo a vedere una fine, semplicemente perché forse era così vicino e palpabile. O forse ero io stupido e una fine semplicemente non c’era. Eppure ero a disagio. –Buongiorno- sussurrai, allontanandomi e andando in bagno.
Eppure lui lo sapeva, oppure semplicemente lo immagina che qualcosa non andava, lo vedeva nei miei occhi e lo leggeva sulle mie labbra ogni volta che non rispondevo. Era strano pensare che qualcuno potesse conoscermi così bene da sapere prima di me ciò che provavo. Era terrificante a dire il vero. Per questo era da un po’ che non tenevo un contatto visivo col moro e la cosa era frustrante. Avevamo combattuto per stare insieme e ora avevo paura di scottarmi. –Harry muoviti! Dobbiamo andare! Gli altri ci aspettano!- mi urlò il mio ragazzo. Mio, mio. Come poteva essere mio? Io potevo rischiare di romperlo, potevo rischiare di fargli del male, essere addirittura l’artefice del suo male. Scossi il capo e uscii, scendendo al piano di sotto.
-Andiamo?- chiesi, notando che fosse ancora in boxer. Zack Efron aveva detto apertamente che il moro fosse hot e io lo sapevo bene, me l’ero scelto bene, hot e sexy al punto giusto. Sapevo che altre mille persone la pensavano come me, ma dirlo davanti alle telecamere in quel modo, mi aveva fatto sentire una stretta allo stomaco, non avevo cenato per colpa dell’affermazione di Zack. Mi guardò male –Ora posso andare in bagno?- mi domandò alzando un sopracciglio scettico. Sorrisi e mi spostai –Stai bene in mutante, ma non voglio che mezzo mondo ti veda così, sei troppo sexy- dissi, lasciandolo passare e lasciandogli un bacio su uno zigomo. Lui annui e si chiuse in camera.
 
Come potevo dire certe cose? Io non dovevo essere geloso, infondo Zayn era un ragazzo libero, aveva vent’anni e tutto il diritto di uscire di casa nudo se avesse voluto. Erano dieci minuti che lo aspettavo, stare solo non mi avrebbe aiutato, avrebbe solo fatto aumentare quel insana stretta che non voleva lasciarmi.
 –Zayn! Ti muovi?!-
 
 
Zayn pov
Lo sentii chiamare il mio nome, era un suono molto bello pronunciato dalle sue labbra. Le sue labbra che più di una volta mi provocavano durante il giorno, facendo risvegliare i miei ormoni e annebbiandomi il cervello. Lui non capiva quanto fosse sexy e amabile, era tutto semplice per lui, l’impossibile per lui era possibile. Invece complicava tutte le cose più facili, facendosi mille pensieri assurdi. Harry Styles era la persona più strana che avessi mai incontrato, ma probabilmente era per quello che mi aveva rubato il cuore al primo tocco. Amavo la sua lingua, amavo i suoi occhi, i suoi ricci e le sue mani. Ma soprattutto amavo il suo sorriso e le sue fossette, che puntualmente spuntavano quando si perdeva a osservarmi.
Eppure c’era qualcosa che non andava, non manteneva mai lo sguardo nel mio e aveva paura di dire i suoi pensieri. Non mi capacitavo della cosa, insomma lui mi aveva conquistato mettendosi ogni volta in gioco per me e ora sembrava volesse ritirarsi. Ma io non potevo più fare a meno di lui, del suo respiro nel mio e del suo capo sul mio petto. Non potevo più fare a meno di Harry. –Arrivo- scesi di corsa le scale e presi il borsone. –Pronto per partire?- chiesi sorridendogli gentilmente, se c’era davvero qualcosa che non andava me lo avrebbe detto, prima o poi. Annuì e mi passò la sua valigia, prendendomi di mano il borsone –Io porto la tua- spiegò, uscendo di casa.
 
Arrivammo dopo una decina di minuti, chi aveva detto che Harry era tranquillo in macchina, bhè, aveva sicuramente preso un acido prima. Harry era un pazzo scatenato alla guida, non era per niente tranquillo. Louis era peggio e Niall distratto, ma il riccio era un pazzoide. –Ce ne avete messo di tempo! Eravate ancora a letto?- chiese Lou ammiccando , sorrisi e gli diedi un pugno giocoso sulla spalla –Può darsi- rispose Harry, stampandomi un bacio sullo zigomo, ne era ossessionato e la cosa mi lusingava inizialmente, ma dopo era diventava impressionante. Era malato dei miei zigomi. Sorrisi e salii sul tour bus, sedendomi accanto al mio Liam, si perché  Harry poteva essere il mio ragazzo, ma Liam era Liam. Intoccabile per me. Posò il capo sulla mia spalla e sorrise –Mi sei mancato in questi giorni- disse, ampliai il sorriso –Anche tu Payne- ricambiai. Mi era mancato molto, nonostante la presenza del riccio mi rallegrava sempre, mi completava la giornata. Con la coda del occhio notai Harry spiarci, appena notò che l’avevo beccato si alzò e andò nella sua cuccia.
Che diamine aveva in questo periodo?
 
 
Harry pov
Zayn era così felice con Liam, sembravano tanto affiatati quei due e soprattutto privi di problemi. Forse Zayn sarebbe stato meglio con lui, dopotutto erano migliori amici da sempre e si capivano al volo. Louis aprì la tenda della cuccia e mi studiò –Si può sapere che hai?- chiese continuando a guardarmi. Se Liam capiva al volo il moro, Louis capiva al volo il sottoscritto. Così tra una cosa e l’altra mi ritrovai a raccontargli le mie paure e i miei dubbi, probabilmente infondati e privi di senso, ma c’erano inutile negarlo.
 
-Harry sei un’idiota. Non permettere alla paura di rovinarti il rapporto con Zayn, insieme siete fantastici, te lo dico da Zarry Shipper- scoppiai a ridere alla ultime parole. Lo sapevo che lo era, aveva sempre tifato per me e il moro, fin da quando gli avevo confessato di essere attratto dal pakistano, aveva saltato come una fan girl impazzita e aveva iniziato a gridare ‘lo sapevo’. Ed era sicuramente vero, era il primo che se n’era accorto ed era stato il primo ad aver esultato nel sapere che ci fossimo messi insieme. Era letteralmente impazzito di gioia, contagiando subito Niall e Liam. Niall era un piccolo malefico nano irlandese, lui aveva origliato le mie conversazioni con Louis e quelle di Zayn con Liam. Sapeva da sempre che entrambi provavamo interesse, ma non ci aveva mai spifferato nulla, aspettando che fossimo noi a prendere l’iniziativa. L’avrei  ucciso, infondo avevamo perso così tanto tempo dietro a ragazze che si meritavano il vero amore al posto del nostro, falso anche se non appositamente. Ma almeno io , una volta resomi conto di cosa provavo ci avevo provato e riprovato col bel pakistano, invece quest’ultimo si era sempre tirato indietro, facendosi mille problemi. Me l’ero dovuto conquistare.
 
-Hai ragione Boo Bear, ma sai è difficile- sussurrai, sperando che non mi sentisse, ma mi sentì. Mi prese per mano e mi trascinò sui divani, nei quali c’erano i ragazzi sdraiati a ridere. Liam e Zayn appiccicati come sempre, come due sanguisughe. Ma era giusto, il moro era responsabile di se stesso e io non dovevo mettermi in mezzo alle sue decisioni. –Vai!- mi incitò Louis, mi sedetti all’estremità del divano e dopo un minuto arrivò il mio ragazzo, mi passò un braccio intorno alla vita –Come stai?-chiese baciandomi  i capelli. Quando si sarebbe stufato di aspettare che gli parlassi delle mie pippe mentali? Mai.
-Sto bene Malik- risposi, lasciandomi andare contro il suo petto, aprii gli occhi trovando le sue ambre a scrutarmi –Malik?- oh merda, non potevo averlo detto davvero. –Il tuo cognome mi piace- mentii, cioè mi piaceva davvero, ma non avrei mai chiamato il mio ragazzo per cognome, a meno ché non avesse fatto qualcosa certo. –Mi piace di più quando mi chiami ‘stronzo’ a questo punto- rispose tranquillo.
-Va bene… stronzo- sorrise e mi lasciò un bacio sulle labbra, avevo già detto che amavo le sue, di labbra? Ero leggermente ossessionato da esse. Morbide e leggere come sempre. Almeno quelle non erano cambiate.
 
Perché era cambiato qualcosa tra noi? No, o almeno non credevo. I miei pensieri era cambiati, ero insicuro del futuro ed ero sicuro che Zayn mi avrebbe lasciato da un momento al altro. Perché perdere tempo allora? Potevamo chiuderla in fretta. Ma che cazzo di pensieri faccio?  Mi serviva una sbronza al più presto.
-Harry cosa c’è che non va?- mi chiese, mettendosi davanti a me e studiando il mio viso. Ma non feci niente, sorrisi, solo quello. –Niente, va tutto bene- eppure davvero era cosi. Niente andava bene, andava tutto storto. Dovevo essere la persona più felice della terra invece ero la più insicura. –Quando vuoi parlare sono qui- bisbigliò, stampandomi un altro bacio e alzandosi, per scendere dal tour bus.
 
-Louis, Niall stasera andiamo in un pub?- chiesi pregandoli con lo sguardo, sorrisero e annuirono. Liam mi guardò preoccupato, scosse il capo e scese dal pullman. Che diamine aveva? Non avevo detto niente di strano. Volevo solo uscire un po’. Senza il mio ragazzo. Senza pressioni. Senza pensieri. Senza niente di niente, solo io e miei amici. Era strano?
 
 
 
Zayn pov
Liam mi prese per un braccio –Stasera guardiamo un film insieme? I ragazzi vanno in un pub- spiegò sorridendo. Ero felice di passare la serata con lui, avremmo finito col parlare dei nostri problemi, darci consigli e sostenerci. Era bello avere un migliore amico come lui, sapeva capirmi. –Certo-
Andai in camera di Liam quando ormai erano tutti usciti, Harry non mi aveva detto niente, era scomparso e la cosa un po’ mi preoccupava. Era strano in quel periodo. Entrai in camera di Payne e mi accoccolai con lui sul divano, iniziando a guardare un film a cui non stavo dando attenzione. Dopo neanche cinque minuti gli raccontai i miei pensieri e le mie preoccupazioni, restò in silenzio ad ascoltarmi, attento a ogni particolare. Sapeva già che ero preoccupato, ma non sapeva esattamente di cosa. Ora che lo sapeva capiva meglio la situazione –Sembra insicuro- disse infine. Feci spallucce –Che posso fare? Cerco sempre di rassicurarlo, ma non mi ascolta- risposi, ripensando al volto preoccupato del riccio. –Vuoi andare al pub?- domandò, neanche glielo avevo dovuto dire, mi capiva sempre. Annuii tranquillo e ci alzammo, uscendo per raggiungerli. Liam sapeva che stavo morendo dalla gelosia a saperlo in un bar pieno di gente, col alcool in circolo e mille persone a provarci. Non che non mi fidassi, avevo piena fiducia nel mio ragazzo, ma non volevo che stesse male.
 
 
E invece avevo totalmente sbagliato.
Entrammo nel pub, la musica rimbombava e le persone erano davvero infinite. Era a due piani, le luci blu, rosse, gialli, verdi e viola rendevano il tutto più confusionario. Liam mi guidò attraverso la folla al piano superiore, in cerca del mio ragazzo. Mi affacciai dal balcone d’acciaio e mi guardai in giro, ricercando l’ammasso di capelli ricci e appena lo intravidi corsi nuovamente di sotto.
Mi intrufolai tra i diversi corpi sudati e alla fine lo raggiunsi, gli toccai una spalla, felice di vederlo e lui si voltò confuso. Questo non andava bene, non andava affatto bene. Aveva una biondina attaccata al corpo e la mano del mio ragazzo era appoggiata esattamente dove non doveva stare. Come quella della biondina che era appoggiata dove ‘non batte il sole’. Lo guardai allibito e feci scivolare lo sguardo sulle sue labbra, ancora impregnante della saliva di una sconosciuta. Liam mi raggiunse e rimase di pietra, così come Louis e Niall. Non dissi niente, cosa potevo dire? ‘Lo sapevo’? ‘Lo immaginavo’? Non era vero, io mi fidavo ciecamente di lui e lui mi aveva appena tradito. Non potevo nemmeno esprimere la mia rabbia nei suoi confronti perché eravamo in pieno pubblico e i paparazzi erano ovunque. Che poi era tutta colpa mia. Zayn sei solo un’idiota, stupido sentimentale che crede ancora nell’amore, Harry sgranò gli occhi quando si rese conto di chi aveva davanti. Era ubriaco fradicio.
Gli lanciai un ultimo sguardo ferito e distrutto, poi gli voltai le spalle e uscii dalla pista da ballo, seguito da Liam che continuava a richiamarmi –Paul torno in hotel- dissi, lui mi annuì e aprì la porta della discoteca, dei bodyguard  mi seguirono e riportarono me e il mio migliore amico al sicuro da tutto quello.
 
-Ti dispiace se dormo da te? Sai, nella mia camera quasi sicuramente verrà…- mi morsi il labbro inferiore a sangue e guardai il pavimento rendendomi conto che avevo fottutamente sbagliato. Sarebbe stato meglio non mettersi con un membro della band perché ora nemmeno riuscivo a pensarlo senza dover trattenere le lacrime e non riuscivo nemmeno a pronunciare il suo nome. Era un’orribile sensazione, avevo giocato col fuoco e mi ero bruciato. Ero a pezzi, mi ero fidato e avevo fatto male. Mi ero lasciato conquistare dal riccio e ora ero col cuore stritolato in una morsa senza un via d’uscita. Per lui avevo rinunciato alla mia ragazza, quella di cui credevo essere innamorato, quella che avrei addirittura sposato. E invece mi ero innamorato del mio compagno di band, di un mio amico e di un insensibile coglione. Avevo scelto lui, il ragazzo dal sorriso sempre stampato in faccia e le fossette sempre in vista, quelle maledette fossette, una trappola per ogni uomo. Fanculo! Avevo totalmente sbagliato.
-Certo Zayn, entra pure- ma proprio mentre stavo mettendo un piede dentro la camera di un vero amico, il riccio spuntò dal ascensore e mi guardò dispiaciuto, colpevole. E mi resi conto di dover trattenere le lacrime, perché avevano ragione le persone che sputavano odio su di me. Io non meritavo un angelo come quel ragazzo dagli occhi verdi, per questo mi aveva tradito. Non meritavo tutto quello che avevo e Harry si era appena preso tutto. Tutta la felicità che potevo tenere in corpo, tutto l’amore e la fedeltà. Li aveva presi e frantumati a terra. Aveva giocato col mio cuore, mi aveva fatto credere che davvero io e lui potessimo avere un futuro e poi mi aveva voltato le spalle. Mi aveva conquistato, per vantarsi di esser riuscito ad acciuffare anche il mio cuore, che difficilmente donavo a qualcuno. Ma lui mi aveva convinto a lasciarglielo, ma avevo sbagliato. Solo ed esclusivamente io avevo sbagliato e ora ne pagavo le conseguenze.
 
Quando mi passò accanto per correre in bagno, a vomitare l’anima probabilmente, glielo sussurrai e lui lo sentì, perché rimase di sasso per alcuni secondi.
 
 
Harry pov
-Ho sbagliato solo io, perché io ci ho creduto per davvero- disse.
Non potevo restare lì, accanto al ragazzo che avevo appena distrutto, annientato in una semplice serata. Corsi in bagno e vomitai tutto l’inimmaginabile. Louis mi rimase accanto tutto il tempo, sostenendomi il viso, mi continuò a ripetere così dolci e confortanti. Cose che non meritavo di sentire, perché io avevo appena distrutto tutto ciò che potevo desiderare.
Mi alzai dal cesso e mi lasciai andare sul mio letto, attesi che Louis uscisse –Riconquistalo Harry, tu lo puoi fare- e dopo che disse ciò uscì, senza aggiungere altro, lo ringraziai mentalmente per questo. No, non avevo nessun diritto di riprovarci, sarebbe stato abbastanza già solo tornarci amico. Non potevo per permettermi il lusso di riconquistarlo. Lusso che invece mi ero preso qualche tempo prima. Ma dovevo fare qualcosa, non potevo stare con le mani in mano dopo tutto questo. Qualsiasi cosa andava bene, perché io avevo appena lasciato l’unica cosa per cui valeva la pena di prendersi dei rischi, le paure avevano vinto e l’avevo ferito andando con una completa sconosciuta. E Zayn aveva visto, non ricordavo nemmeno il viso di quella ragazza, a differenza invece del viso del moro. Il suo era marchiato nella mente, scosso, incredulo, triste, tradito e a pezzi. Avevo distrutto ogni sua emozione con un semplice gesto e l’avevo guardato riprendere da terra i pezzi frantumati e scappare. Non avevo detto o fatto niente, l’avevo solo fissato. Io l’avevo tradito.  Me lo meritavo il dolore allo stomaco e il male alla testa, mi meritavo l’impulso di dover vomitare tutto ciò che avevo dentro, perché avevo annientato la cosa più bella al mondo.  
 
Mi alzai di scatto e presi carta e penna. Sapevo che sarebbe finita e infatti era finita, solo per colpa mia, ma non volevo accettarlo. Non volevo vivere senza il moro, io volevo solo ricominciare tutto da capo, ricominciare da capo la nostra relazione, senza  paure o insicurezze che mi avrebbero portato a fare un tale passo falso. Scrissi, scrissi tutta la notte e infine, quando le dita non ressero più il peso della penna cedetti e mi lasciai andare al sonno che mi soffiava il suo riposo da tutto quel male al petto.
 
 
 
Zayn pov
Tutta la notte, tutta la notte passata addosso a Liam a piangere lacrime di amarezza, rabbia e delusione, ma tutto ciò contro me stesso, perché io avevo creduto alle parole del riccio. Parole dette solo per conquistarmi e usarmi, per poi buttarmi e prendere un altro cuore, di un’altra persona. Mi sedetti sul divano, davanti al mixer per registrare le nuove canzoni, Louis e Niall entrarono subito dopo Liam.
Niall mi venne vicino e appoggiò la testa al mio petto, come faceva Harry nel nostro letto, anzi, nel mio letto troppo grande. Gli sorrisi e gli accarezzai il capo, tranquillamente senza emozioni. Solo amicizia, perché ormai potevo credere solo alla mia amicizia con loro. Louis mi sorrise e mi fece l’occhiolino, Liam gli diede un gomitata e iniziarono a ridere tra loro. Anche io avrei voluto ridere, ma ora sembrava così difficile, sembrava un traguardo così lontano.
 
Il riccio entrò  in studio tutto trafelato, sudato e rosso in viso per l’affanno, ci guardò, o almeno guardò tutti tranne me e alzò la mano che teneva dei fogli. Cercai di concentrarmi sul lavoro, era solo un compagno di lavoro, niente altro. Tutto questo era solo per lavoro, lui era un collega e non c’era stato niente, assolutamente niente. Le lacrime minacciarono di uscire e dovetti stringere il pugno e ricacciarle indietro. Non avrei pianto ancora per lui. –Ho scritto una canzone- disse, passando i fogli a Liam, che li lesse con attenzione, Louis gli si appiccicò al braccio, per leggere anche lui. –Come si chiama?- chiese il biondo, alzandosi e andando a guardare anche lui.
-Over Again-
 
 
Harry pov
Zayn non si mosse, rimase immobile sul divano, i jeans stretti nel pugno e le nocche bianche. Appena entrato l’avevo visto, aveva gli occhi gonfi e rossi, ma sorrideva. Nonostante tutto continuava a sorridere, dove la trovava tutta questa forza? Non ne avevo idea, ma lo ammiravo ogni secondo di più. Ore che l’avevo perso, come la mia mente mi aveva portato a pensare, non avevo più paura. Ma la consapevolezza di aver distrutto ogni suo sentimento, la nostra amicizia e la nostra relazione, la consapevolezza di averlo distrutto in tutto ciò che era, era un peso difficile da portare. Perché io avevo spento cosa c’era di più bello al mondo, il suo sorriso. E non mi sarei mai potuto dar pace per questo, era la cosa peggiore fatta nella mia vita.
-Registriamola! Ho in mente gli accordi!- disse Niall, guardando la band dietro di noi. Provarono per diversi minuti la giusta sinfonia, i minuti necessari affinché prendessi coraggio e andassi dal moro.
-Ti piace?- provai a chiedere, lui si irrigidì sul posto e la tensione divenne insostenibile. Non mi guardò, semplicemente annuì e resto impassibile. Dov’erano finite le sue emozioni? Le avevo davvero frantumate a terra? Erano davvero scomparse? Non poteva essere vero, non potevo aver commesso una cosa così orribile. Zayn non era una pietra grezza, lui era la pietra più preziosa, delineata in tutte le sue sfumature e in tutte le sue forme. Non poteva essere divenuta grezza per colpa mia. Non era possibile una cosa del genere.
 
Entrammo nel piccolo spazio del microfono e presto fu il mio turno di cantare:
Can we take the same road two days in the same clothes
And I know just what she’ll say if I make all this pain go
Can we stop this for a minute
You know, I can tell that your heart isn’t in it or with it
(Potremmo percorrere la stessa strada due giorni con gli stessi vestiti
 E appena so cosa mi dirà se le allevierò tutte queste sofferenze
 Potremmo fermarci un momento
 Sai, potrei dire che il tuo cuore non c’è o non lo sa)
 
E mentre  cantavo queste parole, non potei fare a meno di ricordare tutti i sorrisi di Zayn, tutti quei piccoli sorrisi che dedicava sempre e solo a me. Tutti quei sorrisi che ora erano scomparsi, sostituiti dal dolore e dalla distruzione.
 
You’ll never know how to make it on your own
And you’ll never show weakness for letting go
I guess you’re still hurt if this is over
But do you really want to be alone?
(Non saprai come fare da sola
 E non mostrerai il tuo timore di lasciarti andare
 Suppongo stia ancora soffrendo se è finita
 Ma vuoi realmente stare da sola?)
 
E mentre lui cantava potei sentire quelle parole divenire sempre più la sua voce, fondersi con la sua voce, come se se lo stesse chiedendo da solo. E no, non poteva preferire restare solo , perché era tutto sbagliato e noi stavamo bene solo assieme. Solo tenendoci per meno e guardandoci con provocazione e intrigo. Non poteva finire tutto, io volevo rincominciare tutto da capo.
 
And I can lend you broken parts
That might fit like this
And I will give you all my heart
So we can start it all over again
If you’re pretending from the start like this,
With a tight grip, then my kiss
Can mend your broken heart
I might miss everything you said to me
And I can lend you broken parts
That might fit like this
And I will give you all my heart
(E potrei prestarti dei cocci
 Che potrebbero andarti bene
 E darti tutto il mio cuore
 Così da poter ricominciare tutto da capo
 Se stai sperando dall’inizio così,
 Una presa stretta e poi un mio bacio
 Possono curare il tuo cuore infranto
 Potrebbe mancarmi tutto ciò che mi hai detto
 E potrei prestarti dei cocci
 Che potrebbero andarti bene
 E darti tutto il mio cuore)
 
 
Il ritornello lo cantammo tutti insieme, creando la voce degli One Direction, la voce più bella nel gruppo. Eppure in questo momento io volevo sentire solo la sua voce, la sua voce che mi rassicurava dicendomi di amarmi ancora e tranquillizzandomi che non fosse finita, ma che era appena ricominciato tutto.
 
 
So we can start it all over again
(Così da poter ricominciare tutto da capo)
 
 
 E lo fissai mentre per ultimo, da solo, pronunciavo quelle parole dette con tutta la mia possibile insicurezza, con la paura, ma soprattutto con il mio amore. Quello che avevo mi ero accorto di provare troppo tardi, perché se prima ero sicuro di essere innamorato di Zayn, ora ero sicuro di amarlo. E lo amavo con tutto me stesso e non volevo che la nostra relazione finisse. Perché non poteva finire una cosa così bella. Louis aveva ragione, io dovevo riconquistarlo. E mi ritrovai a piangere mentre l’ultima parola si dissolveva nell’aria e diveniva un niente. Lo fissai con tutta la disperazione e la paura di perderlo, lui mi guardò per la prima volta quel giorno.
 
 
Zayn pov
Non poteva essere vero, lui l’aveva scritta per me, l’aveva scritta riversandoci dentro le sue paure. E mi stava chiedendo di tornare adesso, ma come potevo farlo? Ci avevo sempre creduto solo ed esclusivamente io. Lui era rimasto chiuso nelle sue insicurezze, nelle sue paure ed era finito col tradirmi per esse. Come potevo fidarmi? Come potevo tornare a crederci? Mi aveva chiesto se volessi realmente stare solo, ma era una domanda stupida, perché io amavo stare con lui. Lui era la mia droga preferita, lui era la mia dipendenza, lui era sempre stato tutto per il mio cuore, a me mi era sempre bastato lui, il ragazzino che mi aveva conquistato. Il ragazzino che ci aveva provato nonostante i miei continui ‘no’, che aveva continuato a chiedermi di non trattarlo come un amico, ma come qualcosa di più. Il ragazzino che era rimasto nonostante i miei rifiuti e colui che mi aveva rapito il cuore facendomi rendere conto quanto fossi nella direzione sbagliata con la ragazza con cui stavo. Quanto lei si meritasse il suo vero principe azzurro, ma quanto esso non potevo essere io, dato che ero innamorato di un ricciolino, mio compagno di band.
Ma quella sera dov’era finito il ragazzino dagli smeraldi verdi e i ricci indomabili? Mi aveva tradito, lasciando spazio solo alle paure. Non si era fidato di me e ora pretendeva che tornassi perché si era accorto che non poteva stare senza di me. Mi aveva offerto la riparazione del mio cuore ferito e a pezzi, ma la scelta questa volta era solo mia. Perché lui aveva sbagliato e non poteva chiedermi una cosa del genere. Perché forse avevano ragione le sue parole ed era arrivato il momento di finirla davvero.
 
Così mentre i ragazzi si complimentavano con Harry per la bella canzone pensai alla nostra storia, ai diversi sbagli, ai continui sbagli. Non ci eravamo accorti di quanto fosse sbagliato tutto questo. Erano tanti errori, ci accusavamo reciprocamente alla fine. Lui accusava le sue paure,  ma infondo accusava il sottoscritto se aveva quelle paure, quelle insicurezze. E io accusavo lui, per non averci mai creduto, per non essersi fidato di me. Perché era quello che faceva più male, sapere che non si fosse fidato di me. E così, come lui, scrissi i miei pensieri su dei fogli bianchi. Li riempii con l’inchiostro della mia penna e li fissai, cancellando e riscrivendo più volte. Finché una volta finita Liam non me la rubò dalle mani e la lesse, capendoci forse più di me stesso. Perché su quel foglio c’erano le mie, di insicurezze. C’era la mia anima in quelle righe e lo vidi versare una lacrima appena finì, attirando l’attenzione di tutti. Così li lessero tutti, quei fogli bianchi riempiti solo dei miei pensieri. Tutti tranne chi doveva leggerli davvero, che rimase in silenzio e in disparte.
-Registriamola Zayn!- urlò Niall, guardando Josh e il resto della band, trovandoci immediatamente una melodia adeguata.  E così ritornammo davanti a un microfono e questa volta toccò a Harry iniziare per primo e lo vidi sgranare gli occhi davanti alle mie dure parole.
 
Circles, we going in circles
Dizzy’s all it makes us
We know where it takes us we’ve been before
Closer, maybe looking closer
There’s more to discover
Find that what went wrong without blaming each other.
(In tondo, noi giriamo in tondo
 La vertigine è quello che ci rende noi stessi
 Sappiamo dove ci porterà, ci siamo già stati prima
 Più da vicino, magari guardando più da vicino
 C’è altro da scoprire
 Scoprire che cosa è andato storto, senza accusarci reciprocamente)
 
E fissai i suoi occhi verdi, mentre aprivo la bocca e lasciavo scivolare quelle frasi fuori, senza timore di scoprire la mia anima.
 
Think that we got more time
One more falling behind
Gotta make up my mind
 (Penso che abbiamo ancora altro tempo
 Un’altro che rimane dietro
 Devo prendere una decisione)
 
Ed era vero, dovevo prendere una decisione, ma per la prima volta era una decisione difficile, complicata. Nonostante pensavo ai nostri mille errori non riuscivo a non guardarlo rapito, mentre cantava le parole scritte da me.
 
Yeah, yeah, that’s what crazy is
When it’s broken, you say there’s nothing to fix
And you pray, pray, pray that everything will be okay
While you’re making all the same mistakes
(Sì, sì, questa è la definizione di pazzia
 Quando il cuore è spezzato, dici che non c’è niente per curarlo
 E tu preghi, preghi, preghi che tutto vada bene
 Mentre stai facendo tutti gli stessi errori)

Ma sapevamo che non era così, lui mi aveva offerto la cura per curarlo, per riattaccare i cocci del mio cuore, i pezzi che lui aveva frantumato e lasciatomi raccogliere solo. Perché lui non aveva fatto niente, era rimasto a guardarmi cadere e non mi aveva aiutato o teso una mano. Era rimasto e aveva assistito in silenzio alla mia completa distruzione.
 
So we play, play, play all the same old games
And we wait, wait, wait for the end to change
And we take, take, take it for granted
That will be the same
But we’re making all the same mistakes
Yeah, yeah, that’s what crazy is
When it’s broken, you say there’s nothing to fix
And you pray, pray, pray that everything will be okay
Why you’re making all the same mistakes
(Oppure giocheremo, giocheremo, giocheremo tutti gli stessi vecchi giochi
 E aspetteremo, aspetteremo, aspetteremo la fine per cambiare
 E noi le diamo, diamo, diamo per scontato
 Che sarà lo stesso
 Ma stiamo facendo tutti gli stessi errori
 Sì, sì, questa è la definizione di pazzia
 Quando il cuore è spezzato, dici che non c’è niente per curarlo
 E tu preghi, preghi, preghi che tutto vada bene
 Mentre stai facendo tutti gli stessi errori)
 
 
E  tutto questo era maledettamente vero, stavamo facendo gli stessi errori, perché gli sguardi che ci stavamo lanciando erano carichi d’attrazione e desiderio. Stavamo ripercorrendo la stessa storia, una storia già vissuta a cui lui aveva scritto il finale. Uccidendoci… Uccidendomi.
 
 
Harry pov
Lui pensava che tutto questo fosse un errore? Allora era l’errore più bello della mia vita, perché Zayn continuava a essere tutto ciò che il mio cuore chiamava e continuava a richiamare a sé. Ed era difficile e complicato, ma doveva esserci una fine diversa, perché si sa, l’amore vince sulle paure. E tra noi non potevano di certo vincere le paure, le insicurezze, gli errori.
-Come la chiamiamo Zayn? Che titolo ha questa canzone?- chiese Louis, guardandolo sorridente. Zayn si voltò appena verso di lui e sussurrò  –Same Mistakes- poi continuò a fissarmi e io pregai di morire annegato nelle sue lacrime, quelle che non si era accorto di aver rilasciato. Perché vederlo star male e non poterlo abbracciare mi stava distruggendo. Ma infondo era giusto, io l’aveva annientato, frantumando ogni parte di lui.  –Ragazzi! Dobbiamo registrare ancora una canzone! - continuò Liam, passandoci i fogli con sopra stampate le parole di quella nuova canzone.
 -Come si chiama?- chiesi senza perdere il contatto visivo col moro, le sue lacrime rapivano le mie iridi e le facevano bruciare di dolore -Se non sbaglio: Kiss you- mi rispose Louis, guardandomi maliziosamente e sussurrandomi il nome del moro al orecchio.
E iniziò proprio lui a cantare quelle semplici parole, che scovarono molto di entrambi.
 
Oh I just wanna take you anywhere that you like
We can go out any day any night
Baby I’ll take you there take you there
Baby I’ll take you there, there
(Oh, voglio solo portarti dove vuoi
 Possiamo uscire in qualsiasi giorno, ogni notte
 Baby ti ci porterò ti ci porterò
 Baby ti ci porterò, porter)
 
E mi resi conto che ora toccava a me e la voce mi uscì più facilmente del previsto mentre affondavo in queste parole.
 
Oh tell me tell me tell me how to turn your love on
You can get get anything that you want
Baby just shout it out shout it out
Baby just shout it out
(Oh, dimmi dimmi dimmi come accendere il tuo amore
 Puoi avere, avere tutto ciò che vuoi
 Baby, urlalo, gridalo
 Baby, urlalo)
 
Era vero, lui poteva avere tutto ciò che voleva, sarebbe bastato usare la sua voce e chiedere. Tutto ciò che lui avesse chiesto, io avrei fatto di tutto per donarglielo. Anche se fosse stato troppo tardi.
 
Oh baby, baby don’t you know you got what I need
Lookin’ so good from your head to your feet
C’mon come over here over here
C’mon come over here yeah
(Oh baby, baby non lo sai che hai quello che mi serve
 Sei così bella, dalla testa ai piedi
 Dai vieni qui, qui
 Dai vieni qui sì)
 
E mi fissò, piangendo sempre più violentemente, ma continuando a cantare. Marcando quella frase: avevo io quello che gli serviva: me stesso, aveva bisogno solo di me e mi sentii uno sciocco ad averne dubitato anche solo per un secondo. Perché anche io avevo bisogno solo di lui e sarei corso tra le sue braccia appena avessi potuto.
 
And if you
You want me too
Lets make a move, yeah
So tell me girl if everytime we touch
You get this kinda rush.

Let me say yea a yeah a yeah yeah a yeah
If you don’t wanna take this slow
If you just wanna take me home
Let me say yeah a yeah a yeah yeah a yeah
(E se tu
 Lo vuoi
 Allora andiamo avanti,
 Allora dimmi se ogni volta che ci sfioriamo
 Senti questa vibrazione

 Fammi dire yea a yeah a yeah yeah a yeah
 Se non vuoi andare lentamente
 Se vuoi portarmi a casa
 Fammi dire yea a yeah a yeah yeah a yeah)

E ci guardammo, perché si che c’era e lo sapevamo entrambi. C’era una vibrazione, un’attrazione dovuta ai nostri sentimenti e lo sentivamo entrambi. Bastava uno sguardo.
 
And let me kiss you
(E lascia che ti baci)
 
Dissi quelle parole sentendole con tutto il cuore, perché le sue labbra mi mancavano come l’ossigeno ai polmoni. Perché quelle parole marchiavano il mio cuore e non potevo che implorare un suo bacio. Perché io ero dipendente dei suoi baci e non lo avevo mai negato. Il suo tocco morbido e leggero mi mancava ormai da troppo tempo, un tempo durato anche troppo. Un tempo di pura agonia. Ma a quanto pareva lui la pensava come me, perché si asciugò le lacrime e posò le cuffie sul microfono.
 
 
Zayn pov
-Ragazzi, non fate gli idioti- ci interruppe Louis, mentre Liam e Niall ci guardavano come se fossimo un film romantico. E come dargli torto? Avevano una fottuta ragione, io senza Harry non potevo stare, non potevo starci nemmeno un secondo. Sarebbe stato come non respirare più, come smettere di mangiare e scomparire lentamente nel nulla.
Harry corse, lasciando cuffie e microfono. Mi diede appena il tempo per voltarmi verso di lui che me lo ritrovai addosso, candendo a terra. Mi prese i polsi e li portò sopra il mio capo.
 
-Ti Amo e mi devi assolutamente perdonare, non vivo senza di te e lo sai- sgranai gli occhi e sentii le lacrime tornare ad affollarmi gli occhi, combattute tra l’amore per lui e il tradimento subito. Lacrime orgogliose e zuppe di rancore. Ma lui aveva detto ‘ti amo’ e lui non lo diceva mai, lo schivava come se fosse la peste. L’avevo sempre schivato, nascondendosi dietro mille paure e insicurezze. Ma cosa potevo fare io? Era la mia decisione, perdonarlo o andare avanti? Le sue labbra si posarono sulle mie e la scelta divenne più ovvia che altro.
Ricambiai il bacio con forza, mentre lui lasciava la presa sui miei polsi e io portavo le mani su suoi fianchi, premendomelo addosso, sentendolo sempre più vicino. Sempre più mio. E no, non era un pensiero egoista, Harry era solo mio e da oggi in avanti non l’avrei più diviso con nessuno.
 
 
Harry pov
Risentii le sue delicate labbra sulle mie e la felicità invase ogni mia cellula. Lo continuai baciare e ribaciare continuando a dirgli ‘perdonami’ finché lui non mi fermò e mi guardò –Ti Amo- disse solo, stringendomi più forte. –Sei mio allora?- chiesi senza pensarci, perché se avesse detto si allora avrei avuto pieno diritto di diventare geloso e decidere insieme a lui per le nostre scelte, non le sue, le nostre. Perché non esistevano più le mie o le sue. Erano le nostre se adesso lui avesse scelto di diventare davvero mio, annuì e mi spinse contro di lui –Si Harry, sono tuo. Ma ho bisogno di sapere se tu sei mio, se mi posso fidare di te, se ci credi questa volta- sgranai gli occhi e una lacrima solitaria sfuggì al mio controllo. Se ci credevo?
-Si che sono tuo Zayn e questa volta ci crederemo in due-  e lo baciai, perché io ero malato dei nostri baci e non c’era una cura se non baciarlo tutti i giorni e tutte le ore.
 
Louis urlò come un’autentica Zarry shipper e Liam e Niall lo fermarono dal saltarci addosso, portandolo fuori dallo studio insieme alla band. Io e Zayn ci guardammo e lui volle sapere tutti i dettagli del perché l’avessi tradito, anche se già li conosceva, ma glieli ripetei spiegandogli quanto solo il suo viso ricordavo di quella sera e le sue parole. Lui sembrò crederci perché mi prese una mano e la strinse, raccontandomi a sua volta della pessima nottata appena trascorsa e non potei fare a meno di sentire lo stomaco accartocciarsi e la nausea risalire. Io l’avevo ridotto male con un solo gesto e questo non me lo potevo perdonare.
 
 
 
Zayn pov
-Harry io ci passerò sopra e dimenticherò, ma tu mi dovrai amare con tutto te stesso- dissi, prendendogli il visto tra le mani e baciandolo con dolcezza. Lui sorrise e ricambiò prontamente il bacio –Va bene…- ampliò il sorriso malizioso, che ricambiai –Che c’è?- chiesi perplesso.
-Stronzo… Va bene stronzo- scoppiai a ridere, detto da lui sembrava quasi dolce, ma sapevo che infondo per lui lo era davvero. –Ti amo- dissi continuando a ridere e lui sussurrò un basso –Anche Io- prima di baciarmi nuovamente e premersi addosso a me, per consumare il nostro amore su quel divano troppo piccolo per entrambi, ma che era l’unico testimone del nostro piccolo chiarimento.
 
-Mi manca il tuo letto- dichiarò, massaggiandosi il fondoschiena e risi nuovamente –Presto torneremo a casa promesso- rise e mi baciò –i Tuoi baci sono la mia malattia- spiegò e sorrisi davvero contento. Molto bella come cosa, peccato che l’unica cura ce l’avessi io. –Allora direi di incominciare a curarti Styles- sussurrai sulle sue labbra, lui annuì completamente rapito e allora unii di nuovo le nostre labbra.
Baciandolo con amore e fondendomi con lui. Ogni bacio era come primo, io volevo essere il suo ultimo, primo bacio. –Your last first kiss- bisbigliò Harry, citando una delle nostre canzoni. Premette il capo sul mio petto e io annuii, accarezzandogli una guancia divenuta rossa.
 
 

-RAGAZZI DOBBIAMO ANDARE MUOVETEVI!- urlò Payne, bussando alla porta dello studio. Io e il riccio ci guardammo, ci alzammo e vestimmo in tempo di record e scendemmo al piano di sotto, trovandoci l’attenzione di tutti puntata addosso. –Come va?- chiese Louis, ammiccando.
Io strinsi la mano di Harry e sorrisi –Adesso bene- risposi, felice e ricambiando il piccolo bacio di Harry. Si ora andava tutto a meraviglia, perche adesso ci credevamo davvero in due, ci credevamo entrambi nel nostro futuro e soprattutto credevamo entrambi nel nostro autentico amore.



 
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Angolo autrice
Grazie a chi è arrivato fin qui! Spero che vi sia piaciuta :)
In questi giorni ascoltando queste canzoni mi è venuta l'inspirazione e ho dovuto scrivere questa OS :)
Spero vi abbia trasmesso anche un minimo, amo la Zarry e spero sempre di non scrivere cavolate su di loro <3
Grazie veramente a tutti. se volete lasciate una recensione ;)
Un bacione, 
Ren xx 
  
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