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Autore: BlackKay97    01/10/2013    1 recensioni
Esiste una fine ad ogni cosa... quando meno ce lo aspettiamo... quando non dovrebbe succedere... ad un passo dalla vittoria...
Crossover what-if tra TWEWY e Kingdom Hearts. Cosa sarebbe successo se Neku avesse avuto un terzo partner, dopo Josh e prima di Beat?
[by Black&Kay]
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Neku Sakuraba, Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Era il quarto giorno.
Se fosse sopravvissuto lo avrebbero fatto tornare alla sua terra.
Voleva davvero tornare? Non aveva più ricordi sulla sua città. Glieli avevano strappati come tassa nel gioco. Forse viveva da schifo, ma non aveva lividi sul corpo che segnassero maltrattamenti, era vestito normalmente ed era in forma, dubitava quindi di aver avuto una spiacevole situazione economica. Era tutto ciò che era riuscito a capire sul suo passato. Ancora tre giorni, si ripeteva, e ricorderò. Doveva solo sopravvivere e non sembrava un’impresa troppo ardua poiché aveva il suo compagno.
Neku.
Ragazzo taciturno dai singolari capelli arancioni e le cuffie perennemente indosso.
Si voltò verso di lui quando lo vide tornare:- Nuovi ordini? - chiese.
- Non ancora. - ribatté lui, mettendosi le mani in tasca e tirando fuori un cellulare viola, di cui controllò lo schermo - Direi che è strano non avere ancora una missione a quest'ora... Se non fosse già successo. - mormorò a mezza voce.
Il ragazzo castano incrociò le braccia e rimase in silenzio. Non era mai capitato ci fosse un vuoto, un po’ di tempo libero. Solitamente compivano le missioni e poi erano abbastanza stanchi da tacere ed evitare ogni forma di comunicazione. Ora che ci pensava, non sapeva nulla di Neku.
- Che musica ascolti? - chiese senza pensarci per poi dirsi che, viste le cuffie del ragazzo, non doveva suonare poi una domanda tanto assurda. - Perché lo chiedi?- rigirò la domanda il rosso, sedendosi su un muretto al margine dello Scramble Crossing. Sembrava sinceramente sorpreso, come se non se l'aspettasse affatto. L’altro perse lo sguardo nel vuoto qualche secondo prima di rispondere:- Non lo so. Mi sembrava una domanda lecita e ragionevole. - arrossì - Beh, mi rendo conto che in un gioco del genere sia una cosa stupida da chiedere. - si affrettò ad aggiungere. Gli era venuto normale fare quella domanda e si chiese se non fosse per caso un appassionato di musica. Non lo ricordava.
Neku tacque per qualche minuto, con aria pensierosa. - Lullaby for you. - rispose infine - La conosci? -
- Mi dispiace. - scosse la testa il castano - Non me lo ricordo. - nei suoi occhi stava una luce nostalgica che, se solo avesse saputo d’avere, avrebbe represso. - La tua tassa d'entrata... - parlò ancora Neku, sorprendendo perfino sé stesso con quell'interessamento - Erano i tuoi ricordi? -. Il castano annuì:- Non mi restano altro che il mio nome, la mia età e la mia lingua. - confermò. - Come me alla prima settimana... - commentò a bassa voce l'altro, quasi sovrappensiero. La voglia di parlare era sparita: ripeté i suoi unici ricordi come se un’ombra, la stessa che si nasconde sotto le coperte o dentro l’armadio di notte, potesse venire in quel momento per rubarglieli in qualche modo. “Sono Myde, ho ventuno anni e sto cercando di tornare a casa, ovunque essa sia e ammesso che ne abbia una. Devo farcela. Voglio sapere chi sono. Sono Myde...”  ripeteva tra sé e sé in cerchio.
Il suono che venne dal cellulare di Neku spezzò bruscamente la calma.
- Eliminate l'ombra nel luogo dove volano le cornacchie. Tempo limite 180 minuti. Il fallimento porterà all'eliminazione. - lesse il ragazzo. Myde scattò in piedi:- Dove volano le cornacchie? -
- Qualche idea del luogo che potrebbe indicare? - aggiunse il rosso, massaggiandosi distrattamente la mano su cui era apparso il timer. Il castano riflettè un attimo:- Un’area verde con un passaggio sopraelevato ti dice nulla? Io ho senso dell’orientamento pari a zero. Mi ricordo qualcosa che potrebbe essere un corvo, forse una pittura raffigurante un corvo. Mi spiace ma, ogni giorno, i ricordi del precedente si fanno più confusi. - si portò una mano alla fronte.
Il quindicenne stette in silenzio, con aria pensierosa. I corvi non erano frequenti in una metropoli come Shibuya, quindi doveva trattarsi di un parco... Miyashita Park! E l'area sopraelevata poteva essere il camminamento che dal sottopassaggio conduceva a Cat Street. Non ricordava nessuno dei graffiti di CAT in cui comparisse un corvo o un volatile in quella zona, ma si sentiva ugualmente fiducioso della sua deduzione. - Vieni con me. - disse alzandosi dal muretto - Hai avuto una bella idea. -
- Memoria fotografica, che ci vuoi fare? - gongolò Myde - Prego, faccia strada! - simulò un inchino e lo seguì per le vie di Shibuya.

"Oh, no, guai in arrivo" pensò Neku, con una fitta di fastidio, arrivando alla fine della via. Lì, accanto al negozio di musica, uno dei suoi negozi di musica preferiti, stava un tizio apparentemente dall'aria anonima, con una borsa e una felpa con il cappuccio rossa.
Incrociò le braccia, avvicinandosi al tizio, che in quanto Reaper poteva vederli perfettamente.
- Volete oltrepassare la barriera? - chiese, atono - Allora eliminate tutti i noise in quest'area. -
Il ragazzo sospirò: - Ricevuto... Sentito? - aggiunse rivolto al compagno. Quello assottigliò agli occhi come se stesse cercando di guardare qualcosa avvolto dalla nebbia di fronte a sé:- Uhm... si. più o meno. -
Neku sospirò per l'ennesima volta, chiedendosi come diavolo aveva fatto quel tizio a sopravvivere prima del patto con lui, dato che faticava perfino a scannerizzare."Magari la sua player pin è rotta...." sbuffò, prendendo una delle sue pin e muovendo la mano ad arco. Un cestino dei rifiuti si sollevò da terra andando a colpire il primo dei noise, simili a lupi dalla pelliccia color oro. Myde emise un gridolino che di eroico aveva ben poco correndo ad arrampicarsi su un albero. - Ahm, coraggio Neku! Puoi farcela! - esclamò.
Non che gli desse fastidio non fare niente, ma si sentiva in imbarazzo: non stava affatto aiutando.
Solitamente i nemici erano abbastanza scarsi da poterli battere a legnate in testa, come quelle rane che li avevano perseguitati per due giorni, ma quei noise parevano più forti. Non sarebbe bastato picchiarli in testa per batterli. Che gli piacesse o meno ammetterlo sapeva di non avere poteri particolari. Era impossibile che ad un giocatore non venisse data un’arma ed infatti anche a Myde era stata data. Solo che lui non sapeva quale fosse. A volte capitava: era l’acqua a rispondere ai suoi comandi. Altre volte non accadeva nulla e Myde non capiva da che dipendesse.
"Ugh..." pensò Neku, fissando il suo compagno con aria di disapprovazione "Ma perché ho fatto il patto con lui? Posso capire fossi sconvolto per via di Josh..."
- Dannazione! - esclamò, dovendo lasciarsi cadere all'indietro per evitare le fauci di uno dei lupi. "Ok... Non credo sia il momento di pensare al passato." si disse attivando la pin della pirocinesi. Un alto muro di fiamme si formò d'innanzi a lui, bruciando uno dei noise.
Un altro noise si avvicinò all’albero di Myde cercando di salirvi... con scarsi risultati. Il ragazzo salì più in alto di un ramo:- Ehi, lupetto. Non potremmo parlarne? -. L’animale, per tutta risposta, ringhiò e zittì il ragazzo.
- Non parlarci! - esclamò Neku, eliminando il noise - Eliminalo! -
- E cosa vuoi che faccia?! Lo piglio a scarpate?! -
- USA QUELLE DANNATE PIN!! - urlò, al limite della sua scarsa pazienza. Ora restavano solo due noise: uno vicino all'albero dove si era rifugiato Myde e l'altro  lanciato verso Neku. Il ragazzo fece levitare da terra una macchinetta distributrice, centrandolo in pieno, poi si voltò per vedere dov'era l'ultimo. Myde afferrò la strana spilla della quale era entrato in possesso per puro caso, ossia pestandola mentre camminava alla ricerca del compagno. Storse il naso:- Come diamine dovrei fare? - si chiese. Il noise ringhiò ed abbaiò. - Sta calmo, bello! Cuccia! -. Il lupo lo squadrò perplesso e Myde gli fece la linguaccia irritandolo maggiormente.
- Apri la mente! Concentrati! - esclamò, con il fiatone, correndo per raggiungerlo. L’altro sbarrò gli occhi. Possibile Myde fosse così stupido? Ad ogni modo, il ragazzo sembrò tentare: chiuse gli occhi con espressione seria e... tirò il Pin in testa al lupo all’urlo di “Beccati!”. Il noise barcollò stordito.
- Oh per l'amor del.... - ringhiò Neku, allibito. Prese fuori una terza pin, chiamandone il nome: - Masamune! - esclamò, mentre una katana appariva nella sua mano. L'abbatté sulla schiena del noise, che si dissolse sparendo dall'UG.
Myde scese dall’albero con un salto carico d’energie:- Eeeevai!! Batti il cinque! - esclamò alzando la mano.
Il ragazzino lo guardò con aria truce, per poi voltarsi dall'altra parte e incamminarsi verso Miyashita Park. - Ehi! Ehi, ehi! Neku? Non, non lasciarmi appeso! Agh! Ho capito. Non importa. - quindi lo seguì. Si chiese cosa avrebbero dovuto affrontare. Soprattutto si chiese se i suoi poteri si sarebbero risvegliati al momento opportuno. Non aveva voglia di lanciare di nuovo la Pin, si disse guardando il dischetto che stringeva nel palmo della mano. I due attraversarono un sottopassaggio, passando invisibili, accanto ai pochi pedoni in giro a quell'ora. Il timer sulla mano dei due Player segnava 60 minuti.
Myde era perso nei suoi pensieri: perché non poteva ricordare? Se era già stato lì probabilmente sapeva cosa li attendeva. Non sapeva combattere, non sapeva fornire informazioni. Era inutile. Inutile.
Cercò di prendere ogni singolo frammento del suo passato che gli giungeva alla testa, ma nulla più che quella macchia nera che aveva associato, chi sa poi perché, ad un corvo. Strinse i pugni con più forza: perché doveva andare tutto storto per lui? Perché, come gli altri giocatori, non poteva avere almeno un’arma da usare e che fosse anche in grado d’utilizzare? Perché solo ogni tanto l’acqua gli rispondeva, spesso creandosi dal nulla e successivamente scomparendo in esso? Non era giusto! Era sicuro che tutto quello avesse a che fare con i suoi ricordi, ma perché avrebbe dovuto? I poteri erano solo una cosa del Gioco, no?
Neku si fermò, all'uscita del sottopassaggio: - Siamo arrivati. - disse, indicando il passaggio sopraelevato circondato dagli alberi davanti a loro. Myde tornò al presente:- Mh? - si guardò in torno - E adesso che dovrebbe succedere? -
- Non lo so. - fece Neku, aggrottando la fronte. - Troviamo qualcosa che sembri un corv... - Sgranò gli occhi. - Oh no. - sussurrò, correndo verso la ringhiera del camminamento. C'era un disegno, una specie di graffito nero e grigio, raffigurante una specie di uccello. Le ali sfilacciate come se stesse per uscire dal cono d'ombra del muretto. "No, no, no... Questo non va affatto bene." pensò febbrilmente. Myde gli appoggiò una mano sulla spalla:- Ti vedo agitato. Che hai? -
Il ragazzo sussultò scansando la mano: - Niente... - mentì - Ma se ho ragione qui le cose non vanno affatto bene... -
- Amico? Non preoccuparmi più senza motivo. Quando mai le cose vanno bene?! -
- Vanno peggio del solito allora! - esclamò. "E non sono tuo amico... L'ultimo mio amico è morto per via del dannato che ha creato questi cosi...". S'impose la calma: - Myde, sai cos'è un taboo noise? -
- Uhm... - si portò l’indice alle labbra - uno... strano lupo dorato con... strani tatuaggi tribali sulla faccia? - azzardò. - No... - Neku lo fissò come se fosse stupido - Sono noise modificati, più grandi, cattivi e potenti, tanto che sono un problema anche per i Reapers. Ed escono da questi disegni. - indicò il graffito nero- Credo che il nostro bersaglio sia uno di questi. -
- Stupendo. - commentò senza troppa enfasi - mai che la missione preveda “Mangia un ghiacciolo in meno di un minuto”! Perché? -
"Perché sennò non sarebbe il Gioco dei Mietitori." pensò l'altro, senza commentare. Myde sbuffò avvicinandosi al graffito e guardandolo di sottecchi:- Brutto disegno. Preferivo di gran lunga il ghiacciolo. Scommetto che a grattarlo viene via il colore. - quindi tentò. - Non toccar...! - troppo tardi. Dal disegno si sprigionò una luce, mentre uno stridio impregnava l'aria. Neku scattò in piedi, trascinandolo lontano dalla ringhiera, dove era apparso un enorme corvo dalle penne nere e argento.
Myde cadde con la schiena a terra e sbarrò gli occhi: “Quel... disegno... ha preso vita!” deglutì riprendendo a respirare dopo lo spavento e si tirò in piedi. La creatura agitò le ali stridendo ed il ventunenne fece l’unica cosa che si sentì di fare:- Corri! Corri via! - urlò fuggendo. Neku lo fissò sconcertato. Poi, tutto il nervosismo accumulato in quei giorni si scatenò: - TORNA INDIETRO! - urlò - Aiutami! ... Dannazione, siamo partner! Se muoio io muori anche tu! - saltò all'indietro, evitando uno degli attacchi del noise - ... Maledizione... - sussurrò - AIUTAMI! -
- COSA?! Amico, sei pazzo!!! Io non lo affronto un... quello! - replicò additando il noise che si alzava in volto preparandosi ad un nuovo attacco. - CERTINO! - gridò Neku, cercando di bloccare il taboo noise fecendogli levitare contro due parchimetri - Se io ci resto secco avrai solo sette minuti per formare un nuovo patto e poi morirai! Fine dei giochi! -. Myde fece un salto all’indietro colto alla sprovvista, quindi riflettè: beh, era un tipo molto simpatico. Non sarebbe stato difficile attirare decine di giocatori che speravano d’avere un compagno espansivo come lui! Stava ancora gongolando quando il noise attaccò colpendolo. Il biondo rotolò a terra e tossì. Riportava un graffio sulla schiena:- Ehi! Brutto pennuto! Non toccarmi i capelli! - e se li ripettinò. Neku corse in avanti, frapponendosi tra il taboo noise e Myde. "Inizio a non poterne davvero più di te." si disse, indeciso se riferirsi soltanto al mostro o anche al suo inutile compagno. Prese fuori una terza pin dalla tasca e ne attivò il potere. L'aria attorno a lui si raffreddò fino a formare quattro stalattiti ghiacciate che volarono verso il mostro seguendo il movimento della sua mano. L'essere venne colpito e cadde di quota di diversi metri, prima di riprendersi più furioso di prima. Nel frattempo, Myde si nascose dietro all’entrata del sottopassaggio con aria alquanto terrorizzata. Si rigirò la sua unica pin nella mano: non aveva senso. L’aveva trovata per caso, ma chi sano di mente ne avrebbe persa una in giro senza accorgersene? Lui stesso, senza saperla usare, si rifiutava di lasciarla. Che potere avrebbe avuto? Come si poteva attivare? Lo stridere del mostro lo riscosse e si sporse a vedere. “Neku, scusami. Ma mi farei soltanto ammazzare in battaglia.”
Il ragazzo venne caricato per l'ennesima volta dal mostro , che ormai attaccava a ripetizione, così velocemente che faticava a contrattaccare. Riuscì ad evitarlo, ma andò a sbattere contro la ringhiera del camminamento. Perse l'equilibrio, finendo a terra contro di essa. - Dannazione! - urlò, cercando di prendere fuori la pin Masamune. Non fece mai in tempo. Il taboo noise calò in picchiata e afferrò Neku tra gli artigli, sollevando il quindicenne da terra come se niente fosse. Il ragazzo urlò agitandosi cercando di liberarsi dal quella presa ferrea che gli serrava le costole, lo sguardo terrorizzato dall'altezza a cui si trovava. - Masamune! - chiamò con la forza della disperazione, puntando la lama in alto. Il gesto riuscì a ferire leggermente il noise, che scese di quota e lo mollò di peso, per poi risalire. Neku rotolò sull'asfalto duro della strada, gridando. Rimase immobile accanto al marciapiede, senza nemmeno più la forza di rialzarsi.
- M-mi dispiace Shiki... - sussurrò piano - Sembra che il nostro gioco sia finito qui... -
“Coraggio Neku!” Myde strinse i denti speranzoso “Riprenditi, dai! ... Ti prego, non farmi venire lì perché non verrò!”. Il taboo noise guardava maligno il ragazzo steso a terra avvicinandosi lentamente ad esso. Il biondo guardò il timer: non mancava molto. Valutò le possibilità: dopo la morte di Neku sarebbe fuggito ed avrebbe trovato un nuovo compagno. Un senso di vertigine allo stomaco lo costrinse a pensare diversamente. “Neku...” strinse forte il pin. Il rosso non si muoveva e la bestiaccia era vicinissima. Preparò gli artigli ed il panico ebbe la meglio su Myde che scattò allo scoperto correndo verso il compagno. Non era abbastanza veloce: doveva distrarre il noise. La prima cosa che gli venne in mente fu di urlare, anche un suono senza senso. Così fece:- Archè!!! - il nemico si voltò a squadrarlo come se non avesse valutato l’eventualità d’un secondo avversario. Il pin sfavillò e con un lampo di luce mutò forma. Il taboo noise protese gli artigli al corpo di Neku, ma Myde si frappose agitando la grande chiave che gli era comparsa in mano. Una sagoma d’acqua si materializzò di colpo gettandosi sul corvo gigante distraendolo ed il biondo scatto in avanti piantandogli la chiave nel petto. Spruzzi di sangue si mescolarono alle gocce d’acqua della sagoma che svaniva ed il noise scomparve sconfitto.
Myde ansimò stringendo la chiave con mano tremante, infine si accasciò al suolo, imbrattato del suo stesso sangue; l’artiglio ancora nel petto, là dove si trova il cuore.
Neku spalancò gli occhi, sforzandosi per tirarsi su dall’asfalto macchiato di rosso.  – M-myde! – chiamò, lasciandosi cadere accanto al corpo del suo partner. “No, no, no, no… Non ancora.. Non un’altra morte sotto i miei occhi…” pensò febbrilmente, fissando scioccato la macchia scarlatta che si allargava sul petto dell’altro. Cercò nelle tasche una delle sue pin curative ma non ne trovò traccia. Con orrore si accorse che gli era rimasta solo in mano la Masamune, mentre le altre erano finite chissà dove durante il suo volo.
- Stai con me Myde, ok? Ora trovo una soluzione. – disse, cercando di fermare il sangue usando la
felpa del ragazzo.

Il biondo volse lo sguardo a Neku. I suoi occhi brillavano ancora verdi, cominciando a schiarirsi. Gli prese la mano nella propria tremante:- Ora ricordo. Il Keyblade... Annyke... Grazie Neku. - un sospiro, null’altro fu la sua voce, mentre la sua presa si allentava ed il suo capo si rivoltava lentamente all’indietro con un gorgoglio. Era per sempre immobile quando un rivolo di sangue gli usciva dalla bocca. Il corpo caldo cominciava già a svanire, cancellato.
Il ragazzo fissò scioccato la propria mano insanguinata, mentre diveniva vuota allo svanire di quella di Myde.
”Grazie.” Riusciva solamente a pensare “è morto dicendomi grazie….”
- Grazie per cosa?! – urlò, la voce spezzata – Cosa ho mai fatto per te per meritarmelo?! -. La parte di sé più vicina al vecchio Neku, il ragazzo cinico e isolato dal mondo gli chiedeva perché si sentiva così male, perché gli importava così tanto. Inginocchiato a terra rivide per l’ennesima volta quella scena che lo tormentava anche negli incubi, quel sorriso furbo e quella frase “credevo che non potessi permetterti di perdere. “. Un’altra persona morta con il sorriso, davanti ai suoi occhi.
- Perché, perché, perché?! – gridò, picchiando il pungo per terra, una morsa di tristezza che gli serrava lo stomaco.  Guardò il nuovo timer comparso sulla propria mano: mancava un minuto.
- Mi dispiace Myde, mi dispiace davvero tanto… - sussurrò.
0:40…
”L’ennesima persona morta proteggendo me… Sono solo io il colpevole e non ho scusanti. Questa volta dovrò pagare perché non l’ho fatto quando a morire è stato Josh.”
0:30…
”Sono mortificato… Shiki… Ti giuro che non volevo ma… Sembra che i miei giochi siano davvero finiti.”
0:10…
”Ti prego perdonami se puoi.”
0:00
Allo scadere del tempo, tutto divenne nero.
 

Verde. Le palpebre si aprirono mostrando i due lucenti occhi verdi.
Si tirò a sedere. Era in riva alla spiaggia, le onde che si infrangevano sugli scogli ed i gabbiani che cavalcavano il vento.
Si portò una mano alla fronte e si guardò: pantaloncini blu come le tennis e la felpa senza maniche  che vestiva su una canottiera bianca. Aveva un polsino fuxia al braccio destro ed un paio di cuffie blu alle orecchie.
Accanto a lui comparve un vortice oscuro. Il ragazzo si alzò in piedi osservando lo strano fenomeno senza paura, ma solo un pizzico di curiosità. Da quella cosa uscì un uomo dai capelli molto chiari e dalla divisa nera.
Il ragazzo si sistemò la cresta che aveva in testa guardando l’uomo ed attendendo. Quello lo squadrò qualche istante prima di parlare:- Sono Xemnas, il Superiore. Vieni con me. -
- Chi sono? -. l’uomo gli porse una mano riavvicinandosi al portale:- Sei un Nessuno. Da oggi ti chiamerai Demyx. –
 
Un paio di occhi scuri si aprirono sbattendo più volte. Circondato dal caos dello Scramble Crossing si alzò da terra, mentre il mondo lo ignorava. Sospirò sistemandosi le cuffie tra i capelli rossi. Per il mondo era un fantasma per la terza volta.
Fece una smorfia, portandosi una mano alla testa. Confusi ricordi si mischiavano tra loro. Credeva di ricordare tutto delle due settimane precedenti... Shiki, Beat e Rhyme, il sorriso fiducioso di lei che tornava nel Real Ground e l’amara sorpresa della sua seconda tassa d’entrata. Una settimana assurda a schivare gli attacchi del geniale e folle Game master e a cercare di sopportare il proprio compagno di squadra... Ma poi... le cose che credeva di aver impresse a fuoco nella mente si facevano sfuocate. I decisi occhi viola che si voltavano verso di lui spingendolo fuori dalla linea di fuoco si confondevano con il verde. Il sorriso enigmatico svaniva in uno più allegro e quel “credevo non potessi permetterti di perdere” echeggiava di un ben diverso “grazie Neku”.
Strinse gli occhi, e quei frammenti si fecero più lontani, come un sogno al mattino. Scosse la testa, mettendosi le mani in tasca con aria cupa. “Ed eccomi di nuovo qui...”

Dall’alto del grattacielo 104 una figura evanescente osservava le sue riflessioni con un sorriso scaltro e indecifrabile: - Mi dispiace non poterti far ricordare Neku... ma d’altronde non potevo neanche farti morire. Eheh, mio caro, non sei l’unico che non può tollerare il fallimento... -

Angolo di BlackKay


Kay: Ehilà!! Premessa: non ho mai giocato a Twewy, ma ho cominciato KH3D che è un crossover tra Twewy e Kingdom Hearts quindi... due o tre personaggi li conosco. A parte questo, la mia socia Black (che invece ha giocato a Twewy) mi ha parlato del fandom e di quanto sia poco frequentato ed io, animo nobile, sono mentalmente entrata nella missione "salviamo il fandom!!". Perchè? Non ha senso? Vero! ma io sono la personificazione del no-sense. Quindi, ho preso il mio personaggio preferito (o meglio, il suo "Qualcuno". Qualcuno qui sa di che parlo???) di Kingdom Hearts e l'ho portato in questa storia che... speriamo vi piaccia e fateci sapere! Anche per chiederne altre di fic.
Black: si... Salve :) Sono Black. Quella di "Sensible, Senseless". Sono tornata e mi sono portata dietro la mia socia XD
Bene... Questa, come dicono le note è una crossover what if. I tre giorni citati nella storia sono inseriti tra la seconda e la terza settimana dello storyline originale (dopo che Neku ha lavorato con Joshua ma prima di Beat). Infatti il pensiero finale di Neku è l'inizio del monologo del day 1 della terza settimana, che ho analizzato nella mia altra fic su Twewy. Abbiamo inserito questi tre giorni in cui ha avuto come parner Myde, il "qualcuno" di Demyx della serie Kingdom Hearts. La settimana come avete visto è finita molto male, ma diciamo che Neku ha conoscienze molto in alto che gli hanno permesso di sopravvivere, se capite cosa intendo. XD
Kay: Ultima nota. Sottolineo che così facendo non abbiamo totalmente stravolto Twewy, ma ancor di meno abbiamo stravolto KH, dato che di Demyx non si sa nulla. Confido nel terzo capitolo della serie... speranze vane. Prometto che proverò a giocare a Twewy, solo che la mie tecnica si basa mooolto sul "spingo taschi a caso e vi uccido tutti!" e in Twewy è alquanto controproducente visto il gameplay. Comunque ci proverò. Promesso. UU
Black: si, ci sarò io al suo fianco nell'impresa tranquilli XD
Ci scusiamo se ci sono incongruenze o errori, perdonate anche il fatto che Kay non ci ha mai giocato, ma si è sorbita tutti i miei sproloqui sell'argomento. Speriamo che la fic vi sia piaciuta diteci le vostre opinioni che sono sempre gradite!
Alla prossima :)

Black & Kay

Kay: post scriptum! Chi ha capito come mai l'urlo di Myde è Arché???
 
   
 
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